Thor Hushovd ciclista norvegese, la storia
Thor Hushovd ciclista norvegese, vincitore della Gand-Wevelgem 2006, maglia verde al Tour 2009 e Campione del Mondo 2010
Thor Hushovd nasce a Grimstad, nella contea di Agder nel sud della Norvegia, il 18 gennaio 1978. Il padre, Per Sverr, è un ex saltatore con gli sci e Thor si avvicina al ciclismo quando ha dieci anni, seguendo l’esempio del fratello. La bicicletta inizialmente è il mezzo di locomozione per arrivare a scuola, in alternativa agli sci, e poi diventa, col passare degli anni, passione. E’ il padre a fare da meccanico ai figli, ad accompagnarli alle gare e ad aiutarli anche dal punto di vista economico.
Thor segue i consigli di un norvegese eccellente nel ciclismo come Dag Otto Lauritzen, suo concittadino, con cui si allena spesso. Hushovd si divide tra il ciclismo e lo sci di fondo dove ottiene ottimi risultati.
Tra gli juniores è però il ciclismo a prendere il sopravvento con il norvegese che entra nel Grenland SK dimostrandosi particolarmente a suo agio nelle prove contro il tempo vincendo ben due titoli nazionali di categoria nel 1995 e nel 1996 anno in cui fa doppietta con il titolo in linea.
Thor Hushovd Campione del Mondo U23 1998
Thor Hushovd nel 1997 vive una stagione di transizione cogliendo comunque la vittoria in quattro tappe al Ringerike Grand Prix e l’anno seguente a maggio conquista la vittoria nella Parigi-Roubaix Espoirs davanti al belga Geoffrey Demeyere ed il 6 ottobre è primo ai Campionati del mondo Under 23 a cronometro chiudendo i 32,8 chilometri, da Maastricht a Valkenburg, davanti a Frédéric Finot e Gianmario Ortenzi. Nella prova in linea, vinta da Ivan Basso, in un podio tutto tricolore con Rinaldo Nocentini e Di Luca, il norvegese è quinto. Thor impreziosisce la sua annata con la vittoria nella Paris-Tours Espoirs davanti a Andy Flickinger che gli vale la conquista della Coppa del mondo riservata agli Under 23.
Nel 1999 Thor ottiene ben ventidue successi tra cui spiccano quattro tappe e la generale del Ringerike GP ed una tappa al Giro di Svezia davanti ad Olaf Pollack. A settembre entra nell’organico della Crédit Agricole ottenendo subito un quinto posto nella quarta tappa del Tour de l’Avenir sull’arrivo di Chantonnay regolando la volata del gruppo inseguitore a dimostrazione delle qualità di sprinter.
Proprio con la formazione transalpina, passa professionista nel 2000 trasferendosi anche in Francia per semplificare la sua crescita professionale. Al via della Tirreno-Adriatico è settimo a Luco de Marsi e nono a San Benedetto del Tronto dimostrandosi in grado di competere con i big delle volate. Ad aprile domina letteralmente il Ringerike GP e fa la sua prima apparizione alla Parigi-Roubai,x vinta da Johan Museeuw, arrivando sino al traguardo ed a maggio vince una tappa al Tour de l’Oise et de Picardie ed è quarto nella classifica finale dell’International Bayern Rundfarht.
Thor Hushovd vince il prologo di Saint-Didier-sur-Chalaronne al Tour de l’Ain ed è poi al via del Tour de l’Avenir dove coglie alcuni piazzamenti di tappa chiudendo la corsa al terzo posto della classifica a punti. Il norvegese è poi al via dei Giochi Olimpici di Sydney chiudendo al settimo posto nella prova contro il tempo a 1’20” da Vjačeslav Ekimov.
Nel 2001 il nativo di Grimstad ottiene otto vittorie tra cui spiccano il prologo di Mondeville e le tappe di Forges-les-Eaux e Octeville al Tour de Normandie dove conquista anche la vittoria finale davanti al francese Cedric Loue.
