Alberto Camargo ciclista colombiano, la storia

Alberto Camargo

Alberto Camargo

Alberto Camargo ciclista colombiano, ottimo scalatore, quinto al Giro del Delfinato 1992 e terzo alla Vuelta a España 1994

Alberto Camargo, all’anagrafe Luis Alberto Camargo González nasce a Duitama, in Colombia, il 3 febbraio 1965. Il nome di Camargo sale all’onore delle cronache nel 1986 quando il colombiano prende parte al Tour of the European Community completando la corsa al 25esimo posto e conquistando la vittoria nella tredicesima tappa. Nello stesso anno Alberto conquista due tappe alla Vuelta a Colombia e la classifica finale del Tour de Guadeloupe davanti a Eric Zubar.

Le buone prestazioni gli valgono il passaggio professionista con la Postobón-Manzana con cui corre nel 1987 il Tour de France cogliendo il quattordicesimo posto nella tappa di Chaumeil ma ritirandosi nella diciannovesima frazione. Al via della  Vuelta a Colombia chiude al settimo posto della classifica generale vinta dal suo compagno di squadra Pablo Emilio Wilches.

Nel 1988 è ottavo nella generale della Vuelta a Colombia vinta da Lucho Herrera, secondo al Clásico RCN alle spalle di Álvaro Mejía a settembre Camargo conquista la vittoria nella Vuelta al Valle del Cauca.

Alberto Camargo vince una tappa alla Vuelta a España 1989

Il 14 maggio 1989 Alberto Camargo conquista la vittoria nella tappa di Palazuelos de Eresma alla Vuelta a España precedendo di 5 secondi il connazionale Fabio Enrique Parra e di 22 l’altro colombiano Omar Hernandez completando la corsa al 51esimo posto finale.

Alberto Camargo e la maglia bianca manca al Tour 1989

A giugno “El Toro”, questo il suo soprannome, chiude al decimo posto della generale del Giro del Delfinato a 7’09” da Charly Mottet e a luglio prende parte per la seconda volta in carriera al Tour de France e chiuse la corsa al ventesimo posto in classifica generale a  37’13” da Greg LeMond. Con questo risultato è il migliore dei giovani ma non conquista la maglia bianca perché il direttore sportivo della Café de Colombia non l’ha iscritto a quella graduatoria.

A settembre Alberto  ben figura alla Volta Ciclista a Catalunya completando la corsa all’ottavo posto della classifica a 1’39” dallo spagnolo Marino Lejarreta.

Alberto Camargo vince una tappa alla Vuelta a España 1990

Nel 1990 a gennaio Camargo conquista il G.P. International du Café, a marzo è quindicesimo alla Setmana Catalana e a maggio riesce ad ottenere un nuovo successi di tappa alla Vuelta a Espana sul traguardo di Naranco andando in fuga solitaria e tagliando l’arrivo con 1’25” di vantaggio su José Martín Farfan.

Nel 1991 Camargo torna alla Postobón e a febbraio è secondo alla Vuelta a Boyaca alle spalle di Nestor Mora. Al via della Vuelta a Andalucía è terzo nella tappa di Brenes vinta da Melchor Mauri ed in quella di Benalmádena vinta da Peter Hilse. Al Tour de France il colombiano chiude la corsa al diciottesimo posto in classifica generale, ottenendo il suo miglior risultato nella Grande Boucle.

Alberto Camargo quinto al Giro del Delfinato 1992

Nel 1992 Camargo  vince una tappa e conquista la vittoria nella classifica generale del Clásico RCN davanti a Claudio Chiappucci ed è primo anche nella Vuelta a los Valles Mineros davanti a  William Palacio e Acácio da Silva. Il colombiano è anche terzo al G.P. Internacional Cemento Paz del Río ed è quinto al Critérium du Dauphiné Libére a tre minuti da Chaly Mottet

Nel 1993 si accasa alla formazione spagnola Artiach-Filipinos con cui è quindicesimo alla Setmana Catalana ed è tredicesimo nella classifica finale della Vuelta a España.

Alberto Camargo terzo alla Vuelta a España 1994

L’anno seguente a maggio è protagonista alla Vuelta a España vincendo la decima tappa con arrivo a Ordino Arcalis davanti a Tony Rominger che paga 23 secondi di distacco. Al termine della corsa il colombiano chiude al decimo posto assoluto a 20’35” dallo svizzero ottenendo il suo miglior risultato in carriera in una corsa a tappe di tre settimane. A giungo è sesto alla Vuelta Asturias vinta da Olano ed è decimo nella Vuelta a Murcia.

Nel 1995 torna alla Postobon dove trascorre le sue due ultime annate da pro.