Stefano Garzelli ciclista varesino, la storia

Stefano Garzelli (fonte Wikipedia)

Stefano Garzelli (fonte Wikipedia)

Stefano Garzelli ciclista varesino vincitore del Giro di Svizzera 1998, del Giro d’Italia 2000 e della Tirreno-Adriatico 2010

Stefano Garzelli nasce a Varese il 16 luglio 1973 e cresce a Besano. A dieci anni entra a far parte della Polisportiva Besanese dove resta sino al secondo anno tra gli allievi. Passato al Pedale Sommese, sempre sotto la guida da ds Enrico Turri, Stefano si dimostra ciclista tenace e di ottime prospettive vincendo la  Como-Ghisallo.

Passato alla categoria Juniores Stefano corre senza l’appoggio di nessun compagno in quanto il Pedale Sommese non allestisce una squadra in quella categoria. Nonostante ciò, Garzelli riesce comunque a vincere una corsa.

Nel secondo anno come Juniores Garzelli si accasa alla Besnatese Rollmar Ambrosio di Walter Passuello. Conquista il Campionato Provinciale con arrivo sul Brinzio, avendo la meglio su quattro atleti tra cui Cristiano Frattini. Stefano si conferma abile scalatore vincendo la Cirié-Pian della Mussa ma il vero exploit avviene al Giro della Basilicata dove riesce a concludere in crescendo dimostrando attitudini per le corse a tappe.

Nel 1992 il varesino passa dilettante con la maglia della Polisportiva Coop Corsico insieme all’altro varesino Daniele Nardello ed in cui corre anche Andrea Paluan. Sotto la guida del ds Lazzati, Garzelli continua nella sua crescita ed al Giro della Valle d’Aosta, in cui a vincere è Gilberto Simoni, chiude la corsa al 19esimo posto in classifica finale.

L’anno successivo si trasfesce alla Brunero Bongioanni vivendo due stagioni ricche di soddisfazioni. Nel 1995 passa,alla Resine Ragnoli di Brescia, diretta da Pierino Gavazzi. Nella formazione bresciana inizia a lavorare con maggior professionalità chiudendo al quarto posto la Bologna-Passo della Raticosa e vincendo la Villa d’Almé-Sedrina con a scalata del Selvino ed arrivo dopo uno strappo di 500 mt al 15%.

Nel 1996 viene creata la categoria Under23 e quindi Garzelli deve rinunciare al Giro dilettanti riuscendo a mettersi in mostra grazie alle buone prestazioni offerte alla Settimana Ciclistica Bergamasca e soprattutto al Giro della Valle d’Aosta dove è sempre nei primi di tappa completando la corsa al quinto posto finale. Il 12 ottobre Garzelli vince il Piccolo Giro di Lombardia precedendo Davide Sacchetti.

Giuseppe Martinelli propone al varesino un contratto da professionista nella Mercatone Uno, formazione di Marco Pantani. La leggenda narra che la firma avviene in un autogrill della Milano-Laghi pochi giorni dopo la vittoria al Lombardia.

Stefano Garzelli nono al Giro d’Italia 1997

La prima corsa a cui prende parte è il Trofeo Laigueglia, classica di inizio stagione, l’ambientamento tra i “pro” non è semplice ma già al Giro dell’Etna riesce a mettersi in luce così come alla Liegi-Bastogne-Liegi arrivando in forma per il Giro d’Italia dove ricopre il ruolo di spalla di Pantani in salita e l’obiettivo personale accumulare esperienza.

Il “Giovane”, questo il soprannome di Stefano in seno alla Mercatone, è al fianco del Pirata anche nell’ottava tappa la Mondragone-Cava dei Tirreni quando,durante la discesa del Chiunzi, un gatto fa cadere Pantani che è costretto al ritiro. Garzelli diventa il capitano del team e, con una escalation di prestazioni risale posizioni in classifica. Stefano è terzo nella Breuil-Cervinia dietro ad Ivan Gotti, che prende la maglia rosa, e Nicola Miceli e nella Predazzo-Falzes è settimo riuscendo al chiudere il Giro al nono posto finale a 18’08” da Gotti e terzo nella classifica della montagna dietro a José Jaime González e Mariano Piccoli, non male per un esordiente!

