Enrico Paolini ciclista pesarese

Enrico Paolini (fonte Wikipedia)
Enrico Paolini ciclista pesarese dalle doti di passista-scalatore e finisseur tre volte Campione d’Italia
Enrico Paolini nasce a Pesaro il 26 marzo 1945. Dopo le categorie giovanili passa tra i dilettanti tra le fila del G.S. Ghigi 1870 Jesi conquistando il successo al Circuito di Cesa nel 1965 e del GP Pretola 1967 davanti a Ciro Serini. Nel 1968 veste i colori del G.S. Orlandini chiudendo al secondo posto alla Coppa Castelli e dodicesimo al Giro del Piemonte.
Dopo le Olimpiadi di Città del Messico 1968, vinte da Pierfranco Vianelli, Enrico, ha 23 anni ma non attira le attenzioni delle formazioni professionistiche, fatica a trovare un posto tra i grandi, ma il supporto del suo ex capitano, Wainer Franzoni, gli consente di trovare un ingaggio alla neonata Scic di Ercole Baldini.
Atleta serio e grintoso, Paolini ci mette poco a prendere le misure al ciclismo professionistico. Ad aprile 1969 è settimo al Giro di Toscana vinto da Giorgio Favero ed a maggio fa il suo esordio al Giro d’Italia. Alla Corsa Rosa il pesarese è secondo nella semitappa di San Pellegrino Terme dietro a Marino Basso e completa la corsa al 43esimo posto. A giugno vince la sua prima corsa da pro: la Soletta-Gstaad, quinta tappa del Giro di Svizzera staccando gli avversari di oltre due minuti e risultando decisivo al fine dell’economia della corsa per portare il capitano, Vittorio Adorni, alla conquista della vittoria finale. Ad agosto il pesarese arriva primo al G.P. di Camaiore davanti ad Alberto Della Torre.
Enrico Paolini vince una tappa al Giro d’Italia ’70
Nel 1970 è secondo al Giro delle Marche a 10 secondi da Italo Zilioli ed al Giro d’Italia è al servizio di Vittorio Adorni ma riesce a conquistare la sesta frazione da Zingonia a Malcesine chiudendo la corsa al 24esimo posto in generale. A giugno è quinto al Giro del Veneto e a luglio prende parte al Tour de France cogliendo un decimo posto di tappa ma senza arrivare sino a Parigi.
Enrico Paolini maglia rosa al Giro d’Italia 1971
La stagione seguente, a marzo, sfiora il successo alla Milano-Torino chiudendo secondo alle spalle del belga Georges Pintens. Al Giro d’Italia conquista la vittoria della Bari-Potenza e fa sua la maglia rosa che indossa per le successive tre giornate per poi essere scalzato, nella tappa del Gran Sasso, da Ugo Colombo. Enrico completa la Corsa Rosa all’undicesimo posto finale a 14’41” da Gosta Pettersson.
Paolini, a dispetto delle poche attese che gravitavano attorno al suo nome, riesce a ritagliarsi un ruolo tutt’altro che secondario nel ciclismo dei primi anni ’70 e a giungo è terzo al G.P. Industria e Commercio di Prato dietro a Franco Bitossi e Felice Gimondi ed al G.P. di Camaiore alle spalle di Merckx e Gimondi.
A luglio prende parte al Tour de France senza completare la corsa ma cogliendo un secondo posto nella terza semitappa di Mulhouse dietro a Albert Van Vlierberghe e due quinti posti.
Nel 1972 a marzo è terzo al Giro della Provincia di Reggio Calabria dietro a Bitossi e Van Vlierberghe e a maggio coglie un quinto posto di tappa al Tour de Romandie. Al via del Giro d’Italia coglie due secondi posti di tappa e nella frazione conclusiva, da Arco a Milano, conquista una splendida vittoria. Ad agosto, sfruttando le affinate doti di finisseur vince il Giro del Veneto davanti all’abruzzese Donato Giuliani e a settembre il Giro dell’Umbria battendo il toscano Roberto Poggiali.
