Lucien Aimar ciclista francese, la storia

Lucien Aimar (fonte Wikipedia)

Lucien Aimar (fonte Wikipedia)

Lucien Aimar ciclista francese, professionista dal ’65 al ’73, vincitore del Tour de France 1964 e settimo al Giro d’Italia 1967

Lucien Aimar nasce a Hyères, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra in Francia, il 28 aprile 1941. Sin dalle categorie dilettantistiche si mette in mostra vincendo nel 1962 la Parigi-Briare. l’anno seguente è tra i protagonisti al Tour de l’Avenir vincendo la tappa di Grenoble davanti a Rolf Maurer e completando la corsa all’ottavo a 11’46” dal francese André Zimmermann.

Nel 1964 il francese completa al primo posto il Tour de l’Avenir ma la vittoria gli viene revocata, a favore di Gimondi, per aver preso a pugno il belga Joseph Spruyt. Il francese viene selezionato per i Giochi Olimpici di Tokyo per la prova in linea completando la corsa lontano dai migliori, al via dei Campionati del Mondo di Sallanches 1964 Dilettanti vinti da Eddy Merckx chiude al sesto posto.

Nel ’65 passa professionista col Team Ford-Gitane, sotto la guida di Raphaël Géminiani, in cui corre Jacques Anquetil. Ad aprile è terzo alla Parigi-Camembert ed alla Vuelta a España si mette in luce ottenendo il terzo posto nella Barcellona-Andorra e altri piazzamenti nella top10 di tappa completando la corsa all’undicesimo posto finale. Al Giro del Delfinato il francese completa la corsa al quarto posto dietro ad Anquetil, Poulidor e Kunde.

Il suo esordio al Tour de France dove, complice l’assenza di Anquetil, ricopre il ruolo di capitano invece è segnato dal drammatico abbandono lungo l’ascesa al Col de l’Aubisque, durante la nona tappa, a causa di un colpo di sole e di una crisi di fame.

Nel 1966 il nativo di Hyères a marzo vince la Genova-Nizza davanti a Michele Dancelli e nello stesso mese è quarto al Critérium National de la Route. Ad inizio aprile il francese è secondo alle Bicicletta Basca, alle spalle di Eusebio Vélez, e a fine mese completa al secondo posto la Freccia Vallone dietro a Dancelli.

A giugno prende parte al Giro del Delfinato cogliendo il terzo posto a Le Creusot ed il secondo nella tappa di Saint-Etienne completando la corsa al quinto posto finale a 5’10” da Poulidor.

Lucien Aimar vince il Tour de France 1964

Al via del Tour de France, Lucien è nono nella quattordicesima tappa, la cronometro individuale di Vals-les-Bains e nella successiva tappa, con arrivo sempre a Vals-les-Bains è secondo dietro a Jo de Roo. Nella sedicesima frazione da  Le Bourg d’Oisans a Briançon vinta dallo spagnolo Julio Jiménez è nono e sale al secondo posto della generale mentre il giorno successivo, sul traguardo di Torino, conquista la maglia gialla. Il francese conserva la leadership nella corsa francese sino al termine con un vantaggio di 1 minuto e 7 secondi sull’olandese Jan Janssen

Selezionato per la rassegna iridata del Nürburgring in Germania, Aimar chiude con un onorevole nono posto non senza qualche polemica per aver in qualche modo riportato sul gruppo in fuga, che comprende Anquetil, il vincitore Rudi Altig.

Nel 1967 Aimar segue Jacques Anquetil alla BIC e alla Parigi-Nizza è quarto nella tappa di Bollène e terzo in quella di Hyères completando la corsa al quarto posto finale dietro a Tom Simpson, Bernard Guyot e Rolf Wolfshohl. Ad aprile Lucien vince la cronoscalata del Mont Faron davanti a Julio Jiménez e a maggio fa sua la Quattro giorni di Dunkerque davanti al belga Jean-Baptiste Claes.

