Dario Frigo ciclista lombardo, la storia

Dario Frigo (fonte Wikipedia)

Dario Frigo (fonte Wikipedia)

Dario Frigo ciclista lombardo, secondo al Giro di Svizzera 2000, vincitore della Parigi-Nizza e di due volte al Giro di Romandia

Dario Frigo nasce a Saronno, in provincia di Varese, il 18 settembre 1973. Si avvicina al ciclismo all’età di tredici anni entrando nella formazione giovanile milanese Genova 1913. I primi anni in sella sono avari di sorrisi per Dario che fatica tremendamente ad emergere. Il passaggio ad allievo, con la maglia della FGM-Michelin di Varedo, cambia la situazione conquistando il primo successo su strada.

Frigo approda tra gli juniores coi colori dell’UC Comense vincendo, alla sua prima stagione, a Campofiorenzo in Brianza e cogliendo il terzo posto al campionato italiano di categoria alle spalle di Elisio Torresi e Federico De Beni. Nel 1992 passa dilettante con il GS Cosmos di Bergamo e, dopo un primo anno senza successi, ottiene sei allori tra cui una frazione del Giro della Valle d’Aosta e la cronoscalata Baveno-Levo ed il secondo posto alla Coppa della Pace.

Nel 1994 è primo al GP Di Poggiana davanti a Riccardo Faverio, in una frazione del Giro della Valle d’Aosta e nella Coppa Città di San Daniele ed è secondo al GP Capodarco alle spalle dello spagnolo Juan Carlos.Domínguez

L’anno seguente è terzo al GP Industrie del Marmo e negli ultimi mesi del 1995 gareggia da stagista con la maglia della Mercatone Uno-Saeco cogliendo il 29esimo posto al Giro di Romagna.

Nel 1996 Dario Frigo veste i colori della Saeco per la sua prima annata da professionista. Il saronnese a febbraio è nono al Giro della Provincia di Reggio Calabria e fa il suo esordio al Giro d’Italia  portandolo a termine.

Dario Frigo quattordicesimo al Giro d’Italia 1997

La stagione seguente è sesto al Trofeo Pantalica vinto da Michele Coppolillo ed è nuovamente al via del Giro d’Italia dove è al supporto di Ivan Gotti, che conquista la vittoria finale, e coglie il secondo posto nella tappa di Lanciano proprio dietro al capitano. A Milano Frigo è quattordicesimo e a luglio prende parte per la prima volta al Tour de France senza concludere la corsa.

Nel 1998 Frigo a marzo chiude la quinto posto la Setmana Catalana vinta dall’olandese Michael Boogerd e ad aprile è sedicesimo alla Vuelta Ciclista al País Vasco e sesto alla Gran Premio de Primavera de Amorebieta. Dario prende poi parte alle classiche del Nord ottenendo il quattordicesimo posto alla Freccia Vallone ed il tredicesimo all’Amstel Gold Race mentre al Giro del Trentino è secondo nella tappa di Tione di Trento e chiude la corsa sul secondo gradino del podio dietro al “falco” Paolo Savoldelli, suo capitano.

Al via del Giro d’Italia in cui a trionfare è Marco Pantani, il varesotto non riesce a brillare mettendosi al servizio di Savoldelli che chiude ottavo. Dopo aver corso il Giro di Svizzera senza acuti è nono alla Vuelta a Galicia vinta da Frank Vandenbroucke e prende parte, a settembre, alla Vuelta a España dove non è quasi mai brillante.

Nel 1999 Frigo parte bene mettendosi in luce alla Parigi-Nizza dove è ottavo a Firminy e terzo a Valberg completando la corsa al settimo posto della generale a 2’30” da Boogerd.

Al via del Giro d’Italia è settimo nella quinta tappa con arrivo al Monte Sirino e settimo nell’ottava tappa con arrivo al Gran Sasso d’Italia. Il giorno successivo è quinto nella cronometro individuale di Ancona riuscendo ad issarsi al terzo posto della generale alle spalle del duo composto da Laurent Jalabert e Pantani. Durante la tredicesima tappa, però, il nativo di Saronno cade malamente riportando la frattura di una clavicola ed è costretto al ritiro.

Tornato in sella a luglio conquista la prima vittoria tra i professionisti nella seconda tappa del Dekra Open Stuttgart conquistando il successo nella classifica generale davanti ad Holger Sievers e Fausto Dotti. Ad agosto Dario è quarto al Regio-Tour International e secondo alla Vuelta a Burgos alle spalle di Abraham Olano. Dopo aver corso, senza completarla, la Vuelta a España è sesto al Giro del Lazio e terzo nel Gran Premio Beghelli.

