Giovanni Battaglin ciclista veneto, la storia
Giovanni Battaglin ciclista veneto terzo al Giro d’Italia 1973 e autore dell’accoppiata Giro-Vuelta nel 1981
Giovanni Battaglin nasce a Marostica, in provincia di Vicenza, il 22 luglio 1951. Nato nel dopoguerra in una famiglia di operai, Giovanni ha la bicicletta come unico mezzo per spostarsi da condividere con i due fratelli per raggiungere la casa in collina. L’idea di provare col ciclismo arriva solamente attorno ai diciotto anni quando in molti notano quel ragazzo abile quando la strada sale. Giovanni entra nel Velo Junior di Nove per poi passare alla Campagnolo del commendatore Tullio che lo prende subito come suo pupillo. Battaglin vince il GP Palio del Recioto ’71 staccando di oltre un minuto Armando Lora.
Giovanni Battaglin vince il Giro d’Italia dilettanti 1972
Nel 1972 il vicentino, con la maglia della Jolly Ceramica, conquista la vittoria alla Freccia dei Vini e soprattutto è protagonista al Giro Baby dove dimostra tutte le sue qualità di costanza di rendimento e forza in salita precedendo nella classifica finale Walter Riccomi di 1’07” e Gianpoalo Flamini di 1’27”. Il nativo di Marostica è anche ottavo nella classifica finale del Tour de l’Avenir vinto dall’olandese Fedor Den Hertog ed è quinto al Campionato italiano dilettanti, a Romito Magra, in cui ad imporsi è Francesco Moser.
Sul finire del 1972 Battaglin dovrebbe passare professionista con la Salvarani con Felice Gimondi ed il neo iridato Marino Basso ma entra tra i pro con la Jolly Ceramica. La prima vittoria arriva al Giro del Lazio dove arriva sul traguardo di Ariccia staccando tutti.
Giovanni Battaglin terzo al Giro d’Italia 1973
Al via della Corsa Rosa come esordiente è terzo nella tappa di Aosta vinta da Eddy Merckx, secondo al Monte Carpegna, staccato di 45 secondi dal Cannibale, e terzo sul traguardo di Andalo dietro al belga e a Gimondi. Ed il terzo posto è la posizione che ricopre anche sul podio finale superato sempre da Merckx e Gimondi; Battaglin anche nella classifica dei GPM è terzo alle spalle di José Manuel Fuente ed il “solito” Eddy. L’Italia impazzisce per questo neo pro che battaglia con due mostri sacri del ciclismo.
Giovanni Battaglin sesto al Giro d’Italia 1974
Nel 1974 il veneto a maggio sfiora la vittoria di tappa al Tour de Romandie sul traguardo di Evolène superato dal solo Miro Panizza ed è nuovamente al via della Corsa Rosa ottenendo il terzo posto nella tappa di Sorrento ed il quarto sul Monte Generoso dietro a Fuente, Gimondi e Perletto. Giovanni completa il Giro al sesto posto della generale a 4’22” dal solito Merckx.
A luglio il nativo di Marostica è terzo al Trofeo Matteotti dietro a Bitossi e Moser e ad agosto conquista la vittoria al Giro dell’Appennino precedendo Enrico Paolini e Giacinto Santambrogio. Selezionato per i campionati del Mondo di Montréal, completa la prova in linea, vinta da Eddy Merckx al decimo posto.
Nel 1975, il 16 aprile vince la tappa di Monte Sant’Angelo al Giro di Puglia prendendo la maglia di leader della corsa ed ottenendo il successo finale davanti a Bitossi, staccato di otto secondi.
Al via del Giro d’Italia, Battaglin conquista la vittoria nella terza tappa con arrivo a Prati di Tivo davanti agli spagnoli Francisco Galdós e Miguel Lasa indossando la maglia rosa. Il giorno seguente Giovanni perde l’insegna del primato cedendola a Galdós per poi riprenderla al termine della cronometro individuale di Forte dei Marmi in cui chiude con il miglior tempo davanti a Gimondi. In molti lo danno per favorito alla vittoria finale ma nella successiva tappa, sempre una cronometro, sulla salita del Ciocco va in crisi uscendo di classifica e dedicandosi, nel prosieguo della corsa rosa a supportare il compagno di squadra Fausto Bertoglio che conquista la vittoria finale.
