Ryder Hesjedal ciclista olandese quinto al Tour de France 2010 e vincitore del Giro d’Italia 2012 dopo una lunga battaglia con Joaquim Rodriguez
Ryder Hesjedal nasce a Victoria, nella provincia della Columbia Britannica, in Canada, il 9 dicembre 1980. Ryder si avvicina al ciclismo dopo aver assistito ad un corso di sicurezza ai tempi della scuola elementare. Poi da adolescente prende parte ad una corsa di MTB a Burnt Bridge chiudendo al secondo posto. Nel 1998 conquista la medaglia d’argento nella categoria XC Juniores durante il Campionato Mondiale di Mont-Sainte-Anne 1998 superato dal francese Julien Absalon. Nel 2001 ai Mondiali di Vail conquista nuovamente l’argento sempre alle spalle di Absalon e fa suo l’oro nel Team Relay
Ryder conquista la medaglia d’oro nel Team Relay ai Mondiali di Kaprun 2002 ed è bronzo nella prova XC alle spalle del “solito” Absalon e dello svizzero Ralph Näf. Il canadese conquista la quinta prova Coppa del mondo a Les Gets. Parallelamente inizia la sua carriera su strada correndo per la Rabobank Beloften, la formazione giovanile della Rabobank, conquistando, tra i dilettanti, il successo alla Parigi-Mantes-en-Yvelines davanti al francese Rony Martias. Nel 2003 chiude al primo posto al Norba Nationals replicando l’anno seguente. In estate è al via della prova di Mountain Bike dei Giochi Olimpici di Atene 2004 e, dopo una partenza assolutamente promettente, è vittima di una foratura che ne limita la performance portandolo al ritiro. La delusione olimpica spinge il canadese a spostarsi sul ciclismo su strada
Firma quindi un contratto con la Discovery Channel di Lance Armstrong prendendo parte alla Parigi-Roubaix, al Giro delle Fiandre ed al Giro d’Italia 2005 ritirandosi nella tredicesima frazione ma balzando all’occhio degli addetti ai lavori grazie alle sue qualità fisiche e tecniche che ne fanno uno dei prospetti del ciclismo mondiale cogliendo il 22esimo posto ai Mondiali di Madrid nella prova a cronometro
Dopo l’esperienza nella formazione americana, Ryder passa alla Phonak di Floyd Landis ma, proprio le travagliate vicende della star del team vincitore del Tour de France e squalificato poco dopo, portano al collasso della formazione elvetica. Al Mondiali di Salisburgo 2006 è 22esimo nella Cronometro e firma con la formazione Professional Healt Net di Thierry Attias per la stagione 2007 in cui arriva la conquista del titolo di campione nazionale a cronometro davanti a Svein Tuft e Zachary Bell.
Durante il Tour of Georgia conosce Jonathan Vaughter e tra i due nasce una sincera amicizia; Hesjedal si trasferisce a Girona ed entra a far parte della Team Slipstream: decimo alle Strade Bianche a 38 secondi da Fabian Cancellara, ottavo alla Tirreno-Adriatico a 1’53” sempre dallo svizzero, il canadese diventa il gregario principale di Christian Vandevelde al Tour de France: l’americano chiude quarto a 3’05” da Carlos Sastre e il canadese diventa noto al grande pubblico.
Nel 2009 è undicesimo alla Liegi-Bastogne-Liegi vinta da Andy Schleck e quinto alla Clásica San Sebastián vinta da Carlos Barredo; il candese prende parte anche alla Vuelta a España dove coglie il secondo posto nella tappa di Mursia bruciato in volata da Simon Gerrans. Ryder si rifà nella tappa dell’Alto de Velefique quando taglia il traguardo per primo davanti allo spagnolo David García.
Il 2010 è l’anno della definitiva esplosione del canadese che alle Strade Bianche è quinto a 19 secondi da Maxim Iglinsky e chiude al sesto posto la Volta Ciclista a Catalunya a a 1’20” da “Purito” Rodriguez. All’Amstel Gold Race deve inchinarsi alla potenza di Philippe Gilbert che allunga sul Cauberg e lo precede di due secondi sull’arrivo ma per il canadese è una bella soddisfazione mettersi alle spalle tanti ciclisti più blasonati. Al Tour of California conquistala vittoria nell’ottava davanti a George Hincapie e completa la corsa al quinto posto assoluto a 1′ 08″ da Michael Rogers.
