Diego Ronchini ciclista imolese, la storia

Diego Ronchini (fonte Wikipedia)

Diego Ronchini (fonte Wikipedia)

Diego Ronchini ciclista imolese vincitore del Giro di Lombardia 1957, terzo al Giro d’Italia 1959 e quinto al Giro d’Italia 1963

Diego Ronchini nasce ad Imola, il 9 dicembre 1935 e si avvicina al ciclismo mettendo in luce interessanti qualità sin dalle categorie giovanili. Nel 1953 veste, tra gli allievi, la maglia della S.C. Casalfiumanese per poi passare dilettante con la S.C. Sanmartinese.

Nel 1955 Ronchini vince il Piccolo Giro di Lombardia davanti ad Agostino Saturnino ed Adriano Zamboni e prende parte ai Giochi del Mediterraneo mentre l’anno seguente fa sua la Ruota d’Oro e veste la maglia azzurra ai ai mondiali di Ballerup per poi, ad ottobre, passare professionista con la Bianchi-Pirelli. Diego è subito protagonista lungo le strade del Giro di Lombardia scollinando per primo sul Ghisallo e andando in avanscoperta con Fausto Coppi per poi chiudere la corsa, vinta dal francese André Darrigade, in ottava posizione.

Diego Ronchini vince il Giro di Lombardia 1957

Nel 1957 il ciclista bolognese inizia piano ma il 20 ottobre è al via del Giro di Lombardia che si corre sotto una pioggia battente. Nella prima parte di corsa si avvantaggia un drappello di atleti che poco prima di Guello vengono raggiunti da Ronchini. Sul Ghisallo transita per primo Monti con 3 secondi di margine su Diego mentre i migliori pagano più di un minuto. Anquetil decide di abbandonare la corsa per via del freddo pungente mentre davanti resta un terzetto con Monti, Ronchini e Cestari con oltre un minuto di vantaggio su Conterno, Darrigade, Impanis, Maule e Vlayen.

Si arriva alla volata ristretta e Aurelio Cestari lancia per primo lo sprint seguito da Bruno Monti ma è Diego Ronchini a superare entrambi cogliendo il suo primo successo da professionista.

Nel 1958 Diego, dopo aver dovuto lasciare anzitempo il Giro d’Italia, è terzo al Giro del Lazio alle spalle di Nino Defilippis e Sante Ranucci e ad ottobre conquista la vittoria nel Giro dell’Emilia battendo in una volata a due Noè Conti.

Nel 1959 passa alla Bianchi con cui vive un’annata eccezionale cogliendo a inizio anno il sesto posto alla Milano-Torino vinta da Nello Fabbri e proseguendo in crescendo.

Diego Ronchini terzo al Giro d’Italia 1959

Diego vince il Gran Premio di Faenza dietro motori e si presenta ai nastri di partenza del Giro d’Italia in ottima forma. Ronchini coglie diversi piazzamenti, è quarto nelle cronometro di Salsomaggiore Terme ed in quella di Ischia. E’ poi terzo nella tappa di Rovereto alle spalle Rik Van Looy e Vito Favero, nella crono di Susa, e secondo sull’arrivo Saint-Vincent alle spalle di Alfredo Sabbadin completando la corsa rosa al terzo posto finale dietro a due fenomeni come Charly Gaul e Jacques Anquetil.

La stagione del nativo di Imola prosegue con un sesto posto alla Milano-Vignola, il terzo posto alla Coppa Bernocchi dietro a Noè Conti e Michele Gismondi ed il quinto posto al Campionato del Mondo in linea di Zandvoort dietro a Darrigade, Gismondi, Foré e Simpson.

Diego Ronchini Campione Italia 1959

Il 27 settembre Diego Ronchini conquista il titolo di Campione Italiano su strada vincendo il Giro del Lazio, valido per l’assegnazione della maglia tricolore, davanti ad Adriano Zamboni e novembre è secondo al Trofeo Baracchi in coppia con Michele Gismondi.

Diego Ronchini ottavo al Giro d’Italia 1960

Nel 1960 è al via del Giro con l’obiettivo di un posto nella top10 e centra il risultato ottenendo il quinto posto nella crono di Sorrento, il quarto in quella di Bellaria ed il terzo in quella da Seregno a Lecco completando la Corsa Rosa all’ottavo posto finale a 9’28” da Anquetil.

A giugno Diego è terzo al GP di Forlì e a settembre coglie la vittoria nel Giro del Veneto precedendo Armando Pellegrini. Dopo aver chiuso al quinto posto sia il Giro del Lazio che il Campionato Italiano su strada, è secondo al Giro dell’Emilia dietro a Emile Daems ed al Giro di Lombardia sempre alle spalle del belga. Il 4 novembre 1960, il Trofeo Baracchi in coppia con il talentuoso neoprofessionista Romeo Venturelli pupillo di Fausto Coppi, scomparso a inizio anno.

Passato alla Carpano per la stagione 1961, Venturelli è sesto al Gran Premio Ciclomotoristico delle Nazioni a Roma vinto dal francese Jean Graczyk, sedicesimo al Campionato del Mondo di Berna, terzo alla Tre Valli Varesine alle spalle di Willy Vannitsen e Carlo Azzini, secondo al GP d’Europe dietro ad Ercole Baldini e coglie la vittoria nel Giro dell’Emilia con 20″ di vantaggio su Giorgio Zancanaro.

Passato sotto la guida di Luciano Pezzi alla Ghigi, l’imolese è secondo al Giro del Lazio dietro a Nino Defilippis ed al Giro di Toscana alle spalle di Guido Carlesi conquista il successo al Giro di Romagna in volata ristretta davanti a Marino Fontana. Diego corre anche il suo primo Tour de France senza completare, però, la corsa.

Diego Ronchini quinto al Giro d’Italia 1963

Nel 1963 segue Pezzi alla Salvarani di Parma mettendosi in luce al Giro d’Italia. Nella quarta frazione, da Campobasso a Pescara il ciclista di Imola è sesto al traguardo aggiudicandosi la maglia rosa portandola sino alla tappa con arrivo a Leukerbad quando deve cederla a Franco Balmamion per poi riprendersela nella cronometro di Treviso. Nelle conclusive tappe di montagna cede il primato ad Adorni e completa la corsa al quinto posto finale a 10’11” da Balmamion. Ronchini è poi terzo al GP di Forli e secondo al Giro dell’Appennino alle spalle di Italo Zilioli.

Passato alla padovana Cynar, Diego vince il Giro della Provincia di Reggio Calabria davanti a Guido Carlesi, è terzo alla Milano-Vignola e quinto al Giro di Toscana.

Nel 1965 torna alla Salvarani con cui prende parte al Tour de France lavorando a favore di Felice Gimondi nella conquista della vittoria della maglia gialla e coglie il secondo posto al Trofeo Matteotti dietro a Guido De Rosso.

L’ultimo anno da protagonista Ronchini lo corre sempre nella Salvarani e, sceso di sella, diventa prima direttore sportivo e poi apre un negozio di biciclette che verrà poi ceduto all’ex ciclista Fabio Patuelli.

Il 18 aprile 2003, a soli 67 anni, muore nella sua Imola.