Joaquín Castelblanco Romero ciclista colombiano, la storia

Joaquín Castelblanco Romero

Joaquín Castelblanco Romero

Joaquín Castelblanco Romero ciclista colombiano vincitore di quattro edizioni della Vuelta a Colombia e quindicesimo al Giro d’Italia 2001

Joaquín Castelblanco Romero nasce ad Umbita ,nel  dipartimento di Boyacá, in Colombia il  15 dicembre 1969. Avvicinatosi, come molti suoi connazionali, al ciclismo nel 1992 si mette in mostra conquistando la vittoria nella Classifica Generale della Vuelta a Guatemala davanti a Jair Bernal mentre l’anno seguente vince una tappa ma chiude terzo nella generale alle spalle di José Robles e Luis Cárdenas.

Nel 1994 il colombiano ottiene due successi: è primo nella classifica Generale del Circuito Montañés davanti allo spagnolo Josué Barrigón e allo sloveno Raubar Gogdan ed è primo anche al Tour de la Guadeloupe davanti a Walter Bénéteau.

Gli ottimi risultati ottenuti tra i dilettanti gli valgono la chiamata tra i pro, per la stagione 1995, da parte della Kelme con cui corre la Volta Ciclista a Catalunya ed il Critérium du Dauphiné Libére. L’anno successivo ottiene un terzo posto di tappa alla Euskal Bizikleta ed al Clásico RCN e fa la sua prima apparizione al Tour de France completando la corsa al 71esimo posto finale.

Nel 1997 conquista alla Vuelta a Colombia la vittoria nel prologo davanti a Federico Muñoz e nell’ottava tappa davanti a Héctor Palacio ottenendo anche la vittoria finale con 1’59” su Jair Bernal. Nello stesso anno Catelblanco si laurea campione nazionale nella prova in linea e fa la sua prima partecipazione alla Vuelta a Espana chiudendo al 41esimo posto finale.

La stagione successiva, con la Avianca, è ancora protagonista alla Vuelta a Colombia vincendo l’ottava tappa con arrivo a Manizales davanti a Juan Diego Ramírez conquistando anche la maglia di leader della corsa, l’undicesima con oltre 4 minuti su Víctor Hugo Peña e la cronometro da Paipa a Tunja davanti a Dubán Ramírez. Joaquín Castelblanco conquista il successo finale con oltre 8 minuti di margine su Iván Parra. Nello stesso anno è 15esimo alla Vuelta a Espana.

Nel ’99 torna a vestire la maglia della Kelme prendendo parte al Tour de France senza però ottenere risultati di rilievo e completando la corsa al 37esimo posto finale. La stagione successiva Joaquín Castelblanco esordisce al Giro d’Italia chiudendo al 18esimo posto finale ottenendo un ottavo posto nella frazione di Prato. 

Nel 2001 il colombiano vince due tappe del Clásico RCN, a  Manizales ed a Tunja, e al Giro d’Italia è nono nella frazione con arrivo al Passo Pordoi a 2’16” dal messicano Perez Cuapio completando la corsa al 15esimo posto finale a 23’02” da Gilberto Simoni. Al Clásico RCN è secondo dietro a Juan Diego Ramírez

Nel 2002 si accasa alla corte di Gianni Savio nella sua Colombia-Selle Italia tornando protagonista nelle corse sudamericane. Alla Vuelta a Colombia fa sua la tappa di Bogotà precedendo Elder Herrera e la cronometro di Cali davanti a Libardo Niño. Castelblanco conquista così la sua terza vittoria nella Vuelta a Colombia davanti a Elder Herrera. Nello stesso anno il colombiano conquista una tappa e la vittoria finale al Clásico RCN su Daniel Rincón.

L’anno seguente Castelblanco è 37esimo al Giro d’Italia e  vince la cronometro di Tunja al Clàsico RCN conquistando anche il successo finale su Alvaro Sierra mentre nel 2004, con i colori della Orbitel-05, ottiene la vittoria della Classifica generale della Clásica de Fusagasugá e della Vuelta a Antioquia.

Nel 2006, dopo un anno di sostanziale pausa dalle corse, corre per la Gobernación del Zulia e conquista la quarta vittoria in carriera nella generale della Vuelta a Colombia su Daniel Rincón ed è secondo nella classifica Generale del Clasico Ciclistico Banfoandes.

Nel 2008 veste la maglia della Lotería de Boyacá e nel 2010 chiude la carriera con la Aguardiente Néctar.