Joaquim Rodríguez ciclista spagnolo, la storia

Joaquim Rodríguez (fonte Wikipedia)

Joaquim Rodríguez ciclista spagnolo sul podio al Giro d’Italia, al Tour de France ed alla Vuelta e due volte vincitore del Giro di Lombardia

Joaquim Rodríguez Oliver nasce a Parets del Vallès, a nord di Barcellona, il 12 maggio 1979. Figlio id un ex ciclista dilettante degli anni ’60, si avvicina presto al ciclismo sotto la guida di suo fratello Victor vestendo la maglia del Club Ciclista Maco e del Club Ciclista Nicky’s prima di passare dilettante all’Hospitalet-Vestisport

Joaquim si trasferisce nei Paesi Baschi per correre con la formazione Iberdrola, team associato alla squadra di ciclismo professionistica ONCE. Nel finale della stagione 2000 passa stagista proprio con la ONCE partecipando al Tour de l’Avenir chiudendo la corsa al quarantanovesimo posto.

Nel 2001 entra definitivamente nell’organico della ONCE di Manolo Saiz e, durante un ritiro pre-stagionale, mentre si sta allenando in salita con i compagni ad un aumento dell’andatura dei big del team reagisce senza staccarsi e, anzi, fa un gesto con la mano come se stesse fumando un sigaro, suggerendo che stava salendo senza troppi sforzi: da li ecco il soprannome “Purito“, ovvero piccolo sigaro. Tornati in albergo viene costretto a fumare un intero sigaro dai compagni di squadra.

Ad aprile il catalano è undicesimo alla Vuelta Ciclista a la Rioja vinta da César Solaun e viene selezionato per il Giro d’Italia dove lavora per il capitano Abraham Olano che chiude secondo nella generale alle spalle di Gilberto Simoni. A mine stagione Purito conquista la vittoria nella Escalada a Montjuich davanti a Joseba Beloki.

Nel 2002 è diciassettesimo alla Vuelta a Andalucia e sesto alla Klasika Primavera vinta da Angel Vicioso e e l’anno successivo parte bene cogliendo a febbraio il secondo posto nella tappa di Jaén alla Vuelta a Andalucia alle spalle di Remmert Wielinga completando la corsa al 25esimo posto.

Joaquim Rodríguez prende poi parte alla Parigi-Nizza dove conquista il successo nella tappa di Cannes andando in fuga assieme e a Latasa, Brochard, Chavanel e Sanchez superandoli poi nella volata ristretta. Poche settimana dopo si ritaglia un ruolo da protagonista alla Setmana-Catalana completando la corsa all’ottavo posto a 27″ da Dario Frigo.

Joaquim Rodríguez in Maglia oro alla Vuelta 2003

A settembre è selezionato per la Vuelta a España e, dopo aver vinto assieme ai compagni della ONCE la cronometro a squadre d’apertura, nella seconda tappa con arrivo a Cangas de Onís è quindi andando ad indossare la maglia oro di leader della corsa per due giorni cedendola al compagno Isidro Nozal.. Purito esce poi di classifica ma nell’ottava tappa, con arrivo a Pla de Beret, conquista la vittoria battendo in una volata a due Aitor Osa. A settembre lo spagnolo è nono al Gran Premio Bruno Beghelli e ad ottobre chiude al terzo posto l’Escalada a Montjuich dietro a José Iván Gutiérrez e Santiago Perez.

Nel 2004 lo spagnolo entra nell’organico della Saunier Duval-Prodir con cui chiude al sesto posto la Vuelta a Andalucia a 34″ da Juan Carlos Domínguez e a marzo prende parte alla Tirreno Adriatico cogliendo l’ottavo posto ad Isernia ed il quarto a Paglieta completando la corsa al decimo posto finale.

Rodríguez vince la Setmana Catalana 2004

A marzo Purito coglie il secondo posto nella quarta tappa della Setmana Catalana con arrivo a El Port del Comte alle spalle dell’americano Levi Leipheimer andando ad indossare la maglia di leader della corsa e conquistando il successo finale con due soli secondi di margine sul connazionale Miguel Ángel Martín Perdiguero. Nel resto dell’annata lo spagnolo non brilla, mettendosi al servizio dei compagni, e cogliendo solamente il terzo posto all’Escalada a Montjuich dietro a Samuel Sanchez e Roberto Laiseka.

