Raymond Poulidor ciclista francese, la storia

Raymond Poulidor

Raymond Poulidor (fonte Wikipedia)

Raymond Poulidor ciclista francese soprannominato l’eterno secondo e recordman di piazzamenti sul podio al Tour

Raymond Poulidor nasce a Masbaraud-Mérignat, paese di circa 300 abitanti, nella regione della Nuova Aquitania, in Francia, il 15 aprile 1936. Sin dalle categorie dilettantistiche si dimostra atleta di assoluto valore e nel 1960 approda tra i professionisti con la maglia della mitica Mercier, a 24 anni poiché per 28 mesi deve prestare servizio militare nell’Africa del Nord.

Al primo anno tra i “grandi” è quarto al GP du Midi-Libre alle spalle di Valentin Hout, Marcel Queheille e Raymond Mastrotto ed a luglio chiude al terzo posto al GP de Fourmies dietro a Michele Vermeulin e Maurice Munter.

Raymond Poulidor vince la Milano-Sanremo 1961

Il 19 marzo 1961 Raymond è al via della Classicissima. Sul Capo Berta passa per il primo il francese Annaert con 51″ di vantaggio ma ai piedi del Poggio viene raggiunto da Poulidor e dall’olandese Albert Geldermans. Raymond se ne va da solo con il gruppo, guidato da Van Looy pronto all’inseguimento. Non è una cavalcata priva di problemi quella di Raymondo che in prossimità dell’arrivo, viene indirizzato dda un carabiniere in una direzione sbagliata. Capito al volo di aver sbagliato strada, il francese torna sui suoi passi prendendo il senso di marcia giusto. A 400 metri dall’arrivo il margine del transalpino è di ancora una manciata di secondi e Polulidor riesce a transitare sul traguardo di Via Roma con 3″ di margine su Van Looy.

A maggio è secondo alla 4 Jours de Dunkerque dietro ad Ab Geldermans e terzo al GP du Midi-Libre alle spalle di Joseph Groussard e Jean-Claude Annaert.

Poulidor terzo al Mondiale 1961

A giugno Poulidor conquista il titolo di campione nazionale in linea davanti a Jean Stablinski mentre, al Campionato del Mondo di Berna il francese è terzo dietro a Rik Van Looy e Nino Defilippis.

Nel 1962 il transalpino parte forte ben figurando alla Parigi-Nizza dove coglie un secondo posto nella tappa di Cosne-sur-loire dietro a Jean Graczyk completando la corsa al settimo posto finale e ad aprile è quinto alla Parigi-Roubaix vinta da Van Looy.

Dopo aver colto l’ottavo posto al GP du Midi-Libre, Raymond è terzo nella classifica finale del Giro del Delfinato dietro a Mastrotto e Junkermann.

Poulidor terzo al Tour de France 1962

A luglio prende parte al Tour de France ed è settimo nella cronometro di Superbagnères a 3’03” da Federico Bahamontes. Nella diciottesima tappa, da Juan-les-Pins a Briançon coglie il terzo posto dietro a Emile Daems ed Imerio Massignan e davanti a Jaques Anquetil e Charly Gaul. Il giorno successivo si corre la Briançon-Aix-les-Bains ed il francese va in fuga solitaria tagliando l’arrivo con 2’30” di margine su Henry Anglade, recuperando secondi importanti su Anquetil e Joseph Planckaert e salendo al terzo posto della generale. Raymond sale sul terzo gradino del podio a Parigi cogliendo il suo primo grande risultato in una corsa a tappe di tre settimane e da quel momento la rivalità tra Anquetil e Poulidor diventa una delle più note nella storia dello sport francese.

I tifosi transalpini si dividono tra chi ama il generoso e solare Poulidor e chi preferisce il “calcolatore” Anquetil con una netta separazione. I modi sinceri e la sua umanità fanno diventare Pou-Pou un vero idolo delle folle di appassionati delle due ruote.

L’anno seguente il francese si cimenta nelle classiche del nord cogliendo il nono posto al Giro delle Fiandre, il sesto alla Parigi-Roubaix, il quinto alla Liegi-Bastogne-Liegi e vincendo la Freccia Vallone con 11 secondi di margine sull’olandese Jan Janssen.

