Marco Velo ciclista bresciano, la storia

Marco Velo (fonte Wikipedia)

Marco Velo (fonte Wikipedia)

Marco Velo ciclista bresciano, ottimo passista in grado di conquistare per tre volte il titolo di Campione Italiano a cronometro

Marco Velo nasce a Brescia, 9 marzo 1974 e cresce a Ciliverghe, piccola frazione di Mazzano nella provincia bresciana. Inizia a pedalare a dodici anni seguendo l’esempio dell’amico Augusto. Marco entra nella Polisportiva Ciliverghe ottenendo quattro vittorie tra i giovanissimi passando poi nel Pedale Bresciano con il quale continua a conquistare importanti vittorie tra cui il titolo di Campione del Mondo Juniores nella cronometro a squadre ad Atene assieme ad Alessandro Romio, Massimiliano Mori e  Massimiliano Martini.

Velo passa dilettante con il G.S. Cuoril Domus nel 1993 per poi passare al G.S. Brescialat con cui nel 1995 vince il G.P. San Gottardo e il G.P. Sannazzaro de’ Burgondi ed è secondo al Circuito Guazzorese e terzo alla Milano-Rapallo.

Nel 1996 il bresciano passa professionista con la Brescialat prendendo parte al Giro d’Italia completando la corsa all’81esimo posto. L’anno successivo Velo a febbraio è ottavo al Tour du Haut Var a 2’58” da Rodolfo Massi e conquista, a maggio, la vittoria nella tappa di Lienz al Giro del Trentino davanti ad Enrico Zaina completando la corsa all’undicesimo posto finale. Al Giro d’Italia il bresciano chiude la corsa al al 30esimo posto.

Nel 1998 Marco Velo passa alla Mercatone Uno diventando presto uno degli scudieri di Marco Pantani e riuscendosi a ritagliare importanti soddisfazioni personali.

Marco Velo campione italiano a cronometro 1998

Dopo aver preso parte alla trionfale spedizione al Giro d’Italia che si conclude con la vittoria del Pirata, Velo a giugno conquista prima la Coppa delle Nazioni, prova a cronometro, davanti al tedesco Uwe Peschel e quindici giorni più tardi si laurea campione italiano a cronometro a Bergamo con 54 secondi di margine su Gianluca Sironi.

A settembre Velo vince la quarta tappa del GP Guillaume Tell sul traguardo di Meiringen davanti a Daniele Nardello chiudendo la corsa al primo posto della generale sempre davanti al varesino. Ad ottobre il bresciano è undicesimo al Giro di Lombardia, secondo al GP d’Europa, crono a coppie assieme a Marco Serpellini, e conquista la vittoria nella Firenze-Pistoia precedendo Ruslan Ivanov.

Il 1999 parte bene per Velo che coglie il secondo posto al Giro Provincia di Catania, è settimo alla Klasika Primavera, tredicesimo alla Liegi-Bastogne-Liegi e decimo all’Amstel Gold Race. E’ però un anno difficile per la Mercatone Uno di Velo che al Giro passa dalla certezza di conquistare la seconda maglia rosa consecutiva all’esclusione di Pantani a Madonna di Campiglio e all’abbandono in massa quando il Pirata è primo e Velo decimo nella generale.

Marco Velo campione italiano a cronometro 1999

Uscita in ottima condizione dal triste Giro, Velo il 29 giugno bissa il titolo di Campione Italiano a Cronometro ad Omegna precedendo di 44″ Riccardo Forconi. Nella seconda parte di stagione il bresciano conquista la vittoria al GP Llodio superando Roberto Heras, è secondo al GP Industria e Commercio di Prato alle spalle di Alessandro Baronti, ottavo al Giro di Lombardia in cui a vincere è Mirko Celestino e conquista nuovamente la vittoria nella Firenze-Pistoia.

Nel 2000, a marzo, Velo è secondo nella tappa di Caravaca alla Vuelta a Murcia alle spalle del belga Hendrik Van Dyck ed alla Settimana Ciclistica Internazionale Coppi-Bartali è terzo nella classifica finale dietro a Bettini e Belli. Dopo un diciannovesimo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi ed un sedicesimo posto all’Amstel prende parte al Giro d’Italia chiudendo la corsa anzitempo.

Marco Velo campione italiano a cronometro 2000

A giugno Marco Velo conquista per la terza volta il titolo di Campione Italiano a cronometro davanti a Daniele Contrini, staccato di 56 secondi, e Diego Ferrari. Velo fa il suo esordio al Tour de France completando la corsa al 39esimo posto e ad agosto è nono alla Coppa Bernocchi in cui a vincere è Romans Vainsteins che qualche settimana più tardi conquisterà il mondiale.

Nel 2001 Velo coglie un secondo posto nella tappa di Mursia alla Vuelta a Murcia alle spalle di Aitor González ed è 24esimo alla Milano-Sanremo. Al via del Giro d’Italia il bresciano è nono nel prologo di Pescara vinto da Rik Verbrugghe, è sesto nella tappa di Salò vinta da Dario Frigo e sesto in quella di Arona vinta da Gilberto Simoni.

Al via del Campionato Italiano a cronometro, Velo completa la prova al primo posto davanti ad Andrea Peron, staccato di un secondo. Ad ottobre, dopo alcuni controlli antidoping, viene squalificato e la maglia tricolore assegnata a Peron.

Scontata la squalifica, il bresciano torna a correre con la Fassa Bortolo di Alberto Volpi e Stefano Zanatta per la stagione 2002 prendendo parte al Tour de France lavorando per Alessandro Petacchi come ultimo uomo del suo “treno” ed alla Vuelta a España dove coglie il quarto posto della tredicesima frazione con arrivo a Santander alle spalle di Lombardi, Bramati e Bossoni.

Nel 2003 Velo è quarto nella tappa di Avezzano al Giro d’Italia vinta da Petacchi e l’anno seguente contribuisce con il suo lavoro alle nove tappe vinte alla Corsa Rosa da Alejet. Quando a fine anno la Fassa Bortolo lascia il ciclismo, Velo, Petacchi, Sacchi e Ongarato portano il loro “treno” alla tedesca Milram e nel 2007 Marco è vittima di un brutto incidente che ne limita le prestazioni.

Nel 2009 Velo passa alla Quick Step, squadra belga con cui corre per de stagioni annunciando il suo ritiro dal professionismo al termine del Giro di Lomabrdia 2010 dopo 15 stagioni tra i professionisti.