Al via del Giro di Svizzera è secondo nel tappone di Kandersteg dietro ad Ullrich, sesto a Bosco Gurin e quinto a Davos completando la corsa all’ottavo posto a 7’17” dal francese Agnolutto vincendo la maglia di miglior scalatore.

Nel 1998 parte subito forte cogliendo, ad aprile, il secondo posto al Trofeo Comunidad Foral de Navarra alle spalle di Francisco Mancebo ed il sesto al Tour de Berne vinto da Markus Zberg. A maggio il varesino è terzo alla Rund um den Henninger-Turm dietro a Fabio Baldato e Bo Larsen e quarto al GP d’Argovia vinto da Michele Bartoli.

Al via del Giro d’Italia che vede trionfare Marco Pantani, Stefano si spende a favore del capitano ma riuscendo a cogliere buoni risultati personali è però vittima di una caduta nella diciannovesima tappa che lo porta fuori classifica concludendo la corsa al 21esimo posto finale.

Stefano Garzelli vince il Giro di Svizzera 1998

Al via della corsa a tappe elvetiche che vede a presenza di campioni del calibro di Riis, Ullrich, Jalabert e Casagrande, il varesino domina letteralmente la corsa. E’ quarto a Villars nel primo arrivo in salita, terzo in volata nella tappa di Varese dietro a Jalabert e Beat Zberg e primo nella Varese-Lenzerheide con 21″ di margine su Rebellin ed il giorno seguente, sempre a Lenzerheide, davanti a Leonardo Piepoli conquistando la maglia di leader della corsa. Garzelli vince il Giro di Svizzera con 53″ su Zberg vincendo anche la classifica a punti e quella della combinata.

Nel 1999, complice un cambio nella preparazione voluta dalla Mercatone Uno, Stefano parte subito forte: è sesto alla Vuelta a Murcia vinta da Marco Pantani ed alla Tirreno-Adriatico è quarto nelle tappe di Sorrento, Paglieta e Torricella Sicura completando la corsa al terzo posto finale alle spalle di Bartoli e Rebellin.

Al via della Milano-Sanremo, Garzelli chiude la classicissima al quarto posto dietro ad Andrei Tchmil, Erik Zabel e Zbigniew Spruch dimostrando che alle doti di scalatore sa unire un ottimo sprint veloce tanto da vincere qualche settimana dopo il Gran Premio Miguel Indurain davanti a campioni come David Etxebarria, Rebellin e Jalabert.

Ai nastri di partenza del Giro di Romandia per preparare la corsa rosa, è vittima di una brutta caduta in cui riporta alcuni problemi al ginocchio destro che lo costringono ad un periodo di stop. Al Giro d’Italia, Stefano non ha la giusta condizione e perde presto contatto con i big della corsa appena la strada sale. La corsa è letteralmente dominata da Pantani ma il fattaccio di Madonna di Campiglio porta all’esclusione del Pirata ed al conseguente ritiro di tutta la squadra.

Schierato al via del Tour, anche per supplire l’assenza del romagnolo, Garzelli paga le fatiche accumulato e non riesce a brillare cogliendo comunque il settimo posto nella tappa di Futuroscope vinta da Gianpaolo Mondini completando la corsa al 32esimo posto della generale.

Il 2000 è un anno particolare per la Mercatone Uno che vive delle incognite legate a Pantani e così Garzelli decide di puntare la stagione sul Giro d’Italia. Dopo aver preso parte alla Vuelta a Murcia dove coglie un quinto posto di tappa, Stefano è settimo alla Milano-Sanremo vinta da Zabel e alla Vuelta al País Vasco e alla Tirreno-Adriatico non va oltre qualche piazzamento parziale.

Al Giro del Trentino si mette al servizio di Simone Borgheresi che vince la corsa, affinando la pedalata in vista dell’imminente corsa rosa.

Stefano Garzelli vince il Giro d’Italia 2000

Il Giro del Giubileo si apre con il prologo di Roma e Garzelli rimane coperto sino alla tappa dell’Abetone dove il “padrone di casa” Francesco Casagrande, con un numero da campione, conquista tappa e maglia ed il varesino chiude secondo a 1’39” dal toscano. Cinque giorni dopo, nella tappa di Selva di Val Gardena primo è Rubiera, secondo Simoni e terzo Garzelli cha arriva assieme alla maglia rosa mentre il giorno seguente, a Bormio è settimo perdendo qualche secondo e trovandosi secondo in generale a 33″ da Casagrande.