Poulidor ottavo al Tour de France 1963

Al via del Tour de France, Poulidor non ha il colpo di pedale di dodici mesi prima ma riesce comunque a cogliere il secondo posto nella crono di Angers dietro a Jacques Anquetil ed il terzo posto nella frazione di Bagnères-de-Bigorre alle spalle di Anquetil e José Pérez Francés salendo al quinto posto della generale. Il giorno successivo a Luchon è quarto recuperando una manciata di secondi sui rivali e salendo al quarto posto della classifica e, sull’arrivo di Aurillac, è quarto dietro a Van Looy, Anquetil e Bahamontes salendo al terzo posto della generale. Nel giorni seguenti però la pedalata del francese perde di efficacia e a Parigi deve accontentarsi dell’ottavo posto finale e del secondo nella maglia a pois.

Dopo aver chiuso al terzo posto la Parigi-Luxembourg, vinta dal tedesco Rudi Altig, è quinto al Mondiale di Ronse, in Belgio, vinto da Benoni Beheyt e terzo alla Parigi-Tours.

“Pou-Pou”, questo il suo soprannome, entra rapidamente nel cuore dei francesi che si identificano in lui, campione genuino e meno “algido” del rivale Anquetil.

Raymond Poulidor vince la Vuelta a España 1964

Nel 1964, a marzo, è primo al Critérium National de la Route davanti ad Édouard Delberghe e ad aprile è al via della Vuelta a España. Raymond è terzo nella crono di Benidorm dietro ad Eusebio Velex e José Pérez Francés e terzo nella tappa di Puigcerdá superato da Julio Jiménez e Pérez. Si arriva alla quindicesima frazione, la cronometro da Becilla de Valderaduey a Valladolid e Poulidor si impone con 15 secondi di margine su Louis Proost e 57 su Francisco Gabica andando ad indossare la maglia amarillo di leader della corsa. Poulidor conquista la vittoria nella Vuelta a España 1964 con 33″ di vantaggio sullo spagnolo Luis Otaño e 1’33” su José Pérez Francés.

Poulidor ed il secondo posto “beffa” al Tour de France 1964

Dopo aver chiuso al secondo posto il Giro del Delfinato alle spalle dello spagnolo Valentín Uriona, è al via del Tour de France e nell’ottava frazione da Thonon-les-Bains a Briançon il francese è secondo alle spalle di Federico Bahamontes salendo al terzo posto della generale comandata da Georges Groussard.

Il giorno seguente è nella Briançon-Monaco, con il Col du Vars e del Col de la Bonette da affrontare, Poulidor è in testa e sprinta sull’arrivo credendo di vincere la tappa ma i realtà manca ancora un giro di pista da compiere ed allora ecco che a trionfare è Anquetil che ottiene il minuto di abbuono che spetta ai vincitori di tappa. Nella crono di Toulon, Raymond è secondo a 36″ da Anquetil.

Il 7 luglio Pou-Pou è primo nella tappa da Tolosa a Luchon attaccando in solitaria e precedendo di oltre un minuto Francisco Gabica e di quasi due Anquetil. Due giorni più tardi si corre la cronometro di Bayonne ed è Anquetil, nettamente più forte nelle prove contro il tempo, a prendersi tappa e maglia, tallonato da Raymond che, però, nelle successive frazioni non riesce ad erodere il margine che lo separa dal rivale dovendosi accontentare del secondo gradino del podio a Parigi a 55″ dal connazionale maledicendo quel minuto perso a Monaco. Inizia qui la nomea di “eterno secondo”.

Poulidor bronzo ai Mondiali 1964

A settembre è al via del Campionato del Mondo di Sallanches, in Francia e si trova nel terzetto che va a giocarsi la vittoria finale ma deve accontentarsi del bronzo alle spalle di Jan Janssen e Vittorio Adorni.

Poulidor secondo alla Vuelta a España 1965

Nel 1965 Raymond a marzo è quarto alla Parigi-Nizza vinta, neanche a dirlo dal suo “antagonista” Anquetil e ad aprile prende parte alla Vuelta a España. Pou-Pou è primo nella crono di Pajares davanti all’iberico Gabica ed il giorno successivo, sul traguardo di Palencia, è decimo ma va ad indossare la maglia di leader della corsa. Il francese conserva il primo posto sino alla tappa con arrivo a Sagunto, ottava frazione, quando deve cedere la leadership della corsa al suo compagno di squadra, il tedesco Rolf Wolfshohl. Il francese si impone nella cronometro individuale di San Sebastián ma al termine della corsa sale solamente sul secondo gradino del podio, staccato di 6’36” da Wolfshohl.

