Julio Alberto Perez Cuapio lo scalatore messicano
Julio Alberto Perez Cuapio scalatore messicano entrato nel cuore degli italiani durante il Giro 2001 per la sua richiesta da “stranamore”
Julio Alberto Perez Cuapio nasce a Tlaxcala de Xicohténcatl in Messico il 30 luglio 1977 . Il messicano è un corridore un po’ anomalo, inizia a pedalare solamente nel 1996 a 19 anni ma si fa notare per le doti di resistenza in salita. A notarlo è Miguel Arroyo che ne segnala le prove.
L’anno seguente Arroyo smette di correre mentre Cuapio decide di trasferirsi in Italia, nelle Marche, per provare a sfondare nel ciclismo. Ottiene sette vittorie tra i dilettanti mettendo in mostra interessantissime doti di scalatori tra cui spicca il successo alla Gara Ciclistica Milionaria di Montappone nel 1999.
Il 2000 è un anno importante per Julio Alberto che ottiene un contratto professionistico con la squadra Ceramiche Panaria-Fiordo che in quegli anni è una fucina di talenti come Pozzovivo, Sella, Mazzanti e Grillo. Con la maglia della formazione italiana si mette in mostra al Tour de Langkawi dove vince la decima tappa chiudendo al secondo posto in classifica generale alle spalle dell’americano Chris Horner e vincendo il titolo di miglior scalatore. Nello stesso anno Perez Cuapio conquista la seconda prova del Trofeo dello Scalatore organizzato da RCS a certificazione del suo talento appena la strada si inerpica.
Julio Alberto Perez Cuapio il Giro 2001 da “Stranamore”
Il Giro 2001 conta sulle performance di Dario Frigo, Gilberto Simoni (il favorito), Stefano Garzelli e la speranza del ritorno del Pirata. Il suo primo successo arriva nella tredicesima tappa del Giro d’Italia, un vero e proprio tappone di 225 km con il Rolle, il Pordoi, la Marmolada e, nel finale, nuovamente il Pordoi.
A meno 9 km dall’arrivo Perez Cuapio fa una gran sparata con il 53, in testa c’è un gruppo ristretto per via dell’azione di Gibo sulla Marmolata, che sgretola i superstiti di giornata. Sul Pordoi Julio Alberto è enorme mentre l’unico che riesce a rientrare su di lui è Simoni mentre Dario Frigo crolla. Simoni è uno che non ama arrivare secondo e Pérez Cuapio vuole il suo giorno di gloria. Ai meno 400 il messicano prova a alzare il ritmo e Gibo da padrone gli fa cenno di non forzare tanto la vittoria gli sarà concessa. Il messicano taglia il traguardo e conquista tutti quando ai microfoni della TV pensa di essere a “Stranamore”: “ora che ho vinto al Giro e sono famoso cerco una ragazza. Sono un buon partito e sono un bel ragazzo anche se mi mancano due denti, rotti in una caduta il giorno dopo nella quinta tappa. So parlare italiano m mi sento solo, vorrei una donna carina e semplice. In amore metto la stessa passione che nell’affrontare le salite”. Arriverà Mara che lo accompagnerà al Giro dell’anno successivo.
A settembre il messicano prende parte alla Vuelta senza brillare.
Julio Alberto Perez Cuapio il Giro 2002
Il 2002 è l’anno migliore della carriera di Julio Alberto Perez Cuapio che prima chiude secondo alle spalle di Francesco Casagrande il Giro del Trentino precedendo Gilberto Simoni e Stefano Garzelli e poi ottiene due vittorie al Giro d’Italia.
E’ un Giro incredibile quello del 2002 segnato dagli scandali, dalle squalifiche e dalle ispezioni dei NAS, il messicano vince prima a San Giacomo, sui Monti della Laga, levandosi di dosso Cadel Evans nelle ultime battute di gara e precedendo Dario Frigo (terzo).
Il secondo squillo arriva il 29 maggio nella Conegliano-Corvara quando stacca Savoldelli di 53 secondi e Frigo di 55 andando a ipotecare la maglia verde di miglior scalatore. La vittoria finale di quella corsa rosa va a Paolo Savoldelli mentre Perez Cuapio chiude 19esimo e conserva un posto nel cuore dei tifosi italiani per la sua innata capacità di scalare le salite (e la sua avversione patologica per le discese).
L’ottimo Giro 2002 mette pressione su Pérez Cuapio visto che da quel momento tutti si aspettano da lui un numero, un attacco ma il meglio della sua carriera è già in archivio.
Il 2003 lo vede brillare solamente alla Settimana Ciclistica Lombarda dove conquista la vittoria nella Almenno-Roncola a cronometro vincendo la classifica finale e quella degli scalatori. Al Giro del Trentino il messicano non brilla ed al Giro d’Italia le cose non vanno meglio con solamente un quarto posto nella frazione con arrivo all’ Alpe Pampeago dietro a Garzelli, Simoni e Rumsas.
Nel 2004 arriva una vittoria di tappa al Brixia Tour dove chiude sesto in generale e primo tra gli scalatori. Al Giro 2004 deve accontentarsi di qualche posto nella top-ten di tappa ma la forma è ormai in declino tanto da rischiare il licenziamento. Il messicano non si risparmia mai, ci prova sempre, va in fuga ma il fisico non lo supporta tanto da diventare quasi una “macchietta” con attacchi anche sui cavalcavia. Problemi con il peso lo fanno apparire un corridore ormai il disarmo.
Perez Cuapio vince il Giro del Trentino 2005
Nel 2005 conquista la classifica generale del Giro del Trentino precedendo Evgeni Petrov grazie al secondo posto nella crono di Colle Gallo, arrivando al Giro con una buona condizione non suffragata dal responso della strada. Il messicano arranca, non coglie mai un piazzamento e chiude al 95esimo posto.
Nel 2006, a seguito dei risultati scadenti, rinnova con la Panaria al minimo salariale ottenendo quattro posti nei primi dieci di tappa al Giro senza mai cogliere un successo. Il miglior risultato alla corsa rosa è il quinto posto nella tappa del Passo Furcia.
Nel 2007 diventa popolare (oggi sarebbe “virale”) una sua foto sul Passo Giau dove prende il forcone del diavolo, noto tifoso delle strade del ciclismo, e punzecchia virtualmente Iván Ramiro Parra, Leonardo Piepoli e Riccardo Riccò come a dire: “rallentate che sono al gacio”. Quella tappa sarà uno dei grandi “bluff” del ciclismo di quegli anni con Piepoli e Riccò che verranno poi trovato positivi al CERA.
Nel 2008 sigla un accordo con la CSF Group-Navigare di Bruno Reverberi ma i risultati tardano ad arrivare e nel 2009 firma con la Canel’s Turbo Mayordomo dove chiude la carriera agonistica.
Pérez Cuapio hnel 2018 è tornato in Italia per fare completare gli studi al figlio Claudio nato a Guastalla nel 2006. Julio ha lavorato nel sud Italia e poi ha riaperto la collaborazione con il suo mentore Reverberi con cui, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, collabora nel team.