E’ nono alla Freccia Vallone che vede trionfare Cadel Evans e dodicesimo alla Liegi-Bastogne-Liegi vinta da Vinokurov
Ryder Hesjedal quinto al Tour de France 2010
Schierato al via del Tour de France il canadese non riesce a cogliere successi ma è quarto dietro Hushovd, Thomas ed Evans nella terza tappa con arrivo ad Arenberg-Porte du Hainaut dopo aver corso in testa per gran parte della frazione tanto da conquistare il premio per la combattività di giornata. Il 22 luglio, Hesjedal è di nuovo quarto, transitando per terzo sul Col du Tourmalet . Hesjedal arriva a Parigi in sesta posizione (poi quinto per via della squalifica di Contador) cogliendo il miglior risultato per un ciclista canadese dopo il quarto posto di Bauer nell’88.
Il 2011 è un anno meno esaltante per il canadese che ad aprile chiude nono alla Vuelta al País Vasco a 1’49” da Andreas Klöden dopo aver perso tempo nella cronometro finale (era quinto in generale prima della crono). Il canadese è dodicesimo alla Freccia Vallone vinta dal belga Philippe Gilbert e dodicesimo al Tour of California vinto da Chris Horner. Al Tour de France contribuisce alla vittoria della cronometro a squadre della sua Garmin–Cervélo, è terzo nella tappa di Gap dove ha lavorato per Thor Hushovd, suo compagno di squadra che ottiene la vittoria. A Parigi, Ryder è diciottesimo penalizzato anche da una caduta.
Ryder Hesjedal vince il Giro d’Italia 2012
Nel 2012, dopo aver colto il nono posto alla Liegi-Bastogne-Liegi vinta da Maksim Iglinskij il canadese punta dritto sul Giro d’Italia. Alla corsa rosa i favoriti sono Ivan Bassoo, il campione uscente Michele Scarponi, lo spagnolo Joaquim Rodríguez, Roman Kreuziger e Fränk Schleck. Nella tappa di Fanoil canadese sale al terzo posto della generale a 11 secondi da Ramūnas Navardauskas e dopo l’arrivo della settima tappa a Rocca di Cambio veste la maglia rosa di leader della corsa davanti a Paolo Tiralongo e a Rodriguez.
Ad Assisi Rodriguez, dopo una ripetuta serie di attacchi, vince la tappa e conquista la maglia rosa con 17″ sul canadese poi, nella tappa del Cervino la vittoria da ad Andrey Amador ed Hesjedal rosicchia a “purito” 24 secondi che gli valgono la maglia rosa. Il giorno successivo, però, il canadese è in crisi e Rodriguez si riprende il segno del primato con 30 secondi di margine su Ryder. E’ un giro davvero combatto e sull’Alpe di Pampeago è Kreuziger a trionfare, ma Ryder Hesjedal, con un allungo micidiale nel finale di tappa, stacca tutti recuperando 13 secondi sulla maglia rosa e riducendo il gap a soli 17 secondi.
Nella tappa dello Stelvio, Cima Coppi, il canadese viene staccato da Rodríguez e Scarponi accusando 13 secondi di distacco. Si arriva quindi alla cronometro finale di Milano con Rodriguez in rosa ed il canadese secondo a a 31″. A Milano vince Pinotti, De Gendt sale al terzo posto e, soprattutto il canadese guadagna 47 secondi sulla maglia rosa salendo sul primo gradino del podio con 16 secondi di vantaggio.
Nel 2013 il vincitore del Giro è ottavo alla Liegi-Bastogne-Liegi dove collabora per la vittoria del compagno di squadra Daniel Martin. Al via del Giro con il ruolo di campione uscente è terzo nella frazione di Marina di Ascea ma è vittima di alcuni guai fisici che lo portano al ritiro nella dodicesima tappa quando ha già fatto registrare un grande ritardo sui big della corsa. Al via del successivo Tour de France non si mette mai in luce e chiude al 70esimo posto. A fine stagione è terzo al Grand Prix Cycliste de Montréal alle spalle di Sagan e Simone Ponzi.
Nella stagione 2014 corre l’ultima stagione con i colori della Garmin-Sharp presentandosi nuovamente al via del Giro con l’obiettivo di fare classifica. E’ secondo a Val Martello staccato di 8 secondi dal vincitore di giornata Nairo Quintana che in quell’occasione conquista la maglia rosa. A Trieste, ultima frazione della corsa rosa, il canadese è nono in generale a 13’35” dallo scalatore colombiano.
Al via della Vuelta a España 2014 è secondo di tappa nella Alhendín-Alcaudete alle spalle di Alessandro De Marchi che tagli l’arrivo in solitaria; il canadese brilla nella quattordicesima tappa con arrivo La Camperona/Valle de Sabero andando in fuga con altri atleti e riuscendo poi, nel finale, a staccare tutti conquistando il successo davanti a Oliver Zaugg to dopo più di due anni di astinenza.
Ad agosto del 2016 Ryder Hesjedal annuncia il ritiro dal ciclismo professionistico.
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