Renato Marchetti ciclista trentino, la storia

Renato Marchetti

Renato Marchetti

Renato Marchetti ciclista trentino, ottimo gregario accanto a Francesco Moser e professionista dal 1973 al 1981

Renato Marchetti nasce a Vilpiano Di Terlano, in Trentino, il 23 aprile 1947. Avvicinatosi al ciclismo, si dimostra atleta dal buon potenziale passando tra i dilettanti dove, nel 1970, vince il Giro della Bolghera ed il Grand Prix Ignis.

Nel 1971 corre per l’Orlandini di Reggio Emilia con cui fa un netto passo in avanti in termini di risultati ricevendo la chiamata della Salco di Empoli per la stagione seguente. Renato Marchetti, caro amico del corregionale Francesco Moser, coglie ben nove successi tra cui il Gran Premio Ezio Del Rosso e il Trofeo Nicola Pistelli.

Nel 1973 Marchetti passa professionista con la Filotex che schiera anche Francesco Moser. Renato corre accanto al suo corregionale facendo il suo esordio al Giro d’Italia e completando al 21esimo posto il Giro di Svizzera.

L’anno seguente Renato vive una annata priva di soddisfazioni e nel ’75 coglie l’ottavo posto nella classifica finale del Giro di Puglia vinto da Giovanni Battaglin e prende parte al Giro del Delfinato ed al Tour de France dove supporta un brillante Francesco Moser, primo nella classifica dei giovani.

Nel 1976 Marchetti segue Francesco alla neonata Sanson cogliendo il settimo posto al G.P. di Camaiore e la vittoria nella maratona di Stoccolma on Moser e Bortolotto. Nel 1977 il trentino è terzo al Giro di Romagna alle spalle di Roberto Ceruti e Luciano Borgognoni.

Il 1978 è un anno sfortunato per il ciclista di Vilpiano Di Terlano che, dopo aver chiuso al sesto posto il Giro Di Sardegna, al Giro di Puglia è vittima di una spaventosa caduta. Si teme anche per il proseguimento della sua carriera professionistica ma, fortunatamente, Renato torna a correre.
Nel ’79 veste la maglia della Sanson Luxor TV e alla granfondo Milano-Roma va all’attacco per poi chiudere al quarto posto..

Nell’81 segue Moser alla Famcucine lavorando a supporto del capitano e a fine stagione abbandona il professionismo per aprire un negozio di articoli sportivi a Bolzano.