Bjarne Riis ciclista danese, la storia

Bjarne Riis (fonte Wikipedia)

Bjarne Riis (fonte Wikipedia)

Bjarne Riis ciclista danese, vincitore del Tour de France 1996 ed al centro di tante vicende di doping, soprannominato Monsieur 60%

Bjarne Riis, all’anagrafe Bjarne Lykkegård Riis, nasce ad Herning, nella regione dello Jutland centrale in Danimarca, il 3 aprile 1964. Il padre, Preben, fa scoprire al piccolo Bjarne il ciclismo e a otto anni Riis si allena già con scrupolo con una meticolosità ed il 28 aprile del 1972 arriva primo ad una gara di 10 chilometri che si svolge nella sua Herning.

Quasi con un approccio militaresco, Riis non lascia nulla al caso e sin dalle categorie giovanili miete successi su successi. Fisico atletico e mentalità vincente, Bjarne diventa presto soprannominato “Ørnen fra Herning” ovvero l’aquila di Herning.

Fisico piccolo e gracile, ma dotto di grande talento ma, complice la crescita, vive un momento di “rigetto” della bicicletta ma attorno ai quindici anni torna alle gare diventando uno degli atleti più in vista della sua generazione.

Nel 1981 è dodicesimo al campionato del Mondo juniores vinto dallo svizzero Beat Schumacher e nel 1983 prende parte al Giro di Svezia. L’anno seguente è secondo alla Flèche du Sud alle spalle di Francis Da Silva ma pur avendo a più riprese vinto il titolo nazionale di categoria nella cronosquadre, viene escluso dalla selezione olimpica per Los Angeles 1984.

Bjarne lascia la Danimarca e si trasferisce in Lussemburgo nel 1985 e l’anno successivo vince il Grand Prix des Artisans Manternach e la classifica generale del Tour de Liège.

Nel 1986 Bjarne Riis , a ventidue anni, passa professionista con la maglia della Roland in cui corrono, tra gli altri Ostergaard, Skibby e Holm, ed al primo anno tra i grandi fatica ma trova un bel quinto posto al Grand Prix de Wallonie in cui a vincere è Steven Rooks ed è 23esime al Giro del Belgio. L’anno seguente veste i colori della Lucas ed è quindicesimo nella generale del Giro del Mediterraneo e diciottesimo alla Freccia del Brabante.

Nel 1988 entra nell’organico della Toshiba con cui a febbraio è quinto al Trofeo Luis Puig e contribuisce alla vittoria nella cronometro a squadre d’apertura della Parigi-Nizza. Bjarne prende poi parte al Giro d’Italia ed è secondo al campionato nazionale su strada Søren Lilholt.

Nel 1989 il danese approda alla Super U, squadra capitanata da Laurent Fignon. Tra Fignon e Riis nasce una profonda amicizia, il francese trasmette a Bjarne quei trucchi, quelle abilità che il padre non aveva trasmesso. Riis diventa un gregario onesto e dedito alla causa del capitano pur riuscendo a ritagliarsi spazi personali.

Riis vince una tappa al Giro d’Italia 1989

Al Giro d’Italia Bjarne Riis scorta Fignon alla conquista della maglia rosa finale ma riesce a vince la tappa di Gubbio quando, incoraggiato da Laurent Fignon, va in fuga assieme a Konyshev, Sorensen e Galleschi e li batte allo sprint. Al via del Tour de France è nuovamente accanto al capitano lungo tutta la corsa ed al suo fianco nel drammatico epilogo della corsa con la beffa subita da parte di Greg LeMond che lo sorpassa nella cronometro finale.

Dopo aver chiuso al quindicesimo posto il Giro del Belgio, Riis è al via dei Mondiali di Chambéry vinti da LeMond e a settembre vince la tappa di Charleville al Tour de la Communauté européenne davanti al connazionale KIm Eriksen.

Nel 1990 Bjarne Riis è al via del Giro d’Italia dominato da Gianni Bugno in cui Fignon è costretto al ritiro e completa al sesto posto il Giro del Lussemburgo. A luglio è nuovamente al via del Tour de France  al servizio di Pascal Simon dopo il ritiro di Fignon.

A settembre il danese è protagonista al Tour de la Communauté européenne vincendo le tappe di Kaysersberg e Luxembourg e chiudendo la corsa, vinta dal belga Johan Bruyneel, all’undicesimo posto.

Nel 1991 il danese corre il Tour de France in una Castorama in cui i capitani sono Luc Leblanc e Fignon che chiudono la corsa francese rispettivamente al quinto e sesto posto. Al via del Campionati del Mondo di Stoccarda vinti da Bugno, Bjarne completa la prova al quinto posto finale.

Bjarne Riis campione danese su strada 1992

Nel 1992 il danese passa all’Ariostea di Ferretti ed è nuovamente al via del Giro d’Italia dove lavora a supporto di Roberto Conti che chiude la corsa al nono posto e conquista la vittoria del Campionato nazionale in linea.

A settembre è quarto alla Parigi-Bruxelles a 8″ dal connazionale Rolf Sørensen e ottavo al Giro di Romagna vinto da Beat Zberg.

