Marino Lejarreta storia del campione spagnolo

Marino Lejarreta

Marino Lejarreta (fonte Wikipedia)

Marino Lejarreta vincitore della Vuelta a España 1982 davanti a Hinault, storia, statistiche e vittorie più importanti de “El Junco de Bérriz”

Marino Lejarreta Arrizabalaga nasce a Bérriz, in Spagna il 14 maggio 1957. Nei Paesi Baschi la bicicletta scorre nelle vene e la famiglia Lejarreta rispetta perfettamente questo “cliché” infatti i figli li maggiori, due genmelli, Ismael e Nestor sono ciclisti.

Il giovane Marino si avvicina allo sport praticando prima il cross e poi il baseball ma, dovendosi spostare per la scuola da Bérriz a Deusto in bicicletta, scopre la passione che lo accomuna coi fratelli maggiori ed inizia a correre all’età di 15 anni.

Marino sin dalle categorie giovanili e dilettantistiche dimostra un feeling naturale con la salita mettendo in luce doti da scalatore puro che gli varranno, appunto, la chiamata tra i “pro” e che consentiranno la maggior parte delle affermazioni tra i grandi.

Nel frattempo Ismael diventa un professionista ricoprendo un ruolo di spicco nel ciclismo dei primi anni ottanta e per Marino è una vera e propria fonte di ispirazione e ne diventa mentore quando passa tra i professionisti nel 1979 con la Novostil.

Fin da subito la sua figura snella, all’epoca insolita per un ciclista, e il suo passo assolutamente caratteristico gli fanno guadagnare il soprannome di “El Junco de Bérriz“.

La carriera di Marino Lejarreta è segnata dall’amore per la salita, dalla continua ricerca di quel sapore tipico del ciclismo “eroico”, quello che forse è mancato all’iberico è una netta propensione all’ambizione per la vittoria.

Marino Lejarreta: l’esordio con la Novostil Helios

Lejarreta arriva tra i professionisti a soli 22, nel 1979 fa il suo esordio nella squadra del fratello, la Novostil Helios. L’inesperienza porta Marino a soffrire un po’ il salto di categoria ed il miglior risultato nella stagione d’esordio è un secondo posto al GP de Llodio nel mese di agosto.

Il Passaggio alla Teka

L’anno successivo Marino cambia squadra per accasarsi, assieme al fratello Ismael, alla Teka. Ad aprile marino è terzo alla Vuelta Ciclista al País Vasco alle spalle di Alberto Fernandez e Miguel María Lasa. Al Giro delle Asturie, nella quarta tappa da Luarca a Lugones del 17 giugno 1980, lo scalatore saluta tutta a La Rebollada per arrivare al traguardo in solitaria per una esaltante vittoria.

Lejarreta quinto alla Vuelta 1980

Nella Vuelta 1980 Marino sorprende tutti conquistando un importante quinto posto alla Vuelta a España grazie alla sua costanza di rendimento. Il basco è quinto a 4’32” da Faustino Ruperez. A giugno Marino è al via del Giro del Delfinato cogliendo un bel terzo posto nella tappa di Grenoble dietro a Johan van der Velde e Pierre Bazzo completando la corsa al quinto posto finale.

A settembre prende parte alla Vuelta a Catalunya e trionfa grazie alla sua tenacia che gli permette di spodestare il leader Van der Velde durante la cronometro. In quell’anno trionfa anche nella Escalada a Montjuic una prova assolutamente particolare in due tappe: una prova in linea in cui Marino chiude quarto a cinque secondi dal vincitore Fernandez e una cronometro in cui domina tutti staccando di 40 secondi Antonio Coll (che era arrivato con lo stesso tempo nella prova in linea) e di 44 Joaquim Agostinho.

Ad aprile 1981 è terzo alla Vuelta Ciclista al País Vasco alle spalle di Contini e Beccia mentre a giugno ben figura al GP du Midi-Libre dove coglie il secondo posto nella tappa di Col de Jau completando al quarto posto la corsa dal francese Jean-René Bernaudeau.

