Tony Rominger ciclista svizzero, la storia

Tony Rominger (fonte wikipedia)

Tony Rominger (fonte wikipedia)

Tony Rominger ciclista svizzero vincitore del Giro di Lombardia 1989, di tre Vuelta a España consecutive e di 115 corse in generale

Tony Rominger nasce a Vejle, in Danimarca il 27 marzo 1961 ma cresce in Svizzera. Il ciclismo non è la priorità di Tony che lavora presso uno studio di commercialisti nel Canton Zugo. Scopri la sua passione per il pedale seguendo il fratello minore, allora tredicenne, che promette di diventare un fenomeno.

La storia dice che invece è Tony ad approdare tra i dilettanti con la maglia del G.S. Allegro Puch vincendo il Cinturon Ciclista Internacional a Mallorca nel 1984. Le buone prestazioni gli valgono la chiamata tra i professionisti con la maglia della formazione svizzera Cilo-Aufina per la stagione ’86. L’elvetico vince il GP di Losanna, è quarto alla Coppa Bernocchi alle spalle di Roberto Gaggioli, Claudio Corti e Marcello Bergamo e fa il suo esordio al Giro d’Italia.

L’anno successivo Tony passa alla Supermercati Brianzoli, capitanata da Francesco Moser conquistando, a marzo, la vittoria del Giro della Provincia di Reggio Calabria davanti allo svedese Stefan Brykt e a Chioccioli e ben figurando alla Tirreno-Adriatico dove coglie il terzo posto finale a  6″ dal danese Rolf Sørensen.

Al via del Giro d’Italia lo Rominger non ottiene vittorie ma è secondo nella cronometro individuale di San Marino dietro a Roberto Visentini e nella frazione con arrivo a Sappada alle spalle di Johan Van der Velde. Ad ottobre lo svizzero è terzo nella Milano-Torino alle spalle di Phil Anderson e Flavio Giupponi.

La stagione successiva Tony veste i colori della Chateau d’Ax Salotti con cui ottiene ben sette vittorie. A febbraio vince la quinta tappa del Tour Méditerranéen .

Rominger secondo al Tour de Romandie 1988

A maggio ottiene la vittoria nella seconda frazione del Giro del Trentino da Arco a Bellamonte davanti all’austriaco Helmut Wechselberger e completa la corsa al secondo posto assoluto dietro al connazionale Urs Zimmermann. Nello stesso mese è al via del Tour de Romandie vincendo la cronometro d’apertura con 2 secondi di margine su Jean-François Bernard ed è secondo nella tappa di La Tzoumaz. Rominger completa la corsa al secondo posto alle spalle dell’olandese Gerard Veldscholten.
Al via del Giro d’Italia è secondo nella cronometro d’apertura dietro a Bernard, vince la tappa di Chiesa in Valmalenco con un’azione solitaria che gli consente di tagliare l’arrivo con oltre quattro minuti su Stefano Giuliani ed è terzo nella cronometro finale di Vittorio Veneto. Rominger chiude la corsa rosa al 44esimo posto.

Al via del Tour de France è secondo nella cronometro di Santenay alle spalle di Juan Martinez e ad agosto è terzo al Meisterschaft von Zurich alle spalle di Steven Rooks e Rolf Sørensen. Ad ottobre vince il Giro dell’Emilia davanti a Maurizio Fondriest e la Firenze-Pistoia ed è quinto al Giro di Lombardia. Proprio alla Supermercati Brianzoli entra in contatto con Michele Ferrari, medico del team.

Tony Rominger vince la Tirreno-Adriatico 1989

Nell’89, a febbraio, conquista una tappa e la classifica generale del Tour Méditerranéen davanti a Luc Roosen e a marzo è al via della Tirreno-Adriatico. Lo svizzero è secondo nella tappa di Atri alle spalle del connazionale Erich Mächler ed il giorno successivo, al Monte Urano, chiude secondo alle spalle di Rolf Gölz conquistando la maglia di leader della corsa. Il giorno successivo è ancora secondo alle spalle di Charles Mottet così come nella cronometro conclusiva di San Benedetto del Tronto  alle spalle del polacco Lech Piasecki. Rominger vince la Tirreno-Adriatico con 34 secondi di vantaggio su Gölz.

Ad aprile è primo al Giro di Calabria e maggio prende parte al Giro ottenendo un terzo posto di tappa sull’Etna preceduto da Acacio Da Silva e Lucho Herrera a dimostrazione della sua ecletticità che gli permette di competere sia a cronometro che in salita, sia nelle brevi corse a tappe che nei grandi giri e nelle gare di un giorno.