Frigo nono alla Parigi-Nizza 2000

Dario Frigo nel 2000 passa alla Fassa Bortolo, formazione ricca di talenti, con cui si mette presto in luce. Alla Parigi-Nizza è quarto nella cronometro conclusiva del Col d’Eze completando la gara al nono posto della classifica finale a 1’17” dal tedesco Andreas Klöden.

Il 20 marzo è primo al Giro di Campania davanti ad Oscar Cavagnis e settimo alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali. Al via delle classiche del Nord, Frigo è ottavo alla Freccia Vallone e undicesimo alla Liegi-Bastogne-Liegi ed il 27 aprile conquista il successo nella tappa di Arco di Trento al Giro del Trentino davanti all’americano Chann McRae.

Al via del Giro d’Italia si mette in luce nella nona tappa con arrivo all’Abetone quando chiude terzo alle spalle di Casagrande e Stefano Garzelli salendo al quinto posto della generale. Dario è poi nono a Selva di Val Gardena e quinto a Bormio alle spalle del compagno Wladimir Belli. Nella terza settimana di gara perde brillantezza, è diciannovesimo a Prato Nevoso, perdendo terreno dai migliori, e trentottesimo il giorno successivo a Briançon uscendo dalla top10 e dedicandosi al ruolo di spalla di Belli. Frigo completa il Giro al tredicesimo posto finale a 20’49” da Garzelli mentre Belli riesce a cogliere il settimo posto.

Dario Frigo secondo al Giro di Svizzera 2000

Al via della corsa elvetica il varesotto è secondo nella quinta tappa, una cronometro individuale con arrivo a  Sierre, alle spalle di Raivis Belohvoščiks salendo al settimo posto della generale. Il giorno seguente, sull’arrivo di Ulrichen va in fuga assieme a Belli e Mazzoleni e chiude secondo alle spalle di quest’ultimo. Dario è poi sesto nella tappa di La Punt vinta da Stefano Garzelli salendo al secondo posto della generale a 14″ da Oscar Camenzind, posizione in cui completa la corsa.

Ad agosto prende parte alla Vuelta a Burgos sfiorando la vittoria nella cronometro individuale di San Juan del Monte quando deve inchinarsi allo spagnolo José Alberto Martínez Trinidad. Dario è poi ottavo al Trofeo Melinda, quarto al GP Industria & Commercio di Prato ed il 12 ottobre prende parte alla cronometro dei mondiali di Plouay, chiudendo al sesto posto finale a 1’59” da Serhij Hončar.

Dario Frigo vince la Parigi-Nizza 2001

Ad inizio 2001 il varesotto è quinto al Giro Della Liguria e secondo al GP di Chiasso, in Svizzera. A marzo prende parte alla Parigi-Nizza e nella seconda frazione in linea, con arrivo a Saint-Etienne, è terzo dietro al belga Peter Van Petegem ed al kazako Alexandre Vinokourov. Dario resta sempre coi migliori e nella decisiva cronometro del Col d’Èze, penultima tappa, conquista il successo con 27″ di vantaggio sul lituano Raimondas Rumšas andando in testa alla classifica generale. Frigo conquista il successo alla Parigi-Nizza diventando il secondo atleta italiano a riuscirci, dopo Fermo Camellini nel 1946.

Dario è poi secondo alla Settimana Ciclistica Internazionale Coppi-Bartali alle spalle di Ruslan Ivanov e decimo alla Vuelta al País Vasco a 36″ da Rumsas. Nelle classiche del Nord ottiene il settimo posto nella Freccia Vallone a 21″ dal belga Rik Verbrugghe.

Dario Frigo vince il Giro di Romandia 2001

L’8 maggio Dario Frigo è al via del Giro di Romandia cogliendo il secondo posto nel prologo di Pfaffnau alle spalle di Savoldelli ed è terzo, due giorni dopo, sull’arrivo di Vevey dietro al Falco e a Manuel Beltran. Il nativo di Saronno conquista il secondo posto nella cronometro di Payerne alle spalle dell’iberico David Plaza salendo in testa alla classifica generale. Frigo conquista la vittoria finale con 43″ di vantaggio su Félix García Casas e 1’03” su Belli.