Al via del Tour de France per la prima volta in carriera, coglie un settimo posto di tappa a Pau ma è costretto al ritiro anzitempo. Ad agosto il veneto conquista la vittoria della Coppa Sabatini precedendo Celestino Vercelli e Pierino Gavazzi ed è primo, a settembre, nella tappa di Alt del Mas Nou alla Volta Ciclista a Catalunya. Nel 1976 a maggio è sesto al GP di Zurigo, secondo nella tappa di Leysin al Tour de Romandie alle spalle di Johan De Muynck completando la corsa al sesto posto assoluto a 8’12” dal belga ed è secondo al Giro dell’Appennino dietro a Francesco Moser.
Al Giro d’Italia corre sottotono ottenendo solamente un quinto posto di tappa a Lago Laceno mentre a luglio, al via del Tour de France si impone nella tappa di Caen tagliando l’arrivo in solitaria con dieci secondi di margine su Gavazzi. Ad agosto il veneto è quinto alla Tre Valli Varesine.
Nel 1977 Battaglin a febbraio è ottavo alla Vuelta a Andalucia a 3’45” dal tedesco Dietrich Thurau, a marzo è ottavo nella classifica finale della Tirreno-Adriatico a 2’09” da Roger De Vlaeminck e ad aprile è terzo al Tour du Nord-Ouest. Al Giro d’Italia fatica ad ingranare e completa la corsa solamente al 46esimo posto finale.
Ad agosto Giovanni conquista la vittoria nel G.P. Montelupo tagliando l’arrivo in solitaria con 2’15” di vantaggio su Beppe Saronni ed è terzo alla Coppa Bernocchi dietro a Barone e Panizza.
Battaglin vince tre tappe al Giro di Svizzera 1978
Nel 1978 Battaglin passa alla Fiorella Mocassini-Citroën, diretta da Luciano Pezzi. Ad aprile il vicentino è quinto al G.P. di Larciano e settimo al Giro di Puglia. Al Giro d’Italia non riesce ad incidere ed è costretto anzitempo al ritiro dalla corsa. Battaglin si rifà al Giro di Svizzera, a giugno, vincendo tre tappe di fila: è primo a Grächen tagliando l’arrivo in solitaria con 39 secondi di vantaggio su Gavazzi, a Lugano andando nuovamente in fuga e precedendo Barone di 25 secondi e a Glarona quando è primo davanti all’elvetico Josef Fuchs.
A luglio Battaglin è secondo alla Ruota d’Oro alle spalle di Dino Porrini ed è secondo al Trofeo Matteotti dietro a Francesco Moser mentre ad agosto è secondo al Giro dell’Umbria vinto da Gianbattista Baronchelli ed alla Tre Valli Varesine in cui a vincere è Moser e conquista la vittoria, assieme a Bernt Johansson, nella Cronostaffetta.
Passato alla Inoxpran di Davide Boifava nel 1979 parte bene vincendo, a marzo, il Giro della Provincia di Reggio Calabria ed il Trofeo Pantalica precedendo Palmiro Masciarelli.
Battaglin vince il Giro dei Paesi Baschi 1979
Ad aprile il Giovanni Battaglin prende parte alla Vuelta Ciclista al Pais Vasco e nella seconda tappa, da Etxarri-Aranatz a Azkoitia, conquista la vittoria davanti all’iberico Javier Francisco Elorriaga andando ad indossare la maglia di leader della corsa. Due giorni dopo è terzo sul traguardo di
Hondarribia davanti a Miguel María Lasa e Miguel Esparza conquistando la classifica finale con 2’09” di margine su Vincente Belda.
A giugno è al via del Giro di Svizzera conquistando la vittoria nella tappa di Laax con 1’41” di margine sul francese Patrick Busolini chiudendo al nono posto della classifica finale a 10’00” dal belga Wilfried Wesemael. Al campionato italiano Battaglin è secondo alle spalle di Francesco Moser.
Giovanni Battaglin sesto e maglia a Pois al Tour de France 1979
Al via del Tour de France Battaglin si dimostra molto performance cogliendo il terzo posto nella prima tappa in linea di Luchon piazzandosi stabilmente nelle prime posizioni della generale. Il veneto è settimo a Superbagnères e nono nella frazione di Pau ma nella tappa delle Fiandre a farla da padrone sono il freddo e la pioggia. Battaglin si becca una bella tosse e gli viene somministrato dello Zerinol che lo fa risultare positivo ad un controllo antidoping: viene penalizzato di dieci minuti cosa che lo fa, di fatto uscire di classifica quando ricopre il terzo posto della generale. Riabilitato non riesce più recuperare il terreno perduto ma chiude comunque al sesto posto della generale a 38’12” da Hinault e vincendo la maglia a pois di miglior scalatore.
