Kim Kirchen ciclista lussemburghese
Kim Kirchen ciclista lussemburghese, vincitore della Freccia Vallone 2008 e più volte campione nazionale in linea e a cronometro
Kim Kirchen nasce a Rammeldange in Lussemburgo il 3 luglio 1978; è un predestinato Kim, il padre Ernest è stato professionista negli anni ’70 così come gli zii Jengh e Jim, ma il primo approccio con lo sport è legato al calcio. Inizia a pedalare passati i 13 anni ma inizia a dedicarsi seriamente al ciclismo a 18 anni conquistando, nel 1996, il titolo nazionale juniores.
Dopo le categorie giovanili passa dilettante con la De Nardi, formazione italiana, conquistando, nel 1998, la vittoria al Grand Prix Ostfenster mentre l’anno seguente ottiene il titolo di campione nazionale di categoria e conquista due frazioni e la classifica finale alla Flèche du Sud davanti a Jos Lucassen e Laurens Ten Dam; convocato per i Campionati del Mondo di Verona 1999 è quarto nella prova riservata gli U23.
Nel 2000, sempre tra i dilettanti, ottiene la vittoria nella terza frazione del Giro di Slovacchia chiudendo anche al secondo posto in classifica generale alle spalle di René Andrle e conquista il successo del Trofeo Banca Popolare di Vicenza mentre al Mondiali di Plouay è di nuovo quarto nella prova di categoria. Le sue buone prestazioni attirano l’attenzione di Giancarlo Ferretti che lo vuole nella sua Fassa Bortolo per la stagione 2001 in cui conquista una vittoria di tappa al Tour de Luxembourg.
Nel 2002 Kim Kirchen vince il Giro d’Olanda a tappe davanti ad Erik Dekker ed Víctor Hugo Peña e il Tour di Berna davanti all’elvetico Mauro Gianetti. L’anno seguente è particolarmente favorevole per il lussemburghese che si aggiudica la vittoria della Parigi-Bruxelles davanti a László Bodrogi e Maryan Hary e si mette in luce alla Sanremo, alla Freccia Vallone e alla Freccia del Brabante dove chiude ottavo. Schierato al via del Giro d’Italia conclude la prova al 29esimo posto e al Tour de Suisse è quarto a 1’46” dal vincitore Vinokourov.
Kim Kirchen nel 2004 li laurea campione nazionale lussemburghese nella prova in linea davanti a Fränk Schleck e conquista la quarta frazione del Tour de Luxembourg da Wiltz a Diekirch. L’anno successivo il lussemburghese vince, in apertura di stagione, il Trofeo Laigueglia davanti a Franco Pellizotti ed il GP di Chiasso davanti a Giuliano Figueras. A marzo fa sua la quinta frazione della Settimana ciclistica Internazionale Coppi & Bartali ed alla Freccia Vallone è secondo dietro a Danilo Di Luca. Al campionato nazionale è secondo alle spalle di Fränk Schleck così come alla Coppa Placi quando deve arrendersi a Paolo Valoti.
Kim Kirchen vince il Giro di Polonia 2005
Kirchen domina letteralmente il Giro di Polonia vincendo la tappa con arrivo a Karpacz, la classifica a punti e la generale in cui chiude primo davanti a all’olandese Pieter Weening.
Nel 2006 Kim passa alla Telekom conquistando il titolo nazionale su strada ed il prologo al Giro di Lussemburgo in una annata al di sotto delle aspettative.
Kirchen settimo al Tour de France 2007 e 2008
Nel 2007 è settimo in classifica generale al Tour de France a 12’18″da Alberto Contador ottenendo la vittoria, postuma, per la squalifica Vinokourov, del tappone di Louron chiusa in seconda posizione.
Il 2008 vede il lussemburghese correre con la maglia del Team High Road e vincere due tappe al Giro dei Paesi Baschi corsa in cui si aggiudica la classifica a punti. Alle Freccia Vallone ottiene il successo davanti a Cadel Evans e Damiano Cunego mentre al Tour de France conferma il settimo posto dell’anno precedente a 6’55” da Carlos Sastre. La sua stagione è impreziosita da un nuovo titolo di campione nazionale, questa volta a cronometro davanti a Christian Poos.
Nel 2009 con la maglia del Team Columbia-HTC è vittima di una caduta nel Giro della California in cui si frattura la clavicola perdendo, di fatto, tutte le classiche di primavera. Kim si consola con il bis ai campionati nazionali a cronometro mentre al Tour arriva un’altra delusione con il 57esimo posto finale.
L’anno seguente si accasa al Team Katusha ma ha problemi di salute persistenti e, durante la settima tappa del Tour de Suisse, è colpito da un attacco di cuore: viene prontamente soccorso e portato in ospedale e posto in coma artificiale per quattro gironi. Questo accadimento pone fine alla sua carriera professionistica.