Tadej Valjavec ciclista sloveno anni 2000

Tadej Valjavec

Tadej Valjavec

Tadej Valjavec: la sua carriera

Tadej Valjavec buono scalatore mai in grado di entrare nella top five di una grande corsa a tappe la cui carriera viene macchiata e termina per una squalifica per doping

Tadej Valjavec nasce a Kranj, in Slovenia, il 14 marzo 1977 e fin da giovanissimo si avvicina al ciclismo dimostrando ottime doti di scalatore che lo portano a essere considerato un  prospetto in chiave corse a tappe. Da dilettante, nel 1999 si aggiudica il Grand Prix de la Tomate e la Classifica generale GiroBio davanti a Angelo Lopeboselli, ovvero l’attuale Giro d’Italia Under 23, all’epoca riservato agli under 26.

Questa vittoria di assoluto prestigio gli vale la chiamata di un top team come la Fassa Bortolo per la stagione 2000, chiaramente il suo ruolo è quello di gregario considerando il roster particolarmente profondo con atleti del calibro di Wladimir Belli, Francesco Casagrande, Dario Frigo, Dmitrij Konyšev e Alessandro Petacchi.

Nella formazione italiana rimane fino al 2003 e con i colori bianco azzurri, quando è sgravato dagli inevitabili compiti di gregariato, riesce a cogliere soddisfazioni personali. Nel 2001 fa il suo esordio al Giro d’Italia lavorando per Dario Frigo (che veste anche la maglia rosa) chiudendo 30esimo in generale. Nel 2002 ottiene la prestigiosa vittoria della Settimana Lombarda, il sesto posto al Giro del Trentino vinto dal suo capitanoFrancesco Casagrande. Fa il suo esordio alla Vuelta Espana 2002, chiudendo 18esimo in generale e, convocato per il Mondiale di Hamilton, completa la prova al 19esimo posto in quello che resterà il suo miglior risultato nella rassegna iridata.  Nel 2003 si aggiudica il titolo di campione nazionale sloveno su strada per la prima volta in carriera.

Tadej Valjavec nel 2004 si accasa alla Phonak prendendo parte al Tour de Romandie come gregario per Tyler Hamilton riuscendo comunque a chiudere la corsa in quarta posizione. Questa bella prova gli vale i gradi da capitano per il Giro d’Italia che chiude al nono posto in classifica generale senza brillare in modo particolare.

Nel 2005, sempre con i colori della Phonak, torna al Giro d’Italia chiudendo quindicesimo in generale e ottenendo un bel secondo posto nella tappa di Livigno vinta da Iván Parra precedendo sull’arrivo valtellinese Rujano. Lo sloveno prende parte al Giro di Germania chiudendo sesto e al Tour de Suisse chiudendo nono.

Nel 2006 Tadej Valjavec viene messo sotto contratto dalla Lampre-Fondital per fare da luogotenente al “Piccolo Principe” Damiano Cunego, il ruolo di gregario ne condiziona le velleità. Al Giro lavora per il capitano, che chiude quarto in generale, mentre a luglio riesce a chiudere il Tour de France 2006 al sedicesimo posto.

L’anno seguente lo sloveno parte forte chiudendo al terzo posto alla Ruta del Sol alle spalle di Óscar Freire Gomez e di Dario Cioni. Nello si aggiudica nuovamente il titolo di campione nazionale sloveno su strada. A luglio ottiene la diciannovesimo nella classifica finale del Tour de France.

Dal 2008 Tadej Valjavec passa all’AG2R La Mondiale, squadra francese del circuito ProTour prendendo parte al Tour de France, chiudendo al decimo posto finale, a 9 minuti e 5 secondi da Carlos Sastre.

Il 4 maggio 2010, a pochi giorni dal via del Giro d’Italia 2010, Tadej Valjavec mostra “valori del sangue irregolari”, viene messo sotto inchiesta dell’Unione Ciclistica Internazionale e la formazione provvede alla sospensione immediata dell’atleta.  Il team Manager della squadra francese, Vincent Lavenu, minaccia di licenziare l’atleta nel caso venga condannato dall’UCI ma a fine agosto viene scagionato da ogni accusa tornando a correre. I dissapori con la formazione francese lo spingono alla firma con il neonato team turco Manisaspor, ma il TAS su richiesta dell’UCI rivede la sua precedente decisione e infligge allo sloveno due anni di squalifica. Al termine della squalifica torna a correre con la formazione slovena Sava ma a fine anno appende la bicicletta al chiodo.