L’anno successivo Rodriguez è quarto alla Klasika Primavera dietro a David Etxebarria, Damiano Cunego ed Aitor Osa e prende parte al Giro d’Italia lavorando a supporto di Juan Manuel Garate. Ad agosto il ciclista catalano ben figura alla Vuelta a Burgos cogliendo il secondo posto nella tappa di Lagunas de Neila ed il terzo a Burgos completando la corsa al secondo posto alle spalle di Juan Carlos Domínguez

Joaquim Rodríguez è poi secondo alla Clasica Ciclista San Sebastian alle spalle di Constantino Zaballa che trionfa in solitaria ed il giorno successivo vince la Subida Urkiola davanti a José Alberto Benítez.

Rodríguez vince la classifica scalatori alla Vuelta 2005

Al via della Vuelta a España e nella terza tappa conquista la maglia verde di miglior scalatore e nella quinta tappa con arrivo a Cuenca è ottavo salendo al terzo posto della generale. Purito cede la maglia della montagna a Roberto Heras ma fino alla cronometro di Lloret de Mar, in cui perde molto terreno dai big, è quarto in generale. Uscito di classifica si dedica alla maglia di scalatore riconquistandola nella frazione di Cerler e difendendola sino a Madrid dalla concorrenza di Eladio Jiménez. Ad ottobre lo spagnolo è terzo all’Escalada a Montjuich dietro a Samuel Sanchez e Carlos Sastre.

Nel 2006 firma con la Caisse d’Epargne andando a ricoprire il ruolo di spalla per Alejandro Valverde e alla Parigi-Nizza fa sua la tappa di Digne-les-Bains con 19″ di margine sull’olandese Joost Posthuma. Ad aprile è terzo alla Klasika Primavera dietro a Sastre e Cunego e tredicesimo al Giro di Romandia vinto da Cadel Evans.

Al via della Vuelta a España Valverde è il capitano unico della Caisse d’Epargne e Purito lo supporta nella conquista del secondo posto finale alle spalle del kazako Aleksandr Vinokurov. A fine stagione il catalano chiude terzo all’Escalada a Montjuich.

Nel 2007 lo spagnolo parte bene cogliendo un quinto ed un terzo posto di tappa alla Parigi-Nizza e completando la corsa al decimo posto a 1’22” da Alberto Contador. Ad aprile è secondo al Gran Premio Miguel Indurain alle spalle di Rinaldo Nocentini, è nono alla Vuelta al País Vasco vinta da Juan José Cobo e conquista la vittoria nella Klasika Primavera de Amorebieta superando in una volata a due il capitano Valverde.

Dopo aver chiuso al quindicesimo posto il Giro di Romandia, Rodriguez a luglio conquista il titolo di campione nazionale spagnolo precedendo di 7″ Valverde ed è primo alla Prueba Villafranca de Ordizia e ad agosto chiude al quinto posto il Tour du Limousin a 55″ dal francese Pierrick Fédrigo.

A marzo del 2008 Joaquim Rodríguez vince la tappa di Montelupone alla Tirreno-Adriatico davanti a Danilo Di Luca e ad aprile è terzo al Gran Premio Miguel Indurain dietro a Fabian Wegmann e Michael Albasini e coglie l’ottavo posto all’Amstel Gold Race, alla Freccia Vallone ed alla Liegi-Bastogne-Liegi.

Al via del Giro d’Italia con i gradi di capitano della formazione iberica è terzo nella tappa dell’Alpe di Pampeago dietro ad uno scatenato Emanuele Sella e a Vasil’ Kiryenka e nella tappa di Tirano alle spalle di Sella e Simoni. Rodriguez completa la corsa rosa al tredicesimo posto finale.