Marino prende parte al Tour de France per la prima volta chiudendo 35esimo nella generale ed al sesto posto della classifica della maglia bianca.

Lejarreta vince la Clasica de San Sebastian 1981

Dopo aver vinto il Circuito de Getxo ed il GP Villafranca de Ordizia, il 12 agosto 1981 si svolge la prima edizione della Clasica de San Sebastian diventata poi una corsa di rilievo nel panorama internazionale. E’ la Federazione di Guipúzcoan a volere la prova e lungo i 229 durissimi chilometri di corsa dei 71 partenti solo 30 riescono a completare la prova. Il caldo la fa da padrone ma non scoraggia il pubblico ad accorrere numeroso lungo i cinque colli da scalare, Marino parte sul Jaizkibel staccando tutti e precedendo Jones Graham della Peugeot e Faustino Rupérez della Zor.

A settembre è primo nella Volta Ciclista a Catalunya dietro a Rupérez e all’elvetico Serge Demierre  e primo nella Subida al Naranco davanti ad Angel Arroyo.

Marino Lejarreta vince la Vuelta a España 1982

E’ un anno importante il 1982 per il ciclista spagnolo che, dopo aver affinato la condizione alla Parigi-Nizza ed al Giro dei Paesi Baschi si presenta ai nastri di partenza della Vuelta con l’obiettivo di correre per la top5.

La 37esima edizione della corsa a tappe spagnola prende il via il 20 aprile da Santiago de Compostela per chiudersi, naturalmente a Madrid. Al via dieci formazioni con Claude Criquielion che ha i favori dei pronostici con un manipolo di spagnoli pronti a dar battaglia con in prima fila Ángel Arroyol, Alberto Fernández e Pedro Muñoz.

Eddy Planckaert domina le prime tappe per velocisti mentre alla decima tappa è Ángel Arroyo che conquista la maglia di leader lungo le tante salite di giornata. Marino è secondo a Puigcerdá alle spalle di Laguia. La leadership di Arroyo prosegue sino a Madrid quando viene incoronato vincitore della Vuelta con 1 minuto e 55 secondi di margine proprio su Marino.

Successivamente Arroyo viene trovato positivo ad un controllo svolto al termine della 17esima frazione con arrivo a Navacerrad e penalizzato di 10 minuti in classifica (all’epoca il regolamento sul doping era nettamente più morbido). Il vincitore della Vuelta 1982 è Marino Lejarreta, lo spagnolo prende il successo e lo porta a casa ma, come detto, non sentirà mai davvero sua al cento per cento quella vittoria arrivata “a tavolino”.

Ad agosto “El Junco de Bérriz” conquista nuovamente il successo alla Clasica de San Sebastian davanti a Jesús Rodríguez Magro e Pedro Delgado ed a settembre è primo alla Vuelta Ciclista a La Rioja davanti a Vincente Belda. A fine stagione vince l’Escalada a Montjuich davanti a Joop Zoetemelk ed il suo è ormai un nome caldo del ciclismo. Marino trova l’accordo per il passaggio, assieme a Ismael, alla sammarinese Alfa Lum.

Ad aprile dell’83, Lejarreta è terzo alla Vuelta Ciclista al País Vasco alle spalle di Julian Gorospe e Roberto Visentini e terzo alla Klasika Primavera de Amorebieta.

Vuelta a España 1983: la lotta con Hinault alla Vuelta

Al via della trentottesima edizione della Vuelta, l’uomo da battere è il francese Bernard Hinault ma la starting list presenta, oltre a Lejarreta, il Campione del Mondo Giuseppe Saronni e lo spagnolo Fernandez.

E’ Hinault il primo dei big a prendere la maglia di leader al termine della quinta frazione ma il giorno seguente nella La Pobla de Lillet -Viella, Marino è primo e conquista la maglia di leader della corsa. Lejarreta è però vittima di una caduta e deve lasciare la maglia a Fernandez. Ai Laghi di Covadonga, Lejarreta riesce a trionfare ma non a conquistare la maglia che va, qualche giorno dopo, sulle spalle di Alvaro Pino.

