Francesco Casagrande ciclista toscano
Francesco Casagrande, la sua carriera
Francesco Casagrande ciclista toscano vincitore della Freccia Vallone 2000 ed in grado di sfiorare la vittoria del Giro d’Italia 2000
Francesco Casagrande nasce a Firenze il 14 settembre 1970 e vive con la famiglia a Ginestra Fiorentina. La famiglia è fortemente appassionata di ciclismo e Francesco, come i fratelli Filippo e Stefano, si avvicina allo sport del pedale da giovane. A 11 anni prende parte alle prime gare con l’US ITALA di San Bartolo a Cintoia, per poi passare dilettante nella Maltinti Lampadari di Empoli.
Francesco si trasferisce alla Grassi-Filati Alessandra e poi alla Casini-Vellutex con cui nel 1990 conquista il GP Ezio del Rosso e la quinta tappa del Giro della Valle d’Aosta sul traguardo di Marignier.
Casagrande vince il Giro Baby 1991
Nel 1991 Francesco è quarto nella classifica generale del Giro delle Regioni, coglie due piazzamenti nei primi tre al Tour du Hainaut e, soprattutto, conquista la vittoria del Giro d’Italia Baby precedendo due fenomeni come Marco Pantani e Beppe “Turbo” Guerini. Il successo nella corsa rosa giovanile gli consente di ottenere visibilità nei confronti delle squadre professionistiche e, dopo l’avvio di stagione 1992 tra i dilettanti in cui vince il Trofeo Bacci ed il Giro del Montalbano, a settembre passa pro con la Mercatone Uno-Zucchini-Medeghini.
Ha molto talento Francesco che riesce a conquistare una vittoria di tappa al Giro di Puglia sul traguardo di Martina Franca ed è settimo al Giro dell’Appennino. Al via del Giro d’Italia 1993, Casagrande corre a testa alta chiudendo quarantesimo in generale e terzo nella classifica dei giovani alle spalle di Pavel Tonkov e Wladimir Belli. Nelle classiche ottiene il 25esimo posto alla Clasica San Sebastian ed il sedicesimo al Campionato di Zurigo.
Pare destinato ad un ruolo di specialista delle corse di un giorno e delle brevi corse a tappe ed il 1994 regala al toscano parecchie soddisfazioni. Casagrande vince il Memorial Gastone Nencini davanti a Massimo Ghirotto, fa suo il Giro di Toscana precedendo lo svizzero Pascal Richard ed è secondo al Trofeo dello Scalatore alle spalle del polacco Zenon Jaskula. Francesco conquista la vittoria del GP Industria & Artigianato davanti al danese Bjarne Riis e all’italiano Andrea Ferrigato, è primo al Giro dell’Emilia davanti a Maurizio Fondriest e Davide Cassani, vince la Milano-Torino davanti allo svizzero Mauro Gianetti mentre al Campionato italiano deve inchinarsi a Massimo Podenzana ed è secondo anche alla Coppa Placci e alla Coppa Sabatini.
Nel 1995 arrivano altre cinque vittorie: è primo di tappa al Giro di Calabria, vince il Giro dell’Appennino, la Cronoscalata della Futa-Memorial Gastone Nencini, la Coppa Placci in una volata a due con Davide Cassani e la Firenze-Pistoia davanti a Gianni Faresin. Sono tanti i piazzamenti che caratterizzano la stagione di Casagrande che decimo nella classifica finale del Giro d’Italia, secondo al GP Cerami, quinto alla Liegi-Bastogne-Liegi, terzo al Giro di Romandia dietro a Tony Rominger e Piotr Ugrumov, secondo al GP di Camaiore, terzo al Giro di Romagna terzo alla Milano-Torino e settimo al Giro di Lombardia vinto da Gianni Faresin. Casagrande sale al nono posto della classifica UCI.
Nel 1996 passa alla Saeco ottenendo cinque vittorie: è primo nella terza tappa del Giro di Puglia,primo nella seconda tappa della Vuelta al País Vasco sul traguardo di Galdakao conquistando la maglia di leader della corsa perdendola poi nella penultima frazione a favore di Pascal Hervé e riprendendosela grazie al successo nella cronometro finale a Venta de Orio; Casagrande conquista quindi la generale davanti al francese e ad Olano.
Al Giro d’Italia 1996, Francesco entra per tre volte nei primi tre di tappa ma completa la corsa solamente al 31esimo posto. Casagrande viene convocato per i Giochi Olimpici di Atlanta 1996 prendendo parte alla prova in linea (32º) e alla cronometro (19º) ed ai Campionati del Mondo di Lugano completando la prova al 29esimo posto.
Nel ’97 il fiorentino vince il Giro di Romagna ed il Trofeo dello Scalatore ed ottiene diversi piazzamenti di prestigio tra cui il quarto posto alla Milano-Sanremo vinta da Erik Zabel, il terzo al Trofeo Laigueglia dietro a Michele Bartoli e Francesco Frattini, il secondo posto al campionato italiano dietro a Faresin.