A giugno è protagonista al Giro di Svezia dove vince la cronometro d’apertura al Uppsala e la terza tappa con arrivo a Skövde conquistando il successo finale davanti all’australiano Stuart O’Grady, suo compagno di squadra. Thor è poi al via del Tour de France contribuendo in modo significativo alla vittoria della Crédit Agricole nella cronosquadre da Verdun a Bar-le-Duc che permette a O’Grady conservare la maglia gialla. A fine stagione Thor è quarto alla Parigi-Tours alle spalle di Virenque, Freire e Zabel.
Nell’inverno del 2001 decide di modificare la sua preparazione per essere più performante nelle classiche di un giorno. A febbraio il norvegese è quinto all’Etoile de Bessèges e al Giro del Mediterraneo ottiene due secondi posto parziali. Alla Parigi-Nizza, Hushovd è vittima di una brutta caduta e alle classiche arriva fuori condizione.
Thor Hushovd vince una tappa al Tour de France 2001
La stagione del norvegese viene rilanciata con il successo nella diciottesima frazione del Tour de France da Cluses a Bourg-en-Bresse, al termine di una fuga da lontano, superando nella volata a ranghi ridotti Christophe Mengin e Jakob Piil.
Ad agosto conquista il titolo di campione nazionale a cronometro davanti a Steffen Kjærgaard ed è ottavo al Tour du Poitou Charentes et de la Vienne. Accostato alla EDS-Fakta, squadra danese in cui milita il suo amico Kurt Asle Arvesen, resta alla corte di Roger Legeay.
Thor inizia il 2003 sottotono, forse per via di una preparazione invernale errata, riuscendo a cogliere solamente il quinto posto al Giro del Mediterraneo. A maggio vince la tappa di apertura della Vuelta a Castilla y Leon a Valladolid precedendo Carlos Torrent ed indossando per un giorno la maglia di leader della corsa e completando la corsa al secondo posto della classifica a punti.
Al via del Giro del Delfinato vince la tappa di Vienne davanti ad Alexandre Usov ma al Tour de France, partito con l’obiettivo di un successo di tappa, non riesce ad imporsi davanti ai rivali Baden Cooke e Alessandro Petacchi. Ad agosto il norvegese è terzo al Tour du Limousin e settimo al Tour du Poitou Charentes et de la Vienne e e a settembre si impone nel Grote Prijs Jef Scherens nella sua terza vittoria in stagione. Vittima di una caduta deve però rinunciale al Mondiale di Hamilton, in Canada.
Nel 2004, complice l’addio di Stuart O’Grady alla Crédit Agricole, il norvegese diventa la prima opzione del team che punta forte sulle volate al Tour de France. Thor Hushovd a febbraio vince la Classic Haribo in una volata di gruppo ed a marzo è quinto al Critérium International.
Ad aprile Thor è primo al GP de Denain ed al Tour de Vendée mentre a maggio fa sue due tappe e la classifica a punti al Tour du Languedoc-Rousillon. Al via del Giro del Delfinato è primo a Bron davanti all’ex compagno O’Grady e, dopo essersi assicurato il titolo nazionale a cronometro ed in linea, è al via della Grande Boucle con l’obiettivo di essere protagonista negli sprint.
Thor Hushovd in maglia gialla al Tour de France 2004
Al via di Liegi il norvegese è quinto ed il giorno seguente chiude terzo nella tappa di Charleroi. Nella terza frazione, con arrivo a Namur è secondo dietro a Robbie McEwen indossando per un giorno la maglia gialla. Thor vince l’ottava tappa con arrivo a Quimper in una giornata da lupi riuscendo a riprendere Kim Kirchen, scattato poco prima, e superandola allo sprint. Thor Hushovd è poi secondo a Guéret e completa la corsa francese al secondo posto della classifica a punti dietro a Zabel.
Dopo aver corso le prove su strada e a cronometro ai Giochi Olimpici di Atene, conclude l’annata con un terzo posto al GP de Fourmies.