Rodriguez sesto alla Vuelta a España 2008

Ad agosto Purito è tredicesimo alla Vuelta a Burgos e a settembre prende parte alla Vuelta a España coi gradi di vice-capitano della Caisse d’Epargne alle spalle di Valverde. Lo spagnolo è quarto nella tappa di Andorra e quinto a Pla de Beret. Nella dodicesima tappa con arrivo a Suances è undicesimo salendo al decimo posto della generale ed il giorno successivo, è terzo nella terribile tappa con arrivo all’Alto de l’Angliru dietro a Contador e Valverde salendo al sesto posto della generale. Nelle successive tappe Purito gioca il ruolo di spalla di Don Alejandro riuscendo comunque a mantenere la posizione in classifica e a Madrid è sesto a 6’50” da Alberto Contador.

Selezionato per i Mondiali di Varese chiudendo la prova in linea, vinta da Alessandro Ballan, al sesto posto e primo degli spagnoli.

Nel 2009, a marzo, vince la tappa di Montelupone alla Tirreno-Adriatico con sei secondi di vantaggio sull’italiano Davide Rebellin e completa la Corsa dei due Mari al quindicesimo posto

Rodriguez secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi 2009

Il 26 aprile lo spagnolo è al via della classica del nord. Ai 28 chilometri dall’arrivo è Philippe Gilbert, che con un scatto prepotente, a dar fuoco alle polveri ma è Andy Schleck a salutare tutti sulla Côte de la Roche-aux-faucons andando a cogliere il successo. Alle sue spalle, staccato di 1’17”, arriva lo spagnolo seguito da Rebellin.

Al via del Giro d’Italia, Rodriguez non trova mai il colpo di pedale buono lasciando i gradi di capitano a David Arroyo e abbandonando anzitempo la corsa.

Rodriguez settimo alla Vuelta a España 2009

Dopo aver chiuso secondo, a luglio, la Prueba Villafranca alle spalle di Jacme Rovira ed aver vinto la tappa di Miranda de Ebro davanti al belga Ben Hermans alla Vuelta a Burgos, Purito è al via della Vuelta a España come spalle del “solito” Valverde. Nella tappa di Xorret de Catí è Don Alejandro a conquistare tappa e maglia di leader della corsa conservandola sino a Madrid. Purito è settimo nella tappa dell’ Alto de Sierra Nevada e completa la corsa al settimo posto della classifica finale a 9’08” dal suo capitano che conquista il successo.

Joaquim Rodríguez bronzo ai Mondiali di Mendrisio 2009

Selezionato per i Campionati del Mondo di Mendrisio, Purito entra nella fuga buona con Evans e Kolobnev ma l’australiano si dimostra il più forte di tutti conquistando la vittoria in solitaria. Rodriguez, nella volata a due, viene superato da Aleksandr Kolobnev e deve accontentarsi della medaglia di bronzo.

Al termine della stagione lascia la Caisse d’Epargne per accasarsi alla formazione russa Katusha andando a ricoprire il ruolo di prima punta del team.
Al via della Parigi-Nizza è secondo nella tappa di Aurillac alle spalle di Peter Sagan, quarto a Mende e quinto a Tourrettes-sur-Loup, completando la corsa al settimo posto finale. Poche settimane dopo conquista il successo finale alla Volta Ciclista a Catalunya con 5″ di margine su Xavier Tondó Volpini.

Ad aprile Joaquim vince il Gran Premio Miguel Indurain, precedendo il suo ex capitano Valverde, e alla Vuelta Ciclista al País Vasco fa sua la tappa di Orio completando la corsa al terzo posto finale.

Purito secondo alla Freccia Vallone 2010

Il 21 aprile va vicino al successo alla Freccia Vallone andando a giocarsi la volata a ranghi ridotti con Contador e Cadel Evans ma è proprio l’australiano a precederlo sulla linea d’arrivo.