Casagrande sesto al Tour de France 1997
Francesco Casagrande a luglio fa il suo esordio al Tour de France e nella seconda parte della corsa ottiene sei piazzamenti nella top10 di tappa riuscendo ad arrivare a Parigi in sesta posizione in classifica finale ed in terza posizione nella classifica della maglia a pois.
A fine stagione viene convocato per i Mondiali di San Sebastián dove chiude al tredicesimo posto la prova in linea ed al Giro di Lombardia è terzo alle spalle del francese Laurent Jalabert e di Paolo Lanfranchi.
La stagione 1998 parte con il cambio di casacca: Casagrande passa, infatti, alla formazione francese Cofidis con cui conquista la prima tappa del Tour Méditerranéen, il Trofeo Matteotti davanti a Stefano Cattai e Paolo Savoldelli, il Criterium d’Abruzzo superando Alessandro Bertolini e la Clásica San Sebastián, prova di Coppa del Mondo, in cui il toscano supera il belga Axel Merckx.
A fine 1998 viene comunicata la positività per anomalie al livello di testosterone, il toscano dimostra che questi valori sballati sono dovuti all’assunzione di un farmaco ma viene comunque sospeso per tre mesi poi estesi a cinque. Francesco perde la prima parte della stagione 1999, rientrando alle corse a maggio con la maglia della Vini Caldirola-Sidermec.
Francesco Casagrande vince il Giro di Svizzera 1999
A giungo prende parte al Tour de Suisse e nella tappa da Bellinzona a Grindelwald è secondo alle spalle di Gilberto Simoni che prende la leadership della corsa con il toscano staccato di otto secondi. Nella successiva cronometro individuale di Meiringen è Jalabert a scavalcare i due italiani ma nell’ottava frazione da Nodrio ad Arosa Casagrande stacca tutti, taglia il traguardo con 35 secondi su Laurent Dufaux e 45 su Guerini e prende la maglia di leader con a 1’04” sul francese Jalabert conquistando la vittoria finale.
Ad agosto è secondo al G.P. di Camaiore dietro a Massimo Donati ed al Giro del Veneto alle spalle di Rebellin; a settembre è secondo al Giro del Lazio superato dal solo Sergio Barbero che lo precede di quattro secondi. Casagrande viene convocato per i Campionati del Mondo di Verona ma si deve accontentare del quarto posto alle spalle di Óscar Freire, Markus Zberg e Jean-Cyril Robin.
Francesco Casagrande vince la Freccia Vallone 2000
Alla Freccia Vallone 2000 Casagrande è uno dei protagonisti della corsa: dopo una iniziale fuga, sul Côte d’Ahin è il toscano ad uscire dal gruppo riportandosi suoi belgi Merckx e Verbrugghe che guidano la corsa. I tre scollinano con circa 20″ sugli inseguitori e si apprestando a scalare il mitico Muro di Huy. Nei primi metri è Casagrande a scandire il passo con i due a ruota e nel tratto con pendenza al 23% il toscano si alza sui pedali, Merckx cede mentre Verbrugghe resiste. Ai meno 200 metri dal traguardo Francesco ha ancora energie e a quel punto il belga può solo guardargli la targa: Casagrande vince la Freccia Vallone 2000. Verbrugghe arriva a 6″ mentre a soli 8″ Jalabert conquista il podio bruciando Rebellin.
Francesco Casagrande secondo al Giro d’Italia 2000
Il toscano è in grande forma e si presenta alla Corsa rosa come uno dei favoriti assieme a Ivan Gotti, Simoni, Savoldelli, al giovane Garzelli e al ritornante Pantani. Nella tappa di casa, con arrivo all’Abetone, è Francesco a trionfare con 1’39” su Stefano Garzelli e Dario Frigo prendendosi la maglia di leader della corsa con 51 secondi su Di Luca. Nella cronometro di Feltre il toscano si difende ma perde terreno in classifica ed è tallonato da Belli, a soli 4 secondi. A Selva di Val Gardena è il toscano a mantenere la leadership ma deve guardarsi le spalle dal giovane varesino Garzelli.
Casagrande arriva alla vigilia della decisiva cronometro del Sestriere con 25 secondi di margine sul varesino: la crono va al ceco Jan Hruška, Garzelli è terzo ma Francesco “affonda”, perde quasi due minuti dal varesino e perde il Giro d’Italia. A Milano il toscano è secondo a 1’27” da Garzelli e si deve accontentare del successo nella maglia verde davanti a “Chepe” Gonzalez.
