Damiano Cunego vincitore del Giro d’Italia 2004
Damiano Cunego, la sua carriera
Damiano Cunego ciclista veronese vincitore, a soli 23 anni, del Giro d’Italia 2004, di tre edizioni del Giro di Lombardia e di una Amstel Gold Race
Damiano Cunego nasce il , 19 settembre 1981 a Verona e cresce a Cerro Veronese, Maggiore di due fratelli, si avvicina allo sport praticando hockey su ghiaccio e la corsa campestre in cui cconquista la medaglia di bronzo ai campionati studenteschi italiani di Crotone del ’97.
Scopre il ciclismo solamente nel 1997 entrando nella a Gore Tex-Bruno Gaiga cogliendo subito successi e chiudendo al secondo posto il campionato italiano allievi superato da Filippo Pozzato. Passato agli juniors conquista la 3Tre Bresciana davanti al tedesco Patrick Sinkewitz ed il Giro della Lunigiana e già i giornali titolano: “La Lunigiana ha trovato il suo Pantani”.
L’anno successivo è secondo alla 3Tre Bresciana alle spalle del rumeno Alexandru Sabalin e coglie otto vittorie tra cui, la più importante, ai Mondiali di Verona 1999 tra gli Juniores. Sulle strade di casa Damiano stacca tutti sulle Torricelle e taglia il traguardo per primo davanti a Ruslan Kajumov.
Nel 2000 passa Under23 con la Zalf Euromobil Fior nonostante la proposta di Beppe Martinelli che lo vuole subito in maglia Mercatone Uno. Damiano vince solo quattro gare nei due anni da U23 ma dimostra di essere un ottimo corridore concludendo terzo al Giro del Belvedere e vince la Bassano-Montegrappa nel 2000. Nel 2001 conquista una vittoria Giro delle Regioni dove chiude terzo dietro a Jaroslav Popovyč e Michele Scarponi ed al Giro della Valle d’Aosta dove è secondo sempre alle spalle dell’ucraino.
Per la stagione 2002 firma con Giuseppe Martinelli per il passaggio al professionismo con la Saeco. Al primo anno da “pro” vince il Giro d’Oro davanti a Sinkewitz ed il Giro del Medio Brenta davanti a Leonardo Bertagnolli. Nel 2003 vince una tappa e la generale al Tour of Qinghai Lake davanti a Ghader Mizbani. Damiano è anche quarto al Brixia Tour ed al Giro dell’Appennino e fa il suo esordio al Giro d’Italia supportando Gibo Simoni e chiudendo al 34esimo posto finale.
Il 2004 di Cunego inizia subito alle grande: è sesto alla Klasika Primavera vinta da Valverde, vince il Giro del Trentino davanti a Jure Golčer e Gibo Simoni facendo sue due tappe e comandando la classifica dal primo all’ultimo giorno ed il Giro dell’Appennino davanti a Giuliano Figueras. Al Gran Premio Industria e Artigianato a Larciano batte in volata il campione del mondo in carica Igor Astarloa.
Damiano Cunego vince il Giro d’Italia 2004
Damiano Cunego è al via della corsa rosa come gregario di Simoni ma vista la forma, Martinelli consente al veronese di lottare per la vittoria di tappa in alcune frazioni. A Pontremoli è proprio Damiano a vincere su Bradley McGee mentre il giorno seguente, a Corno alle Scale, vince Simoni che si prende la maglia con 13 secondi di vantaggio sul giovane compagno di squadra.
Nella tappa di Montevergine di Mercogliano, con Simoni in rosa, è proprio Damiano a vincere la tappa su McGee strappando la maglia al capitano. Nelle successiva tappe il veronese conserva la maglia mentre alla cronometro di Trieste è Popovych a diventare leader della corsa.
Nell’arrivo in salita a Falzes la corsa esplode sul Passo Furcia: Simoni attacca e Popovyc gli va dietro. Quando mancano 3 km alla cima del Furcia, in un gioco di squadra, è Cunego ad allungare prendendo oltre tre minuti di vantaggio. Damiano nella salita successiva va a riprendere i fuggitivi di giornata dove trova i compagni Tonti e Mazzoleni. Cunego vince la tappa e prende la maglia rosa con Popovyč a 2’22” e Simoni e 2’39. Ora il capitano della Saeco è “il Piccolo Principe”.