Hushovd terzo alla Sanremo 2005
L’obiettivo per il 2005 del norvegese sono le classiche e già a marzo è tra i protagonisti alla Milano-Sanremo arrivando a giocarsi la volata finale in riviera ma venendo nettamente battuto da un inarrivabile Petacchi e da Danilo Hondo ottenendo comunque il podio in una classica monumento.
Ad aprile è quinto alla Gand-Wevelgem vinta da Nico Mattan al termine di una fuga e nono alla Parigi-Roubaix quasi quattro minuti dal vincitore Tom Boonen. A maggio vince una tappa della 4 Jours de Dunkerque e alla Volta Ciclista a Catalunya è primo nella tappa di Barcellona vincendo la classifica a punti della corsa iberica.
Thor Hushovd vince la maglia verde al Tour de France 2005
A giugno Thor è primo nella tappa di Givors al Giro del Delfinato e al Tour de France non riesce a cogliere successi ma si dimostra particolarmente costante ottenendo molti piazzamenti. Hushovd è secondo a Les Essarts dietro a Boonen, terzo a Montargis alle spalle di McEwen e del belga, poi quinto a Nancy e Montpellier conquistando la maglia verde e portandola sino a Parigi.
Thor vince poi la tappa di Limoges al Tour du Limousin ed è al via della Vuelta a España vincendo la quinta tappa di Cuenca e chiudendo secondo in quella di Lloret de Mar prima di abbandonare la corsa
A febbraio 2006 il norvegese è secondo nella Classic Haribo e a marzo ben figura alla Tirreno-Adriatico battendo in volata Alessandro Petacchi e Óscar Freire nella tappa di Civitanova Marche e completando la corsa al secondo posto della classifica a punti dietro ad AleJet.
Thor Hushovd vince Gand-Wevelgem 2006
Il vichingo è poi tredicesimo alla Milano-Sanremo vinta da Filippo Pozzato ed il 5 aprile conquista la vittoria alla Gand-Wevelgem battendo, nella volata finale David Kopp, Petacchi e Pozzato.
A maggio è primo nella frazione di Sant Carles de la Ràpita alla Volta Ciclista a Catalunya davanti all’austriaco René Haselbacher conquistando altri piazzamenti che gli valgono la maglia a punti. A giugno è primo sull’arrivo di Grenoble al Giro del Delfinato e si presenta poi al via del Tour de France orfano di numerosi protagonisti a seguito dell’ inchiesta Operación Puerto.
Thor Hushovd in maglia gialla al Tour de France 2006
Thor vince subito il prologo di Strasbourg indossando la maglia gialla mentre il giorno successivo mentre imposta la volata, urta un oggetto tagliente che sporge dalle transenne riportando una ferita al braccio, concludendo in nona posizione e cedendo la testa della corsa a Jimmy Casper. Hushovd si riprendersi il primato nella terza tappa quando è terzo nell’arrivo di Esch-sur-Alzette dietro a McEwen e Boonen. Il vichingo è poi primo nella tappa conclusiva degli Champs-Elysées davanti a McEwen chiudendo la corsa francese al terzo posto della classifica a punti.
Thor Hushovd vince la classifica a punti alla Vuelta a España 2006
Al via della Vuelta a España è secondo nella seconda frazione con arrivo a Córdoba indossando la maglia oro di leader della corsa. Thor è poi secondo ad Almendralejo e a Cáceres e nella sesta tappa con arrivo a León conquista la vittoria davanti ad André Greipel. Nella tredicesima frazione il norvegese è secondo a Cuenca dietro a Samuel Sanchez e poi secondo nella tappa conclusiva di Madrid conquistando la classifica a punti
Nel 2007 il norvegese punta alle classiche ma ad inizio stagione fatica a trovare la forma migliore, coglie qualche piazzamento di tappa al Tour of California ed è terzo nella frazione di Civitavecchia alla Tirreno-Adriatico. Per problemi di salute non prende parte alla Milano-Sanremo e coglie il miglior piazzamento nelle classiche con l’undicesimo posto alla Gand-Wevelgem.