A fine luglio il nativo di Marostica conquista la vittoria nel Trofeo Matteotti con un’azione di forza che gli permette di tagliare l’arrivo davanti a Silvano Contini staccato di oltre sette minuti.
L’11 agosto Battaglin vince la Coppa Placci davanti a Stefano D’Arcangelo ed allo svedese Bernt Johansson, il 21 è primo alla Coppa Agostoni superando Francesco Moser e Alfredo Chinetti e, selezionato per i campionati mondiali di Valkenburg, entra nella fuga buona ma nella volata finale viene ostacolato da Jan Raas e da Dietrich Thurau, che gli tagliano la strada costringendolo solamente al sesto posto.
Giovanni Battaglin terzo al Giro d’Italia 1980
Nel 1980 il vicentino ad aprile è primo alla Milano-Vignola davanti a Moser e Contini. A maggio, dopo aver ottenuto il quarto posto al Giro del Trentino, prende il via alla corsa rosa cogliendo il quarto posto nella frazione con arrivo ad Orvieto e correndo da protagonista nella fase finale della corsa. E’ primo sul traguardo di Pecol davanti a Panizza e allo svedese Prim, è sesto il giorno successivo a Cles e quinto nella successiva tappa di Sondrio. Nella cronometro di Turbigo chiude settimo completando la corsa al terzo gradino del podio dietro ad Hinault e Panizza.
Dopo aver colto il secondo posto al campionato italiano alle spalle di Saronni, il veneto conquista la vittoria alla Coppa Placci precedendo Panizza e Contini e alla Milano-Torino superando Moser e Cerutti.
Giovanni Battaglin vince la Vuelta a España 1981
Il 1981 è l’anno migliore di Battaglin che ad aprile prende parte alla Vuelta a España per la prima ed unica volta il carriera. Nell’ottava tappa della corsa iberica, la cronometro individuale da Granada alla Sierra Nevada, l’italiano è primo davanti allo spagnolo Pedro Muñoz della Zor conquistando la leadership della corsa. Giovanni è secondo nella tappa di Rasos de Peguera dietro a Belda, terzo a Saragoza e a Los Ángeles de San Rafae alle spalle di Arroyo e Faustino Rupérez ma guadagnando sui rivali della general. Giovanni Battaglin vince la Vuelta con 2’09” su Muñoz e 2’29” su Belda.
Giovanni Battaglin vince il Giro d’Italia 1981
Tre giorni dopo il successo in terra Spagnola in una Vuelta segnata da vento, pioggia e freddo, il veneto è a Trieste per la partenza del Giro. La condizione è ottima ma la concorrenza è agguerritissima con Saronni, Moser e Contini oltre allo svedese Tommy Prim pronti a lottare per la vittoria. La maglia rosa passa di corridore in corridore, venendo vestita prima da Saronni e poi da Moser. La Bianchi la fa da padrona nella seconda parte della corsa con Contini che conquista la maglia rosa a Salsomaggiore Terme, quando Battaglin chiude terzo, e Baronchelli e Prim che sono sempre pronti a inserirsi nelle fughe.
Dopo il giorno di riposo del 3 giugno, Battaglin vince la tappa di San Vigilio di Marebbe davanti a Saronni e Fuchs ed il giorno seguente, alle Tre Cime di Lavaredo Giovanni chiude la tappa in terza posizione dietro agli svizzeri Breu e Fuchs conquistando la maglia rosa.
Nella cronometro individuale di Verona vince Knudsen davanti a Prim ma Battaglin è terzo conquistando la vittoria finale con 38 secondi su Prim e 50 su Saronni cogliendo una storia doppietta Vuelta-Giro riuscita, sino a quel momento, solamente a Merckx.
Dopo la vittoria al Giro d’Italia fonda l’azienda Battaglin Cicli e negli anni seguenti non ritrova più la forma migliore cogliendo un secondo posto al G.P. di Camaiore dietro ad Argentin ed al Giro del Friuli 1983 dietro a Moser
Battagli si ritira dal professionismo nel 1984 corso con la Carrera.