Iñigo Landaluze ciclista basco
Iñigo Landaluze, la sua carriera
Iñigo Landaluze ciclista basco vincitore del Critérium du Dauphiné Libéré 2005 caduto per due volte nelle maglie dell’antidoping
Iñigo Landaluze Intxaurraga nasce a Getxo, nella Comunità Autonoma dei Paesi Baschi, il 9 maggio 1977. Landaluze si avvicina al ciclismo correndo per la SC Punta Galea di Guecho mettendo in luce interessanti qualità di passista-scalatore. Passato dilettante con la mitica Cafés Baqué, Iñigo coglie ottimi risultati tra cui la vittoria della Coppa di Spagna di ciclismo attirando l’attenzione della “nazionale basca” ovvero la Euskaltel-Euskadi. Con la formazione spagnola coglie il quinto posto finale al Tour de Picardie 2001 mentre l’anno successivo è quinto alla Clásica de Almería vinta da Massimo Strazzer.
Nel 2003 il corridore basco coglie il quinto posti Trofeo Luis Puig ed il settimo alla Clásica a los Puertos de Guadarrama mentre nel 2004 è settimo nella generale della Vuelta a Andalucía e decimo al Giro del Delginato.
Iñigo Landaluze balza agli onori della cronaca quando nel 2005, un po’ a sorpresa, conquista la vittoria della classifica finale del Critérium du Dauphiné Libéré con undici secondi di margine sul colombiano Santiago Botero .Il 20 dicembre 2005, sei mesi dopo la vittoria, il basco viene però trovato positivo ad un controllo antidoping effettuato durante la gara francese. per uso di testosterone venendo sospeso per nove mesi ma senza perdere la vittoria della corsa francese e continuando a correre con l’assoluzione della Federazione ciclistica spagnola per via di un vizio di forma sui controllo.
Tornato in breve tempo alle competizioni, Landaluze è ottavo alla Classica di San Sebastian 2007 vinta da Leonardo Bertagnolli, quinto nella generale della Vuelta a Burgos 2008 e sesto alla Vuelta a la Comunidad de Madrid
Il 17 luglio 2009 viene reso pubblica la positività del basco al CERA in due controlli antidoping, uno svolto durante il Giro del Delfinato 2009 e uno al termine della corsa. Il 32enne viene espulso dall’Euskaltel-Euskadi e ammette di assunto la sostanza dopante rinunciando alle controanalisi e scagionando il team da ogni responsabilità del caso e annunciando l’abbandono del ciclismo.