Joaquim Rodríguez sesto al Tour de France 2010

Dopo aver colto un buon nono posto al Giro di Svizzera a 1’09” da Frank Schleck, il ciclista catalano è al via del Tour de France con l’obiettivo di far classifica. Dopo l’ottavo posto nella tappa di Saint-Jean-de-Maurienne, nella dodicesima tappa, tra le montagne del Massiccio Centrale, l’iberico è primo sull’arrivo di Mende battendo in volata il connazionale Alberto Contador. Rodriguez è poi quarto a Ax-3 Domaines e nella diciassettesima frazione, con arrivo al Col du Tourmalet, è terzo dietro a Andy Schleck e Contador. Purito chiude la corsa all’ottavo posto, divenuto poi sesto per le squalifiche di Contador e Menchov.

Joaquim Rodríguez terzo alla Vuelta a España 2010

Dopo aver chiuso quinto nella Clasica Ciclista San Sebastian, è al via della Vuelta a España cogliendo il secondo posto nella terza tappa con arrivo a Málaga alle spalle del belga Philippe Gilbert. Nell’ottava tappa è quinto sull’arrivo di Xorret del Catí e, due giorni dopo, nell’arrivo di Vilanova i la Geltrú conquista la maglia rossa di leader della corsa salvo poi vederla il giorno seguente a Igor Antón.

Nella quattordicesima tappa con arrivo a Peña Cabarga è Purito a conquistare la vittoria di tappa in solitaria con 20″ di vantaggio su Vincenzo Nibali che conquista la maglia rossa proprio davanti allo spagnolo. Due giorno dopo, all’Alto de Cotobello, lo Squalo dello Stretto non è in forma e a 700 metri dall’arrivo è Rodriguez a staccare l’italiano riprendendosi la maglia con 33 secondi su Nibali e 53 su Mosquera.

Nella cronometro del giorno successivo è Nibali e riprendersi la testa della corsa con Rodríguez che crolla perdendo oltre sei minuti dal vincitore Peter Velits scendendo al quinto posto della generale. Nella penultima tappa, con arrivo alla Bola del Mundo vince Mosquera davanti a Nibali e Rodriguez e a Madrid lo spagnolo è al quarto posto, fuori dal podio ma, a seguito della squalifica di Ezequiel Mosquera, gli venne attribuito il terzo posto della graduatoria finale.

Nel 2011 Rodriguez coglie il nono posto, ad aprile, al Gran Premio Miguel Indurain e alla Vuelta Ciclista al País Vasco è undicesimo. Al via delle classiche del nord, il catalano è secondo all’Amstel Gold Race a 2″ da Gilbert ed alla Freccia Vallone a 3″ sempre dal belga.

Rodríguez quarto al Giro d’Italia 2011

Al via della Corsa Rosa lo spagnolo è ottavo nella quinta tappa con arrivo ad Orvieto e sesto due giorni dopo a Montevergine de Mercogliano. nell’undicesima tappa da Tortoreto Lido a Castefidardo alle spalle di John Gadret. Nella quindicesima tappa con arrivo a Gardeccia, Rodriguez è settimo e sale al nono posto della generale ed è poi protagonista nella diciannovesima tappa con arrivo a Macugnaga, vinta da Tiralongo, quando è quinto ed in quella del Sestriere quando è terzo dietro a Kiryienka e Rujano.

Joaquim completa la corsa rosa al quinto posto finale poi diventato quarto per la squalifica di Alberto Contador.

Rodriguez quinto al Giro del Delfinato 2011

Schierato ai nastri di partenza del Giro del Delfinato, chiude secondo nella prima tappa in linea con arrivo a Saint-Pierre-de-Chartreuse dietro a Jurgen Van den Broeck e conquista la vittoria nelle ultime due tappe, la tappa regina al Collet d’Allevard e il giorno successivo a Toussuire, completando la corsa al quinto posto finale vincendo la classifica a punti e quella della montagna.

Dopo aver saltato il Tour de France, a luglio è terzo alla Classica di San Sebastián in seguito al declassamento di Carlos Barredo ed al Memorial Ricardo Otxoa mentre ad agosto conquista la vittoria nella tappa di Castillo de Burgos alla Vuelta a Burgos conquistando il successo finale con 36″ di margine su Daniel Moreno.

