Stephan Joho ciclista svizzero, la storia
Stephan Joho ciclista svizzero vincitore della Vuelta a Aragon 1986 e di due tappe al Giro d’Italia
Stephan Joho nasce a Bremgarten, nel Canton Argovia in Svizzera, il 4 settembre 1963. Dopo la trafila nelle categorie giovanili, l’elvetico approda tra i dilettanti prendendo parte alle gare su pista dei Giochi olimpici di Los Angeles 1984 nell’inseguimento e nella corsa a punti. Nel 1985 conquista un bel terzo posto al Grand Prix de France alle spalle di Kari Myyryläinen e Søren Lilholt.
L’anno successivo passa professionista con la maglia della KAS ed a febbraio vince la tappa di Linares alla Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista Del Sol davanti allo spagnolo Alfonso Gutiérrez. Ad aprile è primo al Tour du Nord-Ouest ed il mese seguente conquista la vittoria nella frazione di Neuchâtel al Tour de Romandie davanti al connazionale Jürg Bruggmann.
Stephan Joho vince la Vuelta a Aragon 1986
Al via della breve corsa a tappe spagnola, Stephan è autentico dominatore: vince il prologo di Saragoza davanti a José María Moreno e replica il giorno successivo nella tappa di Jaca precedendo il belga Eddy Vanhaerens. Joho è poi primo nella terza tappa con arrivo a Alcañiz consolidando la propria leadership e conquistando il successo finale davanti all’olandese Mathieu Hermans.
Ad agosto fa sua una tappa del Tour du Limousin venendo selezionato per i campionati del Mondo di Colorado Springs dove non completa la prova in linea. Alla Sei giorni di Dortmund è secondo in coppia con Jörg Müller.
Nel 1987, ancora con la maglia della KAS, l’elvetico a inizio stagione è terzo al GP Lugano e a maggio vince la tappa di Bussigny al Tour de Romandie davanti Steven Rooks. Alla Vuelta a Aragon non riesce a replicare la performance dell’anno prima ma Stephan Joho conquista comunque la vittoria in due tappe. Nella seconda parte della stagione lo svizzero fa sua una tappa Tour du Limousin, una al Paris-Bourges e una alla Volta Ciclista a Catalunya.
L’anno successivo Stephan Joho passa all’Ariostea con cui coglie il secondo posto al Grand Prix Cerami alle spalle di John Talen e al Giro di Puglia vince la tappa di Santeramo in Colle completando la corsa al terzo posto alle spalle di Beppe Saronni e Franco Chioccioli.
Stephan Joho vince una tappa alla Giro d’Italia 1988
Al Giro d’Italia 1988 lo svizzero riesce a cogliere il successo nella frazione di Vasto andando in fuga con Emanuele Bombini, Fabio Bordonali e Rolf Sørensen superandoli allo sprint.
Al via del Giro di Svizzera, Stephan conquista il successo nelle tappe di Dübendorf e Schaffhausen chiudendo la corsa al 29esimo posto. A fine stagione Joho vince il Giro di Romagna davanti a Pierino Gavazzi.
Stephan Joho vince una tappa alla Giro d’Italia 1989
Nel 1989 è primo al Grand Prix Cerami davanti all’olandese Teun van Vliet e al Giro d’Italia riesce a cogliere il successo nella frazione con arrivo a Campobasso andando in fuga solitaria e tagliano l’arrivo con oltre tre minuti di vantaggio su Claudio Chiappucci.
Stephan Joho sesto al Giro di Svizzera 1989
Al via della corsa di casa, Joho non coglie successi personali ma è secondo nelle tappe di Berna e Losanna alle spalle, rispettivamente, di Eric Vanderaerden e Johan Bruyneel completando la corsa al sesto posto finale a 6’52” dal connazionale Beat Breu. A luglio il nativo di Bremgarten è decimo alla Wincanton Classic, prova di Coppa del Mondo, in cui a vincere è Frans Maassen.
Nel ’90 lo svizzero ben figura alla Rund um den Henninger Turm, dove chiude ottavo, e coglie diversi buoni piazzamenti al Giro di Svizzera, tra cui il secondo posto nella tappa di Solothurn alle spalle dell’irlandese Sean Kelly. Al Giro del Belgio Stephan è primo nella tappa di Leuven davanti a Peter De Clercq chiudendo la corsa al posto dodicesimo della classifica generale. Alla Sei Giorni di Zurigo è terzo in coppia con Werner Stutz.
Nel 1991 Stephan Joho passa alla Weinmann con cui coglie il secondo posto all’Etoile de Bessèges alle spalle dell’olandese Ad Wijnand e vince le tappe di Aranda de Duero e Melgar Fernamental alla Vuelta a Burgos. Al via della Sei Giorni di Zurigo conquista il successo assieme al connazionale Stutz.
L’anno successivo torna alla Ariostea con cui ottiene un secondo posto alle spalle di Roberto Pagnin nella tappa di Laax al Giro di Svizzera prima di chiudere la propria carriera agonistica.