Nella tappa di Bormio 2000, Gibo attacca sulla Motta ma viene ripreso da Cunego, Cioni, Honcar e Perez Cuapio ed è proprio il veronese a vincere la tappa davanti a Cioni e Honcar con Gibo che perde 9 secondi.
A Milano Cunego vince il Giro d’Italia 2004, a soli 23 snni, con Serhij Hončar a 2’02” e Simoni a 2’05” su Alexandr Kolobnev. A ottobre è nono ai Mondiali di Verona.
Nel 2005 Lampre e Saeco di fondono dando vita alla Lampre-Caffita con il dualismo Simoni-Cunego che resta in seno al nuovo sodalizio sportivo. Al Tour de Romandie il veneto vince la tappa di Anzère ed il giorno successivo conquista la maglia di leader ma nella cronometro finale è Santiago Botero ad ottenere il successo scavalcando di 33″ Cunego.
Al via del Giro 2005 come uno dei favoriti, il veronese è secondo nella tappa di Giffoni Valle Piana alle spalle di Di Luca salendo al terzo posto della generale mentre a Pistoia è sempre secondo alle spalle di Koldo Gil ed in generale è staccato di 26″ da Di Luca. Nella frazione con arrivo a Zoldo perde oltre sei minuti da Savoldelli mentre la maglia rosa va a Basso. Il veronese esce di classifica e si mette al servizio di Simoni. A Milano Cunego è diciottesimo mentre Simoni è secondo a 28″ da Savoldelli. La cattiva condizione alla corsa rosa è dovuta ad una mononucleosi che gli preclude la possibilità di essere al via del Tour.
A fine stagione conquista il Gran Premio Nobili Rubinetterie davanti a Ruslan Pidhornyj, il Trofeo Melinda su Garzelli e la Japan Cup davanti a Francisco Mancebo.
Nel 2006 Simoni passa alla Sounier Duval-Prodir lasciando al veronese il ruolo di capitano unico della Lampre. Damiano vince la Settimana Internazionale di Coppi e Bartali su Nibali, il Giro del Trentino davanti a Luca Mazzanti ed è terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi dietro a Valverde e Bettini.
Damiano Cunego quarto Giro d’Italia 2006
Damiano Cunego è al via della corsa rosa che lo vede tra i favoriti assieme ad Ivan Basso. Sul Passo della Maielletta, nell’ottava tappa, Cunego attacca Basso che lo riprende e lo lascia sul posto infliggendo 30 secondi di distacco al veronese. Basso è in rosa, Cunego è terzo. Nella crono di Pontedera vince Ullrich davanti a Basso che resta in rosa mentre il veronese è a sette minuti. Nella tappa dell’Aprica, Damiano è terzo a 2’51” da Basso e a Milano è il quarto in generale a 18’16” dal varesino.
Damiano Cunego miglior giovane al Tour de France 2006
A luglio prende parte per la prima volta al Tour de France ed è protagonista nell’ultima settimana di corsa, con il secondo posto sull’Alpe d’Huez dietro Fränk Schleck. A Parigi è dodicesimo ad oltre dodici minuti da Floyd Landis, ma conquista della maglia bianca di miglior giovane con 38 secondi di margine su Markus Fothen.
Nel 2007 Il Piccolo Principe vince il Giro del Trentino davanti a Michele Scarponi ed è settimo alla Liegi-Bastogne-Liegi. Al Giro d’Italia non ha particolari picchi e conclude la corsa rosa al quinto posto in classifica generale, a 3’49” dal vincitore Danilo Di Luca. Il veronese rinuncia al Tour per puntare sulla Vuelta ma una brutta caduta ne condiziona il rendimento venendo convocato per il Mondiale di Stoccarda dove contribuisce al successo di Paolo Bettini.
Damiano Cunego vince il Giro di Lombardia 2007
Alla classica delle foglie morte il veronese allunga assieme a Riccò sul San Fermo della Battaglia quando all’arrivo mancano circa dieci chilometri. Nella volata a due Damiano non da scampo al compagno di fuga e ottiene una bellissima doppietta col successo di tre anni prima.
