Tommaso De Prà maglia gialla al Tour ’66

Tommaso De Prà (Fonte wikipedia)

Tommaso De Prà (Fonte wikipedia)

Tommaso De Prà, la sua carriera

Tommaso De Prà ciclista pavese, professionista con la Molteni, ottimo gregario in grado di indossare la maglia gialla al Tour de France 1966

Tommaso De Prà nasce a Mortara, in provincia di Pavia, il 16 dicembre 1938. Si avvicina al ciclismo abbastanza tardi, a 21 anni, con i colori della Nilus di Vigevano per poi passare, l’anno seguente, alla Carbi Vigevano. Poi nel luglio del 1960 parte per il militare, prima ad Avellino e  poi a Novara dove grazie ad un generale appassionato di ciclismo, viene tesserato per la Novarese Groppi potendosi allenare e  mettendo presto in luce le sue doti di combattente che gli valgono la vittoria della Milano-Genova ’61 e della Gran Coppa Vallestrona ’62 davanti a Venanzio Franzolin.

Nel 1963 De Prà passa tra i professionisti  con la San Pellegrino Sport diretta da Giuseppe Della Torre e Gino Bartali  per poi passare alla I.B.A.C. con cui incamera importanti insegnamenti che gli serviranno quando nel ’65 viene ingaggiato dalla mitica Molteni.

Sotto la guida di Giorgio Albani conquista il terzo posto al Trofeo Baracchi ’65 in coppia con Giuseppe Fezzardi e chiude il Giro d’Italia al 65esimo posto finale. L’anno seguente conquista la prestigiosa Coppa Agostoni tagliando in traguardo di Lissone con dieci secondi di vantaggio sul francese Roger Pingeon.

Tommaso De Prà maglia gialla al Tour de France 1966

Tommaso è un gregario attento e un professionista impeccabile e la Molteni decide di schieralo al via della Grande Boucle ’66 a sostegno di Guido De Rosso . Il primo luglio la carovana della corsa francese si sposta da Bayonne a Pau per la decima tappa. 234 chilometri tra i Pirenei con  le salite dell’Aubisque e del Tourmalet, Da Prà che ama buttarsi nelle fughe, si infila in quella giusta, taglia il traguardo davanti al belga Willy In’t Ven e conquista la maglia gialla strappandola al compagno di squadra Rudi Altig. Il pavese perde la maglia di leader già il giorno seguente per opera del transalpino  Jean-Claude Lebaube ma quello resterà per sempre un momento incredibile della sua carriera.

Tommaso De Prà leader alla Tirreno-Adriatico 1967

Nel ’67 Tommaso è protagonista di un’altra ottima stagione a supporto dei compagni riuscendo, però a ritagliarsi degli spazi di gloria: è secondo al GP di Camaiore dietro a Luciano Dalla Bona, primo al Trofeo Colzani, terzo alla Tre Valli Varesine dietro a Motta e a Zancanaro e sesto al Trofeo Baracchi. La stagione di De Prà è caratterizzata soprattutto dal successo nella terza frazione della Tirreno-Adriatico quando, sul traguardo di Terni, il ciclista pavese prevede il Camoscio d’Abruzzo, Vito Taccone andando a vestire la maglia di leader della corsa con 10 secondi di margine sull’abruzzese. Il giorno seguente Tommaso riesce a mantenere il segno del primato ma nella San Benedetto del Tronto-San Benedetto del Tronto esce di fatto di classifica e la maglia passa a Franco Bitossi.

Al Tour de Suisse ’67, Da Pra conquista un’importante vittoria nella sesta frazione da Burgdorf a Möhlin e a fine stagione viene convocato per i Campionati Mondiali su strada di Heerlen chiudendo al 41esimo posto.

Nel 1968 Da Prà passa alla Salvarani conquistando la terza frazione della Vuelta a España da Lleida a Barcellona e il Circuito di Felino e quello degli Assi  venendo chiamato nuovamente in azzurro per i Mondiali di Imola vinti da Vittorio Adorni mentre l’anno seguente il pavese deve accontentarsi di qualche buon piazzamento.

Tommaso De Prà abbandona il ciclismo professionistico al termine della stagione 1971 e si trasferisce in Veneto assieme alla moglie Rosalba, conosciuta in Brianza, dove si era trasferito durante la carriera professionistica.