Faustino Rupérez vincitore della Vuelta a España 1980
Faustino Rupérez forte scalatore spagnolo
Faustino Rupérez vincitore della Vuelta a España 1980 e protagonista in tutti i grandi giri
Faustino Rupérez Rincón nasce a San Esteban de Gormaz il 29 luglio 1956. Da dilettante ottiene ottimi risultati dimostrando doti di completezza che lo portano a ben figurare sia nelle gare di un giorno che in quelle a tappe. Nel 1977 conquista due frazioni e la classifica generale al Cinturón Ciclista Internacional a Mallorca, mentre l’anno seguente ottiene un ottimo sesto posto al Tour de l’Avenir vinto dal sovietico Sergei Sukhoruchenkov.
Faustino Rupérez quarto alla Vuelta a España 1979
Le buone prestazioni nella categoria dilettanti consentono a Faustino Rupérez di passare professionista con i colori della Moliner-Vereco. Al primo anno tra “i grandi” è al via della Vuelta a Espana chiudendo addirittura quarto a 5’51” dal vincitore Joop Zoetemelk superato anche da da Galdós e Pollentier . Ai campionati nazionali spagnoli chiude secondo dietro a Isidro Juárez che risulta però positivo a un controllo antidoping consegnando di fatto il titolo a Rupérez.
Faustino Rupérez vince la Vuelta a España 1980
Alla Vuelta a España del 1980 arriva il più grande successo di Faustino coi colori della Zor. Il ciclismo spagnolo non sta vivendo un periodo particolarmente positivo: le ultime edizione della corsa di casa sono state vinte da ciclisti stranieri con gli spagnoli che devono accontentarsi dei gradini bassi del podio. Faustino vince la quinta tappa da Sant Quirze del Vallès a La Seu d’Urgell vestendo la maglia di leader della generale ai danni di Visentin. Rupérez bissa il successo nella settima frazione da Viella a Jaca riuscendo a portare la maglia di leader sino a Madrid chiudendo con un vantaggio di 2’15” su Pedro Torres e precedendo altri giovani promettenti come Claude Criquielion che chiude terzo, Sean Kelly quarto e Marino Lejarreta che completa la corsa al quinto posto.
Al Giro d’Italia 1980 chiude undicesimo in classifica generale e al quarto posto della classifica dei giovani vinta dallo svedese Tommy Prim.
Nel 1981 Rupérez è vittima di un incidente in corsa, che ne ostacola le performance costringendolo ad arrivare alla Vuelta a España a corto di preparazione. Stessa sfortunata sorte lo colpisce al Giro: una caduta lo costringe al ritiro nella 19esima tappa e ne mette a repentaglio la prosecuzione della carriera.
Nella seconda parte della stagione conquista la classifica generale della Volta Ciclista a Catalunya precedendo Serge Demierre, Marino Lejarreta, Johan Van der Velde e Vicente Belda e la Vuelta a Burgos battendo Eulalio García.
Nel 1982 Faustino Rupérez chiude in quarta posizione alla Vuelta a Espana a 2’14” da Marino Lejarreta mentre al Giro completa la corsa in decima posizione a 14’57” da Hinault. Nell’edizione 1982 del Giro del Piemonte, trionfa davanti a Pascal Jules mettendo fine a una lunga siccità per ciclismo spagnolo nelle “classiche” che perdurava dal 1964.
Al Giro d’Italia 1983 chiude settimo a 8’24” da Beppe Saronni, in una edizione in cui solo quattro ciclisti hanno impiegato meno tempo di Rupérez nel percorso ma i bonus esagerati proposti dal regolamento (mezzo minuto per il vincitore di ogni tappa) gli impediscono di ottenere il quinto posto. Nello stesso anno vince il GP de Naquera e una tappa al Giro delle Asturie.
Nelle stagioni 1982 e 1983 ha raggiunto una “doppia Top-ten”: lo spagnolo si classifica nella top ten assoluta al Giro di Spagna e al Giro d’Italia nello stesso anno. Ai Campionati del mondo di ciclismo su strada 1983 ad Altenrhein, in Svizzera chiude quarto dietro al vincitore Greg LeMond, Adrie van der Poel e Stephen Roche. In quell’occasione è il grande animatore dell’evento assieme all’americano LeMond e non conquista la medaglia di bronzo per mezza ruota.
La firma di Alberto Fernández da parte di ZOR spinge Rupérez verso il ruolo di luogotenente tanto che nella stagione ’83, alla Settimana Catalana, pur avendo virtualmente vinto la corsa, dopo l’ultima salita rallenta per far indossare la maglia di leader al capitano.
A causa di vari problemi fisici, alla fine della stagione 1985, l’unica veramente deludente della sua carriera, Ruperez decise di attaccare la bicicletta al chiodo.
Rupérez ha accumulato un totale di 31 vittorie da professionista senza contare su diversi trionfi minori, tra i quali vanno evidenziati vari riconoscimenti ottenuti in giri di una settimana, come quelli della montagna (Settimana Catalana del 79, Vuelta a Asturias dell’84, Vuelta a los Tres Cantos dell’85), o regolarità (Vuelta a Asturias de 83),
Dopo aver lasciato il ciclismo professionistico, diventa il direttore tecnico del gruppo sportivo KAS portando Sean Kelly alla vittoria del Giro di Spagna 1988 e diventando il primo a vincere la corsa iberica come ciclista e come direttore sportivo
Nel 1994 è entrato a far parte della Federazione spagnola di sport per ciechi, dove è direttore tecnico del ciclismo in tandem, prendendo parte alle Olimpiadi di Atlanta , Sydney e Atene.