Hushovd è poi ai nastri di partenza del Giro d’Italia dove è secondo nella quinta tappa con arrivo a Frascati dietro a Robert Förster e secondo a Scarperia, nella settima frazione tappa che gli verrà poi assegnata per via della positività di Alessandro Petacchi, vincitore quel giorno, ad un controllo antidoping.
Dopo aver corso il Giro del Delfinato senza brillare, il norvegese è al Tour de France dove coglie il secondo posto nella tappa di Canterbury dietro a McEwen, è vittima di una caduta nella tappa di Gand ed è poi primo nella quinta tappa con arrivo a Joigny. Thor non riesce a cogliere altre vittorie e nella tappa conclusiva di Parigi deve inchinarsi a Daniele Bennati.
Secondo al GP Ouest France e terzo al Grand Prix de Wallonie conclude il 2007 senza alcuna vittoria personale.
Il 2008 del norvegese parte subito bene. Thor a febbraio vince la tappa di Hyeres al Giro del Mediterraneo dove conquista la maglia a punti e a marzo è terzo all’Omloop Het Volk ME dietro a Philippe Gilbert e Nick Nuyens.
Al via della Parigi-Nizza il norvegese vince il prologo con arrivo ad Amilly precedendo di 4″ lo spagnolo Markel Irizar ed indossando la maglia di leader della corsa. Thor è poi terzo a Nevers e secondo a Belleville lasciando poi la testa della gara nella tappa di Saint-Etienne ma vincendo la maglia a punti finale.
Thor Hushovd è poi nono alla Milano-Sanremo vinta da Fabian Cancellara e quindicesimo alla Gand-Wevelgem e a maggio vince la tappa di Dunkerque alla Quatre Jours de Dunkerque ed è protagonista alla Volta Ciclista a Catalunya dove vince il prologo d’apertura di Lloret de Mar con 6″ di margine su George Hincapie, indossando la maglia di leader della corsa, e bissa il successo nella successiva frazione di Banyoles precedendo Bernhard Eisel e conquistano la classifica a punti finale.
Al Giro del Delfinato Thor con coglie vittorie ma grazie a due secondi posto nelle prime due tappe, indossa la maglia di leader della gara salvo poi cederla nella cronometro di Saint-Paul-en-Jarez.
Al via del Tour de France con la spada di Damocle della imminente cessazione della sponsorizzazione da parte di Crédit Agricole, il team di Roger Legeay punta sulla conquista della maglia verde da parte del norvegese mettendo il team a supporto dello sprinter.
Thor Hushovd vince la seconda tappa con arrivo a Saint-Brieuc superando in volata Kim Kirchen e Gerald Ciolek ed è poi quarto nella frazione di Châteauroux. Sono molti i piazzamenti del norvegese che non riesce però a centrare l’obiettivo della maglia verde che va a Óscar Freire con Hushovd secondo.
A settembre Thor firma, dopo nove stagioni con lo stesso team, con il Cervélo TestTeam, squadra svizzera con licenza Professional Continental, per la stagione successiva
A febbraio è primo all’Omloop Het Nieuwsblad precedendo allo sprint Kevyn Ista, Juan Antonio Flecha e Greg Van Avermaet. Il 21 di marzo è terzo alla Milano-Sanremo alle spalle di Mark Cavendish e del compagno di squadra Heinrich Haussler e sette giorni più tardi è quarto all’E3 Prijs Vlaanderen dietro a Pozzato, Boonen e Maksim Iglinskij.
Hushovd terzo alla Parigi-Roubaix 2009
Il 12 aprile è al via della Parigi-Roubaix dove va in fuga assieme a Boonen, Pozzato, Hoste e Vansummeren. Nel tratto di pavé del Carrefour de l’Arbre il norvegese attacca con il solo Boonen in grado di resistere. Thor però urta uno striscione pubblicitario ed è vittima di una caduta che lo rallenta. Nel Velodromo di Roubaix è Tom Boonen a precede di quasi un minuto Pozzato, mentre Thor Hushovd vince la volata per il terzo posto.