Poulidor secondo al Tour de France 1965

A maggio “Pou-Pou” è al via del Giro del Delfinato completando la corsa al secondo posto dietro al “solito” Jacques Anquetil. Ai nastri di partenza del Tour de France, Raymond conquista la vittoria nella quinta frazione, la cronometro di Châteaulin con 7″ di margine su Gimondi salendo al quinto posto della generale e quattro giorni più tardi, sul traguardo di Bagnères-de-Bigorre è nono issandosi al secondo posto della generale alle spalle di Felice Gimondi.

La quattordicesima tappa della Grande Boucle prevede l’arrivo al Mont Ventoux e Raymond va in fuga solitaria recuperando quasi un minuto e mezzo sull’italiano avvicinandolo in classifica generale. Nelle seguenti tappe, però, il francese non riesce a “mangiare” secondi al bergamasco che, anzi, conquista la vittoria nella crono di Le Revard mettendo in cassa forte la maglia gialla. Per Pou-Pou l’etichetta di “eterno secondo” è sempre più calzante in quanto è proprio la posizione che ricopre sul podio di Parigi, staccando di 2’40” dal capitano della Salvarani.

E ancora secondo è al campionato francese su strada, superato da Henry Anglade mentre al mondiale di San Sebastian è costretto al ritiro. Ii francese si consola con la vittoria, ad ottobre, all’Escalada a Montjuich quando precede Federico Bahamontes.

Raymond Poulidor vince il Giro del Delfinato 1966

Nel 1966 il francese, a marzo, conquista la vittoria del Critérium National de la Route davanti a Roger Pingeon grazie al successo nella crono di Revel. A giugno è primo al Giro del Delfinato con 2’04” di vantaggio sull’iberico Carlos Echevarría.

Poulidor terzo al Tour de France 1966

Al via del Tour de France, Poulidor fatica nella prima parte della corsa ma nella cronometro di Vals-les-Bains, quattordicesima tappa, è primo con 7″ di vantaggio su Anquetil iniziando la propria risalita in classifica. Due giorni dopo, Pou-Pou è terzo nella tappa di Briançon dietro a Julio Jimenez e Anquetil salendo al sesto posto della generale.

Nella diciottesima tappa da Ivrea a Chamonix il francese chiude secondo dietro a Edy Schutz e nella crono conclusiva di Parigi riesce a chiudere al terzo posto dietro a Rudi Altig e Ferdinand Bracke ed al terzo posto della generale completa anche la Grande Boucle.

Nella seconda parte della stagione il francese è terzo al Critérium des As vinto da Gerben Karstens ed al Giro di Lombardia alle spalle di Gimondi e Merckx.

L’anno seguente il francese prende parte alla Vuelta a España ottenendo il terzo posto nella cronometro di Vigo, il quarto posto in quella di Zarauz e la vittoria nella prova contro il tempo di Vitoria con 16″ di vantaggio sullo spagnolo Eusebio Vélez . Pou-Pou completa la corsa iberica all’ottavo posto della generale a 4’20” dall’olandese Jan Janssen.

Dopo aver colto il posto terzo al GP du Midi-Libre alle spalle di Grain e Pingeon, il nativo di Masbaraud-Mérignat si presenta al via del Tour de France con rinnovate ambizioni di classifica. Nella quarta tappa, con arrivo a Roubaix, è ottavo così come nella frazione di Luchon riuscendo lentamente ad entrare nella top10 della generale. Pur non riuscendo a competere con i primi, Poulidor nella cronometro conclusiva da Versailles a Parigi è primo riuscendo a completare la corsa al nono posto della classifica finale a 18’18” dal connazionale Pingeon.

Nella seconda parte della stagione conquista la vittoria nell’Escalada a Montjuich davanti a Joaquín Galera ed è terzo al Giro di Lombardia alle spalle degli italiani Franco Bitossi e Felice Gimondi.

L’anno seguente il transalpino è quinto alla Milano-Sanremo vinta da Rudi Altig e quarto al Giro del Belgio dietro a Wilfried David, Rini Wagtmans ed Herman Van Springel. A maggio è terzo alla 4 Jours de Dunkerque dietro a Jean Jourden e Remy Van Vreckom ed il mese successivo prende il via al Giro di Svizzera dove, pur senza risultati parziali eclatanti, completa la corsa all’ottavo posto finale a 13’35” da Louis Pfenninger. Il successivo Tour de France è invece avaro di gioie per Poulidor che coglie il terzo tempo nel prologo di Vittel, sfiorando quella maglia gialla che mai riuscirà ad indossare, ma per il resto fatica ad emergere abbandonando la corsa nella diciassettesima frazione a seguito di un incidente con una motocicletta al seguito della corsa che lo travolge.

