Santiago Botero ciclista colombiano, la storia

Santiago Botero (fonte Wikipedia)

Santiago Botero (fonte Wikipedia)

Santiago Botero ciclista colombiano, maglia a Pois al Tour de France 2000 e campione del Mondo a cronometro 2002

Santiago Botero Echeverry nasce il 27 ottobre 1972 a Medellin, in Colombia. Si avvicina al ciclismo quando il padre Alberto gli compra una MTB con cui inizia a correre nelle competizioni locali. Quando il medico sportivo Juan Darío Uribe, che segue atleti professionisti come Oscar de Jesús Vargas e Carlos Mario Jaramillo, vede pedalare il giovane Santiago, ne comprende le qualità. Il medico sottopone il ragazzo ad un test atletico e Botero dimostra un livello di prestazioni impressionante.

Uribe lo esorta a dedicarsi al ciclismo su strada portandolo in Europa dove Santiago può meglio sviluppare il suo enorme potenziale.

Nel 1996 Botero passa professionista con la squadra spagnola Kelme e l’anno seguente, a marzo, è protagonista della Vuelta de Chile vincendo la cronometro inaugurale e completando la corsa al sesto posto assoluto a 9’43” dal francese Patrice Halgand. Santiago fa il suo esordio alla Vuelta a España chiudendo la corsa al 98esimo posto.

Nel 1998 il colombiano, dopo aver colto l’ottavo posto alla Vuelta a la Rioja, si rende protagonista di un ottimo Giro di Romandia dove, pur senza cogliere successi né piazzamenti nei primi tre di tappa, completa la corsa al quarto posto a 1’27” dallo svizzero Laurent Dufaux. Santiago prende parte anche al Giro d’Italia completando la corsa al 54esimo posto finale.

Nel 1999 Botero a febbraio conquista la vittoria nella tappa di Malaga alla Vuelta a Andalucía andando in fuga assieme a Javier Rodríguez che prende la maglia di leader della corsa. Santiago completa la gara spagnola al secondo posto della generale, staccato di due secondi proprio da Rodriguez.

Santiago Botero terzo alla Parigi-Nizza 1999

A marzo prende parte alla Parigi-Nizza ottenendo la vittoria nella Cusset-Firminy precedendo sull’arrivo il leader della corsa Michael Boogerd. Due giorni dopo, sul traguardo di Valberg, il colombiano è nono di tappa e sale al terzo posto della generale, posizione in cui completa la corsa alle spalle di Boogerd e Markus Zberg.

Botero incappa, però in una positività al testosterone ad un controllo antidoping venendo sospeso per sei mesi e perdendo tutta la seconda parte della stagione.

Santiago Botero settimo e maglia a Pois al Tour de France 2000

Nel 2000, tornato alle corse, il colombiano è tra i protagonisti del Tour de France. Nell’undicesima frazione è secondo sul traguardo di Revel alle spalle di Erik Dekker e nella quattordicesima tappa va il fuga sul  Col de l’Izoard conquistando la vittoria a Briançon con 2’30 di margine su Paolo Savoldelli indossando la maglia a pois. Il giorno seguente è sesto sul traguardo di Courchevel a 1’09” da Pantani e nella tappa di Morzine chiude decimo. Dopo essersi difeso nella cronometro di Mulhouse, completa la corsa al settimo posto a 14’18” da Lance Armstrong. Botero, grazie alla tattica parecchio offensiva, conquista la maglia a pois davanti al compagno di squadra Javier Otxoa.

Al via della Vuelta non riesce mai a rendersi protagonista completando la corsa con un anonimo 72esimo posto.

Botero ottavo al Tour de France 2001

Nel 2001 il colombiano è al via del Tour de France con ambizioni di classifica ma deve dividersi i gradi di capitano con Óscar Sevilla. Botero coglie qualche piazzamento, è settimo nella cronometro di Chamrousse a 2’43 da Armstrong e ottavo Saint-Amand-Montrond. A Parigi il colombiano chiude la rosa all’ottavo posto a 20’55” dal texano.

Ad agosto si impone nella Clásica a los Puertos de Guadarrama davanti a Juan Miguel Mercado e si schiera ai nastri di partenza della Vuelta a España con l’obiettivo di lottare per la top5. Nellaprologo di apertura Botero è secondo, staccato di un solo secondo da David Millar. A Gijón, pochi giorni dopo, Botero conquista la maglia di leader per poi perderla il giorno seguente ma, nella cronometro di Torrelavega è primo davanti all’americano Leipheimer riprendendosi la leadership nella corsa spagnola.

Il giorno seguente, nell’arrivo all’Alto Cruz de la Demanda, a vincere è Jimenez e Botero chiude staccato di oltre due minuti. Botero esce di classifica ma nella cronometro finale di Madrid conquista la vittoria chiudendo la corsa al 18esimo posto della generale.

Botero bronzo ai Mondiali 2001

Selezionato per i Campionati del Mondo 2001 di Lisbona, si piazza terzo nella prova a cronometro alle spalle di Ullrich e Millar.

