Giuliano Figueras Campione del Mondo ’96
Giuliano Figueras grande talento inesploso
Giuliano Figueras ciclista napoletano, Campione del Mondo Under23 nel 1996 da professionista ha raccolto meno successi di quanto meritasse
Giuliano Figueras nasce ad Arzano il 24 gennaio 1976, si trasferisce presto al nord con una valigie piena di sogni e di speranze di sfondare nel mondo del ciclismo. Entra a far parte della fortissima formazione dilettantistica Zalf e nel 1995 si laurea campione del mondo militari.
Nel 1996 Giuliano vive una stagione ricca di successi dove spiccano la Coppa Fiera di Mercatale, la Montecarlo-Alassio e, soprattutto, la classifica generale del prestigioso Giro delle Regioni davanti a Spezialetti e Unai Osa.
Giuliano Figueras Campione del Mondo 1996
Ad Ottobre è al via dei Campionati del Mondo di Lugano per la prova in linea Under-23 e riesce a conquistare la maglia iridata battendo Roberto Sgambelluri e lasciandosi alle spalle campioni del calibro di Danilo Di Luca e Paolo Bettini.
Nel 1997 Giuliano vince il Trofeo Gianfranco Bianchin battendo Totò Commesso, una tappa del Giro della Val d’Aosta e la quinta frazione al GP Tell con arrivo a Soletta.
Le ottime prove e la maglia di Campione del Mondo dilettanti’96 sanciscono il fatto che Figueras è uno dei ciclisti con il maggior potenziale della sua annata, inevitabile che su di lui mettano gli occhi i top team professionistici. Per Giuliano arriva la chiamata della formazione più in vista di quegli anni: la Mapei che gli propone di fare il salto nei pro nella stagione 1998.
Giuliano entra nel ciclismo che conta in modo naturale e al primo anno fa sua la penultima tappa al Tour de Langkawi battendo il compagno di squadra Gabriele Missaglia che poi vincerà la corsa. Forse la Mapei si attendi di più da lui ma il passaggio di categoria è duro per tutti.
Nel secondo anno tra i professionisti conquista sei vittorie tra cui spicca la quarta tappa alla Settimana Catalana, la quinta del Giro dei Paesi Baschi, due tappe al Giro di Vallonia e la vittoria nella seconda frazione del Giro di Romandia con cui strappa la maglia di leader a Laurent Jalabert che il giorno prima aveva vinto il prologo.Alla Clásica San Sebastián, gara di Coppa del mondo, si piazza terzo alle spalle di Casagrande e Verbrugghe.
Il 2000 è avaro di soddisfazioni per il ciclista campano che deve accontentarsi della sola vittoria al GP di Chiasso davanti a Davide Rebellin. L’anno seguente lascia la Mapei per accasarsi alla Ceramiche Panarie, formazione più piccola, che può consentire a Giuliano una maggiore libertà e meno pressione.
Figueras decimo al Giro d’Italia 2001
Con la nuova maglia vince il Giro del Veneto 2001 davanti a Danilo Di Luca ma è l’unico successo della stagione che comunque viene impreziosita dal decimo posto al Giro d’Italia, suo miglior risultato alla corsa rosa e dalla convocazione per i Campionati del Mondo di Lisbona chiuso al settimo posto. A fine stagione prende parte al Giro di Lombardia chiudendo secondo dietro a Danilo Di Luca.
Nel 2003 Giuliano Figueras conquista il Giro dell’Appennino davanti Aleksandr Šefer ma la sfortuna non lo aiuta a trovare continuità e serenità d’animo. Al Giro d’Italia chiude 23esimo. Nel 2004 vince nuovamente il GP di Chiasso davanti a Mirko Celestino e l’anno seguente conquista la classifica scalatori e la classifica generale alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali davanti a Celestino e Scarponi.
Giuliano Figueras passa alla Lampre nella stagione 2005 col compito di aiutare Cunego a bissare il successo al Giro dell’anno prima ma gli infortuni ne condizionano la stagione che scorre senza un successo e viene chiusa prima del tempo. Nel 2006 vince una tappa al Brixia Tour e il Giro del Lazio anticipando di 20 secondi sul traguardo di Rocca Priora proprio il suo capitano Damiano Cunego.
Prende parte alla sua ultima corsa il 16 settembre 2006 al Gp di Misano Adriatico. A gennaio 2007 si allenava alle Canarie con Bennati e D’Amore, a febbraio è presente alla presentazione della Lampre-Fondital, ancora in perfetta forma ma alla vigilia del raduno avvisa il DS Martinelli l’idea di smettere. Attorno al suo nome girano voci poco piacevoli relativi a problemi personali e abusi di alcool che l’atleta partenopeo ha categoricamente smentito.