Jean-René Bernaudeau ciclista francese, la storia

Jean-René Bernaudeau (fonte wikipedia)

Jean-René Bernaudeau (fonte wikipedia)

Jean-René Bernaudeau ciclista francese terzo alla Vuelta a España e due volte quinto al Tour de France diventato direttore sportivo

Jean-René Bernaudeau nasce a Saint-Maurice-le-Girard, nel dipartimento della Vandea in Francia, l’8 luglio 1956. Nelle categorie dilettantistiche i si distingue per il successo nel Circuit des Deux Provinces ed il settimo posto ai Giochi Olimpici di Montreal 1976 nella prova in linea vinta dallo svedese Bernt Johansson.

Jean-René Bernaudeau terzo alla Vuelta a España 1978

Passa professionista nel 1978 con la mitica maglia della Renault diretta da Cyrille Guimard e capitanata da Bernard Hinault. Il suo esordio è subito importante. Dopo aver colto il quindicesimo posto alla Parigi-Nizza prende parte alla Vuelta a España ottenendo il quarto posto nella terza tappa sul traguardo di León alle saplle di “Ferdi” Van Den Haute e Francisco Javier Elorriaga. Il transalpino è poi nono a La Tossa de Montbui e quinto ad Amurrio completando la corsa al terzo posto finale alle spalle del capitano Bernard Hinault, al primo successo in una grande corsa a tappe, e José Pesarrodona.

Al via del Tour de France lavora per Hinault che conquista la vittoria finale ma è costretto al ritiro nella diciottesima frazione.

Nel maggio del ’79 è secondo al Grand Prix de Wallonie dietro a Leo van Vliet e al Giro del Delfinato ben figura completando la corsa al settimo posto aiutando il “solito” Hinault nell’ottenere la vittoria finale.

Jean-René Bernaudeau quinto al Tour de France 1979

Al via del Tour de France, Jean-René Bernaudeau riveste il ruolo di luogotenente di Hinault e nella seconda tappa con arrivo a Luchon chiude al secondo posto alle spalle di René Bittinger andando a vestire la maglia gialla di leader della corsa per poi cederla, in giorno seguente, nella cronometro di Superbagnères al compagno Hinault. Nella tappa di Evian è Joop Zoetemelk a vestirsi di giallo ma nelle frazioni seguente la Renault mette in scena una tattica perfetta e nella crono di Morzine la maglia torna ad Hinault. Bernaudeau, pur lavorando per il capitano, chiude quinto nella tappa dell‘Alpe d’Huez vinta da Joaquim Agostinho salendo al quarto posto della generale. A Parigi trionfa Hinault davanti a Zoetemelk, Agostino, Kuiper e Bernaudeau è quinto e primo nella classifica riservata ai giovani davanti a Claude Criquielion.

Jean-René Bernaudeau bronzo ai Mondiali 1979

Ad agosto Jean-René è terzo al Tour du Limousin alle spalle di Bernard Vallet e Pierre Bazzo e, schierato al via dei Campionati del Mondo in linea di Valkenburg, entra nell’azione giusta assieme a Jan Rass, Dietrich Thurau e Giovanni Battaglin ma deve “accontentarsi”, nella volata ristretta, della medaglia di bronzo.

Nel 1980 Bernaudeau, a febbraio, è secondo al Critérium National de la Route alle spalle di Michel Laurent  e ad aprile è quinto alla Freccia Vallone vinta da Beppe Saronni. Quell’anno, però, è segnato dalla tragedia della perdita del fratello minore vittima di un annegamento.

Dopo aver vinto il Tour de Vendée ed aver chiuso secondo al Tour de l’Oise dietro a Patrick Bonnet, fa il suo esordio al Giro d’Italia ricoprendo il ruolo di spalla di Hinault. Jean-René è sesto a Gatteo a Mare, ottavo a Sirmione e nella terz’ultima frazione, con arrivo a Sondrio, va in fuga e sul Passo dello Stelvio viene raggiunto da Hinault. I due pedalano assieme sino all’arrivo e il capitano gli cede la vittoria. Hinault prende la maglia rosa portandola sino a Milano e Bernaudeau chiude la corsa al dodicesimo posto finale.