Nel 2002 a giugno il colombiano è primo alla Classique des Alpes andando in fuga assieme al compagno di squadra Óscar Sevilla. Nello stesso mese conquista la vittoria nella cronometro del Giro del Delfinato da Montélimar a Pierrelatte davanti ad Armstrong ed è secondo a Grenoble dietro a Frédéric Guesdon.

Santiago Botero quarto al Tour de France 2002

Alla Grande Boucle conquista la vittoria nella cronometro di Lorient precedendo di 11 secondi il texano Lance Armstrong autentico cannibale in quegli anni. Il 19 luglio Santiago è quarto sul traguardo di Plateau de Beille a 1’11” da Armstrong ed il 23, conquista una meravigliosa vittoria a Les deux Alpes arrivando in solitaria con quasi due minuti di vantaggio sul belga Mario Aerts e guadagnando 6’41” alla maglia gialla Lance Armstong.

Botero nelle successive tappe si difende egregiamente, nella decisiva cronometro di Mâcon è ottavo a 2’10” da Armstrong chiudendo il Tour al quarto posto dietro a Lance, Beloki e Rumsas.

Al via della Vuelta a España il colombiano non fa classifica ma conquista la vittoria nella tappa di León davanti all’iberico Luis Pérez e nella cronometro conclusiva di Madrid chiude al quarto posto.

Santiago Botero campione del Mondo a cronometro 2002

Selezionato per la rassegna iridata 2002 di Zolder, in Belgio, Santiago conquista la medaglia d’oro precedendo di 8 secondi il tedesco Michael Rich e di 17 Igor González de Galdeano.

L’anno seguente entra a far parte della Telekom ma l’ambientamento nella formazione tedesca non è dei migliori, i risultati tardano ad arrivare e Botero viene accusato di scarsa professionalità anche se lui dichiara che la forma fisica precaria sia dovuta a problemi di salute.

Nel 2004 il colombiano fa da spalla a Jan Ullrich e Andreas Klöden, è ottavo nella cronometro dei Giochi Olimpici di Atene ma per il resto vive una seconda stagione sottotono e, ad ottobre, volta pagina accasandosi alla Phonak per la stagione seguente.

Santiago Botero vince il Giro di Romandia 2005

Con la nuova formazione il nativo di Medellin pare ritrovare nuovi stimoli, a maggio è al via del Giro di Romandia ed il 29 aprile nella tappa da Aigle a Anzère è terzo dietro Damiano Cunego e Denis Men’šov conquistando la leadership della corsa con 2″ di margine davanti al “piccolo principe”. Il giorno seguente Botero viene superato da Cunego nella generale di 3″. Nella cronometro conclusiva di Losanna, terreno amico del colombiano, è Santiago a ribaltare la corsa conquistando la vittoria di tappa e salendo sul primo gradino del podio finale con 33″ di margine su Cunego.

Botero secondo al Giro del Delfinato 2005

A giugno è ai nastri di partenza del Giro del Delfinato vincendo la terza tappa, la cronometro individuale di Roanne, davanti a Leipheimer ed Armstrong salendo al secondo posto della generale. Il giorno seguente, però, sull’arrivo al Mont Ventorux, Santiago perde terreno ed esce dai primi posti della classifica. Botero l’11 giugno conquista la vittoria nell’Albertville-Morzine con 23″ di vantaggio sul francese David Moncoutié risalendo al secondo posto della generale a 49″ da Iñigo Landaluze. Nella tappa di Sallanches il colombiano recupera 38″ ma deve accontentarsi di chiudere la corsa al secondo gradino del podio

Al Tour de France il colombiano è secondo nella tappa di Briançon  alle spalle di Aleksandr Vinokurov ma nel complesso vive una corsa sottotono dedicandosi al supporto per i capitani Floyd Landis e Óscar Pereiro.

Nel maggio del 2006 è secondo alla Volta a Catalunya a 2″ dallo spagnolo David Cañada e alla vigilia della partenza del Tour de France, viene coinvolto nello scandalo-doping dell’Operación Puerto venendo allontanato dalla Phonak.

Accasatosi alla UNE nel 2007 conquista il titolo nazionale a cronometro davanti a Rigoberto Urán ed i Giochi Panamericani, sempre contro il tempo, Nelle corse a tappe conquista la classifica generale della Clásica Ramón Emilio Arcila, della  Clásica Rionegro con Futuro-Aguas de Rionegro.

Botero vince la Vuelta a Colombia 2007

A luglio Santiago è autentico mattatore della corsa di casa vincendo il prologo di Barranquilla indossando la maglia di leader della corsa per tre giorni salvo poi perderla a favore del venezuelano Manuel Medina. Nella tappa di Manizales, Botero coglie vittoria e si riprende la leadership della corsa e completa il tutto vincendo la cronometro conclusiva di Bogotà conquistando la vittoria della Vuelta a Colombia con 4’45” di margine su Hernán Buenahora.

Nel 2008 passa alla formazione americana Rock Racing con cui vince la Redlands Classic ed il titolo nazionale a cronometro nell’anno seguente. Il 2010 è l’ultimo anno in sella per Botero che chiude quinto al Tour de San Luis vinto da Nibali.