Il colpo da maestro arriva nella Genoa-Prato Nevoso conquistando il primo successo in una grande corsa a tappe e rosicchiando, grazie agli abbuoni, secondi al toscano. Dopo aver chiuso al quinto posto la frazione di Briançon in cui a vincere è Paolo Lanfranchi davanti ad un ispiratissimo Pantani , si arriva calla cronometro del Sestriere nella quale Casagrande, in maglia rosa, crolla letteralmente. Garzelli è terzo dietro a Hruska e Noè guadagnando 1’52” sul toscano e soffiandogli la maglia rosa. Garzelli conquista il Giro d’Italia davanti a Casagrande e Simoni.

Dopo il Giro a Stefano prende parte al Tour de Suisse cogliendo il terzo posto nella tappa di Fribourg dietro a Wladimir Belli e Marcell Strauss. Il varesino va però in crisi alla quarta frazione uscendo di classifica. Riesce a vincere la tappa con arrivo a La Punt davanti a Simoni ma chiude la corsa solamente al 36esimo posto consolandosi con la maglia di miglior scalatore.

Dopo aver saltato il Tour, conquista la vittoria al GP Nobili Rubinetterie davanti ad Alberto Elli ma soffre di una caduta e di problemi al soprassella che pongono fine alla sua stagione.

Garzelli lascia la Mercatone Uno di Pantani per accasarsi alla Mapei di patron Squinzi con un ruolo di capitano per il Giro d’Italia con l’obiettivo del bis.

Il ciclista veresino si dedica in prima battura alle brevi corse a tappe spagnole cogliendo un terzo posto nella tappa di Lloret de Mar alla Settimana Catalana alle spalle di Angel Edo e Denis Zanette e la vittoria nella frazione di Lasarte-Oria al Giro dei Paesi Baschi davanti ad Igor Astarloa.

Garzelli ed il deludente Giro 2001

Dopo aver completato al quinto posto il Giro del Trentino, è ai nastri di partenza del Giro d’Italia con numero 1 sulle spalle come vincitore dell’anno prima. Nella seconda tappa, con arrivo a Lucera, è settimo e spoi sesto a Potneza. Nella quarta tappa con arrivo a Montevergine è la pioggia a condizionare la resa degli atleti molti dei quali vengono coinvolti in cadute. Casagrande “assaggia” l’asfalto viscido e si rompe un braccio mentre Stefano si classificava terzo alle spalle di Di luca e Simoni. Nei giorni seguente viene colpito dall’influenza che ne limita le prestazioni e alla fine della dodicesima tappa è costretto al ritiro.

Al Tour de Suisse Stefano, fuori dai giochi di classifica, vince la tappa con arrivo a Naters con 4’23” su Michele Bartoli e al Tour de France è terzo nella tappa di Seraing alle spalle di Zabele e Magnien ma sulle Alpi soffre le andature dei migliori ed esce di classifica. Sui Pirenei ben figura a Ax-les-Thermes ed è quinti nella tappa di Saint-Lary-Soulan riuscendo a salire al decimo posto della generale. Il varesino perde però posizioni completando la corsa francese al tredicesimo posto.

Garzelli secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi 2002

Nel 2002 il varesino focalizza la sua stagione sul tentativo di riconquista del Giro prendendo parte alle corse spagnole. Garzelli chiude al nono posto la Vuelta al País Vasco a 4’22” da Aitor Osa e qualche settimana dopo pende parte alla Liegi-Bastone-Liegi, gara di Coppa del Mondo. Il portacolori della Mapei prova l’attacco a circa 60 km dal traguardo sulla Cote de Vauche seguito da altri nove atleti tra cui il suo compagno Paolo Bettini.