Poulidor secondo alla Parigi-Nizza 1969

Nel 1969, dopo aver conquistato la vittoria al Tour du Haut Var, è al via della Parigi-Nizza e nel prologo d’apertura di Villebon-sur-Yvette è primo indossando per due giorni la maglia di leader della corsa salvo poi doverla cedere a Eddy Merckx. La vittoria finale va al belga che precede il francese di 51″.

Raymond Poulidor vince il Giro del Delfinato 1969

Ad aprile è settimo alla Vuelta Ciclista al País Vasco ed a maggio è protagonista al Giro del Delfinato conquistando la vittoria nel prologo di Avignone davanti al connazionale Roger Pingeon e vestendo la maglia per due giorni. Sul traguardo di Valence è Ferdinand Bracke a prendersi tappa e maglia ma il 30 maggio, nella cronometro da Montceau-les-Mines a Digoin il francese precede il belga di 23″ assicurandosi la vittoria finale.

Poulidor terzo al Tour de France 1969

A giugno Poulidor chiude al quarto posto il GP du Midi-Libre vinto da Luis Ocaña e si presenta ai nastri di partenza del Tour con la speranza di successo. La partenza è incoraggiante con un buon piazzamento al prologo di Roubaix ed il quinto posto nella cronometro di Divonne-les-Bains che gli vale il quarto posto della generale parziale. Nella decima frazione, con arrivo a Briançon, Pou-Pou chiude sesto a due minuti da Herman Van Springel ed nella crono di Revel è terzo a 55″ dal cannibale Eddy Merckx. Nella tappa di Mourenx chiude ottavo issandosi al terzo posto della generale, posizione in cui completa la corsa, superato dal Cannibale e da Pingeon.

Nel 1970 a marzo completa la Parigi-Nizza al quarto posto finale a 3’02” da Merckx e ad aprile è secondo nella generale della Settimana Catalana alle spalle di Italo Zilioli. Al via del Tour de France si dimostra costante ma non ai livelli migliori completando la corsa al settimo posto finale ad oltre venti minuti da “solito” Merkx.

L’anno successivo il francese conquista la vittoria nella Settimana Catalana precedendo lo svedese Gösta Petterson ed è secondo alla Vuelta Ciclista al País Vasco dietro ad Ocaña. Ad aprile torna a cimentarsi alla Vuelta a España completando la corsa al nono posto finale a 6’01” dal belga Ferdinand Bracke, a maggio è quarto al Giro del Delfinato dietro al Cannibale, Ocaña e Thévenet e a fine stagione torna al successo conquistando l’Etoile des Espoirs davanti a Thévenet.

Raymond Poulidor vince la Parigi-Nizza 1972

Al via della Parigi-Nizza, a marzo, il francese è secondo nel prologo di Dourdan alle spalle del Cannibale, secondo nella tappa di Autun e terzo a Monosque. Si arriva alla cronometro finale da Nizza al Col d’Eze con il belga in testa alla classifica ma Raymond rifila 22″ secondi di margine al rivale vincendo la tappa e conquistando il successo finale per sei soli secondi.

Dopo aver chiuso al secondo posto la Settimana Catalana alle spalle di Miguel María Lasa, si dedica alle classiche del nord ottenendo il decimo posto alla Parigi-Roubaix ed il secondo alla Freccia Vallone dietro a Merckx.

Al Giro del Delfinato completa la corsa al settimo posto finale ad oltre otto minuti da Ocaña ed è quarto al GP du Midi-Libre vinto da Cyrille Guimard.

Poulidor terzo al Tour de France 1972

Al via della Grande Boucle è terzo nel prologo di Angers e nella settima tappa da Bayonne a Pau chiude sesto dimostrandosi in grado di competere per un posto sul podio. Nell’undicesima tappa, con arrivo al Mont Ventoux è quarto a 51″ da Bernard Thévenet mentre nella quindicesima tappa, sul traguardo d Revard è quarto dietro a Guimard, Merckx e Van Impe salendo al terzo posto della generale. E proprio sul terzo gradino del podio finale completa il Tour de France inchinandosi solamente al “solito” Merckx e a Gimondi.

