Omar Hernandez ciclista colombiano
Omar Hernandez ciclista colombiano dalle ottime qualità di scalatore vincitore di una tappa alla Vuelta a España 1987
Omar Hernandez, all’anagrafe, Pablo Omar Hernández Riaño nasce il 20 gennaio 1962 a Bogotà, in Colombia. Dopo le categorie giovanili conquista, nel 1984, la Vuelta a Chiriquí, corsa a tappe panamense. L’anno seguente Omar ottiene il primo posto alla Vuelta a Boyacá davanti a José Patrocinio Jiménez.
Nel 1986 passa professionista con la Postobón Manzana con cui prende parte alla Vuelta a España chiudendo al 13esimo posto della classifica generale a 21:47 da Alvaro Pino e vincendo la maglia di miglior giovane della corsa iberica. Omar Hernandez è anche secondo alla Vuelta a Colombia alle spalle di Lucho Herrera.
Omar Hernandez vince una tappa alla Vuelta a España 1987
Nel 1987 a marzo vince una tappa della Clasica de Itagui e alla Vuelta a España è tra i protagonisti della corsa. Omar vince la tappa da Avila a Palazuelos de Eresma davanti a Reimund Dietzen e completa la corsa spagnola al decimo posto della generale a 7’33” dal connazionale Lucho Herrera lavorando per il compagno Óscar de Jesús Vargas.
Nel 1988 il colombiano passa alla Reynolds prendendo parte al Tour de Romandie conquistando il decimo posto della classifica finale a 1’49” da Gerard Veldscholten. Al Giro d’Italia, nella tredicesima tappa da Bergamo a Chiesa in Valmalenco è quarto dietro a Rominger, Stefano Giuliani e Claudio Vandelli. Omar è 40esimo in classifica generale finale del Tour de France dove lavora per supportare Pedro Delgano nella conquista della maglia gialla.
Omar Hernandez maglia gialla alla Vuelta a España 1989
Nel 1989 Omar Hernandez veste la maglia della Kelme accanto a Parra con cui prende parte alla Vuelta a Espana ottenendo il secondo posto nella frazione con arrivo ad Avila dietro a Luc Suykerbuyk al termine di una fuga conquistando la maglia gialli di leader della corsa perdendola al termine della cronometro individuale di Valdezcaray. Omar nella frazione di Palazuelos de Eresma è terzo dietro a Luis Alberto Camargo e Fabio Parra Pinto e proprio a supporto del capitano si impegna nelle successive tappe contribuendo pesantemente alla vittoria finale soprattutto sulla salita di Puerto de Navacerrada quando Delgato attacca il colombiano.
Al Tour de France il colombiano va fuori tempo massimo nella settima tappa.
L’anno successivo torna alla Postobón ottenendo il 46esimo posto al Tour ed il 35esimo alla Volta Ciclista a Catalunya. Nel ’91 prende parte alla
Vuelta a España senza completare la corsa. Al termine della stagione abbandona il professionismo. Nel 2020 diventa pastore cristiano di una chiesa di Bogotà.