Nel 1993 il danese inizia il suo percorso di “esplosione” professionale. Al via del Giro d’Italia conquista la vittoria nella settima frazione con arrivo ad Agrigento superando in una volata a due Michele Coppolillo.

Bjarne Riis quinto al Tour de France 1993

Dopo aver preso parte al Giri di Svizzera, è al via del Tour de France vincendo la settima tappa con arrivo a Châlons Sur Marne superando Maximilian Sciandri e Johan Museeuw e salendo la terzo posto della classifica generale. Dopo aver perso terreno in classifica nella frazione di Serre Chevalier, Riis è poi sesto a Isola 2000 a 31″ da Tony Rominger risalendo al quinto posto della generale. Bjarne è poi terzo a Pal e quarto a Pau completando la corsa francese al quinto posto finale a 16’26” da Indurain.

A fine agosto è al via dei Campionati del Mondo di Oslo dove a trionfare, a sorpresa, è Lance Armstrong con il danese che chiude nono a 19″ dal texano.

L’anno successivo il danese entra nell’organico della Gewiss, sotto la guida di Bombini, con cui è ventesimo all’Euskal Bizikleta vinta da Stefano Della Santa. A luglio prende parte al Tour de France dove è quindicesimo nell’undicesima tappa con arrivo ad Hautacam salendo al sesto posto della generale. Bjarne vince la tappa con arrivo ad Albi tagliando l’arrivo con 9″ di margine su Jan Svorada. Nella tappa di Carpentras perde parecchio terreno uscendo di classifica e lavorando a supporto di Pëtr Ugrumov, che chiude al secondo posto a Parigi, con il danese solamente 14esimo.

Ad agosto Riis è sesto al Giro dei Paesi Bassi a 42″ dal connazionale Jesper Skibby, quinto al GP di Zurigo vinto da Gianluca Bortolami e nono al Campionato del Mondo di Agrigento vinto da Luc Leblanc. A settembre il nativo di Herning è sesto al Giro del Veneto e alla Milano-Vignola e chiude la stagione con un buon settimo posto al Giro di Lombardia vinto dal suo compagno di team Vladislav Bobrik.

Il 1995, seconda stagione alla Gewiss, è un anno di particolare rilievo per l’aquila di Herning. Dopo un avvio “soft” a giugno conquista il titolo di campione danese su strada davanti a Brian Holm Sørensen  ed è poi al via del Tour de France con il ruolo di co-capitano accanto a Evgenji Berzin e con un giovane e scalpitante Ivan Gotti pronto ad emergere.

Bjarne Riis terzo al Tour de France 1995

Nella terza frazione, una cronometro a squadre con arrivo a Alençon, è la Gewiss a cogliere la vittoria ed il giorno successivo, sul traguardo di Le Havre la maglia gialla va a Gotti davanti a Riis. Nella sesta tappa con arrivo a Charleroi, Gotti perde tre secondi dal danese che conquista la maglia gialla perdendola il giorno successivo a favore di Johan Bruyneel. Nell’ottava frazione, una cronometro individuale con arrivo a Séraing il successo va a Miguel Indurain ma con soli 12 secondi di margine sul danese, il navarro si veste di giallo e Riis sale al secondo posto della generale salvo poi perdere una posizione nella successiva tappa di La Plagne, scavalcato dallo svizzero Alex Zülle.

Nella tappa di Mende a vincere è Laurent Jalabert che recupera oltre cinque minuti sui big della generale salendo al terzo posto della classifica con Bjarne che scivola al quarto posto. Nella quindicesima tappa con arrivo a Cauterets-Cambasque vince VIrenque e Riise è quinto e recupera terreno salendo al terzo posto della generale. E proprio al terzo posto completa il Tour de France dietro a Indurain e Zülle.

A seguito del sequestro di documenti si verrà a sapere che, neo giorni prima della fine della corsa il suo tasso di ematocrito era al ben superiore al 50%.

Bjarne Riis vince il Giro di Danimarca 1995

Ad agosto è al via della corsa di casa dove coglie il terzo posto nella frazione con arrivo a Vejle e vince la successiva cronometro conquistando la testa della corsa e ottenendo il successo finale davanti al connazionale Bo Hamburger. A settembre prende parte alla Vuelta a España ma si ritira alla decima tappa.

Nel 1996 Riis diventa un corridore della Telekom e maggio conquista il Grand Prix Herning con più di quattro minuti di margine su Jan Østergaard ed è quinto al GP du Midi-Libre vinto da Jalabert.

Dopo aver corso, senza particolare spunti, il Giro di Svizzera, Bjarne conquista il titolo di campione nazionale sia nella prova a cronometro, davanti a Jan Bo Petersen, che in quella in linea precedendo Hamburger.

Bjarne Riis vince il Tour de France 1996

Il 29 giugno il danese, ormai 33enne, è al via del Tour de France in cui il favorito d’obbligo è Miguel Indurian, reduce da cinque affermazioni consecutive e che arriva dal successo nel Critérium du Dauphiné Libéré. La Grande Boucle scatta con il prologo di  ‘s-Hertogenbosch e ad imporsi è Zülle con Riis sesto.

