Renato Bongioni ciclista bresciano, la storia

Renato Bongioni

Renato Bongioni

Renato Bongioni ciclista bresciano campione del Mondo dilettanti a Salò nel 1962 che da professionista non ha trovato fortuna

Renato Bongioni nasce il 14 ottobre 1941 a Ome, in provincia di Brescia. Si avvicina al ciclismo dimostrando un innato talento e, passato dilettante, non tarda a confermare le sue qualità.

Nel 1961, a vent’anni, Renato, che corre per il Pedale Bresciano sotto le cure di Antonio Zanola, Sandro Sellari e Roberto Ariasi, conquista la vittoria del Giro delle Valli Bresciane ed è secondo al Nazionale di Santo Stefano Magra.

L’anno seguente Bongioni vince il G.P. Ezio Del Rosso ed il G.P. Industria del Cuoio e delle Pelli ma soprattutto viene selezionato in maglia azzurra per i Campionati del Mondo di Salò. Prima della rassegna iridata, il CT Elio Rimedio decide di fare disputare al bresciano tre gare premondiali e Bongioni ne vince due dimostrando il suo ottimo stato di forma.

Renato Bongioni campione del Mondo 1962

Il primo settembre Renato si sente imbattibile, le gambe vanno da sole ma deve vedersela con avversari temibilissimi. Nel finale si trova in buona posizione e, mettendo in pratica quando pianificato nelle settimane precedenti, con un’azione clamorosa stacca di ruota il danese Ole Ritter e il belga Arie Den Hartog andando a conquistare la maglia iridata davanti a parenti ed amici.

Nel 1963 Bongioni passa professionista con la Molteni ottenendo un ottavo posto al Campionato di Zurigo ma soffrendo non poco il salto di categoria. Nel ’64 è tredicesimo al Giro d’Abruzzo e l’anno seguente si accasa alla G.B.C. con cui fatica più del previsto a trovare risultati.

Bongioni inizia la stagione 1966 come individuale per poi accasarsi alla Vittadello cogliendo l’ottavo posto alla Coppa Bernocchi. Dopo un ’67 povero di risultati l’anno seguente passa alla Pepsi Cola ma continua a stentare e a maggio decide di abbandonare il professionismo,

Anche suo figlio Alessio ha gareggiato tre stagioni tra i professionisti senza però cogliere affermazioni.