Thor Hushovd maglia verde al Tour de France 2009
Dopo aver corso il Giro di Svizzera in preparazione al Tour de France, il norvegese è al via della Grande Boucle dove ottiene il secondo posto nella terza tappa con arrivo a La Grande-Motte e nella sesta tappa con arrivo a Barcellona, sfrutta l’arrivo in leggera salita per conquistare la vittoria davanti a Freire ed a Rojas. Thor è poi secondo nella decima tappa con arrivo a Issoudun e a Aubenas. Nella diciassettesima da Bourg-Saint-Maurice a Le Grand-Bornand, vinta da Fränk Schleck, il norvegese va in fuga conquistando punti per la maglia verde. Grazie alla sua tenacia ed i tanti piazzamenti si garantisce la conquista della maglia verde.
A febbraio 2010 Thor è sesto alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne vinta da Bobbie Traksel ed a marzo è sesto alla Milano-Sanremo vinta da Óscar Freire che coglie il suo personale tris nella Classicissima.
Hushovd secondo alla Parigi-Roubaix 2010
Al via della Paris-Roubaix entra nella fuga giusta e, quando Cancellara prova l’allungo in solitaria, prova a rispondere assieme a Flecha ma lo sforzo dei due è vano. Lo svizzero conquista il successo finale non senza qualche polemica e sospetto e Thor deve accontentarsi del secondo posto al termine della volata a due con Flecha.
A maggio è vittima di una caduta durante una pedalata lungo la ciclabile di Arma di Taggia: per evitare una bambina il norvegese finisce a terra rompendosi la clavicola. Dopo un mese di stop, torna alle corse conquistando il titolo di campione nazionale su strada davanti a Christer Rake.
Al Tour de France vince la terza tappa, contraddistinta da diversi tratti in pavé e con arrivo ad Arenberg Porte du Hainaut precedendo Geraint Thomas e Cadel Evans. Thor indossando la maglia verde. Thor ottiene diversi altri piazzamenti e lotta a lungo per la conquista della classifica a punti dovendo, però, inchinarsi a Petacchi.
Al via della Vuelta a España il nativo di Grimstad vince la sesta frazione con arrivo a Murcia precedendo in volata Daniele Bennati e Grega Bole ed è secondo nella tredicesima tappa, alle spalle di Cavendish, sull’arrivo di Burgos.
Thor Hushovd Campione del Mondo 2010
Il 3 ottobre il norvegese è al via prova in linea dei Campionati del Mondo australiani. Lungo il percorso da Melbourne a Geelong. Pur non essendo inserito tra i favoriti di giornata, Thor riesce a restare con i migliori per tutte le undici. Philippe Gilbert allunga in solitaria e pare destinato a conquistare la maglia iridata ma, a causa del vento, viene riassorbito in un plotone ormai ridotto all’osso. La volata a ranghi ristretta viene lanciata Matti Breschel a cui si accoda Allan Davis. E’ però Thor Hushovd a superare i due agilmente diventando il primo norvegese a conquistare la medaglia d’oro ai Mondiali di ciclismo.
E’ lo stesso Harald V , Sovrano del Regno di Norvegia, a complimentarsi con Hushovd che viene Sportivo dell’anno. Thor è poi al via del Gran Piemonte, dove chiude tredicesimo e del Giro di Lombardia sfoggiando per la prima volta la maglia iridata
Nel 2011 passa al Team Garmin-Cervélo, squadra statunitense con licenza World Tour, con un contratto annuale di oltre un milione di euro. Al via della Sanremo è il favorito ma è vittima di una caduta e non può giocarsi le sue carte.
Alla Parigi-Roubaix, vinta dal compagno di squadra Johan Vansummeren, è ottavo e a giugno vince la quarta tappa, con arrivo a Huttwil, al Giro di Svizzera superando in volata Peter Sagan e Marco Marcato.