Tony Rominger vince il Giro di Lombardia 1989

E proprio nelle corse di un giorno ben figura: ad agosto è terzo alla Clasica San Sebastian dietro a  Gerhard Zadrobilek e Francisco Antequera e ad ottobre conquista la vittoria nel Giro di Lombardia sull’arrivo di Milano grazie ad un’azione solitaria che gli consente di tagliare l’arrivo con 2’33” di vantaggio sul francese Gilles Delion. Il giorno seguente

Tony Rominger vince la Tirreno-Adriatico 1990

Nel 1990 lo svizzero parte forte vincendo una tappa al Giro del Mediterraneo e chiudendo la corsa al secondo posto alle spalle di Gérard Rué e a marzo è al via della Tirreno-Adriatico conquistando la vittoria nella seconda tapa con arrivo a Maiori con un’azione solitaria con cui taglia l’arrivo in solitaria con un margine di 1’47” sul francese Delion indossando la maglia di leader della corsa. Il giorno successiva va in scena la cronometro di Ravello e lo svizzero chiude secondo dietro a Jean-Claude Leclercq ed al termine della corsa conquista la vittoria della classifica davanti al polacco Zenon Jaskuła. Al via della Setmana Catalana lo svizzero completa la corsa al secondo posto alle spalle dello spagnolo Iñaki Gaston.

Rominger rinuncia al Giro per dedicarsi alla Vuelta a España dove ottiene un terzo posto di tappa a San Isidro alle spalle di Carlos Hernandez e Alvaro Meija e chiude al sedicesimo posto finale a 13’33” da Giovannetti. Al Tour de France corre una gara anonima mettendosi al servizio del capitano Gianni Bugno e chiudendo 57º. La sua continuità di risultati gli valgono il secondo posto nella classifica finale di Coppa del Mondo.

Tony Rominger vince la Parigi-Nizza 1991

A fine 1990 lascia la Chateau d’Ax, che punta su Bugno, per trasferirsi alla francese Toshiba prendendo parte, a marzo alla Parigi-Nizza. L’elvetico è secondo nella crono d’apertura di Fontenay-sous-Bois alle spalle dello specialista Thierry Marie ed il giorno successivo vince la cronometro a squadre di Nevers  indossando la maglia di leader. Nella tappa di Marsiglia viene scavalcato in generale da Pascal Lance ma il giorno successivo sul traguardo di Mont Faron, Lance va in crisi e Rominger si prende tappa e maglia. Nella conclusiva cronometro di Col d’Èze, Tony consolida la sua leadership vincendo la tappa davanti a Stephen Roche e conquistando il successo nella generale davanti a Laurent Jalabert staccato di quasi due minuti.

Tony Rominger vince il Giro di Romandia 1991

A maggio è al via del Tour de Romandie e nella seconda frazione con arrivo a La Fouly conquista la vittoria di tappa davanti al britannico Robert Millar indossando la maglia di leader della generale. L’11 maggio vince la crono individuale di Brugg davanti al canadese Brian Walton consolidando la propria leadership. Rominger conquista il successo finale davanti a Millar.

Al via del Giro del Delfinato è secondo nella sesta frazione con arrivo a Villard-de-Lans alle spalle del colombiano Lucho Herrera ed indossa la maglia di leader della corsa. Il giorno seguente, però, a vincere sull’arrivo di Aix-les-Bains  è Laudelino Cubino ma Herrera soffia il primato allo svizzero che completa poi la corsa francese al terzo posto della generale finale.

A ottobre è secondo alla Milano-Torino alle spalle di Davide Cassani e a novembre vince la Firenze-Pistoia.

Nel 1992 il l 31 enne svizzero veste colori della CLAS-Cajastur ottenendo ben quindici vittorie in stagione. Parte subito forte lo svizzero che a marzo conquista la crono d’apertura della Paris-Nice a Fontenay-sous-Bois davanti a  Miguel Indurain indossando la maglia di leader della corsa. Nella cronosquadre di Saint-Étienne la Banesto è la più veloce e Miguelon va in testa. Nella tappa del Mont Faron Rominger conquista la vittoria e risale al terzo posto della generale e la maglia va a Jean-François Bernard. Nella crono finale del Col d’Èze  il francese conquista la vittoria ma Rominger riesce a salire al secondo posto della generale.

Tony Rominger vince il Giro dei Paesi Baschi 1992

Ad Aprile è al via della Vuelta Ciclista al Pais Vasco conquistando la seconda tappa sull’arrivo di Salvatierra e la frazione di Larraiz conquistando il successo nella classifica finale con 40 secondi di margine sul messicano Raul Alcalà. Alla Liegi-Bastogne-Liegi disputata il 19 aprile, Rominger chiude quinto a 2’00” da Dirk De Wolf.

