Mauro Gianetti ciclista svizzero
Mauro Gianetti, la sua carriera
Mauro Gianetti ciclista svizzero vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi e dell’Amstel Gold Race 1995 e diventato direttore sportivo
Passato alla Weinmann per la stagione ’88, lo svizzero Mauro Gianetti è settimo al Tour de Suisse a 9’05” dall’austriaco Helmut Wechselberger, secondo al Tour du Canton de Genève alle spalle di Serge Demierre e decimo alla Coppa Sabatini vinta da Claudio Corti. Convocato per i Campionati del Mondo di Ronse 1988 vinti da Maurizio Fondriest chiude quinto.
L’anno seguente il ticinese veste i colori della Helvetia e vince la quarta tappa del Tour of Britain sul traguardo di Cardiff e chiude al secondo posto in generale alle spalle di Robert Millar, è primo nella Nord-West Schweizer Rundfahrt e terzo al Giro dell’Emilia.
Nel ’90 è quinto nella Classifica Generale Settimana Siciliana, ventesimo all’Amstel Gold Race, tredicesimo alla Wincanton Classic, conquista la vittoria della Coppa Placci davanti a Bruno Cenghialta e Maurizio Piovani e fa sua la Milano-Torino superando in volata il transalpino Jean-Claude Leclercq.
Nel 1991 Mauro Gianetti è terzo al campionato nazione svizzero su strada, 28esimo alla Milano-Sanresmo, 26esimo alla Liegi-Bastogne-Liegi e quinto nella frazione inaugurale della Euskal Bizikleta. L’anno successivo si accasa alla corazzata Festina ed è terzo al GP de Fourmies e 12esimo alla Wincanton Classic.
Il 1993 fa registrare il terzo posto al Giro del Lago Maggiore alle spalle dei polacchi Zbigniew Piątek e Andrzej Sypytkowski, il secondo posto al Trofeo Melinda alle spalle di Stefano Della Santa ed il terzo posto al Campionato Svizzero su strada dietro a Pascal Richard e Rolf Järmann.
Il ’94 vede Gianetti gareggiare che con la maglia della Mapei e vincere la Coira-Arosa corsa in salita elvetica. Lo svizzero chiude diciassettesimo alla Wincanton Classic, nono alla Coppa Sabatini vinta da Fondriest, secondo alla Milano-Torino bruciato allo sprint da Francesco Casagrande e nono al Giro di Lombardia vinto dal russo Vladislav Bobrik.
Mauro Gianetti vince la Liegi-Bastogne-Liegi 1995
Passato al Team Polti di Gianluigi Stanga per la stagione 1995, Giannetti vive un’annata d’oro: è secondo alla Klasika Primavera alle spalle di Laurent Jalabert e ad aprile vive un’autentica “settimana da dio”. Il 12 aprile sul Muro di Huy che decreta l’arrivo della Freccia Vallone è quinto dietro a Jalabert, Fondriest, Berzin e Casagrande dimostrando una grande gambe.
Il 16 aprile ’95 è al via della Liegi-Bastogne-Liegi in cui i favoriti sono Armstrong, Bartoli, Bugno, Berzin e Jalabert in rigoroso ordine alfabetico. Fa freddo e piove, Gianetti va in difficoltà ma, poi la leggenda vuole che Stanga gli passi in sorso di Cognac, ritrova brillantezza. Segue Bugno e Bartoli che accelerano sulla Redoute insieme ad Armstrong, Jalabert e Casagrande e poi li pianta tutti in asso tagliando l’arrivo con 15 secondi di margine.
Mauro Gianetti vince l’Alstel Gold Race 1995
E’ il 22 aprile e la settimana da dio ci completa con la chiusura del trittico delle classiche vallonate. Gianetti ha la carica della Liegi e, quando ci prova Jim Van de Laer, lui risponde assieme a Stefano Cattai. Si accodano Cassani, Zberg, Hepner e Madouas. Sulla Côte de Hallembaye con pendenza al 16% è lo svizzero a salutare tutti venendo poi ripreso da Cassani. I due se ne vanno in accordo ma sul traguardo Gianetti succhia la ruota a Davide e lo infila proprio sull’arrivo di Maastricht. Grazie a questi due successi in serie, Gianetti conquista anche il terzo posto finale della Coppa del Mondo del 1995. La sua forma impressionante prosegue anche nel finale di stagione quando ai durissimi Mondiali di Duitama, in Colombia, chiude in quarta posizione dietro ad un trio da paura: Olano, Indurain e Pantani.
Nel ’96 Gianetti prosegue nel suo periodo d’oro facendo nuovamente sua la Coira-Arosa, vince il Criterium di Elgg , è terzo nella Classifica Generale Criterium International, vince la Klasika Primavera, è terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi in uno sprint a tre con Pascal Richard e Armstrong, terzo al Giro del Piemonte dietro a Virenque e Tafi, secondo alla Escalda a Montjuic e ottavo al Lombardia. Quell’anno potrebbe essere davvero magico per l’elvetico che, chiamato dalla nazionale rosso-crociata, per i campionati mondiali di casa, a Lugano, viene bruciato sulla linea d’arrivo dal belga Johan Museeuw che gli strappa la gioia che poteva valere una carriera di relativa consolazione sarà la vittoria, a fine stagione, della Japan cup.
Nel 1997 passa alla Carlo Finco ed Andrea Ferrigato, è primo nella Wartenberg Rundfahrt e terzo al campionato svizzero su strada. L’anno successivo è sesto alla Liegi-Bastogne-Liegi staccato di 30 secondi da Paolo Bettini, e conquista una tappa e la classifica generale al Tour of Japan davanti al polacco Grzegorz Wajs. Schierato dalla Svizzera per i Giochi Olimpici di Sydney 2000 completa la rassegna a cinque cerchi al 54esimo posto.
Française des Jeux conquistando la Parigi-Camembert con 13 secondi di margine sul russo Vjačeslav Ekimov e Polymultipliée de l’Hautil davanti al francese Xavier Jan. Nel ’99 il ciclista ticinese passa alla Vini Caldirola con cui conquista la vittoria del Trofeo Melinda davanti aNel 2001 passa al Team Coast mettendo la sua esperienza al servizio del team con cui chiude la carriera professionistica per passare al ruolo di team manager
Mauro è padre di Noè Gianetti, nato nel 1989 ex ciclista professionista dal 2010 al 2012.