Mondiali di Varese 2008, Ballan Campione del Mondo
Mondiali di Varese 2008 il trionfo azzurro di Alessandro Ballan che succede al mitico Paolo Bettini, medaglia d’argento per Damiano Cunego
Mondiali di Varese 2008, l’arrivo a braccia alzate di Alessandro Ballan a Varese succede ai due trionfi consecutivi di Paolo Bettini, a Salisburgo (nel 2006) e a Stoccarda (nel 2007).22 anni dopo il successo di Moreno Argentin, un veneto torna sul gradino più alto ad Mondiale.
Il 28 settembre 2008 è una bella giornata a Varese, il sole splende e l’aria è “frizzantina” e la nostra nazionale è quella con più pressione addosso, non solo corre in casa ma arriva da due trionfi consecutivi e gli occhi di tutti sono puntati su Paolo Bettini alla ricerca di uno storico tris mondiale.
La sveglia della nostra truppa non è stato dei più morbidi: alle 6.35 gli ispettori dell’Uci sono andati nell’albergo di Solbiate Olona dove è ospitata la Nazionale per effettuare i controlli antidoping, sono stati testati Cunego, Rebellin, Bosisio, Paolini e Bettini. Nessun problema naturalmente, solo un po’ di movimento imprevisto.
Due le principali difficoltà del circuito cittadino di 17,35 km da percorrere 15 volte per una distanza totale di 260,25 km: l’ascesa di via Montello, 1150 m con pendenza media del 6,5% e la salita dei Ronchi, 3130 m con una pendenza media del 4,5%.
Sul tracciato sono assiepati già molti appassionati quando dal “Mapei Cycling Stadium” di Viale Ippodromo il gruppo prende il via. Un terzetto di carneadi, come d’abitudine, va in fuga: Il lussemburghese Poos, l’ucraino Chuzhda, il venezuelano Ochoa Quintero che arrivano ad ottenere un vantaggio di 17 minuti.
La reazione del gruppo è affidata agli italiani guidati da Marzio Bruseghin e Gabriele Bosisio, alle spalle dei gregari tricolori, c’è naturalmente Paolo Bettini per controllare la situazione ed evitare inutili sorprese subito dietro la “corazzata spagnola” e i belgi che stanno a guardare. Il vantaggio dei fuggitivi di giornata cala inevitabilmente sotto l’impulso dei nostri atleti.
Mondiali di Varese 2008: la gara entra nel vivo
Attorno all’undicesimo giro parte il forcing di Bruseghin e Paolini, il gruppo inizia a sgranarsi e al dodicesimo passaggio sul Montello i tre davanti vengono ripresi. Ecco che arriva la Frustata del nostro Damiano Cunego, che costringe i belgi e gli spagnoli a impegnarsi in prima persona con lui Bettini, Knees, Moinard e Rodriguez
A metà del dodicesimo giro ci prova Alessandro Ballan, assieme a lui Damiano Cunego e Paolo Bettini per i nostri colori, per la Spagna ci sono Don Alejandro Valverde assieme a Manuel Garate e Purito Rodriguez oltre che dal belga De Weert, dal russo Kolobnev e dal croato Miholjevic e Fabian Wegmann. Il gruppetto ha una vantaggio di circa centocinquanta metri sul gruppone guidato dai Belgi.
Lungo la discesa del Montello, ecco che si muove uno dei protagonisti attesi della vigilia: Oscar Freire allunga fino a riportare il gruppo sugli attaccanti. Si forma quindi un gruppo di circa quaranta elementi. Al Tredicesimo passaggio sui Ronchi forza ancora il ritmo un instancabile Marzio Bruseghin che fa staccare Andy Schleck.
Mondiali di Varese 2008: il finale
All’ultimo passaggio al Cycling Stadium si capisce che tutto sarà deciso dall’ultimo passaggio sui Ronchi e noi ci arriviamo con tre elementi pronti a battagliare: Cunego, Rebellin e Ballan mentre dietro Freire, Valverde e Bettini si marcano a vicenda
Se si dovesse arrivare in volata le fiche sono puntate su Cunego ma l’obiettivo è “far casino” per usare un’espressione alla Bettini.
Ed ecco che quando la si aprire la battaglia su Rochi è Davide Rebellin, reduce dall’argento alle Olimpiadi di Pechino, che seleziona il gruppo e si fa da parte.
