Abraham Olano Manzano ciclista spagnolo
Abraham Olano Manzano, la sua carriera
Abraham Olano Manzano ciclista spagnolo, Campione del Mondo a cronometro ed il linea, argento ad Atlanta 1996 e vincitore della Vuelta a España 1998
Abraham Olano Manzano nasce ad Anoeta, nei Paesi Baschi, il 22 gennaio 1970, terzo di sei fratelli. Il padre è un ex ciclista dilettante e Abraham a nove anni riceve in regalo dal fratello Jon la sua bicicletta Emporium azzurra usata, con cui inizia a pedalare. A 11 anni viene portato ad una corsa di ciclocross e da li scatta la passione, Olano di iscrive alla Oriako Txirrindularitza Eskola diretta dal meccanico di biciclette e restauratore Tomás Ayerza di nascosto dai genitori.
Nel 1981 si laurea campione del Guipúzcoa alevín ripetendosi l’anno seguente, l’anno seguente Abraham perde l’amico e compagno di squadra Mikel Oiarzabal travolto dalla piena di un fiume e vive un momento di difficoltà allontanandosi anche dal ciclismo. Nell’85, però, il richiamo del pedale è troppo forte e lo spagnolo conquista il titolo di campione di Guipúzcoa nel ciclocross passando al team Gure Txokoa laurendosi campione dei paesi baschi su pista nel chilometro, velocità e inseguimento
Nel 1989 passa dilettante con la squadra Frinat-Cegasa primeggiando sia su strada che in pista; convocato per i campionati nazionali su pista si classifica secondo nel Chilometro e Inseguimento Olimpico e, proprio in quell’occasione, conosce Karmele Zubillaga che diventerà sua moglie. Nel ’91 conquista la vittoria del Tour de Hainaut davanti al belga Patrick Evenepoel, padre di Remco, e al francese Hervé Boussard.
Nel 1992 Olano firma con il team CHCS ma, complice un peso troppo elevato, non riesce a rispettare le aspettative che ruotano attorno al suo nome. Olano perde oltre 15 chili, torna tra i dilettanti e vince la Vuelta al Bidasoa attirando le attenzione di Miguel Moreno , direttore sportivo della squadra professionistica Lotus-Festina che gli propone il passaggio tra i pro. Nel 1993 corre con la CLAS-Cajastur di Tony Rominger sotto la guida di Juan Fernandez
Nel ’94 con la maglia della Mapei-Clas conquista la Classifica generale della Vuelta a Asturias davanti a Pedro Delgado e Félix García Casas e si laurea campione nazionale spagnolo a cronometro davanti a Marino Alonso. Alla Vuelta lavora per Tony Rominger chiudendo al 20esimo posto e al Tour è 30esimo e al Mondiale è quinto nella cronometro.
Olano collabora con Rominger per la preparazione del tentativo di record dell’ora e poi si sposta con la sua Karmele. A fine stagione risulta positivo alla caffeina un controllo antidoping durante la Volta a Catalunya venendo squalificato per tre mesi.
Abraham Olano secondo alla Vuelta 1995
Nel 1995 è vittima di una frattura alla clavicola durante la Volta a Catalunya dovendo quindi saltare il Tour de France; il ciclista gipuzkoano si consola con la partecipazione alla Vuelta (che inizia a svolgersi a settembre) in cui conquista la vittoria nel prologo di Saragozza vestendo la maglia di leader per poi perderla a favore di Gianluca Pianegonda. La battaglia per la leadership della corsa è con il francese Laurent Jalabert che veste la maglia nella tappa con arrivo al Naranco. Olano conquista la cronometro di Salamanca ma Jalabert è inarrestabile e conquista altre due tappe (a Barcellona e Luz Ardiden). Nella cronometro di Alcalá de Henares, al penultimo giorno di corsa, è ancora Olano ad imporsi ma alla fine lo spagnolo è secondo a 4’22” dal francese.
Abraham Olano Campione del Mondo 1995
Lo spagnolo arriva in grande forma al Campionato del Mondo in Colombia: nella cronometro è secondo a 49 secondi dal grande Miguel Indurain. L’8 ottobre Olano è al via della prova in linea a difesa di Indurain. Nell’ultima tornata della rassegna iridata è invece proprio Olano a lanciare l’attacco con Indurain a controllare Marco Pantani e Mauro Gianetti. Abraham prende un buon margine che riesce a mantenere lungo la salita de El Cogollo, nonostante il forcing di Pantani. Sotto la pioggia e con una ruota forata Olano taglia per primo il traguardo conquistando la medaglia d’oro davanti a Indurain e Pantani.
Nel 1996 con la maglia di campione del mondo, a maggio conquista il Tour de Romandie davanti a Oleksandr Hončenkov e Giuseppe Guerini, vincendo il prologo e la cronometro.