Lucien Aimar settimo al Giro d’Italia 1967

Schierato al via del Giro d’Italia per la prima ed unica volta in carriera, come spalla di Anquetil è sesto nelle tappa di La Spezia e Cosenza riuscendo a completare la corsa rosa al settimo posto della generale, mentre il capitano è terzo, ed al secondo posto della classifica della montagna.

Al via del Tour con la maglia della nazionale francese, Lucien lavora a supporto di Poulidor e Roger Pingeon che conquista il successo finale. Aimar vince la tappa del Ballon d’Alsace davanti a Balmamion, è quinto a Carpentras e quarto nella tappa di Luchon terminando la corsa a 9’47” dal compagno di squadra.

Nel 1968 il francese chiude al settimo posto la Parigi-Nizza vinta da Rolf Wolfshohl e ad aprile si mette in luce alla Vuelta a España cogliendo il terzo posto nella tappa di Barcellona e completando la corsa al nono posto finale a 6’42” da Gimondi.

Lucien Aimar settimo al Tour de France 1968

Al Tour de France, con la selezione B francese, è secondo nella tappa di Grenoble dietro a Roger Pingeon e settimo a Sallanches completando la corsa al settimo posto finale a 4’44” dall’olandese Jan Janssen.

Ad agosto Aimar conquista il titolo di campione nazionale francese davanti a Pingeon e a settembre completa al decimo posto la rassegna iridata di Imola vinta da Vittorio Adorni.

Il 1969 vede la BIC rinforzarsi con l’aggiunta di Jan Janssen e di José Pérez Francés e nel frattempo Aimar ha qualche problema legato al peso e, sospeso per un mese per una positività all’antidoping, deve rinunciare alla Vuelta. Dopo aver chiuso al quinto posto il Tour de l’Oise, al Giro di Svizzera è solamente sedicesimo. A giugno deve cedere la maglia di campione nazionale a Raymond Delisle e al Tour de France fatica non poco chiudendo la corsa solamente al trentesimo posto.

L’anno seguente alla Bic arriva Luis Ocaña e Lucien Aimar passa alla Sonolor Lejeune diretta da Jean Stablinski concludendo al quinto posto la Parigi-Nizza e vincendo la tappa di Barcellona al GP du Midi-Libre. Al Tour de France è Lucien Van Impe ad imporsi come leader del team Sonolor con Aimar solamente diciassettesimo.
Dopo aver completato la tredicesimo posto la Parigi-Lussemburgo, il transalpino è secondo alla Bordeaux-Parigi alle spalle dell’inarrivabile Herman Van Springel che firma la prima delle sue 7 vittorie.

Nel 1971 Aimar corre sempre con la maglia della Sonolor ottenendo, nella prima parte della stagione, il sesto posto finale alla Parigi-Nizza ed il terzo alla Rund um den Henninger Turm. Al Tour de France entra nella fuga della dodicesima tappa da Orcières a Marsiglia chiudendo la tappa al terzo posto dietro a Luciano Armani e Merckx. Lucien completa la corsa con un ottimo nono posto, suo miglior piazzamento dall’edizione ’68.

Per la stagione 1972 Aimar lascia la Sonolor per passare, assieme ai connazionali Gilbert Bellone e Jean Graczyk , alla formazione tedesca Rokado ed è nono alla 4 Jours de Dunkerque e a settembre è decimo alla Volta Ciclista a Catalunya.

Passato alla De Kova di Raphaël Géminiani, Lucien corre la sua ultima stagione come professionista vincendo la tappa di Saint-Omer alla 4 Jours de Dunkerque e a maggio prende parte alla Bordeaux-Parigi, che rinasce dopo due anni di pausa chiudendo all’ottavo posto molto indietro rispetto al vincitore, Enzo Mattioda. Al Tour de France, complice anche una formazione non all’altezza, non riesce mai a brillare chiudendo la corsa al diciassettesimo posto finale. Al termine del Tour de France, per mancanza di fondi e di risultati, il gruppo De Kova si scioglie, e Lucien Aimar interrompe la sua carriera anzitempo.

Sceso di sella diventa organizzatore del Giro del Mediterraneo.