Al via della Vuelta a España è dato tra i favoriti per il successo finale. Rodriguez si conferma in ottima forma vincendo la quinta tappa con arrivo aValdepeñas de Jaén davanti a Wout Poels e l’ottava sul traguardo di San Lorenzo de El Escorial davanti a Scarponi indossando la maglia rossa. Nella tappa de La Covatilla la maglia va a  Bauke Mollema e Rodriguez cade perdendo terreno ed il giorno successivo, nella cronometro di Salamanca esce di classifica completando la corsa di casa al 19esimo posto e, dedicatosi alla maglia a punti, deve inchinarsi a Bauke Mollema.

Nel finale di stagione coglie il terzo posto al Giro di Lombardia alle spalle di Oliver Zaugg e Daniel Martin completando l’anno al terzo posto nella graduatoria dell’UCI World Tour.

Ad inizio 2012, al Tour dell’Oman, lo spagnolo si classifica settimo nella tappa di montagna chiudendo settimo nella classifica finale. A marzo il catalano vince la tappa di Offida alla Tirreno-Adriatico davanti a Nibali completando la corsa al sesto posto finale a 1’16” dal siciliano e ad aprile vince due frazioni alla Vuelta al País Vasco sui traguardi di Alto de Ibardin e Oñate concludendo la corsa al secondo posto, preceduto dal solo Samuel Sánchez per via del terreno perso nella cronometro conclusiva.

Rodriguez vince la Freccia Vallone 2012

Joaquim Rodríguez è al via delle classiche delle Ardenne con i favoriti dei pronostici per via della scarsa forma di Philippe Gilbert. Dopo aver chiuso 24esimo nell’Amstel Gold Race, tre giorni dopo è al via della Freccia Vallone e ai meno 300 metri piazza una sparata lungo la salita del Mur de Huy conquistando la vittoria davanti a Michael Albasini e Philippe Gilbert. Al via della Liegi-Bastogne-Liegi va all’attacco con Maxim Iglinskiy ma fatina sulla Cote di Saint-Nicolas e chiude quindicesimo.

Joaquim Rodríguez secondo al Giro d’Italia 2012

Al nastri di partenza della Corsa Rosa lo spagnolo è uno dei favoriti per la vittoria. Nella settima tappa con arrivo a Rocca di Cambio è quarto salendo al terzo posto della generale con la maglia che va sulle spalle del canadese Ryder Hesjedal. Il giorno successivo, a Lago Laceno vince Domenico Pozzovivo con lo spagnolo che chiude terzo e nella decima tappa, con arrivo ad Assisi, lo spagnolo stacca tutti e Rodríguez strappa la maglia rosa di leader al canadese per 17″.

Nella quattordicesima tappa con arrivo a Breuil-Cervinia, Hesjedal rifila 24″ secondi di distacco a Purito, e si riprende la maglia rosa con 7″ di vantaggio sullo spagnolo. La corsa è ormai un testa a testa tra i due e nella tappa successiva, con arrivo a Pian dei Resinelli, è Purito a riprendere la testa della corsa con 30″ su Ryder. Rodriguez vince a Cortina d’Ampezzo ed è terzo all’ Alpe di Pampeago dietro a Kreuzinger e al canadese. Si arriva alla cronometro conclusiva di Milano con i due separati da 31″. Nel 28,2 chilometri contro il tempo avviene il ribaltone: Hesjedal, più a suo agio nell’esercizio contro l’orologio, recupera 47 secondi allo spagnolo e conquista il successo con 16 secondi di vantaggio su Purito.

Ad agosto, Rodríguez supporta il compagno di squadra Daniel Moreno a vincere la Vuelta a Burgos ed è ottavo nella Classica di San Sebastian vinta da Luis Leon Sanchez.

Al via della Vuelta , lo spagnolo ricopre il ruolo di terzo favorito dietro Christopher Froome e Alberto Contador. Nella terza tappa con arrivo a Eibar è secondo dietro a Valverde salendo al terzo posto della generale ed il giorno successivo, sul traguardo di Estación de Valdezcaray, conquista la maglia rossa di leader della corsa. Purito vince la sesta tappa con arrivo a Fuerte del Rapitán davanti a Froome, è secondo alla Collada de la Gallina alle spalle di Valverde e a Barcelona dietro a Gilbert portando a 53″ il vantaggio sul Kenyano bianco.

