Chente Garcia Acosta ciclista basco, la storia
Chente Garcia Acosta ciclista basco vincitore di una tappa al Tour e due alla Vuelta diventato direttore sportivo
Chente Garcia Acosta, all’anagrafe José Vicente García Acosta nasce a San Sebastián il 4 agosto 1972. Cresce a Tafalla e, seguendo le orme del padre appassionato di ciclismo, entra nel Tafallés Cycling Club. Si ispira a Perico Delgado e a un giovane talento iberico dal nome di Indurain.
Si mette in mostra tra i dilettanti conquistando il terzo posto al Campionato di Navarra entrando, l’anno seguente, tra le fila proprio della Banesto di Miguel Indurain.
Nel 1996 Chente conquista la vittoria nella frazione inaugurale della Vuelta a Navarra conquistando anche la classifica generale davanti al francese Christophe Paulve ed allo spagnolo David Cancela. Sempre nel ’96 Garcia Acosta è secondo al Memorial Manuel Galera alle spalle di Iñaki Aiarzaguena.
Chente Belda vince una tappa alla Vuelta a España 1997
L’anno successivo Chente fa il suo esordio al Tour de France ma è vittima di una caduta in cui si rompe la clavicola ed è costretto al ritiro. Alla Vuelta a España il capitano designato è Abraham Olano ma il cronoman ibeirco si ritira presto lasciando libertà ai compagni come “El Chava” Jimenez e Aitor Osa.
Chente si gioca le sue carte in modo egregio e nella quattordicesima frazione con arrivo sull’Alto del Naranco nelle Asturie riesce a cogliere una prestigiosa vittoria chiudendo la corsa spagnola al 63esimo posto finale. Convocato per i Campionati del Mondo di San Sebastian 1997 completa la prova all’80esimo posto.
Nel 1998 Chente Garcia Acosta vince, assieme ad Abraham Olano Manzano il GP Eddy Merckx, cronometro a coppie nei dintorni di Bruxelles, davanti alla coppia belga Frank Vandenbrouck–Nico Mattan. Alla Volta ao Alentejo, in Portogallo, Chente ottiene buoni piazzamenti ed è quarto in classifica generale. Al Tour de France va in fuga nella frazione che porta il gruppo da Frontignan la Peyrade a Carpentras ma deve accontentarsi del secondo posto alle spalle di Daniele Nardello.
Ciclista attendo e serio è sempre pronto a lavorare per i leader della squadra ma anche in grado di sfruttare le opportunità che gli vengono concesse entrando spesso nelle fughe. Nel ’99 coglie un bel successo al Criterium Comunidad Foral de Navarra. E’ nuovamente costretto al ritiro al Tour mentre alla Vuelta chiude al 48esimo posto finale; a fine stagione è schierato per i mondiali di Valkenburg in cui, nonostante un po’ di sfortuna, chiude al 13esimo posto finale.
Nel 2000 Chente è terzo al Criterium Comunidad Foral de Navarra, primo nel criterium di Vitoria e secondo nella terza frazione della Euskal Bizikleta sul traguardo di Bilbao.
Chente Belda vince una tappa al Tour de France 2000
Al via del Tour de France prova più volte a cercare la fuga di giornata senza successo fino alla dodicesima tappa da Avignone a Draguignan quando, nel giorno della festa nazionale francese, riesce a cogliere una delle vittorie più prestigiosa della sua carriera tagliando la linea d’arrivo in solitaria con 25″ di margine su Nicolas Jalabert.
Chente torna alla vittoria nel 2002 alla Vuelta a Espana quando nella diciannovesima tappa da Béjar a Ávila il basco va in fuga solitaria tagliando il traguardo con 2’02” di vantaggio su Aitor Gonzalez che vincerà poi la corsa. L’anno successivo Chente è di vuole al via di Tour e Vuelta e conquista la vittoria nella seconda tappa della Vuelta a Burgos sul traguardo di Altorero con 15 secondi di margine su Dave Bruylandts.
Nel 2006 Garcia Acosta coglie un bel successo nella terza frazione della Vuelta Castilla y Leon sul traguardo di Salamanca. Fedele a Eusebio Unzue e Echavarri, Chente non cambia mai formazione correndo sino al 2011 con i colori della Movistar coprendo il ruolo di direttore sportivo in corsa. E proprio il ruolo di Direttore Sportivo è il ruolo ideale per Chente che, appesa la bicicletta al chiodo, sale sull’ammiraglia della sua alma mater.