Olano terzo al Giro d’Italia 1996
Al via del Giro d’Italia 1996, seppur con un percorso poco adatto alle sue caratteristiche, si mette in mostra chiudendo secondo alla cronometro alle spalle di Berzin e tallonando il russo Tonkov in generale. Lo spagnolo riesce, addirittura, a strappare la maglia rosa sul Passo Pordoi a Tonkov ma nella tappa del Mortirolo deve cederla nuovamente al russo che vince la corsa con 2’43” su Enrico Zaina e a 2’57” su Olano. Al Tour, dominato dal danese Bjarne Riis, Olano è nono a 11’00” davanti al compagno Rominger.
Abraham Olano argento ad Atlanta 1996
Convocato per i Giochi Olimpici di Atlanta 1996 conquista la medaglia d’argento nella prova a cronometro alle spalle di Miguel Indurain per 12 secondi e davanti al britannico Chris Boardman. Dopo la rassegna a cinque cerchi lo spagnolo vince la Vuelta a Galicia grazie alla sua vittoria dell’ultima tappa che gli consente di strappare la maglia di leader al russo Tchmil. A ottobre annuncia il suo passaggio alla Banesto di José Miguel Echávarri ed Eusebio Unzué con l’etichetta di erede di Indurain.
Nel 1997 vince l’Euskal Bizikleta e si prepara per il Tour conquistando la tappa regina del Giro del Delfinato conquistando la maglia di leader della corsa ma perdendola in giorno seguente per via di una caduta lunga la discesa del Porté dovendo chiudere la corsa al secondo posto alle spalle di Udo Bölts.
Al Tour de France 1997 è protagonista vincendo una tappa a cronome svoltasi a Disneyland Paris e lottando per salire sul podio ma alla fine ha dovuto accontentarsi della quarta piazza alle spalle di Jan Ullrich, Richard Virenque e Marco Pantani. Dopo la Grande Boucle viene schierato al via della Vuelta con i galloni del favorito. Nella sesta tappa, Alex Zülle e Laurent Jalabert mettono in difficoltà la Banesto e il giorno seguente Olano abbandona la corsa a causa di un problema di sovrallenamento, oltre a tonsillite e un’infezione virale.
Al via del Tour de France 1998 ben figura al prologo chiudendo secondo ma cade nella discesa dell’Aubisque limitando i danni ma riportando diverse escoriazioni. Durante l’11esima frazione decide di abbandonare la corsa francese ; la Banesto abbandonerà il Tour per protesta a seguito dello scandalo Festina.
Abraham Olano vince la Vuelta a España 1998
Al via del Giro di Spagna, Olano si divide la leadership con El Chava Jiménez che prende la maglia nella tappa di Xorret de Catí ma tre giorni dopo, nella cronometro individuale di Alcúdia è Abraham a prendere la testa della corsa. Nelle tappe pirenaiche è la Kelme a mettere pepe alla corsa con Escartín, Heras, Rubiera e Serrano ma Olano riesce a limitare i danni così come nella 16esima tappa quando l’attacco è “interno” da parte di Jimenez che vince la tappa suscitando polemiche. Olano conserva la maglia di leader sino alla tappa dell’Alto de Navacerrada quando Zitchenko vince la tappa e Jiménez si è piazzato primo in classifica generale. Il giorno successivo, nella cronometro di Fuenlabrada, Olano ha superato in classifica Chava ed Escartín e ha così riconquistato la testa della classifica generale completando la Vuelta davanti ad Escartin e Jimenez.
Olano campione del Mondo a cronometro
A ottobre Olano conquista la vittoria del Campionato del Mondo di Valkenburg a cronometro con 37″ di margine su Melchor Mauri mentre a causa di problemi fisici è costretto a dare forfait per la prova in linea.
Nel 1999 entra a far parte dell’ONCE di Manolo Saiz vincendo la Classifica generale Vuelta a Burgos davanti a Dario Frigo e bissando il successo dell’anno prima colto davanti a Leonardo Piepoli. Al Tour de France parte come favorito per un posto sul podio ma deve accontentarsi del sesto posto finale dietro ad Armstrong, Zuelle, Escartin, Dufaux e Casero. Anche alla Vuelta lo spagnolo, dato per favorito, delude: dopo il secondo posto al prologo, cade nella tappa di Murcia ma riesce a prendere la testa della corsa nell’arrivo di Ciudad Rodrigo conservando la maglia per sino alla tappa di Arcalís quando a vincere è Galdeano e la maglia passa sulle spalle di Ullrich. Nella tappa dell’Angliru, Olano cade e deve ritirarsi dalla corsa perdendo anche i Mondiali di Verona.
Nel 2000 lo spagnolo conquista la generale della Volta a la Comunitat Valenciana davanti a Juan Carlos Domínguez, la Tirreno-Adriatico, il Criterium International ed una tappa alla Vuelta a España mentre nelle corse a tappe delude non entrando nella top10 né al Tour né alla Vuelta. Ai Giochi Olimpici di Sydney 2000 è quarto nella corno dietro ad Ekimov, Ullrich ed Armstrong.
Nel 2001 al Giro d’Italia , sale sul podio finale a Milano per la seconda volta nella sua carriera sportiva alle spalle di Gilberto Simoni mentre alla Vuelta è solamente 64esimo. Nel 2002 annuncia il suo ritiro dopo aver ottenuto il secondo posto al campionato nazionale spagnolo.