Yaroslav Popovych ciclista ucraino anni 2000

Yaroslav Popovych

Yaroslav Popovych

Yaroslav Popovych: la sua carriera

Yaroslav Popovych ciclista fenomenale tra i dilettanti, predestinato tra i professionisti con un podio al Giro d’Italia 2003 ma mai completamente esploso

Yaroslav Popovych (in ucraino: Ярослав Павлович Попович) nasce il 4 gennaio 1980 a Drohobyč in Ucraina, riceve la sua prima bicicletta usata a quindici anni ma si mette subito in mostra per le sue qualità che gli valgono la chiamata in nazionale con cui, a 19 anni, prende parte al Giro della Valle d’Aosta 1999 ottenendo un brillante terzo posto nell’ultima frazione. Le sue performance attirano le attenzioni di Olivano Locatelli che lo vuole alla U.S. Palazzago Zoccorinese Vellutex,  squadra dilettantistica tosco-lombarda, con cui esordisce nel 2000.

Yaroslav Popovych esplode letteralmente con trentasei vittorie in due annate. Nel 2000 spiccano le vittorie della prima tappa e della classifica generale al Giro della Valle d’Aosta davanti a Damiano Giannini e Sylwester Szmyd, la Pistpoia-Livorno e il GP di Poggiana. Convocato per i Mondiali di Plouay ottiene l’argento alle spalle di Petrov e davanti a Lorenzo Bernucci.

Nel 2001 Yaroslav Popovych si consacra come uno dei migliori ciclisti dilettanti del momento conquistando vittorie a ripetizione: conquista prove in linea di primo piano tra cui la Firenze-Viareggio, la Firenze-Viareggio, il Trofeo Banca Popolare di Vicenza, il Giro del Belvedere, la Parigi-Roubaix superando il connazionale Volodymyr Bileka. Yaroslav brilla nelle corse a tappe conquistando due vittorie di tappa e la classifica generale del Giro della Val d’Aosta superando Cunego ed il russo Smirnov e bissanso il successo dell’anno precedente. L’ucraino fa sue anche due trazione e la generale al Giro delle Regioni superando Michele Scarponi e Damiano Cunego.

Popovych viene convocato per i Campionati del Mondo di Lisbona 2001 dove conquista la maglia iridata precedendo Giampaolo Caruso di 17 secondi.

Le qualità dell’ucraino non passano inosservate al Maestro della bicicletta Ernesto Colango che decide di creare una formazione in cui farlo crescere con l’obiettivo di farlo salire sul podio al Giro entro tre anni.

Popovych è “the next big thing” e si accasa alla formazione belga Landbouwkrediet-Colnago e fa il suo esordio al Giro d’Italia 2002 chiudendo subito dodicesimo conquistando anche due vittorie in stagione, al GP di Ginevra e al Porec Trophy.

Nel 2003 “Popo” è nuovamente al via del Giro d’Italia e la predizione di Colnago si avvera in soli due anni: è terzo al Giro d’Italia 2003 alle spalle di Gilberto Simoni e di Stefano Garzelli che gli “soffia” il secondo posto per appena 5″ grazie ad ottime prove a cronometro e a una sensazione di brillantezza mentale e tattica sulle salite.

Popovych  pare candidato a diventare uno dei più grandi talenti per le corse a tappe e nel 2004 parte subito bene con una serie di piazzamenti già ad inizio stagione per poi presentarsi al Giro d’Italia con tante aspettative. La corsa rosa regala a Jaroslav la gioia di indossare la maglia rosa dopo la cronometro di Trieste conservandola per tre giorni ma a Milano è “solamente” quinto in classifica a 5’05” dal giovane vincitore, Damiano Cunego

“Popo” riesce a cogliere l’unico successo stagionale  nel Trofeo Androni Giocattoli, ad ottobre, correndo in coppia con il connazionale Honchar. Dopo tre anni alla Landbouwkrediet-Colnago, nel 2005 passa alla Discovery Channel di Lance Armstrong.

Il cambio di formazione comporta anche un radicale cambio di obiettivi che si spostano dal Giro al Tour. Nel 2005 Popo si impone nella classifica generale della Vuelta a Catalunya davanti a Leonardo Piepoli e a David Moncoutié arrivando in uno stato di assoluta forma alla Grande Boucle dove è chiamato a lavorare per il capitano Armstrong che ottiene la settima maglia gialla (poi, come noto, revocata) ma riesce a mettersi in luce chiudendo dodicesimo in generale e vincendo la maglia bianca di miglior giovane davanti a Andrej Kašečkin e ad Alberto Contador.

Nel 2006 Yaroslav è al Tour de France in una Discovery Channel, orfana di Armstrong, con i gradi di capitano. Inizialmente tutto sembra girare abbastanza bene con la conquista della dodicesima tappa con arrivo a Carcassone ma poi il rendimento discontinuo lo fa uscire di classifica chiudendo 25esimo nella Grande Boucle dello “scandalo Landis“.

Nel 2007 vince la quinta  tappa alla Parigi-Nizza da Sorgues a Manosque ed è al via del Giro dove si ritira al termine della tredicesima tappa e al Tour dove, pur partendo come leader della Discovery, si trova superato nelle gerarchie da Levy Leiphimer che chiude terzo in generale (poi verrà squalificato) mentre l’ucraino chiude settimo a 12’25” da Alberto Contador.

Nel 2008, passato a difendere i colori della Silence-Lotto, per Popo arriva un altro anno senza particolare squilli: chiude 24esimo al Tour e 53esimo al suo esordio alla Vuelta Espana. Nel 2009 approda alla Astana del suo ex capitano Lance Armstrong e di Alberto Contador correndo al Giro dove chiude dodicesimo e al Tour (41esimo).

Per la stagione 2010 l’ucraino firma con il Team RadioShack, neonata formazione voluta da Lance Armstrong in cui nel 2011 ottiene in ventitreesimo posto alla Sanremo e con cui prova a mettersi in luce al Giro d’Italia senza però cogliere alcun successo. Al Tour 2011 è vittima di due cadute nella quinta tappe che lo costringono a ritirarsi alla decima frazione.

La carriera di Popovych  è ormai segnata e, dopo il passaggio alla Trek, al termine della Parigi-Roubaix 2016, in cui Popo va in fuga per poi fermarsi ad attendere il proprio capitano, annuncia il proprio ritiro dal professionismo.