Nell’ottava tappa, la cronometro di Val d’Isere, Bjarne è secondo dietro a Evgenij Berzin e sale al secondo posto della generale proprio alle spalle del russo con Indurain che perde oltre un minuti e, di fatto, esce dai giochi per la vittoria finale.

I rivali di Bjarne, a questo punto appaiono due: Berzin ed il suo giovane compagno di squadra Jan Ullrich. Il tedesco è abile nel conservare le forze pur lavorando per il danese che nella tappa Hautacam, il giorno migliore della sua carriera, taglia l’arrivo in solitaria con 49″ di vantaggio su Richard Virenque.

Il giorno successivo, a Pamplona, si consuma la diciassettesima frazione. A vincere è Laurent Dufaux, Riis è secondo e Ullrich, quarto, sale al secondo posto della generale. A Parigi il podio vede Bjarne Riis trionfare davanti a Ullrich, staccato di 1’41”, e  Richard Virenque a 4’37”.

Riis diventa il ciclista più pagato del gruppo, viene accolto a Herning da venticinquemila danesi festanti che lo considerano lo sportivo danese del secolo.

Selezionato per i Giochi Olimpici di Atlanta, Bjarne non brilla ma in quell’occasione conosce Anne Dorthe Tanderup, giocatrice di pallamano della squadra danese, se ne innamora e lascia la famiglia per aprire una nuova parte della sua vita personale.

il danese è terzo al Giro di Danimarca e a settembre coglie il terzo posto al Telekom Grand Prix, il secondo al Grand Prix des Nations ed il terzo al Giro dell’Emilia mentre ad ottobre conquista la vittoria nella Coppa Sabatini.

Bjarne Riis vince l’Amstel Gold Race 1997

Il 26 aprile 1997 il danese conquista la vittoria nell’Amstel Gold Race tagliando l’arrivo con 46″ di margine su Andrea Tafi. A maggio è poi secondo al Rund um den Henninger Turm vinta da Michele Bartoli e vince il Grand Prix Herning e l’Aarhus Post GP.

Bjarne Riis settimo al Tour de France 1997

Al via della Grande Boucle, ormai 34enne, è uno dei favoriti per il successo e nella nona tappa, con arrivo a Loudenvielles è quarto in generale ma il giorno successivo, nell’arrivo di  Arcalís è Jan Ullrich a trionfare davanti a Pantani conquistando anche la maglia gialla. E’ il momento del passaggio di testimone tra i due uomini della Telekom con il tedesco che diventa capitano.

Bjarne si mette al servizio del collega e, pur cogliendo qualche buon piazzamento nelle successive tappe, chiude la corsa al settimo posto a 26’34” da Jan.

E’ l’inizio della fine della parabola di Riis che nel ’98 vince il Grand Prix Herning ed è undicesimo al Giro di Svizzera. Al Tour de France è al servizio di Ullrich che chiude secondo alle spalle di Pantani con il danese undicesimo.

Il 1999 è l’ultima stagione da professionista per il danese che al Giro di Svizzera è vittima di una brutta caduta che lo spinge ad abbandonare il ciclismo agonistico.

Riis passa alla guida di un’ammiraglia con la Memory Card-Jack & Jones e l’anno seguente entra come team manager nella CSC-WorldOnline – poi CSC-Tiscali. Bjarne lavora poi la Saxo Bank divenuta poi Tinkoff di Oleg Tinkov, vulcanico investitore, con il quale Bjarne entra in conflitto venendo allontanato nel 2015.

Riis la confessione del doping

Il 25 maggio 2007, durante una conferenza stampa, Riis ammette di aver fatto uso di sostanze dopanti seguendo l’esempio degli ex compagni di squadra quali Aldag e Zabel. Bjarne confessa di aver usato EPO, corticosteroidi, cortisone e ormone della crescita dal 1993 al 1999 e, chiaramente, anche durante il Tour de France vinto nel 1996.

 Riis accusa indirettamente anche le due squadre italiane per cui ha corso e tra li carteggi del processo Conconi, viene trovato un documento in cui si evinceva una variazione anomala dell’ematocrito fino al 20%.

L’aquila di Herning era, in realtà, “Monsieur 60%“, giocando sui valori del suo ematocrito che in alcuni casi toccarono il 64%. Tre anni più tardi, nella sua biografia, Riis racconta di aver speso tra i 67.000 e i 134.000 euro per il doping.

Riis e la moglie, visto il brutto clima che gira attorno al suo nome, decide di trasferirsi a Lugano. Dopo la pubblicazione di “The Secret Race”, il libro che Tyler Hamilton, in cui Riis viene più volte nominato, il danese torna ad essere al centro delle tante notizie sul doping.

Bjarne Riis nel 2015 prova a rimettersi in carreggiata con il progetto Virtu, una formazione Continental composta da giovani talenti danesi oltre ad un’attività parallela nel ciclismo femminile.

Nel 2023, dopo quasi 40 anni nel mondo del pedale, Bjarne Riis abbandona definitivamente il ciclismo.