Una settimana dopo la fine del Giro si aggiudica quindi la prima di quattro edizioni consecutive del Grand Prix du Midi Libre precedendo Joaquim Agostinho ed al Tour de France è costretto al ritiro dopo essere stato anche al quinto posto della generale.

Nel 1981 passa alla Peugeot-Esso-Michelin, andando a ricoprire il ruolo di prima punta. A febbraio vince il GP di Monaco e a marzo è primo al Tour Cycliste du Tarn et du Rouergue.

Jean-René Bernaudeau sesto al Tour de France 1981

A giugno conquista il secondo successo in carriera al GP du Midi-Libre davanti a Christian Levavasseur ed al Tour de France è secondo nella diciottesima tappa da Bourg d’Oisans a Le Pleynet alle spalle dell’ex capitano Bernard Hinault entrando nella top10 della generale. Nelle successive tappe guadagna posizioni completando la Grande Boucle al sesto posto nella generale ed al terzo nella classifica degli scalatori.

Jean-René Bernaudeau secondo al Giro del Delfinato 1982

L’anno seguente ottiene il secondo posto al Tour Midi-Pyrénées alle spalle di Pascal Simon e a maggio vince la tappa di Neuchâtel al Giro di Romandia. Al via del Giro del Delfinato, Bernaudeau è secondo nel prologo di Avignone ed il giorno seguente prende la maglia di leader della corsa conservandola nelle successive tre tappe salvo poi doverla cedere a Michel Laurent che ottiene la vittoria finale proprio davanti a Jean-René. Poche settimane dopo il francese si “consola” con la terza vittoria consecutiva al GP du Midi-Libre.

Al via del Tour de France non trova il colpo di pedale dei giorni migliori, è terzo nella tappa di Morzine e completa la corsa al tredicesimo posto della generale ed al secondo della maglia a pois.

Nel 1983, passa alla Wolber-Spidel ed al Giro d’Italia ottiene qualche piazzamento di tappa, tra cui il terzo posto ad Arabba dietro a Paganessi e Beccia, completando la corsa al dodicesimo posto finale.

Jean-René Bernaudeau sesto al Tour de France 1983

A giugno Jean-René Bernaudeau conquista il quarto successo consecutivo nel GP du Midi-Libre precedendo Joop Zoetemelk e, al via del Tour de France, il nativo di Saint-Maurice-le-Girard è terzo nell’ottava tappa da La Rochelle a Bordeaux e sesto nella decima frazione a Bagnères-de-Luchon salendo al terzo posto della generale. Nella crono del Puy de Dôme, Jean-René perde terreno scivolando al settimo posto in classifica ma due giorni dopo è secondo sul traguardo dell’Alpe d’Huez andando in fuga assieme all’olandese Peter Winnen ed il giorno seguente, a Morzine, sale al secondo posto della generale alle spalle del grande Laurent Fignon. Nella crono di Avoriaz perde nuovamente terreno ed a Parigi completa la corsa al sesto posto finale.

Nell’84 il francese passa alla Système U ed inizia il suo declino vivendo una stagione sotto tono e l’anno seguente coglie, come miglior risultato, il sesto posto al “suo” GP du Midi-Libre vinto da Silvano Contini. L’anno seguente corre per la Fagor dove trascorre le sue due ultime stagioni da professionista.

Appesa la bicicletta al chiodo, crea nel 1991 la Vendée U, formazioni giovanile per gli atleti della Vandea e nel 2000 assume la carica di direttore sportivo del team pro, la Bonjour-Toupargel ingaggiandom tra gli altri, molti giovani e  Jean-Cyril Robin, Didier Rous e François Simon. La formazione trova diverse sponsorizzazioni tra cui Europcar, Direct Énergie e Total.