Nella cronometro di Pontevedra, undicesima tappa, Rodriguez perde terreno ma perde meno del previsto e conserva la maglia rossa con 1″ di vantaggio su Contador ma il giorno successivo a Mirador de Ézaro vince la tappa ed incrementa il proprio vantaggio su Alberto così come nella quattordicesima frazione di Puerto de Ancares.
Purito resiste bene ai Lagos de Covadonga ed è terzo a Valgrande-Pajares

Il giorno dopo il secondo giorno di riposo, Contador va all’attacco a 50 chilometri dall’arrivo lungo la salita di Collada La Hoz. Alberto approfitta del cedimento di Rodriguez e del supporto di Paolo Tiralongo, andato in fuga nella prima parte della tappa, per cogliere la vittoria sul traguardo di Fuente Dé prendendosi la maglia con 1’52” su Alejandro Valverde e oltre due minuti su Rodríguez. Joaquim Rodríguez perde anche la maglia verde a punti e completa la Vuelta al terzo posto finale dietro a Contador e Valverde.

Joaquim Rodríguez vince il Giro di Lombardia 2012

Il 29 settembre il ciclista catalano è al via del Giro di Lombardia e, grazie ad un attacco in solitaria lungo le rampe della salita di Villa Vergano, taglia l’arrivo da solo diventando il primo ciclista iberico a conquistare il successo nella “Classica delle foglie morte”. La vittoria gli consente di concludere l’anno al primo posto della classifica UCI ma la gioia è segnata dal declassamento della Katusha che perde la licenza World Tour.

Ad inizio del 2013 lo spagnolo vince la tappa della Green Mountain al Tour dell’Oman chiudendo la corsa al quarto posto finale. Alla Tirreno-Adriatico è nono in vetta ai Prati di Tivo e vince la tappa di Chieti con 8″ di margine su Mollema e completa la corsa al quinto posto finale.

Al via del Giro della Catalogna è ottavo nella prima tappa ed è terzo nell’arrivo in vetta alla Vallter 2000 completando la breve corsa a tappe spagnola al secondo posto nella classifica generale dietro a Dan Martin.

Durante le classiche del nord cade e si ritira dall’Amstel Gold Race è sesto alla Freccia Vallone e secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi alle spalle di Martin. A maggio il suo contratto con la Katusha viene prorogato fino alla fine del 2015.

Joaquim Rodríguez terzo al Tour de France 2013

Al Tour de France, lo spagnolo è nella ottava tappa di Ax 3 Domaines entrado nella top ten della classifica generale ed è quinto il giorno seguente a Bagnéres de Bigorre. Nella quindicesima tappa con arrivo in vetta al Mont Ventoux è quarto dietro a Froome, Quintana e Nieve salendo all’ottava posizione della generale a 7 minuti e 11 secondi da Froome.

Nella terza settimana, Rodríguez terzo a 10 secondi da Froome nella cronometro individuale Chorges ed il giorno successivo è quinto nella tappa con la doppia salita dell’Alpe d’Huez. Nella penultima tappa, con arrivo a Le Semnoz va all’attacco assieme a Quintana chiudendo secondo alle spalle di Nairo e completando la Grande Boucle al terzo posto della classifica generale, dietro a Froome ed al colombiano.

Joaquim Rodríguez quarto alla Vuelta a España 2013

Al via della  Vuelta a España il Team Katusha concede 59 secondi all’Astana di Nibali nella cronometro a squadre d’apertura. Lo spagnolo è poi settimo nella seconda Alto do Monte da Groba e terzo il giorno successivo a Vilagarcía de Arousa. Nella nona tappa con arrivo ad Estepona. Alto de Peñas Blancas lo spagnolo è nono a 19″ da Leopold König salendo al nono posto della generale. Purito il giorno seguente è terzo a Valdepeñas de Jaén alle spalle di Daniel Moreno, suo compagno di squadra, e Valverde e nella tappa successiva chiude quinto sull’arrivo di Güéjar Sierra. Alto de Hazallanas salendo al quinto posto della generale.