E’ una Vuelta combattuta, forse una delle più spettacolari di sempre, e piena di cambi di maglia tant’è che nella scalata verso Puerto de Serranillos è Bernard Hinault a staccare tutti e a prendersi la sua seconda Vuelta, ed il suo ottavo grande giro, lasciando a Lejarreta la seconda posizione finale davanti a Fernandez.

In molti credono che il ciclista bretone utilizzò il suo carisma per coalizzare tutti contro lo spagnolo che viceversa avrebbe conquistato la vittoria finale.

Marino sesto al Giro d’Italia 1983

Quell’anno prende parte anche al Giro d’Italia conquistando una vittoria di tappa e chiudendo al sesto posto in classifica generale a 7’47” da Beppe Saronni, al primo posto della classifica a punti davanti ad Hinault ed al terzo in quella della montagna.

A giugno il ciclista iberico vince il Giro dell’Appennino davanti ad Emanuele Bombini e ad agosto è secondo al Giro dell’Umbria, superato da Moser. Ad ottobre conquista nuovamente il successo all’Escalada a Montjuich davanti al forte irlandese, Sean Kelly.

Nel 1984, ancora con la maglia dell’Alfalum, ad aprile è terzo alla Vuelta Ciclista al País Vasco ma alla Vuelta a España non riesce a trovare il colpo di pedale dei giorni migliori.

Lejarreta quarto al Giro d’Italia 1984

Al via della corsa rosa, per lo spagnolo arriva una prestigiosa vittoria al Giro d’Italia nella Merano-Selva di Val Gardena davanti a Laurent Fignon e il quarto posto nella classifica finale a 4’33” da Moser.

Il 1985 è più avaro di soddisfazioni per lo scalatore iberico che, dopo aver colto il terzo posto alla Vuelta Ciclista al País Vasco alle spalle di Cabestany e LeMond, completa il Giro di Romandia all’ottavo posto finale.

Lejarreta quinto al Giro d’Italia 1985

Al Giro d’Italia non ottiene vittorie ma solamente un terzo posto di tappa sul traguardo di Valnontey di Cogne, completando la corsa al quinto posto finale a 6’30” da Hinault. Nella seconda parte dell’anno è terzo al Giro dell’Appennino, terzo alla Coppa Sabatini, secondo al Memorial Nencini e terzo al Giro dell’Emilia.

Marino quinto alla Vuelta a España 1986

Nel 1986 Marino firma con la formazione iberica Seat-Orbea e ad aprile è secondo alla Klasika Primavera de Amorebieta alle spalle di Federico Echave. Al via della Vuelta a España, Marino è primo nella cronoscalata con arrivo all’Alto del Naranco davanti a Kelly completando la corsa al quinto posto della classifica finale.

Al Tour de France non brilla completando la corsa solamente al diciottesimo posto ma ad agosto conquista la Vuelta a Burgos davanti ad Inaki Gaston ed è secondo posto alla Classica di San Sebastian mentre a settembre vince la Subida al Naranco davanti a Delgado.

Marino Lejarreta quarto al Giro 1987

L’anno seguente, ad aprile, è terzo alla Klasika Primavera de Amorebieta. Alla Vuelta completa la corsa al ed trentaquattresimo posto ed al Giro d’Italia ben figura cogliendo il terzo posto nella tappa di Madesimo ed in quella di Pila. Lejarreta completa la corsa rosa al quarto posto della classifica generale alle spalle di Stephen Roche, Robert Millar ed Erik Breukink.

A giugno conquista la vittoria nella Arrateko Igoera per poi presentarsi ai nastri di partenza del Tour de France dove coglie il decimo posto finale riuscendo a concludere, per la prima volta in carriera, tutti i grandi Giri nella stessa stagione. Ad agosto è primo alla Vuelta a Burgos e vince per l’ennesima volta la Clasica Ciclista San Sebastian.

Il 1988, ad aprile, è quarto alla Vuelta Ciclista al País Vasco, a luglio è primo nel GP Villafranca de Ordizia e ad agosto ottiene la terza  vittoria consecutiva alla Vuelta a Burgos davanti ad Enrique Alberto Aja. Ad agosto Marino è primo nella Vuelta a Galicia davanti ad Alvaro Pino e ad ottobre vince nuovamente la Escalada a Montjuic conquistando entrambe le frazioni.

