Eduardo Chozas Olmo combattente del ciclismo

Eduardo Chozas Olmo

Eduardo Chozas Olmo

Eduardo Chozas Olmo: la sua storia

Eduardo Chozas Olmo forte passista scalatore iberico in grado di ottenere posti nella top ten a Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta

Eduardo Chozas Olmo nasce a Madrid  il 5 luglio 1960, impara a pedalare girando per il quartiere Orcasitas della capitale spagnola. Quando ha undici anni, un amico macellaio di suo padre, di nome José Martínez, gli da una bicicletta da corsa  e lo portò in giro per il lago di Casa de Campo: Eduardo fa vedere di avere una gamba formidabile. Prende parte alle prime corse con i colori del Club ciclistico Laudelino Hernández e a diciotto anni fa la sua prima stagione da dilettante con corridori del calibro di Perico Delgado e laurenadosi Campione nazionale Spagnolo di categoria.

Le sue buone prove gli valgono la chiamata di Javier Minguez per entrare nel ciclismo professionistico tra le fila della Fosforera-Vereco a soli 19 anni.

Nel primo anno tra i grandi chiude secondo alla Vuelta a Valencia, conquista la vittoria nella quinta tappa del Giro di Germania da Stoccarda ad Aalen, fa la sua prima apparizione alla Vuelta a Espana (chiudendo 36esimo in generale) e viene convocato per i mondiali di Sallanches 1980, vinti da  Bernard Hinault, ed in cui il giovane ciclista collabora al terzo posto di Juan Fernández Martín.

 

Nel 1981 con i colori della Zar conquista la prima della Vuelta a Asturias, chiude all’undicesimo posto nella generale della Vuelta Espana e fa il suo esordio al Giro d’Italia chiudendo con un incoraggiante sedicesimo posto. Dopo un 1982 non generoso di soddisfazioni, nel 1983 vince una tappa alla Vuelta a Andalucía conquistando anche la classifica generale davanti a Antonio Coll e la  Classifica generale della Vuelta a La Rioja davanti ad Arsenio González. Alla Vuelta 1983

Al Giro d’Italia 1983 vince la quinta tappa da Terni a Vasto, lavora per il capitano Faustino Rupérez e riesce a chiudere in ottava posizione in classifica generale a 8’24” da Giuseppe Saronni. L’anno seguente vince una tappa alla  Volta a la Comunitat Valenciana con arrivo a  Castellón de la Plana  e ottiene il Gran Premio de Náquera

Nel 1985 firma per Reynolds ed il medico sociale gli dichiara di non avere il fisico per fare il ciclista e lui decide di rispondere da vero combattente: vince la Hucha de Oro e corre il suo miglior Tour de France in carriera vincendo la 15esima tappa da Saint-Étienne a Aurillac e da filo da torcere a tutti dimostrando ottime doti di passista scalatore. A Luz Ardiden la sfortuna gli fa perdere quasi 3 minuti dovendo cedere la maglia bianca, per soli 20 secondi al colombiano Fabio ParraEduardo Chozas Olmo chiude la Grande Boucle ottavo a 13’56” da  Bernard Hinault.

Dopo aver lasciato la squadra navarrese, il madrileno firma per Teka, che gli offre il triplo di quanto prendeva l’anno precedente.  Con la Teka vince una tappa al Tour 86 con arrivo a Serre Chevalier e una l’anno seguente sull’arrivo di Morzine. Dopo un anno alla Kelme nel 1989 passa alla Once e nell’90 vince una tappa e la Classifica generale alla  Vuelta a Andalucía battendo Miguel Ángel Martínez. Al Giro d’Italia 1990 vince la tappa con arrivo al Vesuvio e chiude undicesimo in classifica generale a oltre 20 minuti da Gianni Bugno. Al Tour de France ottiene una bella vittoria sul traguardo di Saint-Etienne e, pur lavorando per Lejarreta riesce a chiudere sesto in generale a 9’14” da Greg Lemond precedendo campioni come Bugno e Alcalà.

Nel 1991 Eduardo Chozas Olmo vince la tappa di Mazarron alla Vuelta a Murcia e si impone nella Savigliano-Sestriere del Giro d’Italia precedendo di un secondo Claudio Chiappucci e di 3 secondi Marino Lejarreta; in generale chiude decimo  a 23’42” da Franco Chioccioli.

Nel 1992 si accasa alla Artiach e al Tour de France viene premiato con il Combativity Trophy, una qualità ha aveva nel sangue e che gli ha fatto raggiungere successi invidiabili. Nel 1993 decide di appendere la bicicletta al chiodo.

Dopo il suo ritiro dal ciclismo professionistico, ha creato e gestito i team PC Eduardo Chozas Junior ed Elite-Sub23 e dirige la sua squadra: Esteve-Chozas.  Direttore Tecnico della rivista Ciclismo a Fondo e dal 1994 commenta il ciclismo sulla rete televisiva Eurosport in spagnolo. Dal 1994 è anche l’ideatore e l’organizzatore dell’Eduardo Chozas Cycling Campus “Activate”  e dell’Active Mountain Circuit .

Il 5 nel luglio di 2020 , il giorno in cui ha compiuto 60 anni ha annunciato di soffrire di un linfoma

“Oggi ho 60 anni – ha scritto sul suo profilo Twitter – Il compleanno capita nel mezzo di un trapianto di midollo osseo. 17 giorni difficili, ma vado avanti per terminare il mio ‘grande giro’. Qualche anno fa mi hanno diagnosticato un linfoma che mi stava deteriorando fisicamente e i medici hanno deciso per il trapianto. Compio 60 anni pieno di speranza e di sogni”.