Luciano Pezzi ciclista romagnolo, la storia

Luciano Pezzi

Luciano Pezzi

Luciano Pezzi ciclista romagnolo, ottavo al Giro d’Italia 1950 e divenuto eccellente direttore sportivo per Gimondi, Adorni, Moser e Pantani

Luciano Pezzi nasce a Russi, in a provincia di Ravenna in Emilia-Romagna, l’8 febbraio 1921. Si avvicina al ciclismo correndo come esordiente nel 1933, allievo nel 1938 e come dilettante nel 1940.

Nel 1941 è inviato al fronte e l’8 settembre 1943, dopo i rastrellamenti dei tedeschi, scappa in bicicletta unendosi alla Resistenza ed entrando nella 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini” guidata da Arrigo Boldrini prendendo il soprannome di “Stano”.

Finito il conflitto, corre come Individuale e nel 1948 entra nell’organico della Arbos con cui è terzo alla Milano-Torino e secondo al Giro di Romagna, superato in volata da Vito Ortelli. Nel ’49 passa all’Atala-Pirelli prendendo parte al Giro d’Italia cogliendo il terzo posto nella Venizia-Udine alle spalle di Adolfo Leoni e Alfredo Pasotti. Il ravennate è al via anche del Tour de France cogliendo il terzo posto nella tappa da  Bordeaux a San Sebastian dietro a Louis Caput e Stan Ockers.

Luciano Pezzi ottavo al Giro d’Italia 1950

Luciano prende parte alla corsa rosa e nella quinta tappa, da Genova a Torino, coglie il terzo posto alle spalle di Franco Franchi e Bruno Pontisso mentre è sesto sul traguardo di Bolzano. Pur senza cogliere successi, Pezzi si dimostra particolarmente costante riuscendo a completare la corsa all’ottavo posto finale a 14’34” dallo svizzero Hugo Koblet in quella che resterà la sua miglior performance alla corsa rosa.

L’anno seguente Luciano Pezzi corre per la Leo-Chlorodont e chiude al secondo posto la tappa di Genova del Giro dietro a Rodolfo Falzoni ed è settimo in quella di Rimini completando la corsa al 23esimo posto finale.

Nel 1958 Pezzi veste la maglia della Bianchi e coglie l’ottavo posto al Giro di Romagna ed il quarto al Giro del Veneto alle spalle di Grosso, Barozzi e Bartolozzi mentre la stagione seguente, come individuale, è terzo sul traguardo di Pisa al Giro d’Italia e a fine stagione appende la bicicletta al chiodo.

Sceso di sella inizia una lunga carriera come direttore sportivo alla Salvarani con Gimondi ed Adorni e alla Famcucine con Moser. Pezzi diventa poi consulente tecnico e manager della Marcatone Uno di Marco Pantani.

Pezzi muore il 26 giugno 1998, a poche settimane dal via del Tour de France vinto proprio dal Pirata nell’anno della storia doppietta Giro-Tour.