Dario Frito ed il Giro d’Italia 2001

Al via del Giro d’Italia, Dario ha il compito di spalla di Casagreande ma già dal prologo di Pescara si conferma particolarmente in forma cogliendo il secondo posto alle spalle di Verbrugghe. Nella quarta tappa da Potenza a Montevergine di Mercogliano, il saronnese chiude settimo a 3 secondi dal vincitore, Danilo Di Luca, andando ad indossare la maglia rosa.

Dario conserva la testa del Giro sino alla tappa del Pordoi quando è terzo alle spalle di Perez Cuapio e Simoni e cede la maglia al trentino che lo supera di 48″. Il giorno successivo, nella Cavalese-Arco, Frigo è quarto ed il 3 giugno vince la quindicesima tappa, la cronometro da Sirmione a Salò con Simone secondo, a 28 secondi, che conserva la Rosa.

Il 7 giugno prima della tappa da Imperia a Sant’Anna di Vinadio il Giro è scosso dalle perquisizioni da parte dei NAS presso gli hotel delle squadre. La frazione viene annullata e nella stanza di Dario vengono trovati alcuni prodotti vietati. La mattina del 9 giugno Dario Frigo non parte è al via di Busto Arsizio perché licenziato dalla Fassa Bortolo.

Successivamente si scoprirà che il prodotto contenuto in alcune fialette ritrovate non corrispondeva alla sostanza vietata indicata in etichetta. Frigo viene sospeso per nove mesi dalla Federazione italiana.

Frigo ottavo alla Parigi-Nizza 2002

Dario firma un contratto con la Tacconi Sport-Emmegi di Davide Boifava per la stagione 2002 e a marzo è al via della Parigi-Nizza dove coglie l’ottavo posto nel prologo di Issy-les-Moulineaux e nella frazione regina della corsa, con arrivo al Col d’Èze, il varesino conquista la vittoria di tappa con 15″ di margine sull’australiano Cadel Evans, completando la gara all’ottavo posto della generale.

Dario Frigo vince il Giro di Romandia 2002

Dopo aver corso senza brillare la Milano-Saremo, Dario è settimo alla Freccia Vallone vinta da Mario Aerts e si presenta al via del Giro di Romandia, ad aprile, dove conquista la tappa con arrivo a La Gruyère con quattro secondi di vantaggio su Alex Zülle andando ad indossare la maglia di leader della corsa. Dario è poi settimo sul traguardo di Leysin e secondo nella cronometro individuale conclusiva di  Losanna, alle spalle di Zülle riuscendo a difendere il primo posto nella generale e vincendo la corsa, per il secondo anno consecutivo, con 47″ di margine proprio sullo svizzero.

Dario Frigo decimo al Giro d’Italia 2002

Al via del Giro d’Italia, il saronnese è quinto nell’undicesima tappa con arrivo a Campitello Matese quando a vincere è Gilberto Simoni e terzo nella tappa del San Giacomo alle spalle di Perez Cuapio ed Evans, salendo al sesto posto della generale. Il giorno successivo, nella cronometro di Numana, risale una posizione in generale ed è terzo nella frazione con arrivo a Corvara in Badia alle spalle di Julio Perez Cuapio e Paolo Savoldelli salendo al secondo posto della generale a 16″ da Evans.

Il giorno seguente il Giro fa tappa a Folgaria e la frazione sconvolge la generale con Evans che crolla e perde 17 minuti sul vincitore, Pavel Tonkov e Frigo che accusa 12 minuti fi distacco. La maglia Rosa va Paolo Savoldelli col varesino che scivola al decimo posto della generale, posizione in cui completa il Giro.

Frigo campione italiano a cronometro 2002

Il 25 giugno Dario conquista la maglia tricolore di Campione Italiano a cronometro precedendo Filippo Pozzato e cinque giorni dopo è secondo nella prova in linea dietro a Salvatore Commesso.

Frigo vince una tappa al Tour de France 2002

Al via del Tour de France dove va presto fuori classifica andando a conquistare la vittoria nella diciassettesima tappa andando in fuga e tagliando per primo l’arrivo di Cluses davanti a Mario Aerts.

Ad agosto entra nella fuga di cinque uomini alla Clasica Ciclista San Sebastian ma nella volata ristretta, vinta da Laurent Jalabert, è quinto. Il giorno successivo conquista la vittoria nella Subida Urkiola precedendo Carlos García Quesada e l’undici agosto vince il Campionato di Zurigo, prova di Coppa del mondo, grazie ad un’azione solitaria che gli consente di tagliare l’arrivo con oltre un minuto di margine su Paolo Bettini.

