Urs Freuler ciclista svizzero, la storia

Urs Freuler (fonte Wikipedia)

Urs Freuler (fonte Wikipedia)

Urs Freuler ciclista svizzero, ottimo sprinter e seigiornista, vincitore di otto titoli mondiali nella corsa a punti e della maglia ciclamino nel 1984

Urs Freuler nasce a Bilten, nel Canton Glarona in Svizzera, il 6 novembre 1958. Avvicinatosi al ciclismo, mette in mostra presto qualità di velocista e, nella carriera dilettantistica si divide tra la bicicletta ed il lavoro presso un’officina meccanica.

Urs ha qualità anche su pista e nel settembre 1980 passa professionista grazie allo sponsor individuale Bilta conquistando il titolo europeo nell’Omnium e registrando la miglior prestazione mondiale nel chilometro da fermo.

Urs Freuler vince una tappa al Tour de France 1981

Nel 1981 l’elvetico, con la maglia della TI-Raleigh di Peter Post, vince il prologo di Morat al Giro di Romandia e la semitappa di Lugano al Giro di Svizzera. Al via del Tour de France, è secondo nella frazione di Narbonne alle spalle di Freddy Maertens e conquista il successo a Bordeaux davanti al belga.

Freuler oro mondiale su pista nella corsa a punti

Su pista conquista due titoli nazionali e due europei,ai Campionati del Mondo di Brno conquista l’oto nella corsa a punti e, in coppia con Patrick Sercu, vince la Sei Giorni di Grenoble.

Urs Freuler vince tre tappa al Giro d’Italia 1982

Nell’82 passa alla mitica Atala, diretta da Franco Cribiori, con cui a febbraio è terzo alla Nizza-Alassio ed al Giro d’Italia vince le tappe di Roma, Caserta e Messina. Al Giro di Svizzera è primo sul traguardo di Suhr e secondo nella tappa di Zurigo.

Su pista conquista nuovamente il titolo Mondiale nella Corsa a punti ed è primo, con Robert Dill-Bundi, alla Sei giorni di Zurigo.

Nell’83 a febbraio vince la tappa di Siniscola al Giro di Sardegna completando la corsa al secondo posto della classifica alle spalle di Gregor Braun. Al Giro del Trentino l’elvetico è primo nella frazione di Arco davanti a Pierino Gavazzi e, arrivato al Giro con l’obiettivo di cogliere qualche vittoria parziale, non va oltre a qualche piazzamento consolandosi, nel mese di giugno, con due vittorie di tappa al Giro di Svizzera negli arrivi di Sargans e Zurigo.

Urs su pista fa suo nuovamente in titolo iridato nella corsa a punti e nel Keirin davanti all’australiano Danny Clark e conquista le sei giorni di Launceston con Hans Känel, di Monaco di Baviera in coppia con René Pijnen e Zurigo assieme a Daniel Gisiger.

Urs Freuler maglia ciclamino al Giro d’Italia 1984

Urs Freuler nel 1984 è settimo a inizio anno alla Milano-Torino e a maggio prende parte alla Corsa Rosa chiudendo al secondo posto la tappa di Numana e vincendo le tappe di Firenze, Marconia di Pisticci, Agropoli e Rieti conquistando la maglia ciclamino davanti a Johan van der Velde.

Su pista lo svizzero conquista il quarto titolo iridato consecutivo nella corsa a punti per la ed è primo nella Sei giorni di Rotterdam con René Pijnen ed in quella di Zurigo assieme a Daniel Gisiger.

L’anno seguente Freuler a marzo è quarto alla Milano-Torino ed ottavo alla Milano-Sanremo mentre ad aprile vince una tappa al Giro di Puglia sull’arrivo di Monopoli chiudendo la corsa al sesto posto finale e vince il Tour du Nord-Ouest. Dopo aver corso il Giro del Trentino vincendo la tappa di Arco, l’elvetico è al via del Giro d’Italia vincendo la prima tappa in linea con arrivo a Busto Arsizio davanti a Paolo Rosola, è primo nell’ottava frazione con arrivo a Frosinone e la 21esima con arrivo a Genova completando la corsa al secondo posto della classifica a punti dietro a van der Velde.

