Jean-Marie Wampers ciclista belga, la storia

Jean-Marie Wampers (fonte Wikipedia)

Jean-Marie Wampers (fonte Wikipedia)

Jean-Marie Wampers ciclista belga, terzo alla Gand-Wevelgem 1986 e vincitore della Parigi-Roubaix 1989

Jean-Marie Wampers nasce ad Uccle, nella Regione di Bruxelles-Capitale in Belgio, il 7 aprile 1959. Appena maggiorenne si trasferisce ad Halles, a 20 chilometri di distanza e dopo le categorie giovanili, passa dilettante ottenendo il terzo posto Tour de Namur nel 1978 dietro a Roger De Cnijf e Dirk Vandewalle ed il terzo posto al Triptyque Ardennais dell’80 alle spalle del sovietico Vladimir Malakhov e di Nico Emonds. Nel 1980 è campione nazionale belga dilettanti attirando l’attenzione delle squadre profesionistiche.

Wampers passa professionista nel 1981 vestendo la maglia della Santini con cui si dimostra corridore adatto alle corse di un giorno. Il belga è terzo al Giro del Lazio dietro a Baronchelli e Bombini e quarto al Giro dell’Emilia.

Nell’82 il belga corre per la Gis Gelati è dodicesimo alla Milano-Sanremo vinta dal francese Marc Gomez e a giungo vince il G.P. di Camaiore davanti a Sergio Santimaria. L’anno successivo per Jean-Marie si aprono le porte della Splendor in cui corrono Eddy Planckaert e Claude Criquielion e con cui è ottavo al Trofeo Laigueglia, fa il suo esordio al Tour de France e chiude al quinto posto il GP Eddy Merckx.

Wampers, paga un po’ la salute ballerina, andando a ricoprire prevalentemente un ruolo di gregario e nel 1984 è settimo alla Freccia del Brabante, secondo alla Scheldeprijs dietro a Ludo Peeters e primo alla Druivenkoers-Overijse precedendo il connazionale Ronny Van Holen.

Nel 1985 la Splendor si affianca al marchio Hitachi dando vita ad un team ancora più competitivo sotto la guida di Albert De Kimpe. Jean-Marie sfiora la vittoria alla Freccia del Brabante quando è secondo dietro ad Adrie van der Poel ed è primo, a fine anno, alla Nationale Sluitingprijs Putte-Kapellen davanti ad Eddy Van Hoof.

Jean-Marie Wampers terzo alla Gand-Wevelgem 1986

Nell’86 è quarto alla Freccia del Brabante e ad aprile chiude al 26esimo posto alla Parigi-Roubaix ma soprattutto ottiene un brillante terzo posto alla Gand-Wevelgem alle spalle di Guido Bontempi e Twan Poels. Ad aprile Wampers è primo al Omloop van het Leiedal e a maggio vince il Gran Premio di Francoforte, anticipando il canadese Steve Bauer e l’australiano Michael Wilson e la tappa di Armentières alla Quattro Giorni di Dunkerque. A fine stagione è terzo al GP de Fourmies e nono alla Parigi-Bruxelles.

Il belga comincia ad essere riconosciuto come abile cacciato di semi classiche e nel 1987 chiude al quarto posto la Dwars door België ed al terzo la Freccia del Brabante mentre la stagione successiva passa alla Panasonic con cui vive una stagione sottotono.

Jean-Marie Wampers vince la Parigi-Roubaix 1989

A marzo dell’89 il belga è secondo a Le Samyn alle spalle di Hendrik Redant e settimo all’E3-Prijs Harelbeke. Jean-Marie Wampers il 9 aprile, due giorni dopo il compimento del suo 30esimo anno di vita, è al via della Parigi-Roubaix. Sono diversi i papabili per il successo, su tutti Dirk De Wolf, Van Hooydonck, fresco di successo al Giro delle Fiandre, e Gilbert Duclos-Lassalle.

Wampers va a riprendere De Wolf che si era avvantaggiato a 17 chilometri dalla meta ed i due procedono di comune accordo raggiungendo un minuto di margine. Nello sprint a due è Jean-Marie Wampers il più forse e dopo il traguardo abbraccia e ringrazia Peter Post, che aveva creduto in lui nonostante i problemi fisici.

Dieci giorni dopo, prosegue nel suo momento di forma vincendo la Scheldeprijs davanti a Frank Hoste ed il primo maggio vince la Rund um den Henninger Turm davanti a Martial Gayant e Claudio Chiappucci, staccati di 38″.

Nel 1990 è ottavo all’E3-Prijs Harelbeke e quinto alla Parigi-Roubaix vinta da Eddy Planckaert ed alla Gand-Wevelgem in cui a vincere è Herman Frison. Nel 1992 il belga corre la sua ultima stagione da professionista con la Collstrop vincendo la Binche-Tournai-Binche davanti a Pierre Herinne.

Dopo il termine della carriera ciclistica ricopre il ruolo di dirigente.