Luca Gelfi sfortunato ex professionista
Luca Gelfi sfortunato ex professionista con la Deltongo, la Mapei e la Brescialat. Vincitore di due tappe al giro, morto suicida nel 2009
Luca Gelfi nasce a Bergamo il 21 giugno 1966, si avvicina al ciclismo dimostrando ottime doti che gli valgono la conquista di campione d’Italia inseguimento a squadre juniores per due anni consecutivi: nel 1984 con Boschini, Lucchini e Terenghi e nel 1985 con Gianluca Bortolami, Trezzi e R. Trezzi.
Luca passa tra i dilettanti dove, nel 1987, riesce a vincere la Montecarlo-Alassio, la Coppa Cicogna e la prova in linea ai decimi Giochi del Mediterraneo a Latakia precedendo di un secondo lo spagnolo Eduardo Ruiz e Fabrizio Bontempi.
Nel 1988 fa il salto tra i professionisti con i colori della Deltongo-Colnago, dopo un anni di apprendistato fa il suo esordio al Giro d’Italia 1989 chiudendo ventisettesimo lavorando per “Coppino” Franco Chioccioli dimostrando importanti doti di passista.
Luca Gelfi vince due tappe al Giro d’Italia 1990
L’anno seguente, al Giro, ottiene due vittorie di tappa: Luca è primo nella Teramo-Fabriano andando in fuga e precedendo sul traguardo Massimo Ghirotto e Phil Anderson e si ripete, quattro giorni dopo, nella cronometro individuale, Grinzane Cavour-Cuneo, la più lunga della storia del Giro (68 km) precedendo ka maglia rosa Gianni Bugno di sei secondi e il polacco Lech Piasecki di 57″.
Nel 1991 lavora accanto a Chioccioli come gregario nella vittoria del Giro d’Italia riuscendo a cogliere un terzo posto di tappa nella cronometro di Langhirano dietro a Bugno e Bernard.
Luca Gelfi secondo alla Milano-Sanremo 1993
Nel 1992 passa alla GB-MG Boys e nel 1993 con i colori della Mapei ottiene un importante secondo posto per quattro secondi alla Milano-Sanremo alle spalle del neo papà Maurizio Fondriest e davanti a Maximilian Sciandri. Nello stesso anno prende per la prima ed unica volta parte alla Vuelta Espana chiudendo 14esimo in classifica.
Nel 1994 passa alla Brescialat con cui ottiene il sesto posto finale alla Vuelta Ciclista al Pais Vasco vinta dallo svizzero Tony Rominger. L’anno seguente è terzo al G.P. Industria e Artigianato di Larciano dietro ad Andrea Ferrigato e Angelo Canzonieri, quarto al Trofeo Laigueglia e terzo nella tappa di Ferentino alla Tirreno-Adriatico alle spalle di Sciandri e Mario Manzoni.
La stagione 1996 vede il bergamasco cogliere un terzo posto di tappa alla Tirreno-Adriatico sull’arrivo di Amandola dietro a Michele Bartoli ed al danese Rolf Sørensen completando la corsa al nono posto finale a 5’19” da Francesco Casagrande.
Nel 1997 Luca Gelfi torna alla vittoria nella tappa di Macedo de Cavaleiros alla Volta a Portugal davanti a Franco Ballerini.
Luca Gelfi chiude la sua carriera professionistica con i colori della Ros Mary nel 1998. Conclusa l’esperienza agonistica, Gelfi sale in ammiraglia per la formazione juniores Team F.lli Giorgi di Torre De’ Roveri, il paese dove risiede. Nel frattempo decide di aprire un negozio di biciclette.
Luca inizia a soffrire di depressione, male subdolo che il 3 gennaio 2009 lo spinge al suicidio. Viene trovano dal socio proprio nel suo negozio di biciclette, poco prima del gesto estremo aveva parlato con Carlo Giorgi, suo patron e grande amico ed incontrato Giovanni Aiello.
Luca Gelfi lascia la moglie ed un figlio di 5 anni.