Ad agosto il toscano conquista la vittoria della Subida a Urkiola davanti a Leonardo Piepoli, a settembre vince la Coppa Placci tagliando il traguardo in solitaria con 36 secondi di vantaggio su Davide Rebellin. In Coppa del Mondo ottiene diversi buoni piazzamenti: è secondo alla HEW Cyclassics alle spalle di Gabriele Missaglia e al Giro di Lombardia quando arriva assieme a Raimondas Rumšas ed è terzo al Campionato di Zurigo dietro a Dufaux e Ullrich. Ai Mondiali di Plouay, vinto da Romāns Vainšteins chiude al decimo posto e conclude la stagione al numero 1 della classifica mondiale UCI
Nel 2001 passa alla Fassa Bortolo con l’obiettivo dichiarato di migliorare il secondo posto del Giro dell’anno prima. Il toscano vince il Giro del Trentino portando la maglia di leader dalla prima all’ultima tappa arrivando alla corsa rosa in piena forma. Nella Giulianova-Francavilla al Mare segnata dalla pioggia, “Nando” (questo è il soprannome di Casagrande) a causa dell’asfalto bagnato cade, riesce a tagliare il traguardo con una manciata di secondi di ritardo ma, trasportato all’Ospedale di Pescara, è costretto al ritiro per la frattura di ulna e radio sinistro.
Tornato alle corse dopo il necessario stop, conquista la Coppa Agostoni battendo in uno sprint a due Jan Ullrich ed il Trofeo Melinda davanti a Rebellin ed è secondo nella Clásica San Sebastián superato da Jalabert. Ai Mondiali di Lisbona chiude al 40esimo posto finale.
Il 2002 del toscano ha ancora come obiettivo il Giro d’Italia ed in preparazione alla corsa rosa “Nando” vince la Settimana Ciclistica Internazionale Coppi e Bartali battendo lo scalatore austriaco Peter Luttenberger e Cadel Evans per poi scaldare il motore al Giro del Trentino dove conquista la vittoria nella seconda tappa da Arco a Lagundo vestendo la maglia di leader della corsa portandola sino al termine con 28″ sul messicano Julio Alberto Pérez Cuapio e 45 su Gibo Simoni.
Francesco Casagrande e la squalifica al Giro 2002
In omaggio all’Unione europea e la corsa rosa prende il via da Groninga, in Olanda. E’ un’edizione tormentata da tanti, troppi, casi legati al doping: il 17 maggio esce la notizia della positività di Stefano Garzelli che sta dominando la corsa. Il varesino continua la gara, ma dopo la conferma della positività nelle controanalisi, il 21 maggio deve salutare il gruppo. La maglia rosa passa sulle spalle del tedesco Heppner ma tutti danno come favorito per la vittoria proprio Casagrande ma, in un Giro pieno di “gialli”, ecco un altro colpo di scena.
Francesco Casagrande viene espulso dal Giro d’Italia per aver «provocato volontariamente» la caduta del colombiano John Freddy Garcia nel corso della 15esima tappa, Terme Euganee-Conegliano. Il sudamericano cade a terra subito dopo il GPM di Castelnuovo proprio per un contatto con il toscano. Il colombiano finisce in ospedale con un trauma facciale mentre Casagrande prova a difendersi ai microfoni della Rai ma la sentenza è inesorabile.
Casagrande settimo alla Vuelta 2002
Sfumato, per la seconda volta consecutiva, l’obiettivo stagionale il toscano è ai nastri di partenza del Tour de Suisse dove conquista la vittoria nella tappa di Meiringen superando, in una volata a due, Alexandre Moos e chiude al nono posto finale a 4’17” da Alex Zulle. Al via della Vuelta a España è terzo nella tappa dell’Angliru alle spalle di Heras e Beloki e completa la corsa spagnola al settimo posto a 6’38” da Aitor Gonzalez.
Nel 2003 Casagrande passa alla Lampre e prende nuovamente parte al Giro d’Italia ed è secondo, alle spalle di Garzelli, nella tappa di Terme Luigiane, è terzo nella tappa del mitico Monte Zoncolan dietro a Simoni e Garzelli ma è costretto al ritiro nella diciottesima frazione. Al via del Tour de Suisse conquista il successo nella terza frazione con arrivo a Saas Fee e nella Ascona-La Punt Chamues-ch con 39 secondi su Aleksandr Vinokurov strappando la maglia di leader della corsa proprio al kazako. Il toscano conserva l’insegna del primato per tre giornate ma deve poi cederla dopo la cronometro individuale di Gossau uscendo anche dalla top10 finale. Ad agosto Nando conquista la Coppa Agostoni con un attacco solitario che gli consente di tagliare la linea d’arrivo con oltre un minuto su Cristian Moreni ed il Trofeo Melinda davanti a Rebellin.
Nel 2004 Francesco, passato alla Vini Caldirola-Nobili Rubinetterie, soffre di problemi al tendine d’achille che in sostanza gli fanno perdere la prima parte dell’annata. Tornato alle corse viene ritenuto non idoneo e sospeso per quindici giorni non riuscendo a prendere parte alla Vuelta e si riscatta con il secondo posto al Giro dell’Emilia dietro a Basso e con il terzo posto alla Milano-Torino alle spalle di Marcos Serrano ed Eddy Mazzoleni.
Nel 2005 corre per la Naturino-Sapore di Mare di Vincenzino Santoni ma a maggio decise di abbandonare il ciclismo professionistico. Nel 2009 torna in sella, ad una MTB, con la ASD Cicli Taddei di Santa Croce sull’Arno venendo convocato nella in nazionale per i Mondiali Marathon di Singen, in Germania.