Thierry Marie ciclista francese, la storia

Thierry Marie

Thierry Marie

Thierry Marie ciclista francese, formidabile cronoman, in maglia gialla al Tour de France 1986 e in maglia rosa al Giro d’Italia 1992

Thierry Marie nasce a Bénouville il 25 giugno 1963, fratello maggiore di Denis che a sua volta diventerà un ciclista professionista. Dopo le categorie giovanili approda tra i dilettanti mettendosi in luce in particolare nel 1984 conquistando il successo nella Paris-Roubaix Espoirs davanti al belga Ludo Adriaensen e al connazionale Denis Poisson, nella Paris-Épernal e nella quarta tappa del Tour de la Manche.

Questi buoni risultati attirano l’attenzione di diverse formazioni professionistiche e, nel 1985, Marie approda ai professionisti nella Renault-Elf di  Cyrille Guimard. Il francese si adatta presto al nuovo contesto professionale e a giungo conquista la terza tappa del G.P. du Midi-Libre e a luglio è ai nastri di partenza del Tour de France, in una Renault “orfana” di Fignon, ottenendo il terzo posto nella cronometro di Villard-de-Lans alle spalle di Eric Vanderaerden e Hinault e chiudendo la corsa al 67esimo posto.

Ad agosto è quinto al G.P. Plouay – Ouest France a  7″ da Éric Guyot e conquista la vittoria nella classifica generale del Tour du Limousin davanti a Benno Wiss.

Nell’86, ad aprile, Thierry Marie alla Vuelta a España conquista il successo nel prologo di Palma de Mallorca davanti ad Allan Peiper vestendo per un giorno la maglia di leader della corsa spagnola.

Thierry Marie maglia gialla al Tour de France 1986

A giugno è nuovamente primo in un prologo, al Tour de l’Aude e anche al Tour de France è primo nel prologo di Boulogne-Billancourt davanti a Vanderaerden vestendo la maglia gialla per poi perderla il giorno seguente e riconquistandola il giorno successivo nella cronometro a squadre. La vittoria di quel prologo scateno diverse “polemiche” per via dell’impiego della cosiddetta “sella cometa” ovvero una sella con una sorta di prolunga. In particolare Eric Vanderaerden e Bernard Hinault invoca la squalifica del francese per uso di una biclicletta non in regola ma i giudici non prendono alcun provvedimento.

Nel 1987 il francese conquista il prologo e la Classifica generale del Tour d’Armorique davanti a Dominique Gaigne e Joël Pelier ma il resto della stagione è avara di soddisfazioni.

Nell’88 il francese vive una stagione entusiasmante , a giugno vince una tappa al G.P. Eibar e a luglio è al via del Tour de France nella tappa con arrivo a Chalon-sur-Saône davanti a Jean-Paul Van Poppel e conquista la vittoria nella Ronde Valognaise.

Thierry Marie vince il Giro dei Paesi Bassi 1988

Ad agosto Marie è secondo al prologo di Groninga del Giro dei Paesi Bassi alle spalle di Jelle Nijdam e nell’ultima tappa, con arrivo a Gulpen, sale al primo posto della generale conquistando la vittoria finale davanti ad Erik Breukink.

Nel 1989 il francese vince il prologo alla Parigi-Nizza davanti a Miguel Indurain indossando la maglia di leader della corsa per due giornate. A maggio conquista due tappe alla 4 Jours de Dunkerque vestendo per tre giorni la maglia di leader della corsa completando la corsa al secondo posto a 10″ da Charly Mottet.

Ad agosto è al via del Giro del Belgio vincendo il prologo ed al Giro dei Paesi Bassi fa sua la cronometro di Huizen davanti a Sean Yates vestendo la maglia di leader della corsa per tre giorni salvo poi dover cedere il segno del primato a Laurent Fignon che, nell’ultima tappa, lo supera per un solo secondo.

Nel 1990 ad aprile Thierry Marie conquista la Paris-Camembert davanti al compagno di squadra Vincent Barteau. A maggio conquista la cronometro individuale di  Boulogne-sur-Mer davanti a Christophe Lavainne e la tappa di Cassel  davanti a Thierry Laurent alla 4 Jours de Dunkerque completando la corsa sul terzo gradino del podio a 1’43” da Stephen Roche.

Al Tour de France 1990 il francese vince il prologo di Futuroscope con 4 secondi di margine sull’americano Greg Lemond vestendo la maglia gialla ma perdendola il giorno seguente a favore di Steve Bauer autore della classica “fuga bidone”.

Nel 1991 a marzo è primo nel prologo di Fontenay-sous-Bois alla Parigi-Nizza davanti a Tony Rominger vestendo per un giorno la maglia di leder della corsa. A giugno vince il prologo del Giro del Delfinato a Chamonix sempre davanti allo svizzero e quello del G.P. du Midi-Libre su Museew.

Al via del Tour de France, neanche a dirlo, conquista la vittoria nel prologo di Lione davanti ad Erik Breukink e Greg LeMond vestendo la maglia gialla per un giorno perdendola poi a favore dell’americano. Thierry Marie vince anche la tappa di Le Havre grazie ad una fuga solitaria che gli consente di tagliare il traguardo davanti a Remig Stumpf staccato di 1’54”.

Thierry Marie maglia rosa al Giro d’Italia 1992

Nel ’92 il francese vince, a marzo, una tappa al Driedaagse van De Panne-Koksijde e a maggio fa sua una tappa e la classifica finale del Tour de l’Oise davanti a Luc Leblanc e Miguel Indurain; nello stesso mese conquista la sua prima ed unica vittoria al Giro d’Italia nel prologo di Genova davanti a Indurain indossando la maglia rosa.

Dopo aver colto il secondo posto ai campionati nazionali in linea alle spalle di Leblanc è al via del Tour dove conquista la vittoria nella tappa di Tours davanti all’olandese Jelle Nijdam.

Nel 1993 corre per la Festina e a febbraio è primo alla Ronde d’Aix-en-Provence davanti ad Eric Caritoux, al Tour de France coglie solamente un quarto posto di tappa mentre ad agosto vince una tappa della Vuelta a Burgos ed è primo nella classifica generale del Tour du Poitou-Charentes et de la Vienne davanti a François Simon.

Nel ’94 passa alla Castorama ottenendo solamente qualche piazzamento mentre l’anno successivo arrivano diversi successi per il francese. Marie vince una tappa e conquista la classifica generale del Circuit de la Sarthe davanti a Patrick Jonker, vince una tappa della Route du Sud e soprattutto conquista il titolo nazionale francese a cronometro davanti a Pascal Lance, a coronamento di un’ottima carriera da cronoman.

Nel 1996 Thierry Marie corre la sua ultima stagione professionistica con la Agrigel