Stefano è in grande forma e “tira” su praticamente tutte le Cotes, sulla Redoute alza ancora il ritmo scongiurando il ritorno degli inseguitori guidati da Armstrong. Sulla Côte de Saint-Nicolas Garzelli prova un altro affondo a cui nessuno, se non Bettini, riesce a rispondere. I due italiani si involano verso l’arrivo a, a differenza di quanto in altri casi accade, la volata è corretta e vera e ad imporsi è Bettini che arriva più fresco al finale.

Dopo aver chiuso quinto al Giro del Trentino vinto da Casagrande ed aver vinto il GP Industria & Artigianato di Larciano battendo in una volata a due Giuliano Figueras, Stefano prende parte al Giro d’Italia.

Garzelli ed il Giro 2002

Il 13 maggio si corre la seconda frazione, da  Colonia ad Ans in Belgio e, quasi per rifarsi del secondo posto alla Liegi, Stefano attacca sulle ultime cote ed in volata ha la meglio su Francesco Casagrande strappando la maglia rosa a Mario Cipollini. Quando la corsa approda in territorio italiano, in programma c’è l’arrivo a Limone Piemonte a 1400 mt di altezza. Il varesino, dopo aver fatto l’andatura sul Colletto con i soli Casagrande e Simoni a reggere il suo ritmo, con una volata imperiali conquista il successo rafforzando la sua leadership.

La sera del 17 maggio arriva però la notizia della positività ad un diuretico in un controllo svolto a Liegi quattro giorni prima. Garzelli, che sta dominando la corsa rosa, dopo aver pensato di smettere di correre, opta per proseguire la corsa ma il 21 maggio deve abbandonare e verrà in seguito squalificato per 11 mesi per responsabilità oggettiva.

Passato alla Vini-Caldirola, torna alle corse il 23 aprile 2003 vincendo la prima tappa del Giro del Trentino da Arco a Moena regolando in una volata a quattro, Simoni, Valjavec e Sabaliauskas. Il giorno seguente è secondo a Ronzone, staccato di nove secondi da Simoni e completa la corsa al quinto posto finale.

Stefano Garzelli secondo al Giro d’Italia 2003

Al via della corsa rosa il varesino è primo nella terza tappa con arrivo alle Terme Liugiane con 2″ di margine su Francesco Casagrande salendo al secondo posto della classifica dietro a Petacchi. Il 17 maggio Stefano è ancora primo nella Avezzano-Monte Terminillo davanti a Gilberto Simoni andando ad indossare la maglia rosa con 31″ di margine sul trentino.

Tre giorni dopo, nella Montecatini-Faenza, Simoni infligge 33 secondi di distacco al varesino e gli soffia la maglia. E’ evidentemente una lotta a due per il successo finale e nella tappa del Monte Zoncolan Gibo mette un’altra tacca verso il successo vincendo la tappa e portando a 44″ il margine sul varesino. Il giorno successivo, a Marostica, Garzelli è terzo e recupera qualche secondo ma il trentino è più in forma e lo dimostra all’Alpe di Pampeago ed anche nella crono di Bolzano. Il colpo finale arriva il 29 maggio nella Santuario di Vicoforte-Chianale quando Gibo rifila oltre cinque minuti al varesino. Garzelli completa la corsa al secondo posto.

Al Tour de France viene penalizzato da problemi respiratori ma riesce a vincere il premio Henry Desgrange, passando per primo in cima al Colle del Galibier ma è poicostretto al ritiro al termine della tappa deall’Alpe d’Huez. Il 19 dicembre 2003 Stafano sposa Maria, ragazza conosciuta a Valencia.

Nel 2004 Stefano è scosso dalla morte dell’amico Marco Pantani e nella prima parte della stagione si dedica, come di consueto, alle corse spagnolo. Coglie il quarto posto alla Settimana Catalana a 4″ da Joaquim Rodríguez e nel mese di aprile conquista la vittoria nella Vuelta a Aragon precedendo il russo Denis Men’šov.

Garzelli sesto al Giro d’Italia 2004

Dopo la delusione della Liegi-Bastogne-Liegi in cui non riesce a essere protagonista, il varesino è al via del Giro di Romandia dove vince la tappa di Romont davanti a Ivan Basso e si presenta al Giro d’Italia con velleità di classifica in quando certo di non essere al via del Tour.