Nel 1973 Paolini ricopre egregiamente il ruolo di luogotenente dei capitani ma al contempo è in grado di ritagliarsi lo spazio per la gloria personale. Al Giro d’Italia chiude 22esimo.
Enrico Paolini campione italiano 1973
Il 24 giugno Enrico è al via delle Tre Valli Varesine, valida per il campionato italiano. Il pesarese corre in testa e nella volata finale brucia fenomeni come Bitossi, Moser, Gimondi e Motta conquistando la maglia tricolore. Convocato per i Campionati del Mondo di Barcellona chiude al dodicesimo posto la prova in linea.
Nel ’74 Paolini vive un’annata d’oro conquistando ben nove vittorie. A febbraio è secondo al Trofeo Laigueglia dietro a Merckx e vince la prima tappa del Giro di Sardegna davanti a Rik Van Linden e Willy Planckaert vestendo la maglia di leader della corsa per due giornate e completando la corsa al terzo posto in generale dietro a Van Linden e al varesino Luciano Borgognoni. Alla Milano-Sanremo è quinto a due minuti da Gimondi
Al Giro d’Italia vince la Forte dei Marmi-Pietra Ligure e la Borgo Valsugana-Pordenone completando la corsa rosa al 46esimo posto finale. Al Giro di Svizzera il pesarese vince sull’arrivo di Diessenhofen davanti a Pierino Gavazzi, sul traguardo di Bellinzona davanti a Gaetano Juliano, su quello di Grenchen superando ancora Gavazzi e su quello di Fislisbach battendo Alessio Antonini.
Enrico Paolini campione italiano 1974
Il 23 giugno è al via della Milano-Vignola valevole come Campionato Italiano ed al termine dei 251 chilometri previsti, Enrico ha la freschezza per superare Felice Gimondi e Marino Basso in volata conservando la maglia tricolore.
Ad agosto è secondo al Giro dell’Appennino a 2’37” da Giovanni Battaglin; al via dei Mondiali di Montreal è costretto al ritiro.
Nel 1975 per il pesarese arrivano la vittoria della Coppa Bernocchi su Fausto Bertoglio, del Giro dell’Emilia davanti a Gimondi e della Sorrento-Frosinone al Giro d’Italia. Al Trofeo Matteotti, valido per il campionato italiano, è solamente undicesimo e deve cedere la maglia tricolore all’emergente Francesco Moser. Al Giro di Lombardia ’75 viene beffato da Francesco Moser che gli soffia per un pelo la vittoria.
Atleta serio e sempre sorridente, nel ’76 Paolini conquista la Milano-Torino ed il Giro della Provincia di Reggio Calabria entrambe davanti a Bitossi. Alla Coppa Bernocchi che assegna la maglia tricolore il pesarese è assente.
Nel 1977 ottiene quattro successi; a giugno è primo nella tappa di Béziers davanti al francese Pierre-Raymond Villemiane ed il quella di Montpellier davanti ad Alfons De Bal al G.P. du Midi-Libre. Nello stesso mese vince una tappa al Tour de l’Aude e arriva in piena forma per il Giro di Campania che vale il titolo tricolore.
Enrico Paolini campione italiano 1977
Il 26 giungo, lungo le strade vallonate riesce a mantenere la freschezza e la lucidità per resistere al forcing di Moser che screma il gruppo di testa. A giocarsi la vittoria sono in sette e Paolini brucia nella volata ristretta Marcello Bergamo e Moser cogliendo il suo terzo titolo di Campione Italiano. Al Tour sfiora più volte il successo, cogliendo tre secondi posti e tre terzi posti.
Nel ’78 il pesarese conquista la Amalfi-Latina nona tappa del Giro d’Italia ed al termine della stagione seguente abbandona il professionismo per dedicarsi al ruolo di assistente direttore sportivo per numerose formazioni professionistiche italiane .