Vittorio Algeri ciclista e direttore sportivo

Vittorio Algeri

Vittorio Algeri (fonte Wikipedia)

Vittorio Algeri ciclista campione italiano tra i dilettanti e i professionisti divenuto poi un formidabile direttore sportivo

Vittorio Algeri nasce a Torre de’ Roveri, in provincia di Bergamo, il 3 gennaio 1953. In casa Algeri si mastica ciclismo ed i figli maschi di casa non possono che dedicarsi al pedale. Vittorio, Pietro ed Edoardo corrono in bici (ci sono anche le sorelle Angela e Livia). Pietro e Vittorio diventeranno ciclisti mentre Edoardo diventerà Don Edoardo.

Vittorio fin dalle categorie giovanili spicca per le sue doti di passista veloce e finisseur per poi passare tra i dilettanti ottenendo importanti vittorie come la Coppa Fiera di Mercatale 1972, la Milano-Busseto e la classifica generale alla Settimana Ciclistica Bergamasca  nel 1973.

Nel 1974 Vittorio Algeri conquista ancora la vittoria della Coppa Fiera di Mercatale e la Milano-Busseto. Nel ’76, Vittorio corre per l’ultimo anno tra i dilettanti conquistando due tappe e la Classifica generale Settimana Ciclistica Lombarda davanti a Rinat Šarafulin e Roberto Ceruti, la Freccia dei Vini e, soprattutto, conquista il titolo di campione italiano in linea tra i dilettanti venendo anche convocato per i Giochi Olimpici di Montréal ottenendo l’ottavo posto nella prova in linea.

Le buone performance tra i dilettanti valgono la chiamata di Dino Zandegù alla GBC con cui, al primo anno, vince la quinta tappa del Giro del Belgio sul traguardo di Jambes davanti a Walter Polini ed al Giro d’Italia 1977 coglie subito il suo miglior risultato in carriera chiudendo al  14º posto finale. Nello stesso anno prende parte alla Milano-Sanremo (74esimo), alla Parigi-Roubaix (28esimo) e, soprattutto, si classifica secondo alla Gand-Wevelgem dietro a un giovane Bernard Hinault.

Vittorio Algeri vince una tappa al Giro d’Italia 1978

Alla Tirreno-Adriatico 1978, correndo con la maglia della Internazionale Assicurazioni,  arriva la vittoria nella prima tappa in linea precedendo, sul traguardo di Ferentino, Saronni e Moser. Nella stessa stagione Vittorio coglie il suo primo successo al Giro d’Italia nella 19esima e penultima frazione da Brescia ad Inverigo davanti a Giuseppe Martinelli e Vincenzo De Caro.

Nel 1979, con i colori della Sapa Assicurazione guidata da Franco Cribiori, Algeri fa suo il GP Industria e Artigianato davanti a Francesco Moser e a Pierino Gavazzi mentre alla Tirreno-Adriatico conquista la vittoria nella seconda tappa da Cassino a Paglieta.

Nell’80 difende i colori della Magniflex chiudendo al terzo posto il Giro di Romagna e conquistando il titolo di campione italiano nella corsa a punti davanti a Giovanni Mantovani e nell’81 quelli della Hoonved Bottecchia con cui è sesto alla Coppa Bernocchi vinta da Saronni.

Nel 1982 passa alla Metauro Mobili con cui vince a marzo è quarto al Trofeo Pantalica e ad aprile ottiene due secondi posto di tappa al Giro di Puglia completando la corsa al secondo posto della classifica finale ad 1″ da Alf Segersäll ed è secondo al Giro di Campania alle spalle di Moser. A maggio è secondo nella tappa di Ecoteaux al Giro di Romandia alle spalle di Tommy Prim. Vittorio Algeri conquista la vittoria nella sesta frazione del Giro di Svezia sul traguardo di Upsalla davanti a Vojtech Breska.

Nel 1983 Vittorio Algeri sfiora la vittoria di tappa al Giro d’Italia chiudendo al secondo posto la frazione di Vasto alle spalle dello spagnolo Eduardo Chozas ed è quarto a Montefiscone dietro a Magrini, Lejarreta e Argentin.

Vittorio Algeri campione italiano 1984

Nella stagione 1984, in cui non brilla, riesce a conquistare la sessantaseiesima edizione della Coppa Bernocchi che il 24 giugno assegna il titolo nazionale (gli atleti stranieri non sono ammessi in corsa). Vittorio Algeri termina per primo sul traguardo di Legnano precedendo di 10 secondi Silvano Contini e di venti Caroli laureandosi campione italiano in linea (uno dei pochi ad esserlo diventato sia tra i dilettanti che tra i professionisti). Ad agosto Vittorio è secondo nella Coppa Placci alle spalle del portoghese Acácio da Silva.

Nel 1985 Vittorio passa alla Vini Ricordi cogliendo il secondo posto al Trofeo Laigueglia dietro allo statunitense Ron Kiefel ed il sesto posto al Giro del Friuli ed al Giro dell’Appennino. Nell’86 il bergamasco vive un’annata sotto tono e nel 1987 veste i colori della Supermercati Brianzoli per ritirarsi a fine stagione e salire sull’ammiraglia (come il fratello Pietro). Vittorio diventa DS di formazioni di primissimo rango come la Chareau d’Ax, la Gatorade, la Polti, la Saunier Duval, la Milram e il Team GreenEdge guidando campioni del calibro di Bugno, Fignon, Rominger, LeBlanc, Virenque, Gotti e Garzelli.