Nella quattordicesima tappa, con arrivo a Collada de la Gallina, Rodriguez è quarto e scavalca Nicolas Roche in classifica generale. Nella diciannovesima tappa con traguardo sul mitico Alto del Naranco è Rodriguez a cogliere il successo di giornata con 11″ di margine su Diego Ulissi e nella penultima frazione, con arrivo all’Angliru, chiude ottavo confermando il quarto posto finale a 3 minuti e 22 secondi dal sorprendente americano Chris Horner vincitore della corsa.

La delusione del Mondiale di Firenze 2013

Selezionato per la rassegna iridata in terra Toscana, Purito è tra i favoriti assieme ad connazionale Valverde. Nelle fasi finale della prova in linea Joquim allunga in solitaria ma viene ripreso negli ultimi chilometri da Rui Costa che nella volata finale lo supera. Per Rodriguez arriva uno storico, quanto amaro, argento mondiale con Valverde a completare il podio.

Joaquim Rodríguez vince il Giro di Lombardia 2013

La rabbia per la beffa iridata spinge Purito a gettare tutte le sue energie sulla Classica delle Foglie morte e, a nove chilometri dal traguardo, lo spagnolo saluta tutti i rivali e si getta in picchiata verso il successo. Sul traguardo di Lecco, il catalano è primo con 17″ di margine su Valverde cogliendo il secondo successo di fila nella classica di fine anno chiudendo in testa nella classifica del World Tour.

Rodriguez vince la Volta a Catalunya 2014

Nel 2014 Purito inizia la stagione on il Tour di San Luis ed è poi quarto al Giro dell’Oman a 48″ da Froome. A marzo a La Molina, vinse la terza tappa del Giro di Catalogna co 5″ di margine su Contador salendo in testa alla corsa. Rodriguez si difende nelle successive frazioni e coglie la vittoria finale davanti al pistolero.

Ad aprile è vittima di una caduta all’Amstel Gold Race riportando, senza accorgersene alcune fratture alle costole, e non brilla nelle altre classiche. Si presenta ai nastri di partenza del Giro d’Italia tra i favoriti per il successo finale. Nella cronometro a squadre d’apertura di Belfast, la squadra di Rodríguez chiude diciannovesima e nelle successive frazioni è settimo nella quinta tappa con arrivo a Viggiano. Il giorno successivo la pioggia rende scivoloso l’asfalto e Purito finisce a terra e termina a 7 minuti e 43 secondi dai primi uscendo di classifica. Gli esami medici a fine tappa rivelano, oltre alle fratture riportate all’Amstel Gold Race, anche la frattura a un dito e ad una costola e Purito si ritira dal Giro.

Tornato in sella è al via del Tour de France con l’obiettivo di andare a caccia di tappe. Purito prova spesso ad entrare nelle fughe ma non riesce mai, complice la forma fisica non perfetta, a completare vittoriosamente le sue azioni. Rodriguez prova a competere per la maglia a Pois ma senza successo.

Joaquim Rodríguez quarto alla Vuelta a España 2014

Ad agosto lo spagnolo è terzo nella Classica di San Sebastian vinta da Alejandro Valverde ed è poi al via della Vuelta. Purito è terzo nella tappa di Arcos de la Frontera dietro a Michael Matthews e Dan Martin e quarto nella sesta tappa con arrivo a La Zubia (Cumbres Verdes) salendo al sesto posto della generale comandata da Alejandro Valverde. Nell’undicesima tappa con arrivo al Santuario de San Miguel de Aralar, Joaquim è terzo dietro a Fabio Aru e Valverde e nella quindicesima frazione ai Lagos de Covadonga è terzo dietro a Przemysław Niemiec e Valverde. Ai Lagos de Somiedo è quinto perdendo terreno da Contador che conquista il successo finale davanti a Chris Froome, Valverde e Rodriguez.