Garzelli è quinto a Montevergine di Mercogliano a 3″ da Damiano Cunego salendo all’ottavo posto della generale. Dopo aver colto il settimo posto sul traguardo di Fondo Sarnonico a 2:49 da Tonkov nella diciassettesima tappa, è protagonista nella penultima frazione con arrivo alla Presolana. Strefano attacca sul Mortirolo, Cima Pantani, assieme a Gibo Simoni e, al termine di una fuga di 80 chilometri, precede il trentino il volata. La corsa rosa viene vinta da Cunego e Garzelli è sesto a 5’31” dal “piccolo principe”.

A settembre prende parte alla Vuelta a España per la prima ed unica volta in carriera cogliendo il sesto posto nella tappa di Soria ed in quella di Caravaca de la Cruz completando la corsa iberica all’undicesimo posto a 16’33” da Roberto Heras.

Nel 2005 l’UCI introduce il Pro Tour e Garzelli passa alla Liquigas-Bianchi insieme al team manager Roberto Amadio con l’obiettivo di competere per la generale al Giro d’Italia. Al via del Giro di Romandia è terzo nel prologo di Ginevra dietro ad Oscar Pereiro e Paolo Savoldelli , quarto a Avenches e a Les Paccots completando la corsa al 23esimo posto ma vincendo la maglia a punti.

Al via del Giro d’Italia è terzo nella terza frazione da Diamante a Giffoni Valle Piana alle spalle di Di Luca e Cunego e settimo nella quinta tappa con arrivo a L’Aquila ma nella settima tappa, con arrivo a Pistoia, è vittima di una caduta che lo costringe, cinque giorni dopo, al ritiro a causa di un ematoma.

Dopo aver recuperato la condizione fisica, prende parte al Tour de France senza incidere e completando la corsa al trentaduesimo nella generale finale. Ad agosto Stefano Garzelli è sesto al Giro del Lazio, quarto alla Classica di San Sebastian vinto da Constantino Zaballa ed il 16 conquista la vittoria nella corsa “di casa”, la Tre Valli Varesine davanti a Lorenzo Bernucci.

Nel 2006 opta per non prendere parte al Giro dedicandosi anzitutto alle classiche. A marzo è sesto alla Milano-Torino vinta da Astarloa e settimo alla Milano-Sanremo in cui a vincere è Pippo Pozzato dopo aver attaccato senza esito sulla Cipressa.

A maggio è primo nella Rund um den Henninger Turm davanti a Gerald Ciolek e a giugno vince la quarta tappa del Giro di Lussemburgo davanti a Kim Kirchen mentre al campionato italiano chiude quinto

Al via del Tour de France non compete per la generale ma si mette in mostra nelle tappe alpine di Gap, dove è sesto, e sul traguardo dell’Alpe d’Huez dove è terzo dietro a Schleck e Cunego dopo aver attaccato sull’Izoard.

Come accaduto dodici mesi prima, è protagonista nelle corse agostane cogliendo il secondo posto nella Classica di San Sebastian alle spalle di Xavier Florencio, conquistando nuovamente la vittoria nella Tre Valli Varesine battendo in una volata a due Rinaldo Nocentini e vincendo il Trofeo Melinda davanti a Giovanni Visconti.

Garzelli vince due tappe al Giro 2007

Nel 2007 Garzelli passa all’Acqua & Sapone ricoprendo il ruolo di capitano. Dopo aver colto il quinto posto al Trofeo Laigueglia è settimo alla Vuelta a Murcia a 1’17” da Valverde. Al Giro del Trentino, Stefano vince la tappa di Toscolano Maderno davanti a Mychajlo Chalilov completando la corsa al terzo posto nella classifica generale finale.

Al via del Giro di Slovenia vince la seconda tappa, con arrivo a Lubiana, davanti a Gasparotto e a luglio diventa padre di Luca.

Nel 2008 a marzo è secondo nella Vuelta a Murcia alle spalle di Alejandro Valverde ed alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali coglie tre secondi posti completando la corsa al secondo posto dietro solo a Cadel Evans.

Al via del Giro del Trentino è primo nelle tappe di Torri del Benaco davanti a Mauro Finetto e nella quarta sul traguardo di Peio Terme davanti a Fortunato Baliani completando la corsa al secondo posto finale a 15″ da Vincenzo Nibali.