Urs diventa uno degli atleti più temuti in gruppo sia nelle prove contro il tempo che nelle volate e al Giro di Svizzera conquista il successo nella tappa di Zurigo.

Su pista conquista il titolo iridato nella corsa a punti e nel keirin davanti ad Ottavio Dazzan e vince la Sei giorni di Monaco di Baviera in coppia con René Pijnen.

Nel 1986 Urs Freuler ad aprile è primo al Grand Prix Cerami davanti al connazionale Heinz Imboden ed al Giro d’Italia conquista la vittoria nel prologo di Palermo vestendo per un giorno la maglia rosa salvo poi cederla a Sergio Santimaria.

Su pista si conferma campione del Mondo nella corsa a punti e, assieme a Daniel Gisiger, vince la Sei giorni di Zurigo.

L’anno seguente lo svizzero è primo in una tappa del Giro di Puglia e al Giro d’Italia vince la tappa con arrivo a Bari davanti a Paolo Rosola ed è secondo a Termoli, superato da “cavallo pazzo”.

Su pista l’elvetico vince i Campionati europei nell’Omnium Endurance ed è nuovamente Campione del Mondo nella Corsa a Punti precedendo il britannico Anthony Doyle. Freuler vince anche le Sei giorni di Berlino, Monaco di Baviera e di Zurigo in coppia con Dietrich Thurau.

Nell’88 lo svizzero entra nell’organico della formazione olandese Panasonic con cui vince la tappa di Alés all’Etoile de Bessèges, quella di Vittorio Veneto al Giro d’Italia davanti ad Alessio Di Basco, quella di Zurigo al Tour de Suisse e quella di Holstebro al Giro di Danimarca oltre alla Millemetri del Corso di Mestre. L’attività su pista vede Urs Freuler conquistare il successo Sei giorni di Gand con Roman Hermann.

Nel 1989 il nativo del Canton Glarona coglie sei successi. E’ primo nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico da Bacoli a Latina, vince le frazioni di Bains de Saillon e Ginevra al Tour de Romandie, le tappe di Roma e Mantova al Giro d’Italia ed una frazione del Giro di Svizzera sul traguardo di Zurigo.

Urs Freuler vince il ottavo titolo iridato su pista

Su pista lo svizzero completa la sua collezione di maglie iridate imponendosi, per l’ottava volta in carriera, nella corsa a punti davanti a Gary Sutton ed è primo nella Sei giorni di Copenaghen con Danny Clark.

Nel ’90 per lo svizzero, ormai nella fase calante della carriera, arrivano comunque tre vittorie. Urs è primo nella la frazione di Santa Coloma de Gramenet alla Settimana Catalana davanti ad Acacio Da Silva e vince a Nyon nella seconda tappa del Giro di Romandia precedendo Guido Bontempi bissando il successo anche a Ginevra davanti al tedesco Andreas Kappes. Su pista fa sua la Sei giorni di Dortmund con Olaf Ludwig.

Nel 1991 passa alla Telekom dove mette la sua esperienza a supporto del team e l’anno successivo passa al piccolo team svizzero Bleiker-Appenzeller Käse. Nelle successive stagioni lo svizzero si dedica esclusivamente alla pista vincendo Sei giorni di Copenaghen con Danny Clark nel ’92, quelle di Colonia con Remig Stumpf e Brema con Peter Pieters nel ’93 e ancora quella di Colonia e quella di Zurigo assieme con Carsten Wolf nel 1994.

Dopo il ritiro dalle corse ricopre il ruolo di manager per la Phonak dal 2002 al 2005.