Tony Rominger vince la Vuelta a España 1992

Al via della corsa a tappe iberica, Rominger parte piano, è addirittura nono nella crono d’apertura. E’ secondo nella tappa di Luz Ardiden alle spalle di Cubino recuperando terreno sulla maglia amarillo Jesús Montoya ed è secondo nella quattordicesima tappa con arrivo aiu Lagos de Covadonga alle spalle di Delgado e il giorno successivo all’Alto del Naranco alle spalle di Mauleon e di Montoya. Rominger piazza una spettacolare doppietta vincendo la cronometro di Fuenlabrada e recuperando 1:49 su Montoya ed indossando la maglia di leader della corsa ed il giorno successivo sull’arrivo di Segovia quando è secondo dietro a Óscar de Jesús Vargas poi squalificato. Tony Rominger vince la Vuelta con 1’04 “su Montoya. è secondo nella classifica a punti ed in quella della montagna.

A settembre lo svizzero vince il Trofeo Luis Ocana, una tappa della Volta Ciclista a Catalunya, la Subida al Naranco e il G.P. Baden-Baden. Grande favorito del mondiale di Benidorm in Spagna va all’attacco ma, complice la mancanza di tempismo, chiude quarto nel giorno della storica doppietta iridata di Bugno.

In quella annata nasce il suo legame con IMG Suisse, agenzia di marketing sportivo diretta da Marc Biver.

Tony Rominger vince il Giro dei Paesi Baschi 1993

Nel 1993 ad aprile l’elvetico è protagonista della Vuelta Ciclista al Pais Vasco: vince la prima tappa a Rentería davanti a Mario Manzoni vestendo la maglia, la quarta tappa a Lemoiz su Sorensen e la cronometro conclusiva di Santa Barbara ancora davanti al danese.

Tony Rominger vince la Vuelta a España 1993

A maggio prende parte al Vuelta a Espana con l’obiettivo di bissare il successo dell’anno precedente. La prima parte della corsa iberica è appannaggio di Alex Zulle con Rominger “a inseguire”. Tony vince la tappa di Cerler recuperando 47 secondi al connazionale e leader della generale. Nella crono di Saragozza Tony è secondo alle spalle di Melchor Mauri rosicchiando secondi a Zulle e nellatredicesima tappa da Tudela all’Alto de la Cruz de la Demanda  è Rominger ad imporsi con 37 secondi su Zulle strappandogli di dosso la maglia di leader della corsa. Si arriva alla viglia della cronometro finale di Santiago de Compostela con Rominger in maglia amarillo e un margine di 1’17” sul connazionale che conquista la crono con 48 secondi di vantaggio ma Rominger fa sua la Vuelta.

Tony Rominger secondo al Tour de France 1993

Al via del Tour de France, Rominger è quinto nel prologo di Puy-du-Fou vinto da Indurain e quarto nella nona tappa, la cronometro individuale di Lac De Madine, vinta da Indurain che mette tutti in riga. Dopo il giorno di riposo, però, Rominger infila una doppietta sfruttando le sue doti di scalatore migliori rispetto a Induarain: è primo a Serre-Chevalier arrivando al traguardo assieme a Mejia e Indurain ed il giorno seguente a Isola 2000 arrivando sempre con il navarro. Il 24 luglio lo svizzero vince la cronometro di Montlhéry con 42 su Miguelon e completa la corsa al secondo posto della classifica finale a 4’59” dallo spagnolo e davanti a Jaskuła.

Tony Rominger vince la Parigi-Nizza 1994

Per il 1994 Rominger veste la maglia della nuova Mapei-CLAS e si conferma corridore ai vertici del ciclismo mondiale. Alla Parigi-Nizza è terzo nella tappa di Vaujany alle spalle di Pascal Richard e Viatcheslav Ekimov; nella settima tappa con arrivo Mandelieu-la-Napoule  riesce ad issarsi al secondo posto della generale e nella conclusiva cronometro del Col d’Èze conquista la vittoria davanti a Jesús Montoya che è costretto a cedergli il successo finale.

Tony Rominger vince il Giro dei Paesi Baschi 1994

Al via della Vuelta Ciclista al Pais Vasco, Rominger vince la terza frazione con arrivo a Balmaseda davanti ad Ekimov conquistando la maglia di leader della corsa ed è secondo il giorno successivo a Ibardin alle spalle di Davide Cassani. Tony vince anche la crono finale di Azpeitia conquistando il successo nella classifica generale con 43″ di vantaggio sul giovane Berzin.