Dopo aver colto il settimo posto al Giro del Lazio, è secondo ad ottobre alla Luk-Cup Bühl alle spalle di Rebellin e nono al Giro di Lombardia in cui a vincere è Michele Bartoli chiudendo l’annata al sesto posto della classifica UCI.

Dario Frigo vince la Vuelta Valenciana 2003

A febbraio 2003 Dario è al via della Vuelta Ciclista a la Comunidad Valenciana vincendo la cronometro iniziale di San Vicente del Raspeig davanti a Zulle e indossando la maglia di leader salvo poi perderla il giorno seguente. Frigo va in fuga assieme a Martin Perdiguero, David Bernabeu e Pascual Llorente nella tappa dell’Alto del Campello cogliendo il secondo posto e ottenendo il successo finale nella corsa spagnola.

Al via della Parigi-Nizza conquista quarto posto nella frazione di Saint-Etienne ed il giorno successivo, nella cronometro di Source Perrier, conquista la vittoria davanti a Jörg Jaksche ed indossa la maglia di leader della corsa. Prima della partenza della tappa del Mont Faron è costretto al ritiro dalla corsa,  funestata dal tragico incidente in cui perde la vita Andrej Kivilëv, per problemi fisici.

Tornato in corsa, Frigo è al via della Setmana Catalana vincendo la decisiva tappa del Coll de Pal con 9″ sullo spagnolo Josep Jufré e conquistando il successo finale. Il suo stato di forma proseguo alla Vuelta al País Vasco dove chiude quarto in generale ad 1’07” da Iban Mayo.

Frigo settimo al Giro d’Italia 2003

Dopo aver corso il Giro di Romandia senza brillare, il varesino è al via del Giro d’Italia dove, dopo un avvio in sordina, esce nella terza settimana cogliendo il quarto posto nella cronometro di Bolzano, vinta dal compagno di squadra Aitor González, recuperando terreno in generale. Il 29 maggio ottiene il successo nella diciottesima tappa da Santuorio Vico a Chianale, sotto una pioggia battente, quando lungo la discesa del Sampeyre cadono sia Pantani che Garzelli, con il nativo di Saronno che chiude primo davanti a Simoni salendo al settimo posto della generale, posizione in cui completa il Giro a 10’50 dal trentino.

Dario è poi al via della Vuelta a España dove nella sesta tappa, la cronometro di Zaragoza è nono entrando nella top10. Frigo è poi sesto nella tappa di Cauterets salendo al quarto posto della generale comandata da Isidro Nozal e nelle successive frazioni si mantiene coi migliori. Nella tappa de La Pandera, però, va in crisi scivolando al diciannovesimo posto e nonostante un buon settimo posto nella crono di Alto de Abantos è 21esimo al termine della gara.

Al via dei Campionati del Mondo di Hamilton, in Canada, prende parte sia nella prova a cronometro in cui è quinto nella prova vinta da David Millar ed a quella in linea dove lavora a supporto dei compagni prima di ritirarsi.
Il 18 ottobre prende parte al Giro di Lombardia completando la gara al terzo posto alle spalle di Michele Bartoli e di un sorprendente Angelo Lopeboselli.

Vittima di problemi fisici, Frigo vive una prima parte di stagione lontana dalle corse, salta il Giro d’Italia e torna competitivo solamente nel mese di agosto quando è secondo alla Coppa Agostoni alle spalle di Leonardo Bertagnolli e terzo al Trofeo Melinda alle spalle di Rebellin e Tiralongo. Dario è poi ottavo al Giro del Lazio e settimo al Giro dell’Emilia prima di essere convocato per i Mondiali di Verona dove chiude la prova in linea al 22esimo posto finale. Il 16 ottobre è al via del Giro di Lombardia completando la gara all’ottavo posto a 17″ da Damiano Cunego.

Il 2005 è l’ultimo anno da pro di Dario che a febbraio è quarto al Trofeo Laigueglia vinto dal lussemburghese Kim Kirchen e a marzo è tredicesimo alla Setmana Catalana in cui a trionfare è Alberto Contador.

Dopo aver corso il Giro di Romandia, prende parte al Giro del Lussemburgo conquistando la vittoria nella terza tappa ed è al via del Giro di Svizzera per affinare la forma in vista del Tour de France.

Al termine della tappa di Courchevel alla Grande Boucle, Dario e la moglie vengo fermati dalla Gendarmerie per questioni legate a sostanze dopanti ed il corridore viene espulso dalla corsa e licenziato dalla Fassa Bortolo. Frigo annuncia così il suo ritiro dal ciclismo.