Ad aprile dell’89, l’iberico vince la Klasika Primavera de Amorebieta e, schierato al via del Giro d’Italia, pur non avendo il colpo di pedale dei giorni migliori, riesce a completare la corsa al decimo posto finale.

Lejarreta quinto al Tour de France 1989

Al via della Grande Boucle, lo spagnolo è sesto nella decima tappa con arrivo a Superbagnères a 3’14” da Robert Millar, salendo al sesto posto della generale. Nella quindicesima tappa, la cronometro di Orcières-Merlette, Marino è secondo alle spalle dell’olandese Steven Rooks salendo al quinto posto della generale. Nelle successive tappe perde terreno ma nella tappa di Aix les Bains riesce a riconquistare terreno completando la corsa francese al quinto posto finale a 9’39” da LeMond.

A luglio è primo nel GP Villafranca de Ordizia  e a settembre fa sua la Volta Ciclista a Catalunya precedendo Delgado.

Nel 1990  Lejarreta firma con la ONCE con cui prende parte al Giro d’Italia dove, seppur non riuscendo a trovare successi di tappa, riesce a completare la corsa al settimo posto finale a 14’31” dal dominatore, Gianni Bugno.

Lejarreta quinto al Tour de France 1990

Al via del Tour de France lo spagnolo riesce ancora ad essere tra i protagonisti della corsa. E’ quinto nella tappa di Saint-Gervais-les-Bains, quarto nella cronometro individuale di Villard de lans e due giorni dopo conquista la vittoria nella tappa di Montée du Causse Noir davanti a Miguel Indurain. Nella sedicesima frazione, da Blagnac a Luz-Ardiden, Marino è terzo dietro a Induain e LeMond salendo al quinto posto della generale. E proprio al quinto posto completa la corsa francese alle spalle di LeMond, Chiappucci, Breukink e Delgado.

Ad agosto Lejarreta vince la Vuelta a Burgos per la quarta volta in carriera, a settembre è secondo alla Volta Ciclista a Catalunya e ad ottobre fa sua l’Escalada a Montjuich davanti al belga Eric Van Lancker.

Marino Lejarreta terzo alla Vuelta a España 1991

Nel ’91, ad aprile, è quinto al Giro dei Paesi Bassi, ottavo alla Freccia Vallone e nono alla Liegi-Bastogne-Liegi. Al via della Vuelta a España, Marino è terzo sul traguardo dei Lagos de Covadonga dietro a Lucho Herrera e Piotr Ugrumov e secondo, il giorno successivo, all’Alto del Naranco alle spalle di Laudelino Cubino dimostrandosi ancora scalatore formidabile e completando la corsa al terzo posto della generale alle spalle di Melchor Mauri e di Indurain.

Lejarreta quinto al Giro d’Italia 1991

Ciclista inossidabile, Marino è al via della corsa rosa dove conquista la vittoria nella tappa di Scanno davanti a Franco Chioccioli che prende la maglia. “Coppino” domina la corsa ma lo spagnolo riesce ancora a dar filo da torcere ai rivali chiudendo al terzo posto la tappa con arrivo al Sestriere ed al quinto posto la cronometro individuale di Casteggio. Lejarreta chiude il Giro al quinto posto della generale dietro a Chioccioli, Chiappucci, Lelli e Bugno.

Al via del Tour de France, non brilla ma riesce comunque ad arrivare sino a Parigi completando tutti e tre i grandi giri della stagione.

Nel ‘92 conquista la Subida al Txitxarro e durante la Klasika di Primavera è vittima di una brutta caduta ma non demorde e, risalito in sella, decide di salutare i fans con l’ultima apparizione alla Vuelta a La Rioja.

Dopo il ritiro diventa vicedirettore di Manolo Saiz alla ONCE 1995 e dal 2000 al 2003 poi alla Liberty Seguros dal 2004 al 2007 per dedicarsi, successivamente, al commento televisivo.