Ad agosto è quinto alla Tre Valli e vince il Trofeo Melinda ma non viene convocato per il Mondiale che si corre proprio a Varese. Stefano si consola vincendo a settembre il Grand Prix de Wallonie davanti a Giovanni Visconti. Al via del Giro di Lombardia va all’attacco assieme a Scarponi sulla salita del Ghisallo ma viene ripreso e completa la corsa, vinta da Cunego, all’ottavo posto.

Nel 2009 è sempre il capitano dell’Acqua & Sapone ed a febbraio è terzo ne al Giro della Provincia di Grosseto. A marzo è terzo nella Clasica de Almeria ed tra iprotagonisti alla Tirreno-Adriatico chiudendo la corsa al secondo posto finale a 25″ da Scarponi. Al Giro del Trentino completa la corsa al quarto posto finale dietro a Basso, Brajkovic e Niemiec.

Garzelli quinto al Giro d’Italia 2009

Al via della corsa rosa è secondo nella tappa di San Martino di Castrozza dietro a Danilo Di Luca e sesto nella tappa di Bergamo vinta da Kanstancin Siŭcoŭ. Il 21 maggio chiude al terzo posto nella cronometro individuale da Sestri Levante a Riomaggiore dietro a Menchov e Leipheimer e quattro giorni dopo è quinto nella Pergola-Monte Petrano salendo all’ottavo posto della generale. Stefano è secondo nella tappa del Blockhaus dietro a Pellizzotti che verrà poi squalificato. Garzelli completa la corsa al settimo posto ma, a seguito delle squalifiche di Di Luca e Pellizzotti, risulta quinto e primo nella graduatoria degli scalatori. Pochi giorni dopo la fine della corsa rosa nasce il suo terzo figlio.

Garzelli si dimostra in forma nel mese di agosto ma alla Vuelta a Burgos è vittima di una caduta in cui rompe in due casco e telaio ed rimane a terra diversi minuti. Pochi giorni dopo coglie il secondo posto al Trofeo Melinda dietro Giovanni Visconti. Selezionato per i Campionati del Mondo di Mendrisio chiude la prova, vinta da Evans, al settantunesimo posto.

Stefano Garzelli vince la Tirreno-Adriatico 2010

Nel 2010 prende parte alla Tirreno-Adriatico chiudendo al sesto posto la tappa di Chieti vinta da Scarponi salendo al sesto posto della generale. Nella quinta frazione, scatta sullo strappo finale e chiude secondo sul traguardo Colmurano battuto in volata da Enrico Gasparotto guadagnando 14 secondi su Scarponi e salendo al secondo posto della generale. Nella tappa di Macerata Garzelli è secondo dietro ad Evans recuperando otto secondi e nella settima frazione con arrivo a San Benetto del Tronto, grazie agli abbuoni, guadagna due secondi raggiungendo Scarponi come tempo ma cogliendo la vittoria nella classifica finale grazie ai migliori piazzamenti.

Garzelli vince una tappa al Giro d’Italia 2010

Al via della corsa rosa non fa classifica ma riesce a vincere la prestigiosa cronoscalata con arrivo a Plan de Corones con pendenze a tratti superiori al 24% con 42″ su Evans.

Garzelli miglior scalatore al Giro d’Italia 2011

Nel 2011 è dodicesimo alla Tirreno-Adriatico e settimo al Gp Industria & Artigianato per pori prende il via all’ennesimo Giro d’Italia. Nella tappa più dura, con arrivo a Gardeccia, Garzelli va in fuga, collina per primo sulla Cima Coppi, il passo Giau, ma viene battuto da Mikel Nieve riuscendo a conquistare la maglia verde della montagna conservandola sino al termine della corsa.

Nel 2012 è quarto nella classifica finale del Giro del Mediterraneo a 33″ dal britannico Jonathan Tiernan-Locke ed è quarto anche alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali a 26″ dal ceco Jan Bárta.

Nel 2013 il varesino corre la sua ultima stagione tra i professionisti con la maglia della Vini Fantini prendendo parte all’amato Giro d’Italia portando a completamento la corsa. Sceso di sella ricopre egregiamente il ruolo di commentatore televisivo per la Rai.