Renzo Fontona ciclista ligure

Renzo Fontona (fonte Wikipedia)

Renzo Fontona (fonte Wikipedia)

Renzo Fontona ciclista ligure terzo al Giro di Lombardia 1961, settimo al Tour de France 1963 e sesto al Giro del 1964

Renzo Fontona nasce a Valdipino frazione di Riccò del Golfo, in provincia di La Spezia il 2 luglio 1939. La prima bicicletta è quello del padre, scalpellino nella locale azienda del gas, a cui segue quella usata dal fratello Nondo. Vince la prima corsa a Ponzano Alto in solitaria.

Dopo le categorie giovanili approda tra i dilettanti mettendosi in mostra nel 1959 ottenendo alcune buone prestazioni. Renzo è terzo al G.P. Riello e quarto al Trofeo Napoleone Faina ottenendo anche il sesto posto al campionato italiano di categoria.

Passa professionista nel 1961 con la Legnano prendendo parte al Giro d’Italia e chiudendo con un ottimo 18esimo posto in generale. La stagione del ligure prosegue vincendo a luglio il G.P. di Pistoia, prova del Trofeo Cougnet. chiudendo sesto alla Tre Valli Varesine vinta dal belga Willy Vannitsen e cogliendo il secondo posto, ad ottobre, al Giro del Lazio alle spalle di Bruno Mealli.

Renzo Fontona terzo al Giro di Lombardia 1961

A fine stagione prende parte al Giro di Lombardia andando all’attacco assieme ad Imerio Massignan, suo capitano e al “camoscio d’abruzzo” Vito Taccone mettendosi in mostra lungo l’ascesa al Muro di Cormano. Con questa azione Renzo si fa conoscere al grande pubblico ma nella successiva discesa va in crisi di fame e perde l’occasione di giocarsi le sue carte per il successo finale chiudendo al terzo posto.

Nel 1962 è costretto al ritiro al Giro d’Italia e al Tour de France conquista un settimo posto di tappa concludendo la corsa al 35esimo posto. In stagione ottiene il settimo posto alla Coppa Sabatini vinta da  Alfredo Sabbadin e un quindicesimo posto al Giro di Toscana.

Nel ’63 Renzo Fontona passa alla IBAC prendendo parte al
Giro d’Italia dove ottiene il terzo posto di tappa nella La Spezia-Asti alle spalle di Vito Taccone e Silvano Ciampi ed il quarto posto nella tredicesima tappa con arrivo a Saint Vincent chiudendo la corsa rosa all’undicesimo posto a 26’16” da Franco Balmamion.

Renzo Fontona settimo al Tour de France 1963


Lo spezzino viene schierato al via del Tour de France, la corsa viene vinta per la quarta volta, e terza consecutiva, dal francese Jacques Anquetil. Renzo mette in mostra tutte le sue doti di costanza e regolarità ottenendo il secondo posto nella sedicesima frazione da Grenoble a Val d’Isere alle spalle dello spagnolo Fernando Manzaneque e chiudendo la corsa al settimo posto della classifica generale a 15’27” dal fenomeno francese, miglior classificato tra gli italiani di quella edizione.

A fine luglio Renzo Fontona è quinto al Giro del Piemonte e ad agosto è quinto nella Milano-Vignola. A fine stagione viene convocato per i Campionati del Mondo di Ronse senza completare la prova.

Renzo Fontona sesto al Giro d’Italia 1964

Nel 1964 passa alla Ignis di Giovanni Borghi mettendosi in mostra al Giro: Fontona è terzo nella Montepulciano-Livorno vinta da Bitossi e settimo il giorno successivo a Santa Margherita Ligure ottenendo il secondo posto della classifica generale a soli trentatré secondi di ritardo dalla maglia rosa, Anquetil. Il giorno seguente, nel “tappone” alpino da Cuneo a Pinerolo Renzo va in crisi scendendo al sesto posto della generale, posizione in cui conclude quel Giro a 3’30” da “solito” Anquetil.

In stagione ottiene anche il 13esimo posto alla Corsa di Coppi e alla Coppa Placci oltre che al campionato italiano in linea.

Nel 1965 è quarto al Trofeo Laigueglia vinto da Marino Vigna e settimo al Trofeo Matteotti; al Giro d’Italia è undicesimo e al Tour de France ottiene il 15esimo posto finale. L’anno seguente passa alla Mainetti ottenendo un settimo posto di tappa al Giro d’Italia dove completa la corsa al 15esimo posto. Al Tour de France è quindicesimo a Parigi e a luglio è tredicesimo al Trofeo Matteotti .

Nel ’67 passa alla Max Meyer con cui chiude al 21esimo posto il Giro e al sedicesimo la Milano-Vignola. L’anno seguente veste i colori della Kelvinator con cui conclude l’esperienza professionistica.