Jean-François Bernard ciclista francese, la storia

Jean-François Bernard (fonte Wikipedia)
Jean-François Bernard ciclista francese terzo al Tour de France 1987 e vincitore della Parigi-Nizza 1992
Jean-François Bernard nasce a Luzy il 2 maggio 1962 e cresce a Aunay-en-Bazois, dove i genitori gestiscon una macelleria. E’ l’ex ciclista Martin Martinez a instradare Jean-François al ciclismo. Entrato nel 1978 tra le fila del Club JGA si mette presto il luce per le sue abilità. Nel 1983 il talento francese conquista il successo nel Circuit de Saône et Loire davantia Jean-Louis Peillon e si laurea campione francese tra i dilettanti.
Nel 1984 Bernard vince la La Machine ed è quarto al Giro delle Regioni e viene selezionato per i Giochi Olimpici di Los Angeles chiudendo al quarto posto nella cronometro a squadre. Il primo settembre ’84 passa pro con La Vie Claire dell’imprenditore Bernard Tapie e costruita inizialmente intorno a Bernard Hinault.
Schierato al Tour de Suisse 1985 conquista il successo nella tappa nella Oberwil-Soletta con un’azione solitaria che gli consente di tagliare l’arrivo con poco meno di un minuto su Benny Van Brabant. Ad agosto è decimo alla Clasica San Sebastian vinta da Adrie van der Poel e a settembre nel Gran Prix de l’Avenir.
Nel 1986 nonostante il ruolo di gregario per Greg LeMond, Jean-François Bernard riesce a cogliere non pochi successi facendo fruttare le sue innate qualità di cronoman. A febbraio conquista una tappa e fa sua la classifica finale al Giro del Mediterraneo davanti al connazionale Joël Pelier, a maggio vince il prologo del Tour de Romandie indossando per un giorno la maglia di leader della corsa e fa sua anche la crono di Neuchâtel completando la corsa al secondo posto a 2’35” da Claude Criquielion. Al Critérium du Dauphiné Libére vince il prologo di Annecy indossando per un giorno la maglia di leader della corsa e chiude la gara vincendo la cronometro finale di Nyons davanti a Laurent Fignon ottenendo il settimo posto della generale. Al via del Tour de France in una La Vie Clere divisa tra i due capitani Hinault e Roche e vince la quindicesima tappa da Nîmes a Gap e supporta LeMond a conquistare la vittoria finale chiudendo comunque al dodicesimo posto della generale a 35’45” dall’americano. Bernard completa la stagione vincendo la Coppa Sabatini davanti al norvegese Janusz Kuum e chiudendo sedicesimo al Giro di Lombardia.
Nell’87 entra a far parte del Team Toshiba con cui inizia forte la stagione vincendo una tappa alla Parigi-Nizza e arrivando il forma per il Giro d’Italia dove conquista il successo nella Trescore Balneario-Madesimo con oltre un minuto su Robert Millar e chiude la corsa al sedicesimo posto a 21 minuti da Roche.
Jean-François Bernard terzo al Tour de France 1987
Al via del Tour de France conquista la vittoria nella cronoscalata da Carpentras al Mont Ventoux con oltre un minuto di vantaggio sullo scalatore colombiano Lucho Herrera indossando la maglia gialla. Il giorno seguente, nella Valréas-Villard-de-Lans la vittoria va a Pedro Delgado davanti a Roche che conquista la leadership della corsa con Bernard che perde 4’16” dallo spagnolo. Il francese riesce ad imporsi nella penultima tappa, la crono di Digione con 1:44 su Roche e a Parigi completa la corsa al terzo posto dietro all’irlandese e a Delgado. Bernard corona la conquistando il successo al Giro dell’Emilia in solitaria con 11 secondi su Moreno Argentin.
Nel 1988 il francese è protagonista al Giro d’Italia conquistando la vittoria nel prologo di Urbino vestendo la maglia rosa per tre tappe quando passa sulle spalle di Massimo Podenzana al termine della frazione di Rodi Garganico. Bernard si impone con un’azione solitaria nella tappa di Chianciano Terme davanti al tedesco Andreas Keppes ed in quella di Merano 2000 con 32 secondi di vantaggio su Urs Zimmermann. Bernard assapora il gusto del successo ma è vittima di una caduta all’interno di un tunnel male illuminato e deve ritirarsi. I postumi della caduta lo perseguiteranno per i mesi (e forse gli anni a venire).
Al via del Tour de France non riesce a replicare l’exploit dell’anno precedente e, dopo aver chiuso al secondo posto la tredicesima frazione, si ritira prima di Parigi.
L’89 è un anno in chiaroscuro per il francese che conquista una tappa del Tour du Vaucluse ma nel complesso vive un’annata anonima e segnata da un intervento chirurgico che ne compromette la stagione. L’anno successivo i successi sono tre: la cronometro conclusiva della Parigi-Nizza davanti a Luc Leblanc, la quindicesima frazione, sempre a cronometro, alla Vuelta a España e la decima tappa dell’Herald Sun Tour.
Jean-François Bernard vince la Parigi-Nizza 1992
Nel 1991 Jean-François Bernard passa alla Banesto di Indurain e Delgado. e l’anno seguente vive una stagione di riscatto. Alla Parigi-Nizza, dopo un avvio in sordina, al termine della cronometro a squadre di Saint-Étienne chiusa dalla Banesto al secondo posto il francese è secondo nella generale alle spalle del capitano Miguel Indurain. Nella tappa del Mont Faron, Bernard chiude al secondo posto alle spalle di Tony Rominger andando a vestire la maglia di leader della corsa e nella cronometro conclusiva di Col d’Èze coglie il successo di tappa portando a termine la Parigi-Nizza al primo posto finale davanti a Rominger staccato di 34 secondi.
Bernard si aggiudica anche la Classifica generale il Critérium International davanti a Gert-Jan Theunisse e a Giorgio Furlan e la classifica generale Circuit de la Sarthe precedendo Philippe Bouvatier. Sia al Giro d’Italia che al Tour de France Bernard completa la corsa al 14esimo posto finale
Nel ’93 corre la sua ultima stagione con la Banesto prima di approdare alla Chazal e poi alla Agrigel con cui conclude la carriera professionistica per dedicarsi dapprima al ruolo di allenatore e poi a quello di consulente per Eurosport e L’Equipe.