Ai meno 4 km dal traguardo in testa rimangono in 6 e i nostri ci sono ma tutti si aspettano una volata a ranghi ridotti. Il gruppetto sembra controllarsi ma il surplus di uomini in azzurro deve pagare dividendi: con tre uomini davanti non si può far rientrare Freire e soci.
I chilometri passano e l’arrivo è sempre più vicino quando ai meno 2 chilometri, proprio al passaggio di Piazza Monte Grappa, Alessandro Ballan fa una magia: molla una rasoiata terribile, da finisseur purissimo. Alla Tv Auro Bulbarelli impazzisce letteralmente. Sul circuito si levano le urla della gente: Alessandro sembra imbattibile e sui maxi schermi disseminati in città le immagini sono il preludio al trionfo.
Ballan resiste ed entra nel Mapei Cycling Stadium già in delirio e pronto ad alzare in alto al cielo l’urlo di trionfo. E’ l’ennesimo capolavoro di un’Italia letteralmente fantastica che ha condotto la corsa dall’inizio alla fine come meglio non si sarebbe potuto fare.
La Nazionale di Franco Ballerini è l’unica che ha attacco mentre i favoriti del Belgio e Spagna sono rimasti a guardare. Ballan, corridore 29enne di Castelfranco Veneto, taglia il traguardo a braccia levate conquistando il secondo successo nel suo 2008 (dopo una vittoria alla Vuelta Espana).
La giornata campale dell’Italia è completata dal secondo posto di un fantastico Damiano Cunego (che sul podio finale sembra incupito per l’opportunità personale persa) e dal quarto di un sempre verde Rebellin.Terzo chiude il danese Matti Breschel.
E Paolo Bettini? Il due volte campione del mondo chiude con quattro minuti di ritardo da Ballan, taglia il traguardo assieme a Freire e Valverde. Paolo sa di aver corso come doveva, di averci provato e quando capisce che la fuga buona è quella davanti si alza e da spazio ai compagni. Quando viene a sapere della vittoria di Ballan mentre attraversa Piazza Monte Grappa alza le braccia ed esulta assieme alla folla prima di tagliare il traguardo per l’ultima volta col volto segnato dalle lacrime.
Il sole tramonta su Varese e sul Cycling Stadium la gente festante torna a casa felice per il terzo mondiale consecutivo conquistato dai nostri atleti.
Mondiali di Varese 2008: le parole dei campioni
“Ancora non ci credo, è una cosa incredibile. Devo ancora rendermi conto di quel che ho fatto. La gente mi ha spinto a urla negli ultimi due chilometri. È qualcosa di speciale. Vincere qui, a Varese, con questo pubblico e questa squadra è fantastico. Devo ancora rendermi conto di quel che ho fatto. Eravamo partiti tutti uniti per Paolo Bettini ma era controllato dalla Spagna e ci ha dato il via libera. Negli ultimi due giri è uscita la stanchezza, ho avuto un inizio di crampi ma la gente mi ha spinto fino all’arrivo. È vero, ho conquistato poche vittorie, però sono stato protagonista al Fiandre e alla Roubaix, terzo a una frazione al Tour e ho vinto alla Vuelta. Sapevo di stare bene, eravamo in tre davanti e, uno scatto dopo l’altro, è andata bene al sottoscritto. Ancora stento a crederci”
Alessandro Ballan (Campione del Mondo 2008)
“Paolo ha fatto una grande carriera, ma oggi era troppo marcato e il nostro ruolo era quello di entrare nelle fughe senza un riferimento preciso. Alessandro ha sfruttato l’occasione giusta, sarebbe stato il colmo perdere questo Mondiale con davanti tre uomini. Questo argento per me vale molto e ho davanti ancora tanti.
Ogni anno la mia convocazione è oggetto di critiche ma le scelte di Franco sono state ripagate dai risultati e anche oggi abbiamo dimostrato che noi italiani sappiamo correre meglio di tutti”.
Damiano Cunego (medaglia d’argento ai Mondiali 2008)
“Abbiamo dimostrato cosa sia la Nazionale italiana. A Pechino c’era sfuggita la vittoria, ma avevamo corso bene. Oggi abbiamo fatto un capolavoro. Ora posso smettere sereno perché ho capito di far parte di una squadra vera, di una Nazionale di grandi campioni che tante volte si sono messi al mio servizio e oggi lo hanno dimostrato. Lascio il testimone a un corridore che nella carriera non ha vinto tanto, ma ha sempre scelto le giornate giuste per salire sul gradino più alto”
Paolo Bettini (due volte campione del Mondo)