Andrei Tchmil e le tre classiche monumento
Andrei Tchmil: la sua carriera
Andrei Tchmil ciclista ex sovietico, fenomenale nelle corse di un giorno vincitore della Milano-Sanremo, del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix
Andrei Tchmil (Андрeй Чмиль) nasce il 22 gennaio 1963 a Chabarovsk nell’estremo oriente sovietico. Si trasferisce da giovanissimo in Ucraina, all’ora repubblica sovietica, con la famiglia per poi, successivamente, raggiungere la Modovia dove inizia a correre in bicicletta.
Nel 1989 con la collaborazione tra Colnago e Armata Rossa l’Alfa Lum fa “la spesa” in Unione Sovietica accaparrandosi tanti talenti tra cui Sergej Suchoručenkov, Pëtr Ugrjumov, Djamolidine Abdoujaparov e, appunto Andrei Tchmil che arriva con il marchio di specialista delle corse di un giorno.
Dopo due stagioni di apprendistato all’Alfa Lum sotto la guida di Primo Franchini, approda alla SEFB-Saxon-Gan con cui ottiene i primi successi da professionista: arrivano quattro vittorie tra cui spicca il Grand Prix Pino Cerami davanti all’ex Campione del Mondo Maurizio Fondriest e la Paris-Bourges superando il polacco Marek Kulas.
Nel 1992 approda alla GB-MG Boys Maglificio-Bianchi vincendo in due anni solamente la Kampioenschap van West-Vlaanderen. L’esplosione di Tchmil avviene con il passaggio, nel 1994 alla formazione belga Lotto di cui diventa presto una colonna portante. Al primo anno ottiene sei vittorie e diversi piazzamenti: è nono alla Milano-Sanremo vinta da Giorgio Furlan, ottiene una vittoria di tappa alla Tre giorni di La Panne, una alla Vuelta Burgos e una al Tour of Britain ma, soprattutto, conquista la prima classica monumento della sua carriera.
Andrei Tchmil vince la Parigi-Roubaix 1994
Il 10 aprile 1994, sotto una pioggia mista neve e con un vento fortissimo, Tchmil va in fuga con Nico Verhoeven, Johan Museeuw , Adri Van der Poel, Franco Ballerini e Bruno Boscardin. Ai meno 67 km dall’arrivo è l’ex sovietico a tentare un attacco che inizialmente pare prematuro. Alle sue spalle prova a ricucire Museeuw che è però vittima di un problema meccanico. Nessuno riesce più a riprendere Andrei che taglia il traguardo nel vecchio velodromo di Roubaix per primo con Fabio Baldato secondo a a 1’13” assieme a Ballerini.
Nel 1995 per il corridore dell’est arrivano altre sei vittorie tra cui la tappa di Montalieu al Giro del Delfinato precedendo Miguel Indurain e la classifica generale del Tour du Limousin davanti ad un giovane talento tedesco: Jan Ullrich. L’anno seguente arriva una vittoria di tappa sul traguardo di Saint-Tropez alla Parigi-Nizza davanti a britannico Chris Boardman, una alla Tre giorni di La Panne e una al Giro del Lussemburgo oltre ad altre vittorie, per un totale di sei successi. Alle Olimpiadi di Atlanta 1996 difende i colori dell’Ucraina chiudendo 36esimo la prova in linea.
Nel 1997 il portacolori del Team Lotto-Mobistar, vince quattro corse: il Memorial Rik Van Steenbergen davanti al belga Hans De Meester, la Druivenkoers precedendo Marc Wauters, la Dwars door Vlaanderen superando il francese Ludovic Auger e, soprattutto, la Parigi-Tours davanti all’italo-britannico Maximilian Sciandri.
Andrei Tchmil nel 1998 ottiene altri cinque successi con due tappe alla Parigi-Nizza sui traguardi di Sisteron e Cannes, una alla Vuelta a Burgos il Trofeo Luis Puig davanti al russo Ekimov e la prestigiosa Kuurne-Bruxelles-Kuurne davanti al fenomenale Frank Vandenbroucke.
Andrei Tchmil vince la Milano-Sanremo 1999
L’anno seguente i successi solamente tre ma comprendono la seconda classica monumento per Tchmil che porta a casa la seconda tappa della Parigi-Nizza con arrivo a Sens vestendo per un giorno la maglia di leader della corsa, una tappa al Giro della Vallonia e, soprattutto riesce a far sua la Milano-Sanremo 1999. Quell’edizione della Classicissima resta nei cuori dei tifosi italiani per la splendida azione del compianto Marco Pantani sulla Cipressa. In volata è Andrei guadagna 30 metri, e riesce a bruciare un califfo delle volate come Erik Zabel e il polacco Zbigniew Spruch.
La vittoria alla classica dei fiori e le buone prove messe a segno durante tutta la stagione gli valgono la vittoria della Coppa del Mondo di ciclismo davanti all’olandese Michael Boogerd.
Andrei Tchmil vince il Giro delle Fiadre 2000
Nella stagione seguente Andrei ha già 37 anni sul groppone ma il 2 aprile riesce a portarsi a casa la terza classica monumento. Tchmil resiste bene ai tremendi muur delle Fiandre e ai meno 10 km dall’arrivo parte come un missile staccando tutti. Dietro è la Telekom che prova l’inseguimento spalleggiata dalla Mapei. Il duello pare impossibile con un uomo solo contro tutti, la tv indugia sull’ex sovietico che spinge e sbuffa come una locomotiva a vapore con il gruppo sempre più vicino. Il corridore che nel frattempo è diventato cittadino belga riesce a tagliare il traguardo con 4 secondi di margine sugli inseguitori regolati da Dario Pieri davanti a Romāns Vainšteins.
La forma di Tchmil prosegue sino al termine della stagione quando chiudendo secondo nella Coppa del Mondo dietro ad Erik Zabel e, ai Campionati del Mondo di Plouay, assapora il gusto della maglia iridata con una meravigliosa azione che merita forse più fortuna. Il portacolori del Belgio venne ripreso a poche centinaia di metri e a trionfare è Vainšteins.
Nel 2001 e nel 2002 Tchmil ottiene ancora qualche successo ma durante la preparazione delle classiche è vittima di una bruttissima caduta durante la Tre Giorni di La Panne che lo spinge a lasciare il ciclismo all’età di 39 anni. Lasciato il sellino, Tchmil ricopre prima il ruolo di direttore sportivo e poi entra nel Governo Moldavo come Ministro dello Sport.