Luciano Dalla Bona ciclista veneto, la storia

Luciano Dalla Bona

Luciano Dalla Bona

Luciano Dalla Bona ciclista veneto argento olimpico a Tokyo 1964 e vincitore di una tappa al Giro d’Italia 1968

Luciano Dalla Bona nasce a Pressana, in provincia di Verona, l’ 8 novembre 1943. Si avvicina al ciclismo così come il fratello Giovanni, mettendo in luce qualità decisamente interessanti.

Dopo le categorie giovanili passa dilettante con la S.C. Padovani con cui, nel 1964, è terzo al Trofeo Napoleone Faina ed al Circuito dei Colli Storici e conquista la vittoria nel G.P. Cementi Zillo.

Luciano Dalla Bona argento olimpico a Tokyo 1964

In quella stagione viene selezionato per i Giochi Olimpici di Tokyo conquistando la medaglia d’argento nella Cronosquadre assieme a Severino Andreoli, Pietro Guerra e Ferruccio Manza. La stagione del veneto è resa memorabile dalla conquista della medaglia d’oro nella cronometro a squadre ai Mondiali di Albertville sempre assieme ad Andreoli, Guerra, Manza.

Nel 1965 Luciano conclude all’undicesimo posto il Tour de l’Avenir e conquista la medaglia d’oro ai Campionato del Mondo di Lasarte-Oria assieme a Mino Denti, Pietro Guerra e Giuseppe Soldi. Nel ’66 Dalla Bona è primo al G.P. Ezio Del Rosso ed alla Coppa Città di San Daniele e al Mondiale di Nürburgring è medaglia di bronzo nella cronosquadre con Denti, Guerra e Benfatto.

Luciano Dalla Bona passa professionista nel 1966 con la Salvarani e l’anno successivo conquista la vittoria nel G.P. di Camaiore davanti a Tommaso da Prà e Roberto Ballini ed è nono al G.P. di Lugano.

Luciano Dalla Bona vince una tappa al Giro d’Italia 1968

Nel 1968 Luciano conquista la sua prima ed unica vittoria in una frazione del Giro d’Italia conquistando, il 19 giugno, la diciannovesima frazione della corsa rosa da Abbadia San Salvatore a Roma precedendo sul traguardo Luis Ocaña e Giuseppe Milioli. Il 6 luglio il veneto conquista la vittoria del Giro delle Marche andando in fuga solitaria tagliando l’arrivo con 1’30” di margine su Aldo Moser e  2’45” su Ercole Gualazzini.

Nel 1969 è tra i protagonisti del Giro della Catalonia indossando la magli di leader della corsa al termine della frazione di Tortosa conservandola per due giorni salvo poi doverla cedere a Mariano Díaz.

Gregario fidato al servizio di Felice Gimondi, l’anno seguente il veneto coglie un quinto posto di tappa al Tour de France sul traguardo di Bordeaux e a fine stagione abbandona il professionismo avviando un’attività imprenditoriale nel settore della maglieria.