Tony Rominger vince la Vuelta a España 1994

Ad aprile Rominger è nuovamente al via come favorito della Vuelta a Espana vincendo di autorevolezza il prologo di Valladolid davanti al connazionale Zulle a cui rifila 20 secondi. Rominger veste la maglia amarillo e non la molla sino al termine della corsa. Conquista la crono di Benidorm davanti a Mauri, vince la decima tappa da Andorra La Vella a Cerler superando il colombiano Oliverio Rincon, fa sua la tredicesima frazione con arrivo all’Alto de la Cruz de la Demanda sempre davanti a Rincon ed al penultimo giorno consacra il suo dominio trionfando nella crono di Palazuelos de Eresma con oltre un minuto e mezzo di margine su Mauri. Tony Rominger conquista la sua terza Vuelta consecutiva con  7’28” di vantaggio su Mikel Zarrabeitia.

Al Tour de France non brilla ed è costretto al ritiro per problemi di stomaco durante le tappe pirenaiche ma nella seconda parte della stagione vince il G.P. Eddy Merckx davanti a Pascal Lance, il G.P. des Nations davanti a Francis Moreau e la mitica Escalada a Montjuich vincendo due prove e chiudendo primo davanti a Claudio Chiappucci. Lo svizzero è primo, a fine stagione, nel UCI Road Ranking davanti a Indurain.

Tony Rominger conquista il record dell’ora

Il 22 ottobre 1994 Rominger, al velodromo coperto di Bordeaux stabilisce il nuovo record dell’ora con la distanza di 53,832 km superando il primato stabilito, solamente 50 giorni prima, da Miguel Indurain. Il 5 novembre lo svizzero migliora il suo primato portandolo a 55,291 km. I due record verranno poi definiti “Miglior prestazione umana sull’ora” dall’Unione Ciclistica Internazionale.

Tony Rominger vince il Giro di Romandia 1995

Nel ’95 lo svizzero vince ad aprile una tappa al Giro dei Paesi Baschi ed una al Giro del Trentino e a maggio prende parte al Giro di Romandia vincendo il prologo di Bernex ed indossando la maglia di leader ripetendosi nella tappa di Nax davanti a Francesco Casagrande e nella crono di Avenches precedendo il lettone Ugrumov. Inevitabile la vittoria finale con 2’33” di vantaggio su Casagrande.

Tony Rominger vince il Giro d’Italia 1995

La breve corsa a tappe svizzera è il trampolino ideale per l’assalto ai Giro d’Italia. Rominger è al top della forma e dopo la prima tappa vinta da Cipollini, conquista la cronometro di Assisi infliggendo 47 secondi di distacco a Sorensen ed indossando la maglia rosa che porterà sino a Milano. Lo svizzero conquista la quarta tappa con arrivo a Loreto in solitaria e nella decima tappa, la crono di Maddaloni, è ancora primo rifilando ben 1:24 al campione uscente, Berzin portando il suo vantaggio in generale a 3 minuti su Casagrande. Nelle successive tappe lo svizzero controlla e nella cronometro di Selvino rifila un’altra batosta ai rivali conquistando la vittoria con 1’39” su Berzin. Nelle tappe di Gressoney-Saint-Jean e Luino lo svizzero perde qualche secondo ma in sostanza controlla la corsa conquistando il successo finale con 4’13” su Berzin e 4’55” su Ugrumov.

Al Tour di quell’anno lo svizzero non incisivo come l’anno prima, forse un po’ svuotato dallo sforzo del Giro ma coglie due terzi posti di tappa, nella crono di Séraing ed in quella di Lac de Vassivière, in entrambe i casi, dietro a Indurain e Riis. Rominger a Parigi è ottavo a 16’46” dal “solito” Indurain.

Tony Rominger secondo al Giro del Delfinato 1996

Nel 1996 è secondo nella crono di Beaumes-de-Venise al Giro del Delfinato alle spalle di Indurain completando la corsa sul secondo gradino del podio a 1’21” dal navarro. Sullo slancio del Delfinato prende parte al Tour de France ma si deve “accontentare” del secondo posto nella tappa di Arc 180 alle spalle di Luc Leblanc e del decimo posto della generale a 11’53” dal danese Bjarne Riise.

Al via della Vuelta, spostata a settembre, conquista la vittoria nella cronometro di Avila davanti ad Alex Zulle che però prende la maglia. Lo svizzero è secondo nella ventesima tappa sul traguardo di Segovia dietro a Gianni Bugno e vince la 21esima tappa, la crono di Segovia. Rominger completa la Vuelta al terzo posto del podio dietro ai connazionali Zuelle e Dufaux.

Al via dei Giochi Olimpici di Atlanta 1996, completa la prova in linea al quinto posto.

Trasferitosi alla francese Cofidis per la 1997 non ottiene vittorie e al Tour de France cade fratturandosi una clavicola e ritirandosi dalla corsa. Ai campionati del Mondo di San Sebastian completa la prova a cronometro al quarto posto e il 26 ottobre, durante il circuito a La Vall d’Uixó annuncia il suo ritiro dal professionismo.