Alessandro Paganessi ciclista su strada e in MTB

Alessandro Paganessi

Alessandro Paganessi

Alessandro Paganessi ottimo dilettante

Alessandro Paganessi fenomenale dilettante, predestinato corridore per le corse a tappe mai completamente esploso

Alessandro Paganessi nasce a Gazzaniga il  30 gennaio 1959 muove i primi passi nel ciclismo con i colori della mitica San Marco-Vertova, famoso vivaio di numerosi campioni bergamaschi. Dopo la consueta trafila nelle categorie giovanili in cui mette in mostra interessanti qualità, passa tra i dilettanti e anche in questa categoria le sue quotazioni testano assolutamente alte.

E’ un corridore adatto alle corse a tappe e, infatti, nel 1979 conquista la vittoria del Giro della Valle d’Aosta davanti ad Alberto Binetti ed al cosentino Giuseppe Faraca.

Nel 1980 Paganessi si mette in luce conquistando il secondo posto al Giro Baby alle spalle di Giovanni Fedrigo e davanti ad Emanuele Bombini. Sembra un predestinato, in molti lo vogliono e Alessandro Paganessi passa professionista con la Bianchi.

Il passaggio tra i “grandi”, però, non è indolore: il talento è tanto ma viene mostrato a sprazzi ed a volte la mancanza di continuità lo penalizza. Alla Coppa Sabatini 1981 chiude terzo dietro a Bortolotto e a Casiraghi mentre alla Tre Valli Varesine 1981 sfiora la vittoria chiudendo secondo alle spalle di Gregor Braun.

Paganessi vince una tappa al Giro d’Italia 1983

Nel 1982 chiude terzo al Giro del Lazio vinto da Dag-Erik Pedersen mentre l’anno seguente vive la sua migliore stagione tra i professionisti. Alessandro si impone in nelle frazioni di Skoevdee e di Husqvarma al Giro della Svezia, vince la Tre Valli Varesine davanti a Silvano Contini e, soprattutto, fa sua la tappa con arrivo ad Arabba al Giro d’Italia precedendo sul traguardo Mario Beccia. Al GP Città di Camaiore, valido per il titolo di campione italiano su strada chiude terzo alle spalle di Moreno Argentin e Giovanni Battaglin.

Le buone prove in stagione gli valgono la convocazione per i Campionati del Mondo di  Altenrhein, in Svizzera, per fare da supporto a Giuseppe Saronni. La maglia iridata va all’americano Greg LeMond mentre Alessandro Paganessi non completa la corsa.

Nel 1985 vince la tappa di La Chaux-de-Fonds al Giro di Romandia mentre al Giro d’Italia 1986 disputa una corsa gagliarda, sfiora la vittoria di tappa e chiude al dodicesimo posto in classifica generale. Nel 1987 vince una tappa  con arrivo sulla salita di Laax al Giro di Svizzera ed al termine di quella stagione, a soli 29 anni, decide di lasciare il mondo del ciclismo professionistico su strada per dedicarsi alla Mountain Bike dove si aggiudica il Campionato Italiano Cross-Country ’88 e ’89.