Il 2008 vede il veronese conquistare la vittoria dell’Amstel Gold Race superando in volata Fränk Schleck mentre alla Freccia Vallone è terzo dietro a Kim Kirchen e Cadel Evans. La stagione di Cunego prevede la rinuncia al Giro per puntare sul Tour ma alla Grande Boucle è vittima di una caduta che lo costringe al ritiro.
A causa di alcuni problemi respiratori preferisce rinunciare alle Olimpiadi di Pechino per concentrarsi su Mondiali di Varese 2008 prendendo parte alla Vuelta dove coglie un terzo posto di tappa a Suances per poi abbandonare la corsa. Al Mondiale di Varese Damiano punta alla vittoria, entra nella fuga ai meno sei con Rebellin e Ballan ed è proprio quest’ultimo con una sparata micidiale a conquistare la maglia iridata mentre Cunego si deve accontentare di un amaro argento mondiale.
Damiano Cunego vince il Giro di Lombardia 2008
Dopo la delusione iridata il Piccolo Principe ottiene una splendida tripletta al Lombardia 2008 quando sul San Fermo, a meno 18 chilometri dall’arrivo, scatta seguito da Riccardo Riccò. Cunego è una furia e taglia l’arrivo con 20 secondi su Riccò.
Nel 2009 alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali conquista le tappe di Faenza e di Serramazzoni e fa sua la vittoria finale davanti ad Evans. E’ quinto all’Amstel, terzo alla Freccia Callone e settimo alla Liegi-Bastogne-Liegi. Al via del Giro del Centenario è autore di una prova deludente uscendo presto di classifica e cercando in vano un successo di tappa. Al Tour de Suisse sfiora la vittoria nellai tappa a Crans Montana e conclude la corsa al sesto posto. Al campionato italiano è secondo, battuto in volata da Pippo Pozzato.
A settembre prende parte alla Vuelta a España e conquista la vittoria nell’ottava tappa, torando al successo in un grande giro dopo cinque anni. Cunego conquista la vittoria anche a La Pandera per poi ritirarsi dalla corsa iberica in vista del Mondiale di Mendrisio. Nella rassegna iridata corre da protagonista ma nell’ultimo strappo cede e chiude ottavo a trenta secondi da Cadel Evans.
Al Giro di Lombardia è tra i protagonisti della corsa ma riesce a resistere all’attacco di Philippe Gilbert e si piazza al 14º posto.
Nel 2010 Cunego ottiene solo dei piazzamenti: 6º posto all’Amstel Gold Race, 5º posto alla Freccia Vallone, undicesimo posto al Giro. Il 23 febbraio 2011 dopo 527 giorni senza successi conquista la seconda tappa del Giro di Sardegna. E’ terzo alle Strade Bianche ed ottavo alla Tirreno-Adriatico a 50 secondi da Cadel Evans mentre ad aprile vince il Giro dell’Appennino davanti ad Emanuele Sella.
A giugno gareggia al Tour de Suisse, ed al termine della terza tappa veste la maglia di leader della corsa per poi cederla all’americano Levi Leipheimer.
Damiano Cunego sesto al Tour de France 2011
Nel 2013 prende quindi parte al Tour de France, senza raccogliere alcun risultato di rilievo. mentre nel 2014 ottiene un bel terzo posto alla Vuelta a España.
Nel 2015 passa alla Nippo ottenendo buoni piazzamenti al Giro del Trentino e al Giro dell’Appennino mentre al Giro d’Italia è costretto al ritiro per una caduta in cui riporta la frattura della clavicola. Tornato alle corse è ottova alla Tre Valli Varesine e sesto alla Milano-Torino.
La stagione 2016 ottiene un buon terzo posto nella seconda tappa del Giro del Trentino ed al Giro indossa la maglia azzurra come miglior scalatore per due giornata. Proprio la maglia di miglior scalatore diventa l’obiettivo di Damiano Cunego ma deve cederla a Mikel Nieve. Il 21 luglio 2017 torna al successo, dopo oltre 4 anni di digiuno, imponendosi nella sesta tappa del Tour of Qinghai Lake.
Damiano Cunego ritira dal ciclismo professionistico al termine dei campionati italiani 2018.