La fucilata di Goodwood, 5 settembre 1982

La fucilata di Goodwood: Saronni è campione del Mondo

La fucilata di Goodwood: Saronni è campione del Mondo

La fucilata di Goodwood di Giuseppe Saronni

La fucilata di Goodwood, 5 settembre 1982: Giuseppe Saronni conquista il Campionato del Mondo di ciclismo davanti a Greg Lemond e Sean Kelly


La fucilata di Goodwood
, tutti la ricordano così! E’ la vittoria del Campionato del Mondo di ciclismo 1982, svoltosi a Goodwood in Gran Bretagna il 5 settembre 1982. A trionfare è Giuseppe Saronni, per tutti Beppe. La vittoria del Beppe nazionale altro non è che il giusto premio ad un Mondiale gestito alla perfezione dalla nazionale del c.t. Alfredo Martini.

Nel 1982, un’Italia fresca campione del Mondo di calcio ai Mondiali di Spagna si divide, ciclisticamente parlando tra moseriani e saronniani. I primi hanno già goduto 5 anni prima di un successo iridato (San Cristobal 1977) i secondi aspettano la consacrazione a livello planetario del loro eroe. Sia Moser che Saronni sono chiamati a riscattare una stagione in chiaroscura che ha deluso entrambi, specie al Giro d’Italia che ha visto trionfare Bernard Hinault.

Il 5 settembre, dunque, ecco la sfida che tutti aspettano: a Goodwood, nel sud dell’Inghilterra, l’Italia schiera due capitani che “sentono” il circuito adatto alle proprie caratteristiche. Beppe vuole vendicarsi della beffa subita dodici mesi prima per mano di Maertens al mondiale di Praga. Moser vuole trovare un’altra soddisfazione iridata.

I due devono vedersela con una concorrenza agguerrita: 136 atleti tra cui spiccano, e sono dati tra i favoriti,  Bernard Hinault, iridato al durissimo mondiale di Sallanches due anni prima e reduce dalla doppietta Giro-Tour, Joop Zoetemelk secondo al Tour, il campione in carica Freddy Maertens, Sean Kelly che gioca praticamente “in casa”.

A Goodwood sono di casa le motociclette ed il percorso, adattato al ciclismo, prevede 18 tornate da 15,285 chilometri di lunghezza per un totale di 275 km. L’arrivo: è duro, al termine della South Downs una rampa con pendenza massima del 10% nel primo chilometro e che mette l’acquolina in bocca degli scattisti. Alfredo Martini, vecchia volpe del pedale, capisce che, nel dualismo azzurro, il capitano deve essere Beppe Saronni e Moser suo luogotenente pronto in caso di necessità ad inventarsi qualche numero.

Il clima British non prevede vento ma, è chiaro, nemmeno sole; morale cielo grigio, neanche a dirlo. La gara è, come sempre accade ai Mondiali, nervosa: scatti e controscatti si sussegguono ma l’Italia mantiene la calma. Moser lavora per il suo “miglior nemico” con il supporto del giovane Moreno Argentin, talento cristallino del ciclismo italiano oltre al neo-campione italiano Pierino Gavazzi. Amadori, Baronchelli, Ceruti, Chinetti, Contini, Leali, Masciarelli e Torelli completano una formazione da leccarsi i baffi.

Bernard Vallet, luogotenente di Hinault allunga fin dal primo mattino andando ad accumulare sei minuti e più di vantaggio con un’azione che lo vede in testa solitario e poi assieme allo svedese Prim. Vallet si ritira e lo scandinavo prosegue nella sua azione.

Giunti al quattordicesimo passaggio la gara è pronta ad esplodere: ci prova l’elvetico Demierre a cui segue il tentativo congiunto di Moser e Zoetemelk ma il gruppo non lascia margine con Alfredo Chinetti che tiene incollato il gruppo e, addirittura, si accoda all’allungo del neerlandese Theo De Rooy.

Ripresi i due di testa, davanti restano in 35 che si andranno a giocare la maglia più ambita del ciclismo. E’ ancora Chinetti a lavorare come un mulo per portare il gruppo alle pendici della South Downs con Moser che ci mette tutto quello che ha per riportare nella testa del gruppo un Beppe Saronni che è pericolosamente nella coda del gruppo.

Lo spagnolo Marino Lejarreta prova ad allungare con l’americano Jonathan Boyer prende la testa a 1000 metri dall’arrivo per poi impiantarsi. A quel punto è un altro atleta statunitense, Greg Lemond, a prendere la testa.

Ma poi… «Ecco che scatta Saronni, è scattato Saronni!» urla Adriano De Zan. La sua voce entra nelle case italiane con le immagini dell’Eurovisione. Gli fa eco il commento tecnico: «Penso se lo meriti. È un onore per tutti noi italiani» esclama Felice Gimondi. La fucilata di Goodwood è compiuta!

Questione di secondi e la Fucilata di Goodwood incorona Giuseppe Saronni Campione del Mondo. Campione del Mondo urla De Zan come aveva urlato Nando Martellini nelle notte di Madrid di luglio. Alle  spalle di Beppe conclude Greg Lemond, distanziato di cinque secondi mentre terzo è Sean Kelly, a dieci secondi dall’azzurro,

Saronni è circondato dai tifosi e dallo staff azzurro in estasi per questa splendida vittoria. Saronni, tra l’autunno del 1982 e la primavera del 1983, onorerà la maglia iridata conquistata con la  fucilata di Goodwood con uno stratosferico trittico di successi: Giro di Lombardia, Milano-Sanremo e Giro d’Italia.

Ordine d’arrivo del Mondiale di Goodwood 1982

1. Giuseppe Saronni ITA 6h42’22’11”
2. Greg LeMond USA a 5”
3. Sean Kelly IRL a 10”
4. Joop Zoetemelk NED st
5. Marino Lejarreta ESP st
6. Michel Pollentier BEL st
7. Juan Fernandez ESP st
8. Klaus-Peter Thaler DEU st
9. Pierino Gavazzi ITA st
10. Jonathan Boyer USA st