Rodriguez vince la Vuelta Ciclista al País Vasco 2015

Nel 2015 Rodríguez ottiene due terzi posti di tappa alla Tirreno-Adriatico sui traguardi di Castelraimondo e del Terminillo e fa sui il primo successo solo in aprile alla Vuelta al País Vasco dove è primo nella tappa di Zumarraga davanti a Sergio Henao ed in quella di Arrate precedendo Bauke Mollema. Rodriguez è poi secondo nella cronometro conclusiva de Aia alle spalle di Tom Dumoulin conquistando la vittoria finale con 13″ di margine su Henao.

Purito terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi 2015

Dopo aver chiuso 32esimo allAmstel Gold Race e quarto alla Freccia Vallone vinta da Valverde, il catalano coglie il terzo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi, dietro Valverde e Alaphilippe.

Al via del Giro del Delfinato completa la corsa a tappe francese all’ottavo posto a 3’06” ed è poi ai nastri di partenza del Tour de France. Nella terza tappa con arrivo in salita sul mitico Muro di Huy, dove aveva trionfato alla Freccia Vallone 2012, conquista la vittoria di tappa davanti a Froome. Rodriguez non fa classifica ma nella dodicesima tappa, con arrivo a Plateau de Beille, dopo una lunga fuga conquista la seconda vittoria di tappa con 1’12” di margine sul danese Jakob Fuglsang.

Purito secondo alla Vuelta a España 2015

Dopo aver colto il quinto posto alla Clasica Ciclista San Sebastian vinta da Adam Yates, lo spagnolo partecipa alla Vuelta a España dimostrandosi subito competitivo. E’ quinto nella seconda tappa con arrivo a Caminito del Rey, terzo nella nona sull’arrivo di Cumbre del Sol. Benitachell salendo al secondo posto della generale a 57″ da Tom Dumoulin.

Nell’undicesima tappa, con arrivo a Cortals d’Encamp,  Fabio Aru esce dal gruppo facendo la differenza e conquistando la maglia rossa. Joaquim Rodríguez resiste e mantiene la seconda posizione della generale. Nella quindicesima tappa con arrivo a Sotres è proprio Purito a vincere arrivando ad un secondo dalla maglia rossa, sempre sulle spalle di Aru. Due giorno dopo, nella cronometro di Burgos, è Dumoulin a prendere la testa della generale ma nella ventesima tappa con arrivo a Cercedilla è la Astana di Fabio Aru a fare la corsa con Dumoulin che, in giornata no, scivola al sesto posto finale e Rodriguez che completa la Vuelta al secondo posto a 57″ dal sardo vincendo la Classifica della combinata.

Il 2016 è un anno avaro di soddisfazioni per lo spagnolo che chiude quinto alla Vuelta al País Vasco a 1’22” da Contador e ottavo alla Liegi-Bastogne-Liegi a 12″ da Wout Poels.

Joaquim Rodríguez settimo al Tour de France 2016

Al via del Tour de France è quarto nella quinta tappa con arrivo a Le Lioran salendo al quarto posto della tappa ed è terzo nell’ottava tappa con arrivo a Bagnères-de-Luchon dietro a Froome e Martin salendo al terzo posto della generale. Nelle successive tappe lo spagnolo perde via, via terreno ma nella ventesima tappa con arrivo a Morzine il ciclista iberico è ottavo e sale al settimo posto della generale, posizione in cui chiude la corsa, a 6’58” dal vincitore Chris Froome.

Dopo aver chiuso al quarto posto nella Clásica San Sebastián a 22″ dall’olandese Bauke Mollema, il catalano è al via sdei Giochi olimpici di Rio de Janeiro, concludendo al quinto posto e annunciando che quella sarebbe stata la sua ultima corsa. Il Team Katusha obbliga però Rodriguez a prendere parte alle classiche italiane d’autunno dove, però, non arriva mai al traguardo.

Dopo essersi avvicinato alla nascente Bahrain-Merida, il 9 dicembre annuncia ufficialmente il ritiro dall’attività agonistica entrando nello staff tecnico di questa squadra. Nel 2022 rende noto che il suo abbandono del ciclismo è dovuto ad un problema cardiaco.