Hushovd in maglia gialla al Tour 2011
Dopo aver chiuso al terzo posto il campionato nazionale su strada dietro a Alexander Kristoff e Vegard Stake Laengen, è al via del Tour de France è terzo nella prima tappa con arrivo a Mont des Alouettes Les Herbiers alle spalle di Philippe Gilbert e Cadel Evans ed il giorno successivo, nella cronometro a squadre, conquista la maglia gialla conservandola sino alla nona frazione di Saint-Flour.
Nella tappa di Lourdes, Thor va in fuga assieme ad altri atleti, passando al terzo posto in cima al Colle d’Aubisque per poi involarsi in solitaria, lungo la successiva discesa, andando a cogliere il successo. Quattro giorni dopo va in fuga nella sedicesima tappa da Saint-Paul-Trois-Châteaux a Gap assieme ad Edvald Boasson Hagen per poi batterlo allo sprint.
Nella seconda parte dell’anno Thor è quarto al Grand Prix de Ouest-France e ottirne una vittoria di tappa al Tour of Britain sul traguardo di Caerphilly precedendo l’olandese Lars Boom.
Al via del Campionati del Mondo di Copenhagen con un tracciato favorevole ai velocisti è indicato come il favorito ma, vittima di una caduta, completa la corsa al centosettantesimo posto.
Nel 2012 passa alla formazione americana, con licenza World Tour, BMC Racing Team. A inizio anno prende parte al Tour of Qatar e poi alla Parigi-Nizza ma vede sfumare il suo obiettivo stagionale, la Milano-Sanremo, per via della febbre che lo costringe al forfait.
Nelle classiche del Nord non riesce mai ad essere competitivo e alla Parigi-Roubaix è vittima di una caduta e non riesce a tenere il passo dei migliori. Al via del Giro d’Italia, per la seconda volta in carriera, è sesto nella tappa di Horsens prima di abbandonare precocemente la corsa.
Vittima di un’infiammazione muscolare, il norvegese deve saltare il Tour de France, i Giochi olimpici di Londra ed i campionati del mondo nel Limburgo.
Thor Hushovd a febbraio 2013 torna al successo, dopo diciassette mesi di digiuno, nella tappa inaugurale del Tour du Haut-Var con arrivo La Croix Valmer davanti all’olanedese Tom–Jelte Slagter, vestendo per un giorno la maglia di leader della corsa.
Alla Tirreno-Adriatico ottiene qualche piazzamento parziale e nelle classiche del nord è diciassettesimo alla Gand-Wevelgem e trentacinquesimo alla Parigi-Roubaix. A maggio coglie un terzo posto di tappa all’Amgen Tour of California sul traguardo di Avila Beach, a giugno chiude al secondo posto il campionato nazionale a cronometro alle spalle di Edvald Boasson Hagen e vince il titolo su strada precedndo Kristoff a luglio vince la tappa di Matrei in Osttirol al Giro dell’Austria.
Hushovd vince l’Arctic Race of Norway 2013
Thor ad agosto vince due tappe al Giro di Polonia a Rzeszow e Zakopane e prende poi parte all’Arctic Race of Norway, corsa dove è padrone di casa, vincendo la seconda tappa con arrivo a Svolvær indossando la maglia e portandola sino al termine della corsa chiusa la primo posto davanti a Kenny van Hummel.
Ai Campionati del mondo in Toscana si ritira prima del termine della prova in linea e ad ottobre vince la prima tappa del Tour of Beijing sul traguardo di Huairou Studio Cityma è poi costretto al ritiro per motivi familiari.
Il 2014 è l’ultimo anno da professionista per Hushovd che coglie un secondo posto nella frazione di Saint Rémy de Provence al Giro del Mediterraneo, superato da John Degenkolb, Thor si consola con il successo finale del suo compagno Stephen Cummings.
All’Omloop Het Nieuwsblad è costretto al ritiro e completa al nono posto la Gand-Wevelgem e a maggio è secondp nella tappa di Pasadena all’Amgen Tour of California, superato da Sagan. Ad agosto è secondo sull’arrivo di Tromsø all’Arctic Race of Norway e a fine anno, non ricevendo proposte, decide di lasciare il professionismo.