Raymond Poulidor vince la Parigi-Nizza 1973

A dodici mesi dal successo nell’edizione precedente, Pou-Pou vive una Parigi-Nizza “fotocopia”. Dopo una partenza importante, ma in cui a dominare è Merckx, si arriva allo crono conclusiva del Col d’Èze e, come accaduto un anno prima, è Poulidor a conquistare la vittoria finale con il belga che scivola al terzo posto, superato anche da Joop Zoetemelk.

Dopo aver chiuso quarto alla Quattro giorni di Dunkerque, Raymond è settimo al Giro del Delfinato a 16’58” da Ocaña ed a giugno coglie la vittoria nel GP du Midi-Libre davanti a Zoetemelk. Al via del Tour è secondo nella crono di Thuir ma è costretto anzitempo al ritiro.

L’anno successivo è quinto alla Parigi-Nizza ed al Giro di Romandia alle spalle di Zoetemelk, Panizza, Den Hertog e Battaglin. Dopo aver chiuso al secondo posto il Giro del Delfinato dietro a Alain Santy dopo aver vinto la cronometro di Vals-les-Bains.

Poulidor secondo al Tour de France 1974

Alla Grande Boucle, il francese si rende protagonista nella nona tappa da Besançon a Gaillard chiudendo terzo dietro a Merckx e Panizza ed il giorno successivo è ancora terzo sull’arrivo di Aix les Bains alle spalle del Cannibale e di Mariano Martinez.

Nella sedicesima frazione con arrivo a Saint-Lary-Soulan, il francese conquista il successo di tappa andando all’attacco in solitaria e tagliando il traguardo davanti a Vicente Lopez. Il giorno successivo Pou-Pou è secondo nella tappa da Saint-Lary-Soulan al Tourmalet alle spalle di Jean-Pierre Danguillaume salendo al terzo gradino della generale. Al penultimo giorno, nella prova contro il tempo di Orléans è quinto a 29″ da Michel Pollentier issandosi al secondo posto del podio finale, superato dal solo Merckx che lo precede di oltre otto minuti.

Nel ’75 il francese è settimo al Tour de l’Oise vinto dal tedesco Dietrich Thurau e quarto al Giro del Delfinato alle spalle di Thévenet, Moser e Zoetemelk. Al via del Tour du Limousin è secondo alle spalle di Francis Campaner ed alla Parigi-Bourges è terzo dietro a Jean-Pierre Danguillaume e Bernard Hinault.

L’anno seguente è settimo al Giro del Mediterraneo vinto da Roy Schuiten, ottavo alla Liegi-Bastogne-Liegi e quarto al GP du Midi-Libre alle spalle di Meslet, Van Impe e Hinault.

Poulidor terzo al Tour de France 1976

Alla Grande Boucle, Pou-Pou è ancora tra i papabili per un posto tra i migliori. E nella decima tappa da Bourg d’Oisans a Montgenèvre è sesto a 13″ da Zoetemelk salendo al terzo posto della generale. Nelle successiva frazione Poulidor si mantiene sempre a contatto con i migliori e nella tappa con arrivo al Puy de Dôme, ventesima frazione, è quarto alle spalle di Zoetemelk, Van Impe e Galdos

A Parigi la classifica finale premia Van Impe che precede Zoetemelk mentre Poulidor chiude al terzo posto a 12’08” dal belga.

A fine stagione il transalpino chiude secondo alla Parigi-Tours dietro al belga Ronald “Ronny” De Witte, settimo al GP delle Nazioni e quinto al Giro di Lombardia vinto da Roger De Vlaeminck.

Il 1977 è l’ultimo anno da professionista per Raymond che ottiene il sesto posto alla Parigi-Nizza a 1’49” da Freddy Maertens, il quarto posto al Circuit Cycliste Sarthe vinto dal russo Aavo Pikkuus ed il settimo al Tour de l’Aude. A fine stagione appende la bicicletta al chiodo dopo diciassette stagioni corse sempre nella stessa squadra stabilendo il record di piazzamenti sul podio al Tour.

Dopo la carriera di corridore, Pou-Pou resta nel mondo del ciclismo diventando ambasciatore del Tour e presenziando spesso alle premiazioni sul palco. La figlia Corinne sposa l’ex corridore olandese Adrie Van der Poel ed in due “regalano” la gioia di un nipote, Mathieu Van der Poel di nazionalità olandese.

Raymond vive a Saint-Léonard dedicandosi alla cura dell’orto senza mai perdere l’amore per il ciclismo seguendo amorevolmente il nipote nella carriera sino all’approdo tra i professionisti.

Il 13 novembre 2019 muore nella sua casa di Saint-Léonard-de-Noblat