Lech Piasecki soprannominato il figlio del vento
Lech Piasecki, per tutti il figlio del vento
Lech Piasecki detto il figlio del vento, forte corridore polacco in grado di vestire la maglia gialla al Tour de France 1987
Lech Piasecki nasce a Poznań il 13 novembre 1961, si avvicina giovane al ciclismo seguendo la passione per il ciclismo del padre che è solito accompagnare lui ed il fratello alla Corsa della Pace che si disputa ogni vicino al paese natale.
Nel 1976 corre per la formazione giovanile Orlęta Myślibórz sotto la supervisione dell’allenatore Kazimierz Franczuk, nel 1978 si è trasfersce all’Orląt Gorzów Wielkopolski, un ramo degli Eaglet di Gorzów Wielkopolsk, guidata da un “mostro sacro” come Mieczysław Szurko che intuisce subito l’enorme potenziale di Lech.
Nel 1980 conquista la National Youth Spartakiad nella cronometro individuale a Toruń ed il terzo posto al campionato polacco di montagna.
Nel 1981 Lech viene convocato con la nazionale polacca, dall’ allenatore Zbigniew Rusin, per prendere parte campionato del mondo dilettanti a Praga dove, però, non riesce ad incidere. L’anno seguente ottiene il titolo di miglior scalatore al Giro della Bassa Sassonia, conquista due titoli nazionali, prende parte ai Campionati del Mondo di Goodwood, chiudendo quarto nella gara a squadre e conquista il titolo di campione polacco nella cronometro individuale.
Lech Piasecki vince la Corsa sella Pace 1985
L’anno d’oro di Lech tra i dilettanti è il 1985 quando conquista la Corsa della Pace vincendo il prologo e tre tappe e tenendo la maglia gialla di leader dal primo all’ultimo giorno.
Lech Piasecki Campione del Mondo 1985
A fine stagione Piasecki ottiene il titolo di Campione del Mondo dilettanti ai mondiali di Giavera del Montello grazie ad un allungo micidiale che gli consente di tagliare l’arrivo davanti al danese Johnny Weltz ed al belga Franck Van De Vijver. Nello stesso anno ottiene nuovamente il titolo di campione polacco e, assieme a Jaskuła, ottiene l’oro nella cronometro a coppie.
Attorno al suo nome sono in tante le squadre che girano ed il 29 novembre 1985 Lech firma un contratto professionale con il gruppo Del Tongo Colnago diventando il secondo polacco a passare pro nella storia del ciclismo. Le doti che Lech ha fatto vedere tra i dilettanti non tardano a mostrarsi anche tra “i grandi”.
Valido collaboratore per i compagni più blasonati ottiene successi personali al Giro di Romagna precedendo lo svizzero Leo Schönenberger e l’italiano Walter Magnago, al Trofeo Baracchi in coppia con Beppe Saronni ma soprattutto sorprende gli addetti ai lavori vincendo in modo sontuoso la cronometro Sinalunga-Siena al Giro d’Italia precedendo Roberto Visentini. I tifosi lo apprezzano particolarmente e gli danno il soprannome di “figlio del vento”
Nel 1987 conquista la vittoria nella cronometro individuale della Tirreno-Adriatico e ben figura, senza vincere, nelle due crono del Giro: è secondo a Sanremo dietro a Roche ed è terzo dietro a Rominger e Visentini a San Marino e
Lech Piasecki maglia gialla al Tour de France 1987
La stagione del polacco vede il momento più altro quando, nella prima tappa in linea della Grande Boucle a Berlino, riesce pur senza conquistare la vittoria di tappa ad indossare la maglia gialla di leader della classifica generale. Il giorno seguente è prevista la cronometro a squadre (sempre a Berlino) in cui si impone la Carrera di Stephen Roche ma Piasecki riesce a mantenere il segno del primato salvo doverlo lasciare, il giorno seguente allo svizzero Erich Maechler che in quell’anno aveva vinto la Sanremo. Ai Mondiali di Gand 87 su pista vince la prova dei 5000 sconfiggendo in finale il britannico Anthony Doyle.
Nel 1989 Piasecki vince le prove cronometro della Tirreno-Adriatico e del Giro d’Italia, il Criterio degli Assi a Bologna e il Giro del Friuli. Nel 1990 ha vinto il Giro d’Italia a cronometro e la Firenze-Pistoia. Nell’aprile 1991 Piasecki annuncia, un po’ a sorpresa, il suo ritiro a soli 29 anni senza però avere rimpianti sulla sua scelta.
Terminata la carriera professionistica, Lech Piasecki si dedica ad una azienda di prodotti per la casa con oltre 200 dipendenti che deve poi chiudere per alcuni problemi. Gli tende la mano Czesław Lang che